di Giuseppe Bommarito
La recente transazione tra l’IRCR e l’Italappalti s.r.l. per definire una serie di questioni riguardanti l’area di via Valenti (la cosiddetta “lunga” di Villa Potenza) dove sta sorgendo il complesso immobiliare denominato “Neopolis”, Villa Cozza e il palazzo Legato-Filati in piazza Mazzini, ha chiuso malamente un’incredibile vicenda che, secondo me, vista dalla parte dell’interesse collettivo e in particolare di quello della fascia anziana maceratese, è cominciata male ed è finita peggio.
Eppure l’idea partorita a suo tempo dall’IRCR e dal Comune di Macerata non era male: inserire, tramite una variante al PRG, un terreno agricolo dello stesso IRCR di circa tre ettari sito in via Valenti nel progetto di riqualificazione urbana di tutta quella zona, di cui in Amministrazione si parlava dal 1999. Nel caso specifico tale riqualificazione sarebbe consistita nel dare una diversa destinazione urbanistica, non più agricola ma residenziale, a quel terreno, da cedere poi – così valorizzato – all’imprenditoria privata a prezzi di mercato. Il ricavato della vendita sarebbe stato poi utilizzato dall’IRCR per sistemare palazzo Legato-Filati, un grosso stabile di proprietà dell’ente da anni in forte stato di degrado (leggi l’articolo), inagibile e sostanzialmente improduttivo di reddito, da ristrutturare per ricavarci alcuni negozi, un bar ed un ristorante nei piani bassi e ben 27 miniappartamenti in quelli più alti, tutti da affittare a terzi.
In base a tale proposito il Consiglio d’Amministrazione dell’IRCR nel luglio del 2001 decise quindi di attivare una gara “informale” per individuare il partner privato destinato ad acquistare il terreno in questione. Cinque imprese che in qualche modo già si erano nel frattempo proposte furono invitate a presentare entro il 10 settembre un’offerta economica per l’acquisto dell’area, tenendo conto di tre ipotesi di volumetria realizzabile. Di esse solo tre si fecero avanti, oltre ad un raggruppamento di imprese non invitato, e, con un’offerta arrivata tra le polemiche all’ultimo minuto, fu proprio quest’ultimo gruppo (che poi, dopo una riapertura dei termini per dei chiarimenti richiesti da una delle imprese partecipanti, si sarebbe formalmente costituito in ATI: Associazione Temporanea d’Imprese SOCAB + altri) a vincere la gara nel novembre 2001.
Particolare molto importante: nella lettera di invito spedita dall’IRCR non si faceva cenno alcuno ad un fatto stranissimo ed assolutamente inusuale, poi precisato solo in un secondo tempo, cioè che dal complessivo prezzo di acquisto (da determinarsi moltiplicando il prezzo unitario a metro cubo per la cubatura totale che alla fine del procedimento sarebbe stata consentita dal Comune) sarebbe stato detratto il costo degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. Da che mondo è mondo, infatti, quando un costruttore compra un terreno per costruirci sa bene che poi dovrà pagare di tasca sua tutti gli oneri di urbanizzazione sia primaria che secondaria, che incidono in maniera rilevante sulla redditività dell’affare.
Sta di fatto che l’Associazione Temporanea d’Imprese SOCAB + altri, il cui legale rappresentante venne individuato nella persona di Enrico Alici Biondi, vinse nel novembre 2001 la gara e venne pertanto individuata dall’IRCR come il partner imprenditoriale con il quale procedere all’accordo di programma con il Comune di Macerata, necessario per procedere alla variante urbanistica di cambio di destinazione e per quantificare in via definitiva i metri cubi assentiti. Occorreva a questo punto stipulare una convenzione tra l’IRCR e l’Associazione di imprese, il cui testo subì strada facendo una serie di modifiche, tutte sostanzialmente favorevoli a quest’ultima, prima di arrivare alla versione definitiva poi sottoscritta nell’aprile 2002.
La modifica più sostanziale consistette però in una inspiegabile mossa a sorpresa, che dette all’associazione di imprese aggiudicataria la possibilità (originariamente non prevista e tanto meno pubblicizzata nella lettera iniziale di invito) di compensare in tutto o in parte il prezzo per l’acquisto del terreno con lavori da effettuare su altri immobili di proprietà dell’IRCR.
Fu quindi in questa fase che il contratto di vendita si trasformò di fatto anche in un contratto di appalto per la realizzazione di lavori, nel mentre il Comune stipulò un accordo di programma per la riqualificazione dell’area di via Valenti con l’IRCR e con l’Italappalti s.r.l. (il cui Amministratore era sempre Enrico Alici Biondi), una nuova società costituita dalle imprese, tranne una, che in precedenza avevano costituito la Associazione di imprese SOCAB + altri.
La trafila degli appalti a scomputo cominciò con Villa Cozza (la sede storica dell’IRCR), per la quale nel novembre 2002 si attribuirono all’Italappalti s.r.l. i lavori per il miglioramento sismico e poco dopo, nell’aprile 2004, anche quelli per il completamento e la riqualificazione della parte più vecchia della struttura. Questi appalti vennero conferiti per un costo complessivo dei lavori pari ad € 2.827.536,00.
Nel dicembre 2004 e nel maggio 2005, sempre a scalare sul prezzo di acquisto del terreno di via Valenti, l’IRCR assegnò all’Italappalti s.r.l. anche la progettazione esecutiva ed i lavori per la ristrutturazione di palazzo Legato-Filati, per un importo complessivo di € 3.300.000.
Si arrivò infine, dopo che l’istruttoria della variante urbanistica portò a stabilire in via definitiva che la volumetria assentita per via Valenti era pari a 85.552 metri cubi (con possibilità di realizzare ulteriori 3.000 metri cubi) e a seguito di un altro giro di trattativa con l’Italappalti s.r.l., a definire in € 11.120.630,00 il prezzo complessivo di acquisto dell’area.
Insomma, alla fine quest’ultima acquistò a fine maggio del 2005 un terreno di trentamila metri quadrati, con una volumetria assentita di circa 85.000 metri cubi, al prezzo di € 11.120.630, pari a circa 130 euro al metro cubo. E’ già a questo importo si trattava di un bell’affare per l’Italappalti, che poteva ritenersi più che soddisfatta per come era stata trattata dall’IRCR (negli anni 2002/2005 il prezzo al metro cubo a Macerata si aggirava infatti intorno ai 180 euro al metro cubo, per cui un prezzo mediamente normale in quell’epoca sarebbe stato pari ad oltre 16 milioni di euro).
Ma non finì qui l’affarone fatto dall’Italappalti s.r.l. con quell’area che in teoria doveva servire a rimpinguare le esangui liquidità dell’IRCR. Dall’importo di € 11.120.630,00 andavano infatti tolti, come abbiamo precisato sopra, gli oneri dell’urbanizzazione primaria e secondaria che l’IRCR, parte venditrice, chissà per quale motivo, in questo caso aveva deciso di accollarsi, che ebbero un’incidenza – udite, udite – per € 4.664.476,00. E così si arrivò ad un prezzo effettivo di € 6.456.154,00, in pratica circa 75 euro al metro cubo, roba da far saltare sulla sedia qualsiasi mediatore immobiliare, anche quelli più navigati e con più pelo sullo stomaco.
Siccome però al peggio non c’è mai fine, questo prezzo residuo venne pagato dall’Italappalti s.r.l. in contanti all’atto della compravendita, il 30 maggio 2005, solo per € 328.618,00, in quanto l’importo residuo di oltre sei milioni di euro, secondo gli accordi sopra riportati, sarebbe stato pagato dalla parte acquirente con i lavori da realizzare e già appaltati per Villa Cozza e per palazzo Legato-Filati. Il che significò, com’è ovvio non solo per un esperto del mercato immobiliare ma per qualunque cittadino sprovvisto di anello al naso, che di fatto l’Italappalti s.r.l., oltre a spuntare un prezzo assolutamente fuori mercato (75 euro a metro cubo, a fronte di circa 180 euro a metro cubo), venne messa in condizione di pagare tale irrisorio prezzo, salvo un piccolo acconto di poco superiore a 300.000 euro, a sua quasi totale discrezione, in pratica con i tempi lunghi, molto lunghi, da essa stessa decisi per l’esecuzione dei lavori a scomputo di Villa Cozza e di piazza Mazzini.
