L’equipe che ha organizzato le vaccinazioni con Daniela Corsi direttrice Area vasta 3
di Monia Orazi
Dal direttore sanitario di Area vasta 3 Massimo Palazzo a Roberto Castellini, direttore di pediatria di San Severino Marche, si è chiuso alle 12,50 il cerchio dei primi venti pazienti vaccinati oggi al piano terra dell’hospice di San Severino, nell’ala laterale dell’ospedale Bartolomeo Eustachio, dove si trova l’ambulatorio delle vaccinazioni.
Roberto Castellini e la dottoressa Franca Laici del dipartimento prevenzione
Un quartetto tutto al femminile, la dottoressa Barbara Airini, le infermiere professionali Chiara Costantini, Cristina Compagnucci, Alessia Mandolesi, la dipendente amministrativa Chiara Ceccani, insieme alla dottoressa Franca Laici, direttrice del Dipartimento prevenzione igiene e sanità pubblica, hanno accolto gli operatori sanitari, tutti over 60, che hanno scelto di sottoporsi volontariamente al vaccino. Il primo è stato alle 10,19 Palazzo appunto, che ha esortato a fare i vaccini, definendo l’esperienza paragonabile a quella del vaccino anti influenzale. Roberto Catalini, primario del reparto di medicina a Macerata, è stato il secondo a vaccinarsi: «Per noi non è un problema, è stata un’esperienza positiva, noi sanitari dobbiamo dare l’esempio perché fare il vaccino è assumersi un impegno nei confronti degli altri – ha dichiarato – prima di tutto nei confronti dei nostri pazienti, perché se anche noi siamo vaccinati sono più sicuri anche i pazienti che assistiamo. Spesso sono pazienti fragili, quindi dobbiamo essere noi i primi ad essere in sicurezza, per dare loro sicurezza. Non avverto sensazioni particolari, non ho sentito nulla, nemmeno quando mi hanno fatto il vaccino. E’ stato assolutamente indolore. Probabilmente nei prossimi giorni si potrebbe avvertire un po’ di dolore al braccio come tutte le vaccinazioni, ci può essere. I vaccini sono sicuri ed utili, vanno fatti noi dobbiamo essere i testimonial di questo».
Mauro Angeloni con Franca Laici
Tra i primi e più entusiasti a vaccinarsi, l’operatore socio sanitario Mauro Angeloni, in servizio ad Urologia a Civitanova: «Siamo una categoria esposta al contagio, infermieri e medici siamo tutti esposti. Io ho partecipato attivamente, solamente alla prima ondata. Alla fine della prima ondata mi sono dovuto operare alla spalla e sono tuttora in malattia – racconta – In questo momento non sto lavorando. Siamo stati contattati tramite mail, abbiamo dovuto rispondere se accettavamo di essere vaccinati oppure no, io sono stato tra i prescelti. E’ stato naturale accettare, non ci ho nemmeno pensato. Per senso di responsabilità, dopo averci lavorato ho visto tante di quelle cose non molto piacevoli, veramente normale vaccinarsi. Non ho un’impressione significativa, sono contento ed un po’ orgoglioso di essermi vaccinato. Non ho avvertito sensazioni fisiche e mediche, è stato come fare un qualsiasi altro vaccino. Dovrei tornare al lavoro il sette gennaio, a discrezione dei medici, sarò più tranquillo dall’altro punto di vista, anche se il 17 gennaio dovrò fare il richiamo. Ci faranno sapere sede e data precisa. Solo il pensiero che era del Covid 19, fa riflettere un po’, ma non è diverso da qualsiasi altro tipo di vaccino, è solamente la tensione mediatica che c’è stata in tutti questi mesi».
La veterinaria Gabriella Pelagalli
Il responsabile delle farmacie ospedaliere dei tre presidi ospedalieri di Area vasta, Civitanova, Macerata e Camerino, Adriano Giglioni ha spiegato il ruolo del personale addetto, Loredana Scoccia e Martina Palmieri, che durante la mattinata hanno svolto la formazione per il personale addetto alla somministrazione dei vaccini: «Le farmacie ospedaliere sono state in prima linea, la farmacia ospedaliera a Camerino è l’unico servizio rimasto aperto quando tutto l’ospedale era Covid. Nella fase operativa, ci sono due colleghe che hanno preparato le istruzioni operative per la conservazione e somministrazione del farmaco. Siamo in prima linea, per il vaccino sicuramente abbiamo delle responsabilità dirette nel fare formazione agli operatori che lo allestiscono. Per noi questo periodo, è stato davvero impegnativo, difficilmente all’esterno si percepisce». Tra le donne presenti, oltre all’infermiera Antonella Menco, in servizio a chirurgia a Macerata, la veterinaria Gabriella Pelagalli, in servizio a Macerata presso il servizio igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche, descrive la vaccinazione come indolore: «E’ parte della formazione dei veterinari, credere fermamente nelle vaccinazioni. Vengono molto utilizzati nel mondo delle malattie animali, questa è una zoonosi, una malattia trasmessa da animali all’uomo. E’ una fiducia nella scienza ed in questi strumenti che la scienza ci dà. Quando mi sono vaccinata non ho avuto sensazioni particolari, ci sono delle operatrici che oltre ad essere molto gentili, sono molto brave, non ho sentito assolutamente l’ago. Le persone in età più avanzata quale io sono, sono più a rischio, penso sia uno strumento importante oltre a quelli che abbiamo praticato sinora».
