Alluvione, 400 milioni per le Marche
nella prima manovra del governo Meloni

IL CONSIGLIO dei Ministri ieri ha stanziato una tranche di 200 milioni con il decreto, l'altra arriverà con la Legge di Bilancio. Secondo una prima ricognizione, la stima dei danni ipotizzata dal governatore Francesco Acquaroli ammonterebbe a un milione di euro. Marchetti (Lega) «Una prima ma fondamentale misura a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno cercando di ripartire e ricostruire dopo il 15 settembre»

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L’onorevole Riccardo Augusto Marchetti e il ministro all’Economia e alle Finanze, Giancarlo Giorgetti

Con la prima manovra finanziaria del governo Meloni arrivano anche gli aiuti per le Marche ferite dall’alluvione di settembre: 400 milioni tra legge di bilancio e decreto allegato. «Il Consiglio dei Ministri ha stanziato, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, 400 milioni di euro per i territori alluvionati delle Marche. Si tratta – commenta il deputato Riccardo Augusto Marchetti, Commissario della Lega Marche –  di una prima ma fondamentale misura a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno cercando di ripartire e ricostruire in seguito all’alluvione dello scorso 15 settembre. Un atto concreto che testimonia l’impegno della Lega per le Marche, che sono e saranno per noi una priorità in ogni settore, dalla ricostruzione alle infrastrutture, dell’economia al turismo».

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L’alluvione a Senigallia

Una tranche della spesa, circa 200 milioni di euro, è stata stanziata con il decreto varato ieri dal Consiglio dei Ministri insieme alla Legge di bilancio. L’altra arriverà con la manovra stessa, da 35 miliardi complessivi, incentrata per due terzi sugli stanziamenti all’emergenza energia ma anche su misure mirate per le fasce meno abbienti della popolazione e sulle famiglie. Una cifra che servirà a tamponare in parte i danni provocati dall’emergenza-alluvione, che, secondo una prima ricognizione, lo stesso governatore delle Marche Francesco Acquaroli aveva attestato su una stima molto più elevata di circa un miliardo di euro. L’evento calamitoso di settembre ha messo in ginocchio diversi Comuni a cavallo delle provincie di Ancona e Pesaro, e anche nel Maceratese, e causato 12 vittime accertate (Brunella Chiu è ancora dispersa).

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Lucia Albano

«Sono particolarmente soddisfatta del risultato ottenuto dal governo – afferma il sottosegretario Lucia Albano -. È frutto di un lungo lavoro avvenuto in diversi tavoli tecnici, ai quali ho partecipato insieme al governatore Acquaroli, e della precisa volontà del presidente Meloni di non abbandonare le popolazioni colpite dall’alluvione, come da lei sottolineato più volte. Sono contenta che la fermezza del nostro Presidente del Consiglio si sia tradotta in atti concreti a sostegno delle comunità marchigiane in così breve tempo. I fondi saranno destinati ai territori e alle popolazioni drammaticamente colpite dall’alluvione dello scorso settembre nelle Marche, per i quali era stato dichiarato lo stato di emergenza. Le risorse serviranno a finanziare interventi quali, fra gli altri, il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, le attività di gestione dei rifiuti e interventi per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi».

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Francesco Battistoni

«I 400 milioni di euro contenuti nel Decreto legge allegato alla manovra finanziaria destinati ai territori delle Marche colpiti dalle alluvione di settembre sono un’ottima notizia che risponde alle necessità di una intera comunità». Lo dichiara in una nota il deputato azzurro e commissario regionale di Forza Italia, Francesco Battistoni. Come commissario regionale di Forza Italia – continua – ringrazio il Governo per aver prontamente predisposto in Cdm un piano di aiuti concreto ed immediato da dedicare ai territori marchigiani e alla sua popolazione che a settembre hanno pagando un prezzo altissimo, non solo da un punto di vista ambientale e infrastrutturale, ma soprattutto in termini di vite umane. Con questo Decreto – conclude Battistoni – il Governo risponde con atti concreti alle necessità delle Marche confermando le linee programmatiche dell’Esecutivo come ebbe modo di anticipare il presidente Meloni durante le sue comunicazioni alle Camere».

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Il gruppo assembleare Pd

Come se non bastasse il 9 novembre le scosse di terremoto e lo sciame sismico che ne è conseguito hanno lesionato edifici pubblici e privati delle Marche e sempre ieri il presidente Acquaroli ha inviato a Roma la richiesta di stato di emergenza anche per il sisma (leggi l’articolo). «Apprendiamo con soddisfazione che, dopo tante e inutili titubanze che hanno fatto perdere tempo prezioso ai sindaci, alle famiglie sfollate e alle imprese danneggiate dal sisma del 9 novembre, il presidente Acquaroli, sbugiardando sé stesso e tutto il centrodestra, ha deciso finalmente di cedere alle pressioni del nostro gruppo chiedendo al governo nazionale lo stato di emergenza. – sottolinea in una nota il gruppo assembleare del Partito Democratico – La vicenda dimostra per l’ennesima volta, se ancora fosse ve ne fosse la necessità, tutto il pressapochismo e l’inaffidabilità della giunta regionale, totalmente incapace di muoversi nell’interesse dei marchigiani. Evidentemente l’emergenza, a differenza di quanto dichiarato nei giorni scorsi da molti esponenti della maggioranza e come invece sempre sostenuto dal Partito Democratico, esiste. Ora auspichiamo che Acquaroli e i suoi non si inventino altri astrusi motivi per ritardare le risposte che i territori colpiti dal sisma attendono per risollevarsi». All’ordine del giorno del Consiglio regionale, convocato proprio per oggi, è iscritta la mozione a firma dei gruppi Pd, Movimento 5 Stelle e Rinasci Marche per la richiesta dello stato di emergenza a seguito del sisma che il 9 novembre ha colpito la costa adriatica nelle province di Ancona a Pesaro Urbino.

Terremoto, Francesco Acquaroli chiede lo stato di emergenza

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