Si trattava, politicamente ed economicamente parlando, di una vicenda assurda, tutta giocata dai vertici dell’IRCR e dagli strateghi dell’urbanistica maceratese delle giunte Meschini ai danni dell’interesse pubblico. Ma la vicenda faceva acqua da tutte le parti anche dal punto di vista formale, tant’è che nel maggio 2006 l’Autorita interregionale per la Vigilanza sui Lavori Pubblici censurò pesantemente l’operato sia dell’IRCR che del Comune di Macerata per una serie di grossolane violazioni di legge e per una palese carenza di trasparenza: l’aver indetto all’inizio una gara informale, e non una gara ad evidenza pubblica; l’aver indebitamente trasformato il contratto di vendita all’Italappalti s.r.l. (che peraltro nemmeno disponeva delle attestazioni necessarie per l’importo dei lavori affidati a scalare sul prezzo di vendita) in una serie di contratti di appalto per la realizzazione di lavori; l’aver stipulato da parte del Comune un accordo di programma con un soggetto individuato in maniera illegittima.
Una batosta clamorosa, insomma, che in una città normale avrebbe causato una serie di dimissioni a catena sia all’IRCR che in Comune e l’assalto al Palazzo da parte dell’opposizione. Invece, come al solito, silenzio assoluto e muro di gomma da parte degli interessati. Quanto all’opposizione, essa fece qualcosa solo nel 2005 con una serie di interrogazioni presentate da una parte di Alleanza Nazionale, in aperta polemica con la parte maggioritaria dello stesso partito alla quale si rifaceva invece uno dei consiglieri dell’IRCR che in tutta la vicenda aveva giocato un ruolo decisivo (sì, perché l’elemento di novità di questa vicenda rispetto ad altre oscene questioni venute recentemente alla luce è proprio il palese e fattivo coinvolgimento, in sinergia con la maggioranza di centrosinistra regnante in Comune, di una parte dell’opposizione). Poi tutto scivolò nel dimenticatoio (salvo un’interrogazione di Macerata è nel Cuore sui ritardi infiniti per la sitemazione di Palazzo Legato-Filati presentata circa un anno fa), come sempre accade in questa città dove ti fregano alla grande e devi pure dire rispettosamente grazie a chi ti ha fregato.
Ma lasciamo da parte i mancati riflessi politici di una vicenda che è riduttivo definire clamorosa e scandalosa. Torniamo ai conti di quell’assurda vendita, a quel prezzo di sei milioni di euro, pagati in contanti solo per 328.000 euro, perché le sorprese, favorite dal manto di silenzio steso sulla vicenda, non finiscono qui.
A questo riguardo qualche pacioso buontempone in vena di battute potrebbe dire: “Pazienza, questa volta l’affare l’ha fatto l’Italappalti e non l’IRCR, che poteva tirare fuori da questa vicenda circa sedici milioni di euro anziché sei milioni (!!!). D’altra parte, che volete che siano dieci milioni di euro sottratti ad un ente pubblico e alla componente anziana della popolazione maceratese. Cerchiamo di essere uomini di mondo, la prossima volta andrà sicuramente meglio per la collettività. Però alla fine qualcosa ci ha tirato fuori anche l’IRCR, visti che 328.000 euro in contanti li ha incassati e si è trovato due immobili ristrutturati, e cioè Villa Cozza e palazzo Legato-Filati”.
E invece no, nemmeno questo misero contentino può dirsi vero, visto che quei pochi contanti si sono assottigliati, e di molto, e considerato che i lavori di ristrutturazione hanno dato il via alla incredibile fase due della vicenda, ad una storia infinita ancora una volta tutta a perdere per l’IRCR, che ad oggi, nonostante l’avvenuta transazione, non si è conclusa.
Ecco, a questo punto tenetevi forte e non sbellicatevi dalle risate, perché qui, più che ridere, secondo me c’è solo da piangere. Risulta infatti dalla transazione recentemente sottoscritta dalle parti che l’IRCR nelle fasi finali di questa incredibile vicenda ha dovuto sborsare ben 130.000 euro per riacquistare nel 2010 alcune particelle dell’area di via Valenti che si era scordato di aver già venduto nel 1998 ad un terzo confinante e che quindi non poteva certo vendere nel maggio 2005 all’Italappalti. Da ciò una causa dell’Italappalti, con richiesta di restituzione del prezzo corrispondente a quelle particelle e di molteplici danni verso l’ente, che comunque alla fine ha costretto l’IRCR a ricomprare l’area in questione dal privato per poterla cedere di nuovo, questa volta legittimamente, all’Italappalti s.r.l..
C’è poi, a ridurre ulteriormente quel piccolissimo gruzzoletto in contanti che l’IRCR ha spuntato dall’Italappalti s.r.l., anche la somma € 77.468,53 per l’acquisto che l’IRCR ha dovuto effettuare a spese proprie (chissà perche?) di un’altra area confinante già di proprietà di una cooperativa di vigili urbani, necessaria per le opere di viabilità previste nella variante approvata dal Comune. E così, i 328.000 euro si riducono a poco più di 120.000 euro.
Brutta storia per l’IRCR anche per le ristrutturazioni, cioè per i famosi lavori a scalare di Villa Cozza e di piazza Mazzini, tant’è che nel primo caso questi lavori sono stati ultimati in ritardo e contestati dall’IRCR per l’esistenza di numerosi vizi e difetti, quantificati in circa 120.000 euro; e tant’è che nel caso di palazzo Legato-Filati questi lavori, che dovevano essere ultimati nel gennaio 2009, ancora oggi, a distanza di tre anni abbondanti dalla prevista ultimazione, non sono stati completati, senza che nessuno si sia mai preoccupato di attivare le penali contrattualmente previste.
Ecco, a questo punto arriva, per mettere in qualche modo una toppa a questa incredibile vicenda, la famosa transazione sottoscritta qualche mese fa tra il nuovo (e quindi sostanzialmente incolpevole) consiglio d’amministrazione dell’IRCR e l’Italappalti. In buona sostanza l’accordo prevede che l’Italappalti (che nel frattempo sta costruendo ben sei palazzi da sei piani in via Valenti) rinuncia verso l’IRCR ad ogni ulteriore danno per la vicenda delle particelle vendute nel 2005 senza che l’ente ne avesse la proprietà (storia che, se non fosse tragica, sembrerebbe presa da “Scherzi a parte”); per Villa Cozza l’IRCR rinuncia ai danni per i vizi e i difetti nei lavori di sistemazione, pari a 121.000 euro, e agli ulteriori danni per i gravi ritardi verificatisi nel completamento degli stessi, mentre l’Italappalti rinuncia ad un proprio credito di circa 80.000 euro per lavori effettuati in aggiunta rispetto a quelli originariamente previsti; per palazzo Legato-Filati l’IRCR rinuncia alle penali e al risarcimento del danno per il gravissimo ritardo nel completamento dei lavori e si stabilisce al 31 agosto di quest’anno il nuovo termine finale per l’ultimazione delle opere; l’Italappalti infine si fa carico dei compensi dei professionisti impegnati a Villa Cozza e a piazza Mazzini.
Una buona transazione? A mio avviso, no, se solo consideriamo che l’IRCR ha dovuto di recente deliberare ulteriori significative uscite per la manutenzione straordinaria di Villa Cozza (proprio quella di cui si era occupata l’Italappalti nei lavori a scomputo) e che lo stesso ente ha di fatto rinunziato, oltre alle penali per i ritardi, a circa 500.000 euro per i mancati affitti per tre anni e mezzo sugli appartamenti di piazza Mazzini. D’altra parte, per come la vicenda è nata e si è sviluppata, l’ente pubblico non poteva che essere perdente anche in questa fase finale di accordo transattivo.
E intanto palazzo Legato-Filati continua a svettare in piazza Mazzini in stato di degrado e di abbandono, incompiuto e impregnato di acqua, a simbolo della totale insipienza della classe politica che ha governato la città di Macerata negli ultimi 15 anni e che in tutte le principali vicende urbanistiche cittadine ha costantemente e arrogantemente messo l’interesse particolare davanti a quello pubblico. Tutto ciò mentre l’IRCR, che in questa vicenda ci ha rimesso oltre dieci milioni di euro, ha dovuto nel frattempo aumentare la retta giornaliera per i nuovi ingressi degli anziani maceratesi.
(foto di Guido Picchio)
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Un articolo interessante, con un bel riassunto della telenovela che ha coinvolto queste aree della città negli ultimi dieci anni. Anche gli addentellati politici (silenzio sulla vicenda delle amministrazioni cenrosinistriche e quasi acquiescenza centrodestrica) sono interessanti. Sarebbe bello che qualche politico fosse interpellato e sfruculiato sulla vicenda, che, dati per esatti i passaggi che l’articolista ricostruisce così minuziosamente, per la sua enormità non dovrebbe passare così sotto silenzio, come negli ultimi dieci anni mi pare sia sostanzialmente passata; al punto tale che mi fa pensare possa applicarglisi quel modo di dire degli Americani: che sia una di quelle tipiche situazioni nelle quali nessuno ha interesse a buttare la merda nel ventilatore, perché tutti sanno che ritornerebbe in faccia a tutti i presenti.
