A Macerata 499 positivi, Civitanova 473
Dalla Regione poca trasparenza
nel comunicare i dati comunali

PANDEMIA - Le due città più grandi della provincia sono quasi arrivate a mille contagiati. Tanti i casi anche a Corridonia (212) e Recanati. Per i cittadini non c'è ancora un canale diretto per conoscere la situazione nella loro città ma sta al buon senso dei sindaci diffonderli. Una situazione che va avanti da marzo

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In giro con la mascherina a Macerata

 

di Federica Nardi

Secondo giorno di zona arancione nelle Marche, la pandemia continua a colpire il nostro territorio anche se in maniera diversa da un Comune all’altro. Prendendo in esame le realtà più popolose, a oggi i contagiati a Macerata, secondo i dati riportati sul sito del Comune, sono 499, con 291 persone in isolamento fiduciario. A Civitanova numeri molto simili: il sindaco Fabrizio Ciarapica segnala su Facebook 473 persone positive al Covid, 170 in quarantena. La sindaca di San Severino Rosa Piermattei parla di 116 pazienti positivi nel suo Comune e di altre 50 persone in isolamento domiciliare fiduciario. Preoccupante la crescita dei positivi anche a Corridonia con 212 persone positive e 190 in isolamento. Il Comune di Tolentino comunica che ad oggi in città ci sono 150 positivi e 80 persone in isolamento domiciliare. A Recanati il sindaco Antonio Bravi tramite Facebook ha segnalato 190 casi di positività, con 191 persone in quarantena preventiva. Qualche dato aggiornato invece a ieri: Potenza Picena sempre tramite social segnala 113 persone positive. Roberto Mozzicafreddo, primo cittadino di Porto Recanati, sempre su Facebook ha scritto ieri che ci sono 73 positivi e 90 persone in isolamento.

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Il bollettino del Servizio sanità di oggi con i dati a livello provinciale

Pagine Facebook, note stampa, sezioni dedicate sui siti istituzionali. I dati del contagio di Coronavirus su base comunale nelle Marche sono una sfida da mosaicista per il dedalo di fonti, metodi e date da recuperare e comporre per avere un quadro chiaro della situazione. Ogni giorno il Servizio sanità comunica un dato aggregato regionale e provinciale, specificando anche l’origine delle catene di contagio (anche se il dato più alto, quello dei contagi in casa, resta ambiguo dato che il contatto primario non è specificato). Da segnalare in ogni caso un recupero del tracciamento dei contagi, che sembrava in affanno negli ultimi giorni con circa il 20% dei positivi con indagini epidemiologiche in corso. Il livello oggi è tornato a livelli più bassi, con lo 0,08% di positivi senza una causa di contagio chiara.

La sfida della pandemia è anche una sfida dei numeri e della consapevolezza della situazione, il più possibile puntuale, del proprio territorio. Nelle Marche dall’inizio della pandemia ci sono sempre state difficoltà con i dati comunali, sia per i sindaci che per i cittadini. Al momento, per quanto riguarda i comuni, la loro divulgazione è affidata al buon senso dei sindaci, che li possono consultare sulla piattaforma Cohesion. Anche se loro stessi hanno più volte segnalato discrepanze e ritardi tra i dati a loro accessibili nel sistema informatico e la realtà dei fatti.

La Regione è consapevole del problema ma a ogni dato prodotto corrisponde personale da mettere in campo e un’organizzazione da affinare. Difficoltà reali dunque ma che non devono far dimenticare che sulla base dei dati vengono prese decisioni che impattano drasticamente sulla vita e le libertà dei cittadini e delle cittadine. Per questo dati liberi e facilmente consultabili, così come un’informazione trasparente per quanto riguarda numeri e comunicazioni altrettanto importanti – quelli degli ospedali sul fronte posti letto impegnati e servizi interrotti -, sono un pezzo fondamentale della democrazia. Soprattutto in tempi di emergenza.

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