Il fango lanciato in Regione
Dopo il lancio del fango contro la Regione, arrivano le prime denunce.
Sono 5 le persone deferite dalla Digos, che avevano partecipato alla manifestazione ‘Fridays for Future’ lo scorso 23 settembre, in occasione dello sciopero globale per il clima.
Residenti nella regione, si erano rese responsabili in concorso tra loro di “imbrattamento e lancio di cose pericolose”.
In particolare, in quella mattinata, nell’area della sede della Regione Marche, in via Gentile da Fabriano, hanno iniziato a radunarsi i partecipanti all’iniziativa ambientalista fino a raggiungere il numero di circa 250 persone, circostanza a cui sono seguiti alcuni interventi di esponenti dei movimenti sostenitori dell’evento.
Il corteo ha subìto un ritardo nel percorso quando un numero ristretto di persone ha deviato dall’itinerario programmato, dirigendosi verso l’ingresso principale del Palazzo della Giunta Regionale con al seguito sacchetti neri pieni di melma con l’intento di svuotarli all’interno.
Nonostante la contrapposizione delle forze di polizia finalizzata a tutelare l’incolumità delle persone presenti nei palazzi istituzionali, i cinque hanno iniziato un lancio di terminando con l’imbrattamento delle scale e del muro d’ingresso, accompagnando il gesto con scritte e insulti realizzati sempre utilizzando il fango.
Le successive indagini hanno permesso l’individuazione dei 5 autori le cui posizioni sono ora al vaglio pure della locale Divisione Anticrimine, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l’applicazione, nei confronti dei responsabili dei disordini, di misure di prevenzione personali di competenza del questore, finalizzate a evitare il ripetersi di condotte simili.
(Redazione CA)
Alluvione, sacchi di fango contro la sede della Regione: il corteo in città (Foto/Video)
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Invece di fare un esame di coscienza, loro denunciano. E la polizia tutela i palazzari. Ce plus facil.
Quando alcuni anni fa il sindaco di cingoli scarico dei camion di neve mischiata con terriccio non scattò nessuna denuncia…poi era meno grave dell’alluvione e senza morti…ma era contro la chiusura dell’ospedale…e vi vorrei ricordare che pochi anni prima questo signore attuale assessore alla Sanità faceva parte del governo berlusconi e fecero la legge per la chiusura dei piccoli ospedali e in campagna elettorale e durante l’opposizione la colpa era della sinistra …
Finché i ” Fridays for Future” lanciano fango, quello materiale poi, assolutamente ed erroneamente definito pericoloso quando imbratta le scale di Palazzo Raffaello,lo vedo proprio come un affronto che magari qualcuno lo ha giustamente così percepito perché quello era. Poi per aver manifestato un diritto finora particolarmente, almeno da quello che ogni tanto mi capita di leggere, piuttosto disatteso. Una protesta sul fango, quello altamente pericoloso perché uccide dovuto anche alla sciatteria tipica dei nostri amministratori e con colpe che probabilmente non verranno mai riconosciute mi sembra del tutto plausibile. Certo rischiare penose conseguenze per aver manifestato diritti fondamentali è un abominio. Per ovviare… si potrebbero lanciare sacchi contenenti materiale che io non giudico pericoloso, totalmente inutile ,di facile reperibilità e che non sporca, anzi…. ripulisce.