La prossima volta che qualcuno vende un terreno, che dovrebbe costare lire 100 e lo butta via a lire 50, ed inoltre aggratisse mi ci butta sopra tutti gli oneri di urbanizzazione mi faccia un fischio che questi affari così convenienti non si trovano tutti i giorni…..
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Dalla fine della II Guerra Mondiale fino ai giorni nostri in Italia alcuni dei più potenti imperi economici sono stati creati con il mattone….
Ci sarà un motivo pertanto se, anche nel nostro piccolo, sono almeno 30 anni che sputtaniamo allegramente il territorio e che si creano (magari con qualche aiutino) piccoli imperi mattonellari…
Gent. avv. Bommarito,
Non ho parole…
Non conoscevo nulla di questa vicenda e la trovo, oltre che scandalosa, davvero vergognosa.
Se gli eventuali ipotizzabili reati non sono prescritti mi farò portatore di una azione di accertamento in tal senso in consiglio comunale.
Cordialità
Grazie , grazie di nuovo di esistere Cronache Maceratesi e avv. Bommarito
Per migliorare l’ inchiesta oltre le societa’ citate , sarebbe bene mettere i NOMI e COGNOMI,
se possibile , dei personaggi fisici che hanno gestito e permesso tutto cio’ !!!!!
Ho appena finito di leggere e penso che ormai non c’è più niente da dire!!! MA PERCHE’ non si dimettono i responsabili? Si dovrebbero dimettere da tutto, da cittadini, ci vorrebbe un autoesilio! E meno male che come scrivono qui sopra c’è Cronache Maceratesi,sennò avrebbero continuato per altri CENT’ANNI a fare manovre poco chiare sull’edilizia!!!! Ma vi pare che se devo fare un mutuo o devo comprare casa l’agenzia immobiliare mi vende alla metà o quasi un terzo del valore della casa????? Solo a Fontescodella pare che il valore possa aumentare di botto, ma in quel caso è l’ente che compra, quindi il pubblico che ci perde, quindi tutti noi, come al solito!! Grazie ancora avv. Bommarito e CM! Non fermatevi nonostante tutto, soprattutto il menefreghismo!!
Mi pare che la stessa ditta, dopo questo affare, abbia realizzato anche “VALLEVERDE” e acquistato l’area comunale (unico partecipante) di Piazza Pizzarello dove sta realizzando un centinaio tra appartamenti, uffici e negozi.
Ottimo e abbondante! Suggerisco di mettere in braghe di tela gli amministratori, i tecnici affiliati, i soci dei circoli cultural/politici e tutti i componenti delle varie conventicole che hanno contribuito al saccheggio di Macerata.
Chissà che ne pensato i magistrati di queste vicende!
Questa è la “vecchia storia”. Certo sorprende per l’enormità dei numeri e del fenomeno.
Ma la “nuova storia” della città dovè?
La transazione richiamata da Bommarito tra il nuovo CdA dell’IRCR, la nuova Amministrazione Comunale e l’Impresa è solo di qualche mese fa.
questo è l’ottimo lavoro di chi ci ha governato fino ad ora
buona notte maceratesi continuate a dormire e vedrete
cosa troverete al votro risveglio!!!!!!!!!!!!!!!
La vera tragedia è che la maggior parte dei responsabili di questi scempi si trova ancora sia in consiglio comunale che negli organismi dirigenti dei partiti.
Poi si sono quelli che, pur rivestendo all’epoca ruoli importanti, non hanno visto o hanno fatto finta di non vedere (vivi e lascia vivere, come si dice).
Adesso però ci vorrebbe il Totò Cuffaro di turno a dire che questa è la miglior classe dirigente degli ultimi trent’anni….
Se le cose vengono confermate come ce le racconta Bommarito questo e’ stato un vero furto nei confronti dell’ interesse pubblico. E anche una limitazione alla concorrenza (acquistando un terreno a prezzi agevolati si sono anche ottenute commesse per lavori fuori mercato) . Chi e’ questa Italimpianti ? Chi ci sta dietro ? Che altri lavori ha svolto e sta svolgendo e come li ha ottenuti? Non bisogna mollare l’osso.
“Chiedere le dimissioni” è un eufemismo…
Bommarito- da diversi mesi a questa parte -sta facendo inchieste dettagliate e circostanziate – si insomma complete di tutto-Date-Nomi- ecc ecc –
C’è dentro tutto quello che in altri paesi basterebbe per mandare a carte 48 – governi – amministrazioni – e così via .
Ma – e qui c’è un ma – non siamo in altri paesi – siamo in Italia e Macerata ne fa parte .
Sappiamo tutti che facendo parte di questo- per altri versi – splendido Paese – di queste cose ce ne hanno fatto cibare nel passato – ce ne stanno facendo cibare nell odierno e ahimè ce ne faranno cibare anche nel futuro .
Purtroppo queste vicende non sono altro che il catalizzatore fra la politica e una parte di società’- E qui mi arriverà una bordata di fischi – sono certo che arriveranno pero’ da loro e solo da loro –
Che la politica fa schifo lo ha detto ieri Riccardi il ministro del governo Monti- e guarda caso hanno chiesto subito le sue dimissioni – e sapete perché ?? Il perché e’ semplice – lo dice il sondaggio fatto fra gli Italiani -ai quali e’ stato chiesto se condividono il pensiero di Riccardi il 95% e’ con lui – e quindi Non e’ conveniente per i politici avere tra i piedi chi dice apertamente la verita’.
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Mi viene un angoscia — non sara’ che troveranno il modo di far dimettere anche Bommarito da opinionista di CM – per il semplice fatto che sta facendo emergere tante……verità !!!!!!!??????
Ora un invito al non più arrabbiato ma ” Placido ” Alex Stecca –
spero che non commenterai ancora Bommarito dicendo che vole fa lu sinnacu — diventerebbe uno
di loro —
E basta Peppe!
Era stata una bella giornata, trascorsa tra lavoro e famiglia, una discreta cenetta e adesso …a letto col magone.
Non siamo ancora preparati per le inchieste mai smentite, al massiamo possiamo sopportare una diatriba Meschini / Idv.
…se devo essere realista ogni tanto vengo sopraffatto dallo sconforto anche se colpevolmente sono soli 2 anni che mi occupo della vita della città…quando penso alla possibile uscita da questa situazione drammatica credo che per ripartire con qualcosa di davvero nuovo bisognerà passare attraverso un processo di profonda autocritica, imposta dalle diagnosi di Giuseppe, come cittadini prima, come consiglieri comunali poi e soprattutto come minoranza/opposizione. E oggi una forte autocritica credo debba farla anche l’opposizione che ha permesso il protrarsi di certe situazioni. Credo solo da questo processo di catarsi si potrà ricostruire un futuro migliore per la nostra comunità e x questo spero in un coinvolgimento da parte del maggior numero di cittadini possibile. Ora grazie anche a Giuseppe Bommarito possiamo pensare di cambiare le cose e far tornare in cima alla vita politica l’interesse pubblico. Questa nuova inchiesta porta alla luce tanti nuovi elementi che debbono costringere ad una inversione di rotta. Nel nostro piccolo noi di Macerata è nel cuore avevamo presentato un’interrogazione (ricordata da Giuseppe!) sulla strana situazione di Palazzo Legato-Filati e dell’IRCR che mi sembra giusto riportare all’attenzione con la risposta dell’amministrazione:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Macerata, 27 novembre 2010
Oggetto: Interrogazione a risposta scritta sui lavori di ristrutturazione e recupero funzionale del Palazzo Filato-Legati in piazza Mazzini di proprietà IRCR
Premesso
– Che il Comune di Macerata ha rilasciato il permesso a costruire n. 26 del 3 marzo 2005 alla ditta ITALAPPALTI SRL con sede in via Einaudi, 20 – Civitanova Marche, relativo alla ristrutturazione e recupero funzionale del Palazzo Filato-Legati sito in piazza Mazzini, di proprietà IRCR, per un importo della ristrutturazione e recupero funzionale quantificato in euro 2.505.000,
– Che la dichiarazione inizio lavori reca la data 03/08/2006
Considerato
– Che i lavori di ristrutturazione e recupero funzionale non sono stati ancora ultimati, nonostante tale ultimazione fosse stata originariamente prevista per il 18/01/2009 e successivamente prorogata al 18/01/2010;
– Che il pagamento in favore della ditta ad oggi risulta essere già avvenuto mediante la cessione in permuta di un terreno sito in via Valenti, di proprietà dell’IRCR; Per quanto premesso: Si interroga il Sig. Sindaco per sapere in che modo l’Amministrazione Comunale intende intervenire, ovvero:
• se siano state richieste e concesse ulteriori proroghe per l’ultimazione dei lavori;
• se siano state ordinate sospensioni da parte del direttore lavori o di altro soggetto
• se siano state presentate riserve o richieste di variante e quali siano le motivazioni dell’eventuale accoglimento
• se saranno necessarie ulteriori somme rispetto alle previsioni e se il soggetto obbligato alla corresponsione abbia la relativa copertura di bilancio
• se vi sia o meno inadempienza da parte dell’impresa e in tal caso se siano state messe in opera eventuali azioni di tutela, oltre alle penali di contratto, come la quantificazione e richiesta di danni, compresi quelli derivanti da eventuali mancati introiti delle pigioni dei locali residenziali (n.27 appartamenti per un valore di locazione stimato in € 350,00 mensili cadauno) e commerciali (n.5 per un valore di € 800,00 mensili cadauno),
Con preghiera di risposta entro il più breve termine possibile
Fabrizio Nascimbeni
— —
Macerata, lì 17 dicembre 2010
Oggetto: Risposta alla interrogazione sui lavori di ristrutturazione e recupero funzionale del Palazzo Filato-Legati in Piazza Mazzini di proprietà Ircr.
