di Matteo Zallocco
Il Comune di Macerata con una delibera dell’11 novembre 2002 indicò come prioritario l’intervento di ristrutturazione di palazzo Legato-Filati, in piazza Mazzini. Sono passati più di otto anni e lo stabile, di proprietà dell’Ircr, si ritrova in condizioni di abbandono con un’impalcatura che campeggia al centro della bella piazza.
Un patrimonio da valorizzare e una risorsa inespressa per le casse dell’Ircr che aveva proposto di utilizzare l’edificio per le residenze degli anziani.
Il 3 marzo del 2005 il Comune di Macerata ha rilasciato il permesso a costruire alla ditta Italappalti Srl , per un importo della ristrutturazione e recupero funzionale di 2.505.000. La dichiarazione di inizio lavori reca la data 03/08/2005.
I 27 appartamenti e i cinque spazi per attività commerciali previsti comportano un mancato introito per le casse comunali di oltre 150.000 euro l’anno. Incassi che farebbero molto comodo considerando anche la difficile situazione dell’Ircr .
Non è tutto. Lo stato in cui versa il cantiere ha recato danni anche alle abitazioni vicine con consistenti infiltrazioni d’acqua.
“I lavori sono iniziati nel 2006 – spiega un gruppo di residenti di piazza Mazzini – dopo che questo immobile era rimasto chiuso da tanti anni, e sarebbero dovuti finire entro il 18 gennaio 2009 come risulta dal cartello dei lavori. Lo stato di abbandono e di degrado e del cantiere è evidente e comporta un degrado per la bella piazza Mazzini con teli rovinati, materiale in abbandono, ratti ovunque.
In realtà – aggiungono – i lavori non sono mai andati avanti, sono fermi da due anni, fatta eccezione per un mese, tra l’aprile e il maggio scorso, quando è stata allestita una copertura provvisoria sul cantiere per evitare ulteriori danni. Ma anche questa copertura non è risultata sufficiente e le infiltrazioni continuano. Inoltre trattandosi di un edificio di proprietà comunale dovrebbe essere considerato una risorsa da mettere a disposizione della collettività invece di lasciarlo abbandonato a sé stesso”.
Nel frattempo la ditta Italappalti a Macerata è stata impegnata nella riqualificazione di via Valenti con la costruzione dei nuovi palazzi (Neopolis) e in questo momento segue i lavori della nuova palazzina in piazza Pizzarello, all’interno dell’ex Foro Boario.
“Faremo un’azione per far rimuovere l’impalcatura – aggiungono i residenti – . Abbiamo sollecitato l’Amministrazione comunale già dallo scorso aprile inviando quattro lettere senza mai ricevere risposta”.
I consiglieri Fabrizio Nascimbeni e Francesca D’Alessandro (Macerata è nel cuore) e Giorgio Ballesi (Lista Ballesi) hanno presentato a fine novembre un’interrogazione a risposta scritta.
“Considerato che i lavori di ristrutturazione e recupero funzionale non sono stati ancora ultimati – si legge -, nonostante tale ultimazione fosse stata originariamente prevista per il 18/01/2009 e successivamente prorogata al 18/01/2010; considerato che il pagamento in favore della ditta ad oggi risulta essere già avvenuto mediante la cessione in permuta di un terreno sito in via Valenti, di proprietà dell’Ircr; Si interroga il Sindaco per sapere in che modo l’Amministrazione Comunale intende intervenire, ovvero:
* se siano state richieste e concesse ulteriori proroghe per l’ultimazione dei lavori;
* se siano state ordinate sospensioni da parte del direttore lavori o di altro soggetto;
* se siano state presentate riserve o richieste di variante e quali siano le motivazioni dell’eventuale accoglimento;
* se saranno necessarie ulteriori somme rispetto alle previsioni e se il soggetto obbligato alla corresponsione abbia la relativa copertura di bilancio
* se vi sia o meno inadempienza da parte dell’impresa e in tal caso se siano state messe in opera eventuali azioni di tutela, oltre alle penali di contratto, come la quantificazione e richiesta di danni, compresi quelli derivanti da eventuali mancati introiti delle pigioni dei locali residenziali (n.27 appartamenti per un valore di locazione stimato in € 350,00 mensili cadauno) e commerciali (n.5 per un valore di € 800,00 mensili cadauno)”.
L’Amministrazione comunale dovrà rispondere all’interrogazione entro un mese.
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Il giochettino è già stato fatto altrove…
Magari non è questo il caso, ma la similitudine potrebbe far pensare che sia in opera il giochetto dei 4 cantoni..
