di Gianluca Ginella
Indagine sulla Civita Park, la procura archivia l’inchiesta per un presunto abuso d’ufficio sulle opere connesse alla lottizzazione relativa a Cuore Adriatico, palas e fiera di Civitanova, e che erano state realizzate senza che venissero affidate tramite gara ma con appalto diretto. Distinte però le motivazioni fra passati amministratori e presenti. Per gli attuali amministratori, che in sostanza avevano portato avanti pratiche già avviate dalle giunte passate, la procura non ha ravvisato elementi di dolo e che abbiano agito per favorire la Civita Park. Da qui la decisione di porre fine ad una indagine che era stata prorogata per due volte. Diverso il discorso per gli amministratori passati. In quel caso la procura aveva chiesto agli indagati di non avvalersi della prescrizione in modo da poter portare avanti l’inchiesta e valutare eventuali responsabilità penali sul fatto che i lavori vennero eseguiti senza che ci fosse un bando. Nessuno degli indagati ha accolto alla richiesta e al procuratore Giovanni Giorgio non è rimasto che chiedere l’archiviazione per prescrizione. Dalle indagini era però emerso un documento in cui un funzionario comunale, che aveva visionato la pratica sui lavori oggetto dell’indagine, appuntava: «Occorre disporre una gara». Gli investigatori sono risaliti al funzionario che ritenevano avesse scritto l’appunto, questi ha negato di esserne l’autore. Chiusa l’indagine della procura, rimane aperto il procedimento alla Corte dei conti che dovrà accertare se vi sia stato un danno erariale. L’archiviazione arriva mentre a Civitanova è in corso la campagna elettorale, l’indagine coinvolgeva tre dei sei candidati sindaco: Fabrizio Ciarapica (ex assessore della giunta Mobili), Claudio Morresi (ex vicesindaco della giunta Mobili), e l’attuale primo cittadino (la cui candidatura non è stata ancora formalizzata). Per quanto riguarda l’attuale giunta, erano stati tutti indagati, a cominciare dal sindaco Tommaso Claudio Corvatta, che si era detto tranquillo quando aveva appreso dell’indagine. L’unica eccezione riguardava Gustavo Postacchini, che era entrato in giunta in un secondo momento. Nel registro degli indagati erano state iscritte anche le precedenti giunte guidate dai sindaci Massimo Mobili e Erminio Marinelli. Anche l’autorità Anticorruzione aveva concluso che non c’era il dolo per l’attuale amministrazione che aveva agito in continuità con chi in precedenza governava Civitanova.
L’ELENCO DEGLI INDAGATI: Per l’attuale giunta: il sindaco Tommaso Claudio Corvatta, Giulio Silenzi, Francesco Micucci, Cristiana Cecchetti, Doriana Mengarelli, Marco Poeta, Piergiorgio Balboni, Francesco Peroni e Marco