La vaccinazione del dottor Massimo Palazzo
di Monia Orazi
Sono partite alle 8,15 dall’Inrca di Ancona le dosi di vaccino destinate all’Area vasta che è stato definito il “Vax day”. Sono arrivate scortate dalla polizia stradale, nel presidio ospedaliero di San Severino, consegnate direttamente nelle mani della dottoressa Franca Laici, del Servizio di igiene e sanità pubblica e delle sue colleghe, intorno alle 9,15. I flaconi sono stati diluiti con soluzione fisiologica, per poi procedere alle iniezioni di vaccino sui sanitari che hanno scelto volontariamente di vaccinarsi, scelti tra coloro che hanno un’età superiore a sessant’anni.
Massimo Palazzo si prepara al vaccino
Il primo a vaccinarsi alle 10,19 è stato Massimo Palazzo, direttore sanitario dell’Area vasta 3, a seguire tutti gli altri. «E’ un discorso importante per il messaggio che va dato contro questa pandemia, per il resto è un vaccino anti influenzale come gli altri — ha detto Palazzo subito dopo il vaccino —Io ci credo da sempre, la mia origine professionale nasce a Malattie infettive 40 anni fa e già all’epoca eravamo in sperimentazione col vaccino anti epatite B, quindi per me non è una novità, ma una bella esperienza». Dopo l’iniezione, ciascuno è rimasto in osservazione quindici minuti, prima di lasciare l’ambulatorio. Presenti come angeli custodi, in caso di reazioni avverse gli anestesisti dottor Angelo Leo, primario di rianimazione a Camerino e l’anestesista Simone Venturi. Nessuno dei vaccinati ha lamentato reazioni particolari. Dovranno tornare per il secondo richiamo tra venti giorni, il 17 gennaio prossimo, per raggiungere il richiamo vaccinale completo, probabilmente dovranno recarsi o nell’ospedale di Camerino o in quello di Civitanova, sarà loro comunicato successivamente.
Daniela Corsi, Rosa Piermattei e Nadia Storti
Soddisfatta la direttrice generale Asur Nadia Storti che a metà mattinata è passata a San Severino, per vedere di persona come stessero andando le cose: «Sta andando molto bene, siamo molto soddisfatti. Oggi è un giorno che passerà alla storia, iniziamo la vaccinazione per il Covid, il percorso che ci permetterà di uscire da questa gravissima pandemia, il fatto di essere partiti alla stessa ora, in tutti i posti della Regione, sia il territorio che la parte ospedaliera, è un segnale di come tutto il sistema sanitario dalla politica agli operatori, a chi organizza, ai direttori, ai sindaci, hanno lavorato insieme. Solo in questo modo riusciremo a sconfiggere questa brutta bestia». Numerose le adesioni alla campagna di vaccinazione tra i sanitari, conferma Storti: «Abbiamo messo fuori il link per iscriversi di sabato alle 11.30, la sera avevamo già oltre quattromila adesioni nella prima giornata. C’è una grande sensibilità, perché soprattutto gli operatori sanitari sanno che questa è la soluzione al problema ma questa stessa sensibilità deve essere trasferita mi auguro alla popolazione, alle categorie a rischio, le quali stanno rispondendo. Andrò ad Arcevia dove stiamo vaccinando l’interno di una Rsa, abbiamo iniziato con le categorie fragili. E’ importante che la popolazione risponda a questa chiamata, a questa opportunità che verrà loro offerta. Ci vorranno alcuni mesi, sono due dosi a distanza di venti giorni, per avere una copertura immunitaria importante dobbiamo arrivare alla seconda dose».
