L’abbraccio tra Francesco Acquaroli e Giorgia Meloni
di Federica Serfilippi (foto Giusy Marinelli)
AGGIORNAMENTO DELLE 20,15 – La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è arrivata ad Ancona per festeggiare una storica vittoria. A scrutinio ancora in corso infatti è ormai ufficiale: Francesco Acquaroli è il nuovo governatore delle Marche, a capo di una coalizione di centrodestra con Lega, FdI, Forza Italia e liste civiche.
La conferenza nella sede elettorale di Ancona
La Meloni è entrata nella sede elettorale tra gli applausi, poi un lungo abbraccio con Acquaroli, lui in quasi lacrime. Gli hanno messo la bandiera di FdI sulle spalle. «I microfoni vengono dalla precedente amministrazione (ha dovuto cambiare microfono perché non funzionava, ndr) – ha esordito la Meloni scherzando – Ci tenevo a esserci per ringraziare personalmente Acquaroli, FdI, tutto il centrodestra. È stata una straordinaria vittoria, strappata un’altra roccaforte al centrosinistra, che consente al centrodestra con la guida di FdI di offrire a questa regione una stagione di sviluppo diversa. Fiera di come Acquaroli ha portato avanti la campagna elettorale. Obiettivamente non sempre gli avversari sono stati gentile con lui».
«Lui ha parlato dei problemi della regione – ha aggiunto – di quello che si può fare, del ritardo infrastrutturale, dell’incredibile vergogna di una regione che sta al centro dell’Italia ma che è assolutamente isolata nonostante questo. Si è parlato del sostegno alle imprese, di come far crescere un marchio di questa regione capace di portare più turismo e sviluppo. Abbiamo parlato dei problemi concreti di questa regione. E per questo siamo stati per questo ripagati dai cittadini marchigiani che ci hanno dato la loro fiducia. Noi faremo la nostra parte per aiutare Acquaroli, ma è lui il presidente della Regione Marche, non Giorgia Meloni. Passeremo i prossimi 5 anni a mantenere le promesse di questa campagna elettorale». Quindi una stoccata della leader di FdI al M5S: «La lista civetta del Pd viaggia verso una stagione di ininfluenza, si ritorna al sano bipolarismo».
La Meloni ha quindi passato la parola ad Acquaroli, sommerso da scroscio di applausi. «E vabbe falli festeggiare», ha detto lei. «Il primo grande ringraziamento a te Giorgia – ha esordito il neo governatore – hai sempre creduto in me, in noi, ti sei sempre spesa dal 2010 quando sono stato eletto in Regione, poi le amministrative, le politiche, fino a spenderti in questa campagna elettorale. Grazie per l’opportunità che ci hai dato. Grazie a tutti gli alleati che hanno portato avanti una campagna elettorale seria nei programmi. Abbiamo cercato di dare risposte rispetto ai temi centrali della regione: infrastrutture, ricostruzione, sanità, lavoro. Temi che la coalizione con senso di responsabilità è riuscita ad interpretare fin dal primo giorno».
L’abbraccio tra Francesco Acquaroli e Giorgia Meloni
«E’ la vittoria – ha sottolineato Acquaroli – che rappresenta la disponibilità e la capacità di dare una nuova opportunità a questa regione, una regione che si era piegata su se stessa, che non riusciva più ad esprimere ciò che rappresentava, come la capacità di attrarre tanti turisti e risorse. Avevamo perso la capacità di credere in noi stessi. Questa è la prima grande cosa su cui dobbiamo concentrarci fin da domattina, e lavorare per dare le risposte che i marchigiani meritano. Ci impegneremo giorno e notte, dialogando con tutti, mettendoci a disposizione di tutti. Ringraziamento ai candidati, doveroso: grande squadra che ha dato il senso della politica migliore, a servizio del territorio. E’ tanta l’emozione, tanta la stanchezza, sono stati mesi duri. C’è stata grande adesione al voto, primo elemento positivo, abbiamo risvegliato la volontà di partecipazione. Hanno votato la coalizione tante persone che non lo avevamo mai fatto – ha concluso Acquaroli – elemento che ci inorgoglisce e responsabilizza. Ce la metteremo tutta per non tradire la loro fiducia».
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Francesco Acquaroli nel pomeriggio a Potenza Picena mentre segue lo spoglio
«Trionfo Marche. Grazie a Francesco Acquaroli e a Fratelli d’Italia un’altra roccaforte della sinistra sarà amministrata dal centrodestra. Da nord a sud Fratelli d’Italia è l’unico partito che cresce in tutte le regioni al voto». E’ quanto ha scritto pochi minuti fa la leader di FdI Giorgia Meloni. E infatti nel centrodestra qualcuno già sta festeggiando per Francesco Acquaroli nuovo presidente della Regione Marche. Un vantaggio anticipato dai sondaggi di agosto e inizio settembre, poi dagli exit poll del primo pomeriggio, successivamente confermato dalle proiezioni e che ora appare certo alla luce del distacco accumulato.
Lo scrutinio è ancora in corso, ma ormai il divario di voti parla chiaro: Acquaroli ha 10 punti su Maurizio Mangialardi del centrosinistra. A seguire Gian Mario Mercorelli, poco sotto la doppia cifra e via via gli altri. Una vittoria storica quella del centrodestra nelle Marche, che trainato da Lega (secondo partito in regione dietro il Pd) e FdI (arrivata al terzo posto, superando i cinquestelle) ha ribaltato una regione governata dal centrosinistra da 25 anni. Considerando che il primo governatore eletto a suffragio universale è stato Vito D’Ambrosio nel 1995 (prima votava solo il Consiglio regionale). Da lì si sono susseguite cinque amministrazioni di centrosinistra con il bis di D’Ambrosio, i due mandati di Gian Mario Spacca e la legislatura uscente con Luca Ceriscioli. Acquaroli è atteso a breve nelle sede elettorale del Pinocchio di Ancona, dove qualcuno ha già iniziato a stappare lo spumante. In alto il grafico con i risultati che si aggiornano in tempo reale.