Con riferimento all’interrogazione presentata con la nota del 27 novembre 2010 avente ad oggetto i lavori di ristrutturazione e recupero funzionale del Palazzo Legato Filati in Piazza Mazzini, assunte le opportune informazioni dalle IRCR di Macerata, si fa presente quanto segue:
1) Il termine iniziale dei lavori, per diverse ed impreviste lavorazioni effettuate dall’impresa Italappalti srl nelle sottofondazioni e successiva variante, è stato traslato con proroghe di legge al 21/2/2010;
2) Successivamente l’impresa ha richiesto una ulteriore proroga di un anno, che non è stata concessa poiché non motivata da questioni tecniche. Pertanto l’impresa è in ritardo rispetto al termine di conclusione dei lavori e verranno fatte valere le relative penali;
3) Non sono state ordinate sospensioni da parte della Direzione Lavori;
4) Non sono state presentate riserve o richieste di variante;
5) In ogni caso l’appalto dei lavori è a corpo, pertanto non saranno necessarie ulteriori somme a carico del bilancio delle IRCR rispetto a quelle contrattualmente stabilite;
6) Il Consiglio di Amministrazione delle IRCR ritiene inadempiente l’impresa Italappalti srl e quindi, oltre alle penali di contratto, sta valutando la possibilità di mettere in opera azioni di tutela che tengano conto anche dei danni derivanti dai mancati introiti delle pigioni dei locali residenziali e commerciali.
IL SINDACO
f.to Romano Carancini
— —
…come è andata a finire ce lo spiega egregiamente Giuseppe!
A me piacerebbe conoscere i nomi delle manine favorevoli tra le fila dell’opposizione (opposizione?), ossia tra quelle dell’insopportabile destra (come più o meno l’apostrofa l’attuale sindaco, già capogruppo del PD nell’era Meschini). E già che ci siamo, anche i nomi dei referenti di queste belle imprese.
Naturalmente, attendo anche una bella inchiesta sulla sorte prossima ventura delle Casermette: mi parrebbe impossibile che mancasse all’appello. E chissà se l’amico Bommarito riesce pure nell’intento di svelare i bilanci dettagliati dello Sferisterio? Sarebbe un vero colpo gobbo!
GIUSEPPE BOMMARITO SINDACO!!!!!!!!!!!!!
L’articolo rafforza la mia personale convinzione di sempre: che a Macerata non esistono forze di maggioranza e opposizione, ma un potere trasversale. E a questo punto una domanda sorge spontanea: non sarà il caso di fare intervenire la magistratura? o tra qualche giorno anche questa notizia passerà nel dimenticatoio, seguendo la tradizione maceratese?
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l’unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”. Joseph Pulitzer (1847-1911).
..siamo arrivati a più di 2.000 letture e circa 20 commenti all’articolo del sempre ottimo ed attento Giuseppe Bommarito e incredibilmente ancora nessuno è uscito dall’uovo per chiedergli conto delle sue affermazioni o quantomeno dell’attendibilità delle informazioni e/o delle fonti….sono basito. Mi chiedo che fin abbian fatto quelle anime candide, caro Giuseppe, che in un passato recente non si sono risparmiate in puerili tentativi di delegittimare il tuo lavoro e quello degli amici di CM pur di insabbiare le inchieste.
Credo in tutta onestà che abbiamo davanti un occasione epocale, una di quelle da non perdere per far sì che la cittadinanza si riappropri del sacrosanto diritto di sapere come ed in nome di quali interessi si amministrano i beni pubblici!
La lotta sarà durissima e senza esclusione di colpi ma questa è una battaglia culturale prima ancora che giudiziaria..perchè a me sembrano evidenti i risvolti penali di alcuni passaggi della vicenda…staremo a vedere.
Io supporto il vostro lavoro Giuseppe e amici di CM, e voglio ringraziarvi con le parole di Emile Zola: “Il mio dovere è di parlare, non voglio essere complice, l’atto che io compio non è che un mezzo rivoluzionario per accelerare l’esplosione della verità e della giustizia. Ho soltanto una passione, quella della luce, in nome dell’umanità che ha tanto sofferto e che ha diritto alla felicità, la mia protesta infiammata non è che il grido della mia anima” .
ecco..adesso armato di una buona scorta di antiemetici mi rilasso aspettando il prossimo profluvio di banalità di qualche amministratore.
@ Bommarito
Riesce a togliermi una curiosità ????
Ma risponde a verità il fatto che l’Avv . della Soc ITALAPPALTI srl-
sia Pambianchi Graziano
Solo una curiosità ma senza malizia !!!!!!
Tutti sanno di questa vicenda da anni e guarda caso qualche consigliere comunale di opposizione abita proprio lì..
Nella ricostruzioni mancano dei passaggi importanti:
– il 18 luglio del 2005, la sottoscritta eletta per la prima volta in consiglio comunale ha chiesto la convocazione della quarta commissione per l’audizione del presidente dell’IRCER Foresi Marino, in merito proprio agli affidamenti fatti dall’ircer;
– in seguito il gruppo di FI di cui facevo parte ha elaborato un libro bianco sull’intera vicenda e lo ha sottoposto al consiglio comunale, chiedendo l’intervento dell’autorità di vigilanza;
– il 5 gennaio 2006 sempre il gruppo di FI insieme al consigliere Meriggi, ha presentato questa mozione:
GRUPPO FORZA ITALIA
CONSIGLIO COMUNALE DI MACERATA
MOZIONE
Oggetto: Servizio Ispettivo Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici – Lavori di ristrutturazione edificio di P.zza Mazzini e di Villa Cozza.
Premesso che:
– il Servizio Ispettivo dell’ Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici con sua nota del 3/11/05 diretta all’IRCR e al Sindaco del Comune di Macerata, dispone che gli Enti destinatari…”potranno, nel termine di giorni 20 dalla ricezione della presente …(omissis)…far pervenire le proprie osservazioni documentate e/o chiedere di essere sentite in audizione” in ordine alle procedure seguite dall’IRCR di Macerata per i lavori di ristrutturazione edificio di P.zza Mazzini n. 34 e di Villa Cozza di Macerata.
– Che la predetta comunicazione veniva assunta agli atti del Comune in data 8/11/2005 con il n. 50538 e che, nonostante siano state celebrate due sessioni del Consiglio Comunale di Macerata, rispettivamente il 14 e 15 novembre ed il 28 e 29 dello stesso mese, la cittadinanza e le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale sono venute a conoscenza dell’esistenza del menzionato intervento della citata Autorità di Vigilanza solo a seguito della sua pubblicazione sul Corriere Adriatico del 30/11/2005.
– Ritenuto censurabile il comportamento del Sindaco e della Giunta che non si sono responsabilmente assunti il dovere di informare la cittadinanza e, in violazione dell’art. 28 del Regolamento delle attività del Consiglio Comunale e Commissioni Consiliari, il Consiglio Comunale dell’intervento di una Autorità di Vigilanza che ha inteso coinvolgere anche il Sindaco di Macerata“…poiché sembrerebbero sussistere responsabilità a carico del Comune per aver effettuato un Accordo di Programma con privato individuo senza il ricorso alle procedure dell’evidenza pubblica.”