Daniela Corsi, Franca Laici e Rosa Piermattei
L’adesione in Area vasta 3 è superiore al 60 per cento del personale, afferma Mara Buccolini responsabile delle professioni infermieristiche: «I dipendenti si sono iscritti in un sito, di cui abbiamo inviato loro il link a tutta l’Area vasta 3, ognuno di loro ha avuto la possibilità di iscriversi. Da lì l’Asur ha selezionato le prime persone, sono venti che arrivano dalla nostra Area vasta. Non sapremo alla fine quanti si vaccineranno in totale, perché possono ancora iscriversi, c’è ancora un periodo di tempo prima di avere i numeri definitivi. Nella nostra Area vasta abbiamo un’adesione superiore al 60 per cento in questo momento, poi proseguiremo, ora partiamo con gli operatori sanitari, poi le residenzialità, poi la popolazione». Daniela Corsi, direttrice di Area vasta 3, non è voluta mancare sin dall’inizio, arrivando in anticipo, rispetto al primo vaccinato: «Iniziamo la giornata del vax day qua a San Severino, stiamo aspettando l’arrivo del primo paziente, l’organizzazione dell’inizio di questa giornata è alle ore 10. Devo ringraziare tutto il personale del dipartimento di prevenzione e la dottoressa Franca Laici e tutti i suoi collaboratori ed anche il dottor Alberto Tubaldi che è il capo dipartimento, nell’aver organizzato qua all’ospedale di San Severino il vax day. Siamo ottimisti, lo facciamo con entusiasmo, ci crediamo e ci auguriamo che tutto proceda nel migliore dei modi. Sono quindici pazienti selezionati tra i sanitari, rispettando i criteri, dunque di età superiore ai 60 anni, diamo inizio a questa mattinata».
Non è voluta mancare nemmeno Rosa Piermattei, sindaca di San Severino: «E’ molto importante, attendiamo tutti l’arrivo del vaccino, iniziare già prima della fine anno è importantissimo. Ora la casa di riposo sono tutti covid free, è stato un periodo davvero molto pesante. Attendevamo l’arrivo dei vaccini, si inizia con la struttura medica, poi andranno nelle Rsa, siamo tutti fiduciosi, siamo tutti over 60, in gran parte, è molto importante. E‘ l’inizio della fine di questo cammino così difficile e tortuoso, bisogna sperare e guardare comunque avanti al futuro». Presenti all’avvio della campagna di vaccinazione anche il dottor Adriano Giglioni, direttore della Farmacia ospedaliera dell’Av3, la dottoressa Loredana Scoccia, dirigente del Servizio farmacia ospedaliera Av3, il dottor Carlo Di Falco, direttore medico presidio unico ospedaliero Av3, il dottor Angelo Meo direttore dell’Unità operativa complessa di Rianimazione Camerino-San Severino Marche e il dottor Paolo Gubinelli, direttore amministrativo del Dipartimento di Prevenzione Av3.
Le testimonianze del V-Day: «Il vaccino è assumersi un impegno nei confronti degli altri»
La vaccinazione del dottor Roberto Catalini
Daniela Corsi, direttrice dell’Area vasta 3
Il sindaco di San Severino Rosa Piermattei con il dottor Massimo Palazzo
Come ha scritto qualcuno, quando vengono prescritte medicine tutti le prendeno senza andar a leggere il bugiardino e soprattutto senza leggere le controindicazioni e gli effetti collaterali.
Ogni volta che decidete di prendere un farmaco leggete le controindicazioni. Mesa' che Aulin e tanti altri farmaci che prendete voi e spesso date anche ai vostri figli come fossero caramelle, se siete coerenti, non li prenderete più .
sante parole
Sono x tutti uguali i vaccini nooooo perché chi ha problemi di allergie non va bene farlo anche siringhe diverse tutto cinese bene schiavi x soldi della Cina bene che vogliamo di più meglio non continuare..... bellissimo e premuroso governo italiano
Premesso che non so se farò il vaccino, anche se attualmente propendo per il si, quello che non ho capito è perché il cervello lo usano solo quelli che non vogliono fare il vaccino, può anche darsi che tutti usano il cervello e si giunge a conclusioni diverse. Credo che sul piatto della bilancia molti di quelli che sono a favore mettono il fatto che il vaccino dovrebbe essere un mezzo per uscire presto da sto casino, non so gli altri come pensano si possa uscire da sto buco in tempi brevi, certo questo sempre ammesso che uno non crede che tutti i governi d'europa, e non solo, si sono messi d'accordo per tenere le persone dentro casa per un qualche esperimento di massa, se uno crede questo alzo le mani. Ma il quesito rimane, allora no vaccino ok, quindi che famo?
