di Luca Patrassi
Non sempre basta candidare un sindaco per vincere. Se ne è accorto anche il centrodestra che pure ha firmato una performance da primato regionale in provincia di Macerata. Il top, a poche sezioni dalla chiusura delle operazioni di spoglio (319 su 321), è rappresentato dall’ex sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini con 3817 preferenze. E’ vero che c’è il sindaco della piccola Castelraimondo, Renzo Marinelli, che insegue con 3656 preferenze. Terza l’ex sindaca di Macerata Anna Menghi con 2504 preferenze, quarto Luigi Zura Puntaroni (1435), poi l’ex assessore alla cultura di Civitanova Maika Gabellieri (1296) e infine Emanuela Addario (1271). Pronostici confermati in Fratelli d’Italia: la regina di preferenze è Elena Leonardi con 3730 preferenze, poi l’assessore civitanovese Pierpaolo Borroni con 2221 e Simone Livi con 1717.
Colpo di scena atomico in Forza Italia: il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica non sfonda e veleggia attorno alle 1720 preferenze, sorpassato dall’ex sindaco di Camerino Gianluca Pasqui con 2114 preferenze. Menzione a parte per il ciclopico sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi che, pur partendo da una lista civica, trascina i Civici per il Territorio con 2057 preferenze. Due i fattori determinanti in questo gioco delle preferenze. Il primo, di tutta evidenza, è che un conto è andare a prendere preferenze con un partito che ha il 25% dei voti e un altro affidarsi al traino di una civica che parte dallo 0%. Un altro elemento, apparentemente paradossale, che balza agli occhi è che i candidati dell’entroterra hanno spesso e volentieri affondato le velleità dei candidati in uscita dalle città più grandi per popolazione (tipo Macerata e Civitanova). E’ accaduto in fatto che mentre – per dire di alcuni territori – a Camerino, Cingoli, Matelica gli elettori di un partito hanno votato in blocco un candidato, altrove hanno barrato la sigla del partito ma non espresso la preferenza. Poi è anche vero che alcuni candidati hanno firmato performance assolute: Saltamartini ha portato la lega oltre il 50% a Cingoli, Pasqui Forza Italia a Camerino al 40%. Quanto al trionfo di Marinelli non sfugge che è sindaco di quella Castelraimondo, da cui proviene anche il candidato sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, non estraneo a questo successo. Infine le liste minori del centrodestra. L’Udc ha visto Luca Marconi il più votato nella lista con 1179 preferenze, l’altra civica di Acquaroli ha visto prevalere l’avvocato maceratese Giancarlo Giulianelli con 860 preferenze.
Ma gli eletti saranno solo quattro: Saltamartini e Marinelli per la Lega, Elena Leonardi per Fratelli d’Italia e Gianluca Pasqui per Forza Italia.
saltamartini è forte come persona
Wow
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Questa mattina, alle ore 6,15 qualcuno mi ha detto che vincerà Parcaroli… Scherzi del dormiveglia? Vedremo se Macerata ritornerà ad essere la Città di Maria…
Non so se i vescovi della Toscana, della Campania e della Puglia abbiano espresso il loro parere come appello di garanzia ai principi della Chiesa di Cristo, come hanno fatto quelli delle Marche, che era rivolto al Centrodestra, dato che il Centrosinistra ha posizioni ideologiche religiose lontane anni luce dalla Chiesa cattolica.
Mi piacerebbe sapere se il senatore leghista Simone Pillon, difeso a Macerata da una scorta di carabinieri per le sue posizioni in difesa della famiglia “naturale”, con i papà e le mamme che dovrebbero educare i figli, e quindi contro il Gender nelle scuole, manipolatore di menti infantili, e contro LGBT, sia andato pure in Toscana, Puglia e Campania. La sua presenza nella Città di Maria è un segno dei tempi…
Da Macerata, città della Resistenza cattolica, è ripartita la Riscossa cristiana. E non ci fermeremo più. Fino alla vittoria finale di Cristo.
Bene Anna Menghi ma non basta. Speravo che ce l’avrebbe fatta. Speriamo in un ruolo istituzionale con la sua lunga esperienza politica. Un abbraccio.