– Ritenuto che la comunicazione dell’evento fosse assolutamente doverosa non solo per l’ampio dibattito che proprio l’operazione IRCR aveva provocato, sia nelle Commissioni Consiliari che nello stesso Consiglio Comunale, con la presentazione da parte dei gruppi consiliari Misto, F.I., e Uniti per Macerata di un “libro bianco” sui fatti dell’intera vicenda, ma anche e soprattutto perché al Comune veniva richiesto di fornire riscontro al Servizio Ispettivo in ordine ad una deliberazione programmatica del Consiglio Comunale , la n. 8 del 22-23 febbraio 99, riscontro di fatto eseguito, in data 25 novembre 2005 con lettera al n. 53443 di prot., senza che il Sindaco o la Giunta avessero riferito all’Organo che tale deliberazione aveva prodotto “…sui provvedimenti e le iniziative che la Giunta o il Sindaco hanno assunto o intendono assumere” (cfr.citato art. 28)
Il CONSIGLIO COMUNALE
1. Impegna il Sindaco e la Giunta a riferire periodicamente e tempestivamente al Consiglio Comunale sugli eventuali, ulteriori eventi nonché sugli esiti della procedura posta in essere dal Servizio Ispettivo dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici in ordine ai lavori di ristrutturazione dell’edificio di proprietà IRCR di P.zza Mazzini, n. 34 e di Villa Cozza e, più in generale, sullo stato d’attuazione della deliberazione programmatica del C.C. n. 8 del 22-23 febbraio 99.
2. Impegna il C.d.A. dell’IRCR, in persona del suo Presidente, a riferire alla Commissione consiliare competente in ordine all’evolversi della esecuzione dei lavori di ristrutturazione del palazzo ex-Filati di P.zza Mazzini e di consolidamento e ristrutturazione di Villa Cozza con preciso riferimento alle spese sostenute.
Macerata 5 gennaio 2006
Gruppo FI.
Se qualcuno ha voglia di andare a leggere poi nel sito del comune gli interventi di Blunno e Netti sulla vicenda, allora probabilmente qualche spunto in più di valutazione si potrà avere.
Egr.Sig.ra Pantana, l’esposizione dell’ Avv. Bommarito è più che esaustiva per quanto mi riguarda ma mi premeva chiederle: ma lei di questa vicenda che opinione si è fatta? Ci risparmi per pietà di farci notare che ha fatto i compitini a casa..la vicenda è nata ben prima che lei approdasse in consiglio e non credo che fino a quel momento non ne abbia mai sentito parlare, quasi fosse una scriminante..che fà mi cade dal pero come il suo collega Carbonari? cosa risponde il suo partito? che iniziative avete preso in passato e quali prenderete oggi? che giudizio da su quella che sembra l’ennesima rapina a danno della collettività che anche lei, benchè all’opposizione, rappresenta?
..credo che gli antiemetici non mi basteranno..
Ecco – quello che a me ( non so se pure a qualcun altro ) da fastidio – e’ notare come – persone che dovrebbero (-come nel caso della Sig.ra – Pantana verso la quale nutro profonda stima ) fare opposizione – invece non fanno altro che lasciare tutto il merito all immenso Bommarito –
In parole povere – per vedervi muovere come tutti noi ci aspettiamo che faceste – di cos ‘altro ancora avete bisogno ??
Vi volete muovere ?
Volete svegliarvi ?
Volete che non si debba pensare che se non agite come andrebbe fatto – poi si potrebbe pensare che non lo fate perché smucinare il letamaio può significare solo che Il letamaio smucinato può esalare olezzi che investono chiunque si trovi nelle sue vicinanze ?
Questa e’ la terza inchiesta e a parte i soliti Bla-Bla-Bla – nulla e’ come prima per noi – ma tutto e’ come prima per voi –
Non abbiate paura di svelare le verità se le verità potranno servire a migliorare la citta’ – ma prima ancora che la citta’ voi stessi !
Prendete in prestito quella citazione che Tommy Gun ha preso a sua volta in prestito da Zola ‘ e fatene il vostro
vessillo politico –
Solo così riuscirete a riavvicinare la politica alla gente – non certamente cavalcando la tigre –
Ora se posso permettermi SigRa Pantana –
Per quello che mi riguarda valuterò la sua idoneità a ricoprire quell incarico con la sua capacita’ di risolvere questo indubbio malaffare – non qui- ma nella sua sede più idonea – il consiglio comunale – quindi tiri fuori gli attributi e per un attimo si ermafrodisca –
Ci gratifichi con fatti concreti – basta con i BLA – BLA – BLA !!!
caro sig. Gun,
vedo che non ha perso l’abitudine di fare illazioni speciose.
Comunque a suo conforto…
si cado dal pero…!
E non me ne posso certo vergognare..
All’epoca dei fatti non ero certo in consiglio e, per motivi di lavoro, non mi trovavo a frequentare Macerata.
Detto questo non è nelle mie corde affermare di conoscere cose che non so…
E, al contrario di altri, non sono abituato a sostenere presuntuosamente di, conoscere tutto, fare il tuttologo o il “detective del mistero” .
Il fatto che io sia un consigliere comunale non implica che venga a conoscere automaticamente fatti o cose che, come mi sembra, siano state tenute “riservate” ed accadute anni or sono.
L’egregia inchiesta dell’avv. Bommarito mi ha reso edotto di cose importanti e mi comporterò di conseguenza e come scritto sopra.
Tanto più se ci sono state “collaborazioni” trasversali.
Piuttosto mi stupisce che, chi allora sedeva in consiglio comunale come consigliere e capogruppo nella maggioranza, ed oggi riveste ben altri ruoli nell’amministrazione comunale se ne stiano in silenzio.
O non sapevano anche loro?
Anche questi cadono dal pero sig. gun?
Egr. Carbonari, le do una notizia, riguardo la sua ultima affermazione sono totalmente in accordo con lei…chi sedeva in consiglio allora non può che avere una maggiore responsabilità e di ciò risponderà all’elettorato.
Detto questo..mi perdoni il sarcasmo..lei proprio perchè investito di una carica pubblica ha il dovere di essere maggiormente edotto riguardo una vicenda, ancorchè nata ben prima del suo impegno politico, era nota, anche se non nei dettagli che Bommarito ci ha descritto. Vede se davanti casa mia costruissero un complesso residenziale così voluminoso avvalendosi anche di proprietà/beni pubblici, io mi chiederei se tutta la procedura è stata trasparente e sopratutto se il bene comune è stato preservato e/o ben utilizzato. Venirci a dire oggi che: “io non ero a Macerata perchè lavoravo fuori”..oppure..”sono stata eletta solo nel 2005″..mi sa tanto di quando al liceo ci si “autocertificava” la giustificazione per timore di esser stati pizzicati a salare.
Scusi Gun, Non trasformiamo i post in una conversazione privata.
Non serve a nessuno.
Io non mi sono mai autocertificato glielo garantisco.
Le ho solo dato riferimenti oggettivi.
Ritengo onesto ammettere di non conoscere una cosa piuttosto che il contrario.
Poi se, come in questo caso, dovesse essere una colpa ne accetterò le conseguenze.
Ma, viste le mie motivazioni non scusanti, non ha certo il diritto di ergersi a censore nei miei confronti.
Nel caso non condividesse tale affermazione penso semplicemente che la sua interpretazione della libertà d’espressione è diversa dalla mia.
Inoltre mi scuso ma, per rispetto di tutti i lettori, non interverrò più, neanche in risposta a sue ulteriori affermazioni, e agirò come sopra ricordato.
Cordialità
P.S. Mi scusi ancora ma sul fatto che ne risponderà all’elettorato… Siamo su Zelig?
Prima di tutto voglio ringraziare l’Avv.to Bommarito.
Non mi chiedo a quale scopo faccia questo lavoro. Mi chiedo però se noi cittadini, che non frequentiamo i “palazzi”, avremmo mai saputo tutto ciò.
Siamo tutti abbastanza consapevoli che le cose a Macerata non accadano per caso ma vedere nero su bianco i vari passaggi fa sempre molta impressione.
Non mi aspetto smentite perché i responsabili se ne guardano bene dall’uscire allo scoperto e quelli che hanno sempre saputo e taciuto, e per questo anche loro responsabili, hanno tutto l’interesse a non dare spiegazioni per non mettere in dubbio il loro operato di rappresentanti dei cittadini e rimanere saldi alle loro poltroncine.
Chiedo però gentilmente all’Avv.to Bommarito un ulteriore sforzo. Completare il suo lavoro di informazione tornando sulla vicenda del Suap Giorgini che, ormai nelle aule di giustizia, non è più agli onori della cronaca. Questa vicenda non è da meno scandalosa di quelle trattate finora e per questo merita che sia fatta una ricostruzione puntuale di tutta la vicenda perché, dalla tempistica di questa e dalle compagini sociali della varie società promotrici del progetto, si possono avere elementi per risalire ai veri interessati alla speculazione edilizia (solo di questo si tratta e non certo di un’industria insalubre che non sa dove collocare i suoi stabilimenti !) e ai politici che li hanno appoggiati o che hanno, ancora una volta, fatto finta di non vedere. Ricordo che le amministrazioni interessate all’iter tecnico sono state il Comune di Macerata e la Provincia con i relativi Uffici Tecnici e le forze politiche che si sono alternate.