Che sfiga proprio le marche per prima!
Io non lo vojo fa'
Barbara Benedetti non sono le marche per prima ma tutte le regioni.
Tutti esperti di vaccini, sia i vax che i no vax. E il bello è vederli insultarsi e accusarsi di ignoranza a vicenda! Ma il semplice buon senso lo avete dimenticato?
Gianni Faraci esatto, tutti vogliono fare i saputelli e avere ragione sugli altri ma alla fine siamo tutti ignoranti sull'argomento
È un goblottoooo agghiacciande!!!
Bisogna vedere controindicazioni poi se ne parla non prima e il risultato !!!!
Quindi con quello combattiamo una normale influenza
Io non lo faccio di sicuro
Bravo e complimenti Dr.Palazzo
Mi vorrei vaccinare subito anche io
Sono tanti i dubbi
Ecco perché le università di medicina sono a numero chiuso.. Basta essere iscritti a Facebook
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Al conseguimento della laurea in medicina-chirurgia o odontoiatria e prima di iniziare la professione, i futuri medici o dentisti sono tenuti a fare il giuramento di Ippocrate, di cui il testo moderno stabilisce:
GIURO: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente; di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona non utilizzerò mai le mie conoscenze; di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione; di affidare la mia reputazione esclusivamente alle mie capacità professionali ed alle mie doti morali; di evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione; di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica; di prestare assistenza d’urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell’Autorità competente; di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto; di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato.
Ecco, questo volevo ricordare ad alcune persone responsabili, che all’inizio della pandemia in data 25/02/2020 emanò una circolare, negando al personale sanitario in prima linea, i DPI, che chiedevano da settimane.
Scatenando il contagio tra il personale dell’ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino Marche.
Fortunatamente persone a me care, dopo mesi, riuscirono a venir fuori da questo incubo, con pochi danni collaterali.
Ora vedere questo “signore” essere tra i primi vaccinati, fa riemergere questi cattivi ricordi, quando magari ci sono molte, ma molte altre persone in prima linea a contatto con il pubblico, a differenza di chi ai vertici apicali, sta seduto in poltrona dentro il suo caldo ufficio.
Purtroppo, avere una certa onestà intellettuale, non è da tutti, specialmente in questo difficile momento italiano.
siamo alle solite, tranne il tre a
due della finale mondiale anche stavolta i tedeschi ci danno qualche giro, 150.000 vaccini contro i 9.000 italiani……..
Direi che ritenersi soddisfatti per una, seppur iniziale, adesione del 60% del personale dell’area vasta è quantomeno imprudente. L’adesione tra i sanitari dovrebbe essere almeno del 90%, volendo escludere inizialmente chi presenta controindicazioni (pochissimi) e chi non esercita la professione a diretto contatto con gli ammalati ed il pubblico.
Il problema è grave, in considerazione del fatto che si parla di medici e di professionisti della sanità, ovvero di persone che – e penso in modo particolare ai medici – sono perfettamente in grado di comprendere la necessità e la sicurezza della vaccinazione, che rappresenta l’unico mezzo per uscire dalla pandemia. Per le altre persone, i cui mezzi d’informazione sono principalmente i social, dico che per esprimere un’opinione motivata dovrebbero documentarsi sulle riviste scientifiche e ascoltare i consigli dei medici competenti nella specifica materia, ovvero igienisti, immunologi, infettivologi ed epidemiologi.