L’arrivo di Acquaroli ad Ancona
Francesco Acquaroli con Francesco Battistoni, commissario regionale Forza Italia
Il post di Giorgia Meloni
I preparativi nella sede elettorale di Francesco Acquaroli ad Ancona
Si brinda nella sede di Francesco Acquaroli
Povere Marche Meglio emigrare a sto punto... Che fine faremo...
E la bimba si chiamerà Futura
Adesso avanti tutta Regione Marche
Pure io
Ce vado!
Partecipano anche i grillini al festone?
Rendete grande la nostra regione !
Come ci siamo ridotti e come andremo a finire...nel baratro...
Magari per festeggiare possono fare una cena tipo quella già fatta ad Ascoli per la commemorazione della marcia su Roma. Tanto non é apologia di reato essere fascisti e votare i fascisti in una democrazia nata da un'azione antifascista
il trionfo x voi disgrazia x noi
"Disgrazia Marche"
Sempre piu spaurito..gettato nella mischia ora cavoli suoi uno che nn ha mai amministrato neppure un comune ne' tantomeno un condominio ora in mano ha una regione!!!!auguri a noi ahime'
Ragazzi...ed ora a lavoro però...non ci deludete...noi il nostro lo abbiamo fatto...adesso tocca a te Francesco Aquaroli
Ma l'avete visto in TV? Imbarazzante, pare un gattino spaurito, aveva paura di parlare e aspettava l'imbeccata di 'io sono Giorgia' come i passerotti aspettano il vermicello dalla mamma...povere Marche, ennesima sciagura che si abbatte sulla nostra bella regione.
Estrema destra,purtroppo!!!
Io mi sento già più al sicuroooo
La Meloni. Che popolo quello marchigiano. Sempre meglio.
Credo che tanti si dovranno rassegnare!
Gli altri li abbiamo testati....un po'di tempo no?
Era oraaaaaa
Buon lavoro Francesco!!! E a tutta la squadra..... Tutto il resto è noia....
Era ora finalmente
Me se ncartecate le gambe, a c'è moro
Una Regione che ha sofferto tanto, abbandonata dal governo di Roma, lasciata in balia delle onde per il terremoto del 2016, un popolo di onesti lavoratori che saprà come rialzarsi con il Governo della Regione di centro destra.In bocca al lupo.
Adesso cara Giorgia, le chiacchiere stanno a zero.Vedremo se siete tutte chiacchiere e distintivo,come diceva qualcuno.
Questo abbraccio corona il sogno di questa Regione.
Era già scritto... potevano metterci chiunque e avrebbero comunque vinto. Quando la sinistra fa di tutto tranne che la sinistra è normale che la gente cambi.
Acquaroli non la smetteva più di parlare sfoggiando ricchezza di contenuti fortuna la Melona che ogni tanto interveniva timidamente a prendere la parola
Auguri! Ai posteri l'ardua sentenza!
Le sarebbe piaciuto di più andare in Puglia... ma si può consolare, ora è la stella nascente e nuova leader del centrodestra.
Come l'album dei VINCISGRASSI "sindi che bbotta", in questo caso senderete che bbotta!!!! PS: sono apolitico
Era ora
Dalla padella alla brace.
Ma la Meloni sa dove sta Ancona?
Eh vabbè sarà una nuova avventura
DATEGLI LA MEDAGLIA D'ORO
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E così, a cinquant’anni dall’istituzione delle regioni a statuto ordinario, le Marche purtroppo avranno un governatore fascista. Complimenti ai marchigiani che lo hanno votato…al peggio non c’è mai fine!!!
Caro Feliciotti, è anche grazie a chi la pensa come Lei che si sia giunti a questo risultato.
Tanti italiani sono stufi di una sinistra che non si cura più dei problemi economici della gente e non fa più una lotta di classe dal basso verso l’alto, ma lotta ormai anacronisticamente solo contro “il fascismo”.
Essere di destra non significa essere automaticamente fascisti e la vittoria di Acquaroli è una vittoria democratica, di maggioranza, egli è il nostro rappresentante e chiamarlo fascista equivale a chiamare fascisti il 49,13% dei Suoi concittadini che lo hanno legittimamente votato e ai quali magari neanche importa nulla se il governatore abbia partecipato a una cena della marcia su Roma o anche del Ku Klux Klan. A questi concittadini importa che il governatore faccia il suo lavoro meglio di chi lo ha preceduto. E probabilmente chi lo ha preceduto ha lavorato male, visto il risultato.
per Banci: vedo che siamo tornati di nuovo al lei, dopo il tu del mese scorso. Dunque, sforzandomi veramente di rimanere civile, allora le dico solo che i fascisti come lei vanno a Predappio a visitare la tomba del Duce e sono orgogliosi di farlo. I fascisti come lei minimizzano e giustificano il gravissimo raid razzista compiuto dal neonazista Traini nel 2018. I fascisti come lei rientrano nel 49 per cento degli elettori marchigiani che hanno votato Acquaroli alle elezioni regionali, certo non tutti coloro che lo hanno votato sono fascisti, ma la maggioranza sì evidentemente.
Vedremo se la destra si curerà dei problemi economici della gente e soprattutto se il suo governatore camerata, degno rappresentante, riuscirà a fare meglio di chi lo ha preceduto.