A suo tempo sulla stampa locale sono comparsi articoli che informavano su qualche aspetto saliente della questione ma come sappiamo bene, la memoria dei maceratesi è un po’ labile e andrebbe aiutata! Poter scoprire che ci sono tanti elementi in comune tra le varie vicende è sempre interessante anche se ormai non è più una novità. E comunque fa male.
@ Carbonari,
guardi che i lettori invece son mooolto interessati a sentire i suoi commenti, come quelli degli altri eletti in consiglio comunale (ammesso che abbiano il coraggio del confronto), non faccia così..resti ancora un po tra noi che non ci offendiamo di sicuro..ci faccia capire qual’è la sua personale opinione riguardo questo “affaire”. personalmente sarei interessato a sapere una cosa: se si confermasse l’ipotesi che membri del suo partito, all’epoca dei fatti all’opposizione, pur sapendo, avessero tenuto una linea “morbida” diciamo acquiescente rispetto al progetto di maggioranza, magari traendone qualche vantaggio di qualche genere, oggi lei, sempre così teutonicamente coerente, non si troverebbe in un qualche imbarazzo nel sedere tra gli stessi banchi?
Purtroppo per me non ho conosciuto la vicenda finchè non sono approdata nel 2005 in consiglio comunale, ma detto questo che poco conta nei fatti, rimane che le innumerevoli denunce politiche fatte sui giornali e nei contesti istituzionali più idonei, non sono servite a far sì che il sistema di potere consolidato nel tempo a Macerata avesse qualche battuta di arresto. Personalmente non ho votato nè Meschini e nè Carancini, mentre la maggioranza dei miei concittadini si, ma nonostante ciò continuo a credere che un domani ci potrà essere una svolta anche per Macerata e quindi non mi tiro indietro su nulla, anzi ogni giorno sono sempre in prima linea. C’è la richiesta di un consiglio comunale aperto sull’ircer ferma da due mesi, vi è la richiesta di esaminare le consulenze erogate dall’apm dal 2000 ad oggi ferma in seconda commissione, la risposta di fare la piscina entro 30 giorni ormai è superata ampiamente, ecc. ecc. Comunque ne riparleremo al prossimo consiglio comunale. Un saluto cordiale a tutti voi.
Caro cornflakes, fa bene a ricordare il Suap Giorgini.
Cronache Maceratesi si è occupata a lungo della vicenda seguendola da vicino giorno dopo giorno. Se può essere d’aiuto riporto alcuni atti che avevamo pubblicato prima della discussione in Consiglio comunale :
https://www.cronachemaceratesi.it/2010/09/17/le-contraddizioni-del-suap-giorgini/44656/
Qui invece potete trovare una lunga serie di articoli pubblicati sul Suap Giorgini:
https://www.cronachemaceratesi.it/category/suap/
Il fatto che l’abbiamo già trattata ampliamente non esclude che in futuro potremmo tornare a parlarne, nel frattempo stiamo seguendo l’iter giudiziario.
Ringrazio Giuseppe per il gran lavoro fatto anche questa volta con un’inchiesta su cui ha lavorato per un mese aggiornandomi giorno dopo giorno. Ringraziamo tutti i cittadini che sono vicini e apprezzano la nostra intenzione di raccontare le vicende che hanno fatto prendere una certa direzione a Macerata e che sono tuttora attuali. Tuttavia, questo tipo di giornalismo continua a non piacere alla gran parte degli esponenti politici maceratesi che – invece di cercare di prendere atto di certe situazioni e provare a cambiare le cose – non perdono occasione per metterci i bastoni tra le ruote. Proseguire su questa strada, a Macerata, non è così facile come può sembrare dall’esterno. E chi tace, è complice.
Caro avv. Bommarito Gasperino er carbonaro commenterebbe così:
” ‘o vedi che semo coijoni?!? Ma come, compramo tutto a tre volte il prezzo corente e solo ‘a legna ‘a vennemo alla metà?!?! Dice nun me fido… Ho fatto bene a vedé i conti… artro che. Se tu me freghi qui, me freghi su tutto. Perciò sei un ladro; sei ladro tu, tu padre e tu nonno e io ve licenzio a tutti e tre”.
Cordialità
Tranquilli amici di CM..se continuerete a lavorare seguendo un ideale di giustizia e verità nella convinzione che la libertà di espressione e quindi di stampa sia parte essenziale, vitale di una democrazia compiuta, non dovrete temere la censura politica, quel potere è moribondo anzi.. già puzza…e poi non vorremo mica lasciar sola in trincea la Pantana in mimetica mentre fuori fischiano schioppettate…?
Avv. Bommarito,
ho letto solo ora il suo dettagliato articolo, e mi si è bloccata la digestione!!! Indecente, squallido, abominevole, da voltastomaco quello che è successo!! Ma possibile che a Macerata non c’è nessuno che si ribelli? Il sindaco attuale se ne lava le mani (pur essendo allora capogruppo del partito di maggioranza..), l’ex sindaco non parla, ha ottenuto degli incarichi prestigiosi (..Case popolari..) dove potrà mettere a frutto il suo curriculum di ottimo amministratore del bene pubblico.. sopratutto quando si tratta di acquistare ( vedi Fonte Scodella) o di vendere ( terreni Ircer..) aree fabbricabili.. ci sarebbe da sbiascicarsi dalle risate per questo suo incarico se non fosse una cosa tragica!! Penso con tristezza a quei poveri mecenati che hanno lasciato i loro beni in mano a questi delinquenti pensando di fare del bene ai nostri anziani!! E che dire poi del vertice di allora dell’Ircer? Dov’è.. non parla? Forse per espiare il malfatto cerca si presentarsi sotto altre vesti.. candide???? Anche il Vescovo, che forse non conosceva a fondo la realtà maceratese, avrebbe dovuto essere meglio consigliato prima di circondarsi di taluni personaggi!! E per terminare un’ultima cosa… non è che qualche nuovo appartamento, di quelli costruiti in Via Valenti, sia magari finito direttamente o indirettamenete nelle mani di qualche protagosista di questa squallida vicenda..( naturalmeente al prezzo di mercato.. ci macherebbe altro.. eheh!!) Sarebbe da indagare!!
Rimango sempre meravigliato nel vedere che, sulle questioni urbanistiche, ogni volta che viene fuori qualche presunto bubbone c’è sempre una ricorsa a cercare di fare dei capziosi distinguo.
A cercare, in tutti i modi, di scansarsi dal letame che sembrerebbe venire scoperchiato per paura di sporcarsi il golfino.
Se vogliamo ancora fingere che, da un lato, ci sono i cattivoni e dall’altro tutte anime candide di bianco virginiale vestite continuiamo pure a fingere… Ma che si sappia chiaramente che si sta fingendo, ad uso e consumo degli elettrori….
E’ incredibile che su tutte le (grandi e piccole) operazioni edilizie, che hanno devastato il territorio negli ultimi 30 anni, c’è sempre qualcuno che tenta di chiamarsi fuori, come se i timonieri (grandi e piccoli) non fossero presenti in tutti gli schieramenti.
Come se la famosa mela di Newton fosse caduta sulla testa a qualche bello addormentato sotto l’albero che nulla sapeva, che nulla vedeva, che nulla capiva, che nulla nemmeno per sbaglio chiedeva…. Che, evidentemente, (è la sola spiegazione plausibile) non ha mai messo piede in città e deve aver vissuto altrove negli ultimi 10 o 15 anni visto che non si è mai accorto (ne lui ne, ovviamente, i suoi amici/fratelli/compagni/camerati di partito) di quanto stava accadendo.
Eppure per costruire servono macchine movimento terra, servono camion, servono gru… Possibile mai che qualcuno, pur non stando in Consiglio o essendovi entrato da poco, non si è mai accorto di nulla?
Non si sia mai incuriosito, non si sia mai chiesto niente, non abbia mai provato a chiedere (a chi eventualmente poteva sapere) il perchè di certe cose?
Nessuna curiosità, soprattutto da parte di chi si apprestava a sedere (o da poco sedeva) in Consiglio per fare il bene comune????
Possibile mai che, magari per sbaglio, non sia mai capitato in una conversazione in cui si parlava di costruzioni cittadine, passaggi di proprietà, strani intrecci politico-affaristici?
Ma Macerata non è una metropoli e quanto accade in città è cosa piuttosto risaputa (almeno nelle sue linee generali) quindi non credo sia possibile che oggi qualuno (finga) di cadere dalle nuvole….
Poichè lo sport cittadino (ancora non incluso nelle olimpiadi, ma manca poco) praticato da quasi tutta la popolazione (talvolta livello professionale e di fuoriclasse) è “farsi i …@zzi degli altri” mi sembra ben strano che, nemmeno a livello dilettantistico, queste verginelle politiche niente sappiano…..