Trump in tre giorni grazie agli anticorpi monoclonali è guarito dal covid. Questa non è un’esoterica tesi scientifica, è una realtà di fatto e tuttavia il sostenere che il covid possa essere sconfitto dai farmaci sembra il delirio di sprovveduti e abusivi minus habentes. Il dogma di color che sanno è che il vaccino è l’unica salvezza, l’unica speranza, l’unica arma, l’unico fiore, l’unico amore. Anche se la campagna di vaccinazione richiederà un paio d’anni, anche se è evidente a qualsiasi persona minimamente intelligente che un vaccino non può dare un’immunizzazione più duratura di quella conferita dalla malattia. Il mondo è diventato una grande Accademia pseudoplatonica al cui ingresso è scritto ”Non entri chi non ha letto Lancet”. La sensazione è che il prestigio della casta conti molto più del bene comune.
Mi sono grossolanamente informato, chi è stato più bravo di me mi corregga.
Se mi vaccino :
Posso smettere di indossare la mascherina? No
Posso riaprire il mio ristorante per i vaccinati e lavorare normalmente? No
Sarò immune al covid? Forse, non si sa di preciso
Almeno non sarò più contagioso per gli altri?
Dipende, non si sa. (Dovrei fare la quarantena)
Se vacciniamo tutti i nostri figli la scuola riparte normalmente? No
Posso smetterla con le distanze sociali? No
Posso smettere di igienizzarmi ogni 5 minuti? No
Se vaccino me stesso e mio nonno, possiamo abbracciarci? No
Coi vaccini riapriranno i cinema e i teatri? No
I vaccinati potranno assembrarsi? No
Che vantaggio effettivo c’è allora a vaccinarsi? Il virus non ti ucciderà.
È certo che non mi ucciderà? No
Statisticamente il virus non mi ucciderebbe lo stesso.. Perché dovrei vaccinarmi? Sono giovane e non ho patologie.
Per tutelare gli altri.
Quindi se mi vaccino gli altri stanno tranquilli al 100% che non li contagio? No
Quando finirà ‘sta pippa? Non mi pare che il vaccino cambi le cose.
In estate probabilmente avremo un immunità di gregge.
Si ma dopo 2 cicli abbiamo avuto l’ immunità di gregge pure con la spagnola senza vaccini!
Con le 470.000 vaccinazioni settimanali promesse dal governo, e il governo non ha mai mantenuto le sue promesse, ci avvicineremo all’immunità di gregge nell’estate del 2022.
Per i signori Pavoni e Fabbrizio.
Apprezzo molto le vostre osservazioni. Vi sarei grato, visto che, come anche ammesso dal sig. Fabbrizio dicendo di essersi “grossolanamente informato”, non mi sembrano sufficientemente puntuali, se vorreste cortesemente fornirmi indicazioni sulle vostre fonti d’informazione, intese non come giornali o social, bensì come riviste scientifiche autorevoli, come, ad esempio il Lancet o il NEJM.
Vi ringrazio per la cortesia.
Bè, le mie fonti son state la signora Tilde Refi vedova Campagnoli che tanti anni fa alla scuola elementare di via del Convitto mi ha insegnato a far di conto e soprattutto mio nonno Serafino che, giocando a scopetta, mi ha abituato fin da piccolo a una certa confidenza con i numeri. Entrambi non hanno mai pubblicato nulla su Lancet e tuttavia è innegabile che al ritmo di 470000 vaccinazioni a settimana occorreranno quasi un centinaio di settimane per vaccinare tutta la popolazione ed essendo la durata della immunizzazione molto inferiore ai due anni, vi è il rischio concreto di entrare in un circolo vizioso, in una ruota da criceti, nel supplizio di Sisifo. Salutandola indistintamente, le invio le argomentazioni del più facondo dottor Montanari…
https://www.vitalmicroscopio.net/2018/11/08/riviste-pubblicazioni-scientifiche-quanto-affidabili/