di Renato Pierantozzi
(fotoservizio di Andrea Vagnoni)
Oltre cinquecento “Sardine” per la Questura (duemila secondo i partecipanti) hanno pacificamente invaso Piazza del Popolo, piena per metà della sua capienza, per l’evento organizzato sulla scia della mobilitazione nazionale iniziata a Bologna. Ad aprire l’evento ci ha pensato il coro “Bella Ciao” che ha preceduto gli interventi degli organizzatori. «In questa piazza -dice Ilaria Chiovini– Salvini ha cavalcato odio e violenza, noi invece siamo per la pace, la tolleranza e il rispetto. Siamo per i valori ideali della democrazia, mentre la Lega toglie i fondi all’accoglienza e ai centri d’ascolto. Nella nostra società c’è astio e violenza come si può vedere dai commenti dei social e anche il nostro territorio è pieno di insidie. C’è la cultura dell’estrema destra protagonista di atti fascisti poco tempo fa, ma ci siamo anche noi e l’antifascismo non è un valore della sinistra, ma è un valore costituzionale. Siamo la città della medaglia d’oro per la Resistenza». In piazza non ci sono bandiere di partito, ma solo sagome di sardine e un vessillo arcobaleno della “Pace” insieme a volti noti della sinistra ascolana e picena (avvistati, tra gli altri, Francesco Ameli, Daniele Primavera, Elio Anastasi, il vice sindaco di Arquata Michele Franchi e l’ex deputato Orlando Ruggieri) e del sindacato (Giuseppe Pacetti, Barbara Nicolai e Giancarlo Collina). «Qui c’è un deserto -aggiunge Andrea Dominici del gruppo “Sardine Picene”- e vogliamo riportare la gente alla politica dopo anni in cui tutti sono stati definiti uguali. Siamo minoranza, come i tossici e quelli di Carpineto, ma la nostra linea maestra è la Costituzione». Poi sono stati letti alcuni articoli della Costituzione prima di passare la parola al presidente dell’Anpi, Pietro Perini. «Dal balcone di palazzo dei Capitani -ha ricordato- mio padre annunciò la liberazione dai fascisti. Oggi siamo tanti per dire che Ascoli non è fascista e c’è chi crede nella Costituzione. Siamo l’unica città con due medaglie d’oro e non dobbiamo tradire chi ha dato la vita affinché anche il nostro sindaco possa ricoprire il ruolo che ha. Ai politici dico solo che la ricetta per mandare avanti il nostro Paese è già scritta nella Costituzione». In Gran finale con l’Inno d’Italia e il ballo al ritmo della pizzica.
LA FOTOGALLERY DI ANDREA VAGNONI
«Io e le 9mila “sardine” delle Marche: nati a Civitanova, pronti a riempire le piazze»
Ma sono sempre le stesse pescate per Bologna
Finché sono fermi a cantare Bella ciao non si andrà mai avanti .
500.....l'1% della popolazione ascolana...... In linea con le prossime intenzioni di voto...
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Al Signore con il cartello con la scritta..
“DIRITTI ACCOGLIENZA ” mi permetto di dire…
prima di avere I DIRITTI bisogna guadagnarseli con i DOVERI.
si Accoglie se si puo’, non per partito preso, perché nessuno ti ha chiamato e non è detto che si abbia i requisiti.
In ogni parte del mondo ci sono delle regole, che sono la base della convivenza civile.
Partigiani………..Fascismo………..Mi sono perso qualcosa di questi ultimi settanta anni circa? Vogliamo andare avanti oppure?
…signor Paolucci, sa qual’è la prima regola fondamentale del perfetto “Buonista integralista”? Ora gliela scrivo: “Al cittadino non far sapere quanto è facile e conveniente fare “del bene” a chi rimarrà sempre a cento palmi dal tuo sedere”!! Tanti auguri, signor Paolucci. gv
Accoglienza a pesci in faccia, se ho capito bene il messaggio del cartello dell’ultima foto. La domanda è chi li lancia e chi li prende in faccia. E’ bipartisan e quindi democratico?
A tutte le SARDINE che partecipate a Bologna, Milano, ecc… vi aspetta con amore la grossa che si chiama MATTEO SALVINI che vi mangera’ in un solo boccone.
Io leggo: L’odio va preso a pesci in faccia!!!
Sbaglio?
Salvini ha cavalcato tutta la sua propaganda che poi gli ha dato risultati eccezionali che non possono essere sminuiti. Dire,ben sapendo che la sua fortuna si è basata esclusivamente sulla guerra alla migrazione, che …mentre La Lega toglie fondi all’accoglienza…, significa dargli ancora più voti. Non si può non essere all’oscuro di questa semplice operazione di ..mercato..,”più tolleranza più aiuto a Salvini”. Tutte le sardine la pensano in codesta maniera? Se sì, tutte le sardine amano Salvini e stanno facendo del tutto per tenerlo in auge. Ricordate però che tolte la migrazioni, Salvini diventa un “sotto il vestito niente”,politicamente parlando. Sbarbati scusa se mi intrometto nel tuo commento già di per se completo anche se ci avrei aggiunto comunismo e revisionismo. Così non mancava niente e possiamo guardare avanti senza sapere bene a che cosa non essendoci, secondo me, una forza politica affidabile. Avevo dato un mese a Conte, che mi sembrava meritare fiducia nelle decisioni pratiche e veloci da prendere riguardo al terremoto e mi sembrava anche troppo. “Mese passato, nulla successo, Conte non ha con noi proprio nesso”.
LE SALVINE SE MAGNERANNO LE SARDINE ROSSE
La “regola fondamentale” durante l’orario di lavoro è assolvere alle proprie mansioni e non postare commenti sui social. Perchè agli altri lavoratori queste, per così dire, “distrazioni” non sono consentite! Troppi commenti composti – come si può rilevare dall’orario d’invio – quando si dovrebbe assolvere ai propri compiti. Un controllo da parte dell’Azienda, anche se i soggetti sono impiegati in sedi periferiche, sarebbe quantomai opportuno: in assenza si incaricherà qualcuno di intervenire in forma ufficiale, questo è sicuro. Nella tipica ipocrisia italiana c’è pure chi scrive lettere di protesta alla direzione dell’Azienda e poi è il primo a non rispettare le regole. C’è di più: costoro si ergono sui social a “paladini della legalità”, fanno la morale a chiunque (anche a coloro che non conoscono) e poi si fanno beffa dei propri doveri! Oppure, e ciò sarebbe molto grave, sempre costoro ritengono, dimostrandosi con i post “lecchini” dei loro superiori, di poter farla franca? Il seguito alle prossime puntate, ovviamente su questi schermi…
Salvini verrà eventualmente eletto democraticamente dagli italiani.
4 gatti che manifestano contro un partito all’opposizione è la rappresentazione dell’Italia attuale, un paese ancora benestante grazie alla generazione precedente a questa.
…”Solo i sogni sono la dose di delirio consentita, per gli altri, be’, lasciamo perdere”. mg
Non c’è i soldi nemmeno per “piagne”, e ancora pensano all’accoglienza !!