Cominci a costruire/ristrutturare QUI, poi fermi tutto e dai in garanzia (per reperire fondi) la struttura non finita per iniziare a costruir DI QUA…
A Macerata ci sono tanti edifici incompiuti come ad esempio la Biblioteca “Mozzi-Borgetti” dove i soldi del terremoto che dovevano servire per consolidare sono stati utilizzati per svuotare la piazza Vittorio Veneto!
non basteranno sicuramente i cinque anni di mandato al povero sindaco CARANCINI per risolvere tutti i problemi non risolti e lasciati dal Grande ( solo nel senso fisico) ex sindaco Meschini e dalle sue Giunte per 10 anni in carica
caro Romano mi dispiace ogni tanto ti trovi in mano una patata bollente !!!!!!!!!!!!!! Bloccando la tua attivita’ di Sindaco per il futuro della citta’
ma in questo caso stai tranquillo i cittadini Maceratesi sono abituati alle infiltrazioni d’ acqua ,vedi la galleria, il terminal, la scuola di Sforzacosta e ecc…… alla fine non ci faranno piu’ caso
con l’ occasione auguro
Buon Natale a tutti i maceratesi e a Cronache Maceratesi ,
che sia sempre cosi’ vicina ai cittadini anche nel 2011
Ricordo inoltre che il 6 maggio 2002 il Consiglio Comunale di Macerata approva all’unanimità un ordine del giorno presentato dal Consigliere Maulo che sollecita l’IRCER a:
“riclassificare i terreni IRCER, ricadenti nelle prescelte zone di espansione urbana, affinché l’IRCER possa procedere all’alienazione degli stessi per finanziare la ristrutturazione dell’immobile di sua proprietà in Piazza Mazzini e altri progetti.”
L’espansione urbana alla fine c’è stata, la ristrutturazione dell’immobile no…
Non capisco perché in merito alla costruzione dei palazzoni di 6 piani di via Ghino Valenti si parli di riqualificazione: non era assolutamante una zona degradata da riqualificare. C’era un campo incolto punteggiato da ulivi che sono stati sradicati ed ripiantati ammassati in un angolo in una zona spesso in ombra tanto che molti si stanno seccando. Inoltre c’era una antica casa in terra che in un solo giorno è stata abbattuta e sbriciolata. Al proposito chiedo se qualcuno sa se sia possibile fare una cosa del genere.
Fino ad ora sono stati completati 4 palazzi (con le finestre quasi tutte chiuse) mentre altri 2 sono in costruzione. Da anni la zona è transennata. Tra l’altro dovrebbe essere previso un parco pubblico del quale non si vede ancora un accenno. Per favore non utilizziamo il termine riqualificazione ma quello più consono di cementificazione.
Ora capite perche’ Carancini non parla piu’ con Meschini!? Con tutte ste patate bollenti che gli ha lasciato Pistarelli dovrebbe essere contento di non essere diventato sindaco!!
piu’ lo vedo quel palazzo,anzi quell’impalcatura e piu’ mi fa arrabbiare!
vi ricordate i tanti bei proclami per piazza mazzini anni fa’?doveva essere il nuovo salotto della citta’ con bistrot,locali,fontane e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
personalmente non ci credetti,non perche’ sono pessimista ma piu’ semplicemente maceratese.
poi venne l’ora di rimettere apposto suddetto palazzo,(ammazza che cambio d’opera,da una piazza in teoria piena di vita a un residence per anziani),e il popolo bue(ma neanche tanto)vociferava che un noto residente con tanto potere non voleva disturbi di sera sotto casa sua.
ottima l’interrogazione dei consiglieri,basta con i furbi che con le loro azioni rallentano e degradano la nostra citta’!!!
@Monachesi
Probabilmente ricordo male ma da quelle parti, originariamente, non si doveva realizzare un complesso destinato esclusivamente agli alloggi universitari???
Fabrì bella come al solito! continua così che il giro delle incompiute è solo cominciato
ogni società edile o di costruzioni ha certo degli uomini dietro e questi magari possono a volte trovarsi in difficoltà si sà..la crisi, l’economia che non riprende, il mercato del mattone nn è più quello di un tempo, l’eccessiva pressione fiscale ecc ecc. Và da sè che i “nostri costruttori” hanno il loro bel da fare per consegnare i lavori nei tempi previsti e senza troppi intoppi burocratici. Poi magari tu, che sei un cittadino pignolo e che non hai di meglio da fare in quanto disoccupato, ti chiedi chi siano questi imprenditori e perchè lascino restauri importanti incompiuti e alla mercè delle intemperie, finendo poi per causare danni a terzi incolpevoli e mancati profitti per le casse pubbliche, e ti accorgi, non senza stupore,che sono gli stessi che costruiscono contemporaneamente anche in via Valenti e a piazza Pizzarello ex foro boario e infine anche a Valleverde.Allora ti dici convinto che quello che manca a questi signori non è certo il lavoro..ma i lavoratori! domattina mi presento in cantiere per un posto da manovale..così magari per il prossimo natale la città vedrà restituita piazza Mazzini al decoro che le conviene.
Concordo totalmente con le osservazioni di Filippo Monachesi circa la situazione preesistente al “pieno di vuoto” che ha sostituito in via Trento ulivi e casa di terra.