Della Valle: 11 milioni di euro
per gli eroi del Covid:
«Sulle cose serie noi italiani ci siamo sempre»

SANT'ELPIDIO A MARE - Entro un mese saranno distribuiti alle famiglie di sanitari morti per combattere il coronavirus, la famiglia dell'imprenditore marchigiano ha donato i primi 5 milioni

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Diego Della Valle

 

di Pierpaolo Pierleoni

Pochi minuti per esprimere un messaggio chiaro: il fondo Sempre con voi, aperto dalla sua famiglia per sostenere i familiari del personale sanitario morto nella lotta al Covid, ha innescato una grande gara di solidarietà. Undici milioni di euro, di cui i primi 5 donati proprio dai Della Valle. E’ l’Italia che funziona, che sa essere veloce e solidale, quando serve. Diego Della Valle ha tirato le somme oggi pomeriggio della campagna aperta in piena emergenza Covid, che nel giro di qualche settimana porterà risorse economiche a chi, nel pieno dell’emergenza, ha perso una persona cara.

“Il fondo che abbiamo promosso e creato, poi gestito insieme alla Protezione civile, si chiama Sempre con voi – ricorda il leader del gruppo Tod’s – Volevamo aiutare le famiglie di medici, paramedici e personale sanitario che sono deceduti durante l’eroico lavoro svolto per carcare di salvare vite durante la fase acuta del virus. La nostra famiglia ha messo i primi 5 milioni di euro, poi abbiamo avuto una grande risposta dagli italiani di tutti i tipi, dai grandi manager alle persone più semplici, con la stessa voglia e la stessa passione. Abbiamo raccolto 11 milioni di euro che saranno distribuiti a circa 200 famiglie che hanno avuto lutti in casa”.

L’imprenditore ricorda “la commozione che hanno suscitato queste persone in prima linea. Tutti hanno espresso una solidarietà meravigliosa ed incredibile. Sulle cose serie noi italiani ci siamo. Questo fondo ha dimostrato con i fatti reali quanto gli italiani siano presenti sulle cose che contano. Ora avviseremo le famiglie, che potranno fare richiesta, l’operazione sarà gestita dalla Protezione civile, ringrazio il dottor Borrelli che si è dato molto da fare per agevolare le procedure, spesso straordinariamente lunghe in questo Paese. In questo caso siamo stati capaci, mettendo insieme pubblico, privato e soprattutto un interesse comune forte, di attivare tutto in tempi molto brevi. Il denaro dovremo darlo alle famiglie tra settembre ed i primissimi giorni di ottobre, si è svolto tutto in tempi straordinariamente veloci”.

Della Valle si augura che “non serva mai più fare cose del genere, ma se accadesse, sono convinto che questo esperimento sia stato molto utile. La gente si mobilita, speriamo di non affrontare più incognite così complicate che ci hanno fatto vedere cose che pensavamo non potessero mai capitare. Noi siamo qua e come diceva mia nonna, ognuno fa quel che può e mette quello che ha. Dico ai miei colleghi, ringraziando quelli che hanno collaborato fortemente nel costituire il capitale di questo fondo, che come imprenditori abbiamo il dovere, il piacere e l’obbligo di essere presenti quando capitano cose drammatiche. Dobbiamo esserlo in modo fattivo, ma nella logica che chi più ha, più deve essere disposto a dare, dobbiamo essere sempre più consapevoli che non abbiamo solo il ruolo di far bene il nostro mestiere, ma anche di metterci a disposizione del prossimo. Questo progetto arriva alla sua prima fermata e spero possa essere di aiuto alle famiglie. Nessuno restituirà loro i cari, ma potrà agevolare la vita di queste persone, dei figli che vanno a scuola, per restituire un po’ di serenità e tranquillità”.

La comunicazione odierna serve, conclude Della Valle, “a far sapere alle famiglie che hanno subito un lutto che potranno presentare le domande per accedere al fondo”. La coda è dedicata ad un’altra grande emergenza, quella del sisma. Anche in quel momento, la Tod’s e la famiglia Della Valle sono stati in prima linea, aprendo un nuovo stabilimento ad Arquata del Tronto. “Oggi come allora, sono dell’avviso che se qualche fabbrica dell’Italia qualitativa arriva nelle zone terremotare, sarebbe l’unica cosa a dare sicurezza ai giovani. Se arrivano lavoro e fabbriche puoi pensare di abitare ancora in quei luoghi”.

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