La pediatra di Corridonia Stefania Antonelli
La pediatra di Corridonia Stefania Antonelli, ha scelto di vaccinarsi per rispetto dei suoi pazienti: «E’ un segno di rispetto verso i pazienti perché sono l’unica pediatra di Corridonia, di libera scelta, è stata un’opportunità, un atto di riguardo e di amore verso i miei pazientini. Ho avuto qualche caso di Covid tra i bambini, ma loro fortunatamente hanno una forma meno aggressiva, spesso sono quasi asintomatici. Quelli che sono venuti fuori sono stati tamponati, i genitori erano positivi. Fortunatamente i bambini sono stati meno aggrediti. L’operatrice che mi ha vaccinato è stata bravissima». Insieme al dottor Palazzo tra le prime venti somministrazioni del vaccino Roberto Catalini direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina dell’ospedale di macerata, Federico Cotticelli del Dipartimento Emergenza Av3, Mauro Angeloni operatore socio sanitario del Dipartimento Chirurgico di Civitanova, Antonella Menco infermiera della Chirurgia di Macerata, Giuseppina Scoccia infermiera, Gabriella Pelagalli veterinario, Silvia Menghi operatrice socio sanitaria, Andrea Mosca, Sandro Colonnelli operatore socio sanitario, Mauro Ferrentino medico specialista ambulatoriale, Giulio Sorrenti tecnico di prevenzione, Giuseppina Tatangelo medico di guardia medica, Sabina Brandi specialista ambulatoriale, Fabio Torresi veterinario, Alberto Gubinelli dirigente medico, Maria Gabriella Corradini dirigente medico, Paolo Accattoli medico di medicina generale, Roberto Castellini dirigente medico e Stefania Antonelli pediatra di libera scelta.
Roberto Castellini alla firma del consenso informato per la vaccinazione
Da sinistra: Daniela Corsi, direttrice Av3; Rosa Piermattei, sindaca di San Severino; Nadia Storti, direttrice Asur Marche
L’infermiera Antonella Menco alla firma prima della vaccinazione
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Se la pediatra nostra di cuore di cui ci fidiamo ciecamente, grazie a lei che mia figlia e viva oggi .... si è vaccinata allora di sicuro lo farò anch'io e la mia famiglia !!! Grande dottoressa Antonelli !!!!!!
Il contrario è invece l'egoismo più puro!
Il siero è una cosa, il vaccino un'altra.
Ognuno sarà chiamato ad assumersi la responsabilità di ogni suo gesto. Da qui non si scappa.
Nei prossimi giorni sarebbe utile sapere i sintomi post vaccino per tranquillizzare gli scettici...
Verissimo !!! Anche se ho paura , sono asmatica
Ognuno e' libero di decidere
Tutti quelli che ridono del vaccino,sono quelli che difendono le partite Iva...,ma così facendo,le finite ad uccidere
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La TRASPARENZA è il fondamento della LIBERTA’ presupposto della SALUTE e del BENESSERE. Tutto il resto è acqua fresca.
Mi sono grossolanamente informato, chi è stato più bravo di me mi corregga.
Se mi vaccino :
Posso smettere di indossare la mascherina? No
Posso riaprire il mio ristorante per i vaccinati e lavorare normalmente? No
Sarò immune al covid? Forse, non si sa di preciso
Almeno non sarò più contagioso per gli altri?
Dipende, non si sa. (Dovrei fare la quarantena)
Se vacciniamo tutti i nostri figli la scuola riparte normalmente? No
Posso smetterla con le distanze sociali? No
Posso smettere di igienizzarmi ogni 5 minuti? No
Se vaccino me stesso e mio nonno, possiamo abbracciarci? No
Coi vaccini riapriranno i cinema e i teatri? No
I vaccinati potranno assembrarsi? No
Che vantaggio effettivo c’è allora a vaccinarsi? Il virus non ti ucciderà.
È certo che non mi ucciderà? No
Statisticamente il virus non mi ucciderebbe lo stesso.. Perché dovrei vaccinarmi? Sono giovane e non ho patologie.
Per tutelare gli altri.
Quindi se mi vaccino gli altri stanno tranquilli al 100% che non li contagio? No
Quando finirà ‘sta pippa? Non mi pare che il vaccino cambi le cose.
In estate probabilmente avremo un immunità di gregge.
Si ma dopo 2 cicli abbiamo avuto l’ immunità di gregge pure con la spagnola senza vaccini!
Signor Fabrizio, le rispondo di nuovo, come già fatto ad un suo commento al precedente articolo sull’argomento.
Lei stesso dice di essersi “grossolanamente informato”. Bene, le chiedo e nuovamente le fonti delle sue informazioni, intese come riviste scientifiche, e non, naturalmente quotidiani e social.
In ogni modo, lei è libero di decidere di non vaccinarsi, assumendosene, naturalmente, la responsabilità.
@ Giuseppe Moretti: in “primis” la inviterei, quando scrive, di voler rileggere quanto da Ella scritto così da non incorrere nell’errata grafia del cognome! In “secundis” quale sarebbe l’assunzione della mia responsabilità? Chiarisca ed argomenti meglio il suo pensiero. Anche chi fuma, beve, si droga va ad escort si assume le “responsabilità”, magari si dovesse fare un esame di coscienza! In “terzis” con quale diritto Ella chiede a me di darle a Lei (che NON ha alcun titolo) le fonti delle mie informazioni. Infine la voglio “tagliare” qui non è colpa mia se il suo Q.I. è mediocre per non aver colto l’ironia del mio post! “Ad maiora semper”!!!!
Per il sig. Fabbrizio.
Come crede. Io comunque le ho solo chiesto dove si era informato.
Non ho colto l’ironia.