Un pò come se pur frequentando assiduamente i sexy shop continuino oggi a dire che erano convinte di andare a messa e che mai e poi mai avrebbero immaginato di ritrovarsi in un postribolo… Ma dai!!!
Gente che politicamente è cresciuta in un lupanare oggi finge di essere stata allevata in un castello incantanto e di aver avuto come compagni di gioco biancaneve, topolino e la piccola vedetta lombarda (e, tutto al più, di aver castamente baciato il piccolo tamburino…..)… Come no!!!
Ovvio che ogni generalizzazione è pericolosa, cominciando da questa, ma fare la corsa a chi è più bianco del bianco, ogniqualvolta che si parla di edilizia maceratese, è veramente fuori luogo.
La grande e sostanziale differenza (rispetto a 10 o 15 anni fa) è che oggi c’è un importante lavoro di ricerca condotto dall’Avvocato Bommarito, supportato egregiamente da CM.
Invece prima queste cose, si sapevano lo stesso, ma in maniera generica, senza dati precisi in mano, senza documentazione specifica.
Non se ne parlava ad alta voce, ma somessamente se ne parlava.
Le notizie circolavano: non si sapeva precisamente di tutti gli ingredienti, ma della torta edilizia in pochi erano all’oscuro.
Oggi invece queste discussioni, grazie a CM e all’Avv. Bommarito, si fanno pubbliche, aperte… Con dati, documenti, riferimenti, nomi.
Ma queste discussioni, magari non così dettagliate, si faceva pure prima in città…..
…. Quindi i verginelli la smettano di fare gli increduli: sappiamo tutti benissimo che la loro è una verginità politica ricostruita chirurgicamente….
La trasparenza su tutta la vicenda è fondamentale. Anche il sito dell’IRCR è pressoché inesistente, anche questo dovrebbe permettere maggior trasparenza dell’ente.
Prendendo spunto dall’inchiesta, il consiglio di amministratore dell’ente, dovrebbe far fare, a dei revisori, un’accurato controllo, di tutta la gestione degli ultimi 10 anni, amministrativa e del personale, per verificarne la correttezza e renderne pubblico accesso per trasparenza ai cittadini.
Come consigliere comunale credo sia urgente calanderizzare una seduta del Consiglio Comunale aperta al pubblico, affinché si possa conoscere le posizioni delle forze politiche.
La gravità dei fatti, ipotizzati, richiede un atto dovuto della magistratura per verificare se ci sono fatti dolosi e responsabilità in merito.
Devo dare merito all’avv.to Bommarito di un’inchiesta che richiede risposte chiare per tutti i cittadini.
Giuliano Meschini
consigliere comunale
E’ vero. Senza Cronache Maceratesi tutte queste storiacce, note alla stampa locale dell’epoca, non sarebbero riemerse in modo così puntuale tanto da muovere un vivace dibattito pubblico.
La novità è tutta qui (tremila letture lo testimoniano).
La politica, anche a Macerata, non è più in grado di orientare la stampa e altri organi istituzionali preposti al controllo dell’azione pubblica.
Sarebbe bene anche autotassarsi per garantire continuità e libertà d’informazione alla redazione di CM.
Il quadro complessivo che emerge dalle straordinarie inchieste dell’ Avv. Giuseppe Bommarito è davvero desolante. La politica urbanistica dell’ultimo decennio è stata praticamente tutta improntata sul “cemento”. Il cemento non devasta soltanto la città, non si mangia soltanto terreno agricolo produttivo. E’ il catalizzatore di tante passioni e desideri, proprio come scriveva Italo Calvino ne “La speculazione edilizia”. Non siamo più di fronte alla fame di case che diede impulso alla rinascita del dopoguerra. Oggi il cemento ingrossa le tasche di pochi e impoverisce tutti noi. Ci illude con il miraggio dell’occupazione, tacendo però che si tratta di posti di lavoro poco qualificati e di breve durata. Ci inganna con la promessa dello sviluppo urbanistico, fingendo di ignorare che una città guastata dal cemento non potrà reggere il confronto con altre realtà ben più attente a conservare il loro patrimonio.
Ma il cemento è anche il perno intorno a cui ruota l’alleanza malsana tra imprenditori spegiudicati e politici pronti a tradire la loro fondamentale missione di rappresentanti dei cittadini.
E’ il luogo di scambio dove il bene comune viene barattato con interessi privati e di parte.
Troppi, davvero troppi sono i politici di maggioranza e di opposizione disponibili a svendere la nostra città, ignorando le conseguenze che la speculazione edilizia e il degrado del territorio porta con sé.
Spero tanto che l’importante contributo dell’Avv. Giuseppe Bommarito e di CM serva a far aprire gli occhi ai cittadini maceratesi. Mi auguro che la rabbia non prevalga sulla speranza di cambiare, con la consapevolezza che per sperare bisogna sapere.
Mentre la città veniva “narcotizzata” con proclami, programmi e polemiche sul nulla (piano casa, minitematica, centro fiere, museo diffuso, Pizzi si Pizzi no ecc..), i veri strateghi della sinistra-mattonara (per dirla con Bommarito) realizzavano concretamente questi “buoni affari”.
Il sottotitolo dell’articolo conclude dicendo “…….quando anche l’opposizione ci mette lo zampino”.
Bisognerebbe chiarire questo aspetto.
Ricordo che nel 2005 la questione venne per la prima volta sollevata sulla stampa locale da un articolo di Giulio Conti e Maurizio Fattori, poi riportata in Consiglio Comunale e sostenuta dai consiglieri Meriggi e Iommi.
Almeno per rispetto della memoria dello scomparso Fattori, andrebbe chiarito che cosa si intende per “..lo zampino dell’opposizione”.
Come dice Cerasi- prima -di tutto questo se ne parlava sommessamente-si sapeva che si intrallazzavano-ma non si conoscevano con esattezza tutti i particolari.
Ora invece abbiamo modo per il tramite di Bommarito e di CM di conoscere tutte queste operazioni – (chiamiamole per non rischiare querele da parte di qualcuno “singolari “) – anche nel dettaglio ..
Tutto questo però mi fa pensare che Bommarito basta che mette le mani in un qualsiasi fascicolo preso a caso che abbia riguardato l’edilizia– per poter imbastire subitissimo altri articoli denuncia .-.
La qual cosa mi rende terribilmente nervoso—
Sentire poi Zallocco – il quale dice che questo tipo di giornalismo non piace alla gran parte dei politici i quali non perdono occasione per mettere i bastoni tra le ruote a CM – mi rende non nervoso e basta- ma incazzato nero…..!!!!!!
Ma avete capito bene ???
I nostri politici stanno cercando di rendere la vita impossibile a chi vuol farci sapere come stanno veramente le cose !!!!
Sono cose da pazzi !!!
Voi cosa ne deducete ??????
La penso proprio come lei Claudio! FORZA CM SIAMO CON VOI!!!
Un grazie sincero all’Avvocato Bommarito per il lavoro svolto, per il servizio reso a questa città, per la speranza che dà a noi consiglieri che ci siamo affacciati al mondo della politica con entusiasmo. Un entusiasmo che rischia troppo spesso di trasformarsi in frustrazione e senso di inadeguatezza di fronte ad un sistema aggrovigliato, torbido, dove è difficile orientarsi e soprattutto capire. Il primo passo verso una vera democrazia è la comprensione! Questa è la politica che ci piace, una politica che ha il coraggio di dire la Verità, che la persegue, che la vuole, che la mette al vertice dei propri valori. E’ retorica, utopia? Il lavoro sin qui fatto dall’Avv. Bommarito testimonia di no. Un altro caloroso grazie anche a Cronache Maceratesi, che con altrettanto coraggio (perché di questo si tratta!) mette a disposizione dei cittadini inchieste preziosissime, che ci fanno riprendere respiro, dopo anni di apnea. Con il silenzio e l’indifferenza della politica fino ad oggi al potere, si dimostra ancor di più il poco ripetto per i cittadini maceratesi che, come tanti italiani, sono oggi seriamente preoccupati per il proprio futuro e quello dei propri figli.
Francesca D’Alessandro
Un grazie alla consigliera D’ Alessandro – per il suo commento – molto apprezzato e che se imitato alla fine- andando per esclusione ci farà capire quali sono i politici che mettono i bastoni tra le ruote —-
Brava Francesca!…dimenticavo…la situazione dell’IRCR è oggi drammatica, in quanto l’Istituto si sarebbe dovuto autofinanziare con i proventi degli affitti provenienti da Palazzo Legato-Filati, il cui blocco dei lavori ha strangolato il budget di gestione della casa di riposo, la quale a tutt’oggi ha una lista d’attesa di più di ottanta, dico, più di ottanta anziani!!!!!
