«Che la parte più complessa di Oculistica rimanesse a Macerata e si trasferisse al sesto piano dell’ospedale non è mai stato in discussione. Purtroppo non vi è stata sufficiente chiarezza da parte della direzione di Area Vasta sulle dichiarazioni in merito». Così il sindaco Romano Carancini commenta la notizia dell’imminente trasferimento della microchirurgia oculistica nei nuovi locali del sesto piano dell’ospedale di Macerata (leggi l’articolo). «Purtroppo si sono determinati fraintendimenti con il sindaco di San Severino Cesare Martini che non hanno mai avuto motivo di esistere. Oculistica è stata e rimarrà un’eccellenza integrata che include l’unità operativa di San Severino, dove è di stanza il primario Ramovecchi, e le complessità chirurgiche del reparto di Macerata che oggi si prepara a trasferirsi in strutture più adeguate e all’avanguardia».
Non una conquista ma una realtà mai messa in dubbio quella del reparto specialistico maceratese che si aggiunge ad ulteriori interventi sull’ospedale, conquistati, secondo Carancini perseguendo una strategia altra rispetto a quella proposta dalle liste civiche che avevano proposto di dar battaglia in regione (leggi l’articolo). «Due settimane fa ho avuto un incontro con il dirigente del servizio Sanità Piero Ciccarelli, il direttore di Area Vasta Gigliucci e il direttore dell’Asur Gianni Genga. In seguito a quel confronto in cui i vertici si sono mostrati attenti e sensibili si sono definitivamente chiariti i luoghi e gli spazi di oculistica. A questo aggiungiamo il risultato ottenuto con la delibera del 27 ottobre con cui la Giunta regionale ha garantito tre importanti interventi sull’ospedale di Macerata. Realizzazione dell’unità di Radiologia interventistica, di riferimento anche per le aree vaste di Fermo ed Ascoli, implementazione di Emodinamica e Terapia del Dolore. Ho anche sollecitato i lavori sul pronto soccorso e mi è stato detto che se tutto procederà regolarmente, entro dicembre ci sarà la copertura. Risultati ottenuti attraverso un lavoro di confronto e trattativa con i canali istituzionali, che richiede impegno ma non è stato mai urlato e per questo oggi accogliamo questa conferma come il riscontro che la strada perseguita è quella da portare avanti».
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E’ logico che per portare in alto l’oculistica servano trattative oculate con le istituzioni, ma magari con la strategia urlata si riesce nella stessa impresa anche per quanto riguarda l’otorinolaringoiatria.
L’ennesima aderenza al punto di vista del Maestro Giorgi è, quanto mai, obbligata.
quale sarebbe la strategia di Carancini??? l’unico suo cruccio è stato sempre e solo quello della piscina, degli altri problemi non si è mai accorto………..forse xché pensa che la sua rielezione a sindaco sia legato solo a questo argomento??