Per il Maceratese
Conoscevo bene Maurizio Fattori, consigliere comunale di AN, scomparso prematuramente mi sembra nel 2009. Oggi riposa nel cimitero di Macerata proprio sopra mia madre e quindi mi capita spesso di imbattermi nella sua foto sorridente e un po’ impunita. Era un consigliere comunale che viveva in mezzo alla gente e si faceva carico realmente dei problemi della gente, come tutto il Consiglio Comunale riconobbe in occasione dei suoi funerali.
E’ vero quanto scrive il Maceratese, l’ho detto anche nell’articolo. Fu lui, insieme a Giulio Conti, nei primi mesi del 2005, a sollevare la questione e a darle un minimo di risonanza sui giornali. Dentro Forza Italia trovò sponda principalmente nei consiglieri Iommi e Meriggi. L’iniziativa di Fattori e Conti era però principalmente rivolta contro l’ala maggioritaria di AN (le due componenti di AN erano allora immerse in una lotta furibonda), alla quale faceva invece riferimento uno dei due consiglieri d’amministrazione dell’IRCR che erano stati delegati dall’intero Consiglio di Amministrazione a seguire le questioni immobiliari e principalmente la trattativa con la SOCAB-Italappalti. Ecco lo zampino dell’opposizione, in questo consigliere di AN che ebbe un ruolo decisivo nell’intera vicenda e che, senza essere contrastato e fermato dai vertici del suo partito, fece da sponda agli scienziati dell’urbanistica maceratese presenti in Giunta e in Consiglio Comunale e anche al di fuori di questi organi comunali.
Purtroppo dopo quell’iniziativa di Fattori, che portò anche ad un’audizione in Consiglio Comunale dell’allora Presidente IRCR, tutto finì lì, e qualche altra volta si parlò della questione solo per il cantiere eterno di piazza Mazzini.
Queste pagine sono oramai diventate per Macerata ed i suoi cittadini, un punto di riferimento che non potrà mai venire meno, nonostante i tentativi di imbavagliamento e o di “sabotaggio” mediatico.
Il mio plauso ancora una volta a Matteo per i sui incisivi e puntuali Interventi che fanno ben capire in quale melma ci troviamo politicamente.
Ed un grazie infinito all’avvocato Bommarito, che con chiarezza esemplare e ricchezza di elementi porta noi cittadini a conoscenza di fatti degni certamente di essere conosciuti nelle loro innumerevoli pieghe che altimenti resterebbero ignoti a coprire le malefatte di tuoi personaggi il cui unico fine non e’ il bene comune, ma l’ingordigia più assurda.
errata corrige : malefatte di tuoi personaggi —> malefatte di QUEI personaggi
Chiedo scusa, ma l’ Ipad fa di queste cose…
Grazie avvocato per il Chiarimento.
Tuttavia stupisce il fatto che mentre Lei e CM -all’epoca non potevate conoscere questa storia- siete riusciti a ricostruirla dopo oltre cinque anni (sembra con precisione), alcuni consiglieri di minoranza sopra intervenuti hanno dichiarato di cadere dalle nuvole.
Eppure le foto degli interventi edilizi allegate al suo articolo sono li da anni a simbolo -come dice Lei- “della totale insipienza della classe politica che ha governato la città di Macerata negli ultimi 15 anni e che in tutte le principali vicende urbanistiche cittadine ha costantemente e arrogantemente messo l’interesse particolare davanti a quello pubblico”.
(All’epoca il Presidente dell’IRCER era un noto cattolico ex DC, l’Assessore ai servizi sociali un comunista, l’Assessore all’Urbanistica un repubblicano, il Sindaco un democristiano).
Tra tutti questi interessanti commenti manca quello assiduamente sapiente di TAMARA MARONI, che leggo sempre con interesse.
bene ho aspettato che i maceratesi si rifacessero una verginità con i loro commenti; ora sono tutti puri e cadono dal pero come a dire: ma dai non lo sapevo! eppure è strano perchè quel palazzo in p.zza mazzini è così da decenni (e sui giornali troppe volte ho letto “entro pochi mesi iniziano i lavori”), eppure come dice Fabrizio c’è una lista d’attesa per gli anziani con più di 80 nomi. Eppure se ci fate (un pò, mica tanto) mente locale ve ne sono altre di vicende similari che stanno lì proprio davanti i vostri occhi, ci passate davanti tutti i giorni e tra poco, sono sicuro, verrano fuori (e giù a dire … non lo sapevo). Come dico da tempo tutto ciò accade perchè i macertaesi lo lasciano accadere (e c’è un motivo economico-costruttivo-immobiliare ben preciso). Io nel mio piccolo la mia parte per cambiare l’ho fatta e la sto facendo nei modi e nelle sedi opportune, ma state ben sicuri che la stragrande maggioranza dei cittadini non vuole questo cambiamentto.
@jack rayan mc
Io credo che l’unica “colpa” dei cittadini sia la scarsa informazione, non altro. Purtroppo i cittadini non riescono ad informarsi “da soli”, occorre sempre la mediazione di qualche organo di stampa. La differenza sostanziale oggi la fa la qualità di questo ente mediatore, ovvero CM.
ipno non la penso esattamente come te amche se hai le tue ragioni, perchè se ci tieni (tu generico) a Macerata ti dai da fare sia informandoti con i tuoi referenti politici da te votati, sia trovando le informazioni, oppure se non le hai domandandoti perchè tante strutture sono “incompiute”. Purtroppo ti ribadisco che secondo me l’ampia percentuale dei maceratesi ha interesse (concreto) a che ciò non cambi purtroppo. Ribadisco inoltre che se giri con la macchina ne vedi altre di queste situazioni.
Vorrei anche che ragionassimo insieme ed infine sulla veemente (?) reazione della cittadinanza alle vicende relative alla cittadella dello sport.
@ jack ryan
Peccato sig. Jack che noi tutti RiVergini lo siamo diventati per merito di Cm e di Bommarito e non suo … La prossima volta non aspetti Che noi si ricorra alla plastica per ricostruire l’imene – ma anticipi Bommarito — vedrà che 2 e’ sempre meglio di uno —
Se in questo paese non si SRADICA questo schifoso CLIENTELISMO POLITICO non ci puo’ essere soluzione.
Forse una:arruolare dei buoni CECCHINI.
Ci sono proprietari di appartamenti in via ghino valenti , parenti prossimi a qualche all’epoca consigliere dell’ IRCR?????? Hanno scelto di comprare li proprio perche’ era un così bel complesso residenziale????
Ma prima, capitemi quando dico prima, non era un terreno che franava??????
C’ e qualcuno che ne sa di più ?????
Mi associo alla richiesta del sagace Orville e aggiungo: già che ci siamo perchè non buttare un occhio anche alle proprietà dei terreni confinanti con l’area in oggetto ed interessate all’espansione edilizia del quartiere..giusto per una maggiore completezza delle informazioni.
Leggendo la precisa ricostruzione dell’Avv. Bommarito, mi sono andato a rileggere l’interpellanza che l’amico Maurizio Fattori presentò nel giugno 2005 e mi sono venute in mente le nostre lunghe conversazioni sull’argomento. Anche se purtroppo non c’era ancora cronache maceratesi, conoscevano tutti il suo impegno ed i suoi approfondimenti sulla questione Ircer, ma eravamo in pochi a sotenerlo. La verità è che a Macerata ,e spesso non solo, certe battaglie sono simili a quelle di don Chisciotte contro i mulini a vento. Certo l’interessamento di qualche magistrato su questa e su altre vicende sarebbe di aiuto e di conforto.
Bravo Peppe e brava CM! E con questa fanno quattro: Giorgini, Cittadella dello Sport, Riqualificazione centro Fiere e ora Ircr….!!!!!!
A quando la quinta? Sono certo che uscirà presto, con queste amministrazioni non può certo mancare!
Ma nonostante tutto a “palazzo” nulla si muove tutti con il sedere incollato alla sedia, nemmeno commentano..per paura di peggiorare la situazione (loro) e la Procura che sembra aver perso quello “scolla tutto” che dovrebbe avere; quando invece in questi casi sarebbe importante dare una “smanacciata” e staccarli via dalle sedie a destra e a sinistra!!!!
Penso che i Maceratesi siano stanchi di questa politica, stanchi e sopratutto danneggiati, dovemmo quindi chiedere a tutti i personaggi di questo “dramma”, che hanno guadagnato e tanto, di risarcire la città.
PS: un complimento a Utah quella frase ripresa dal Marchese del Grillo “c’azzecca” a pennello!
“Io licenzio te, tu padre e tu nonno! Cerchiamo di licenziali tutti, ma si faccia presto i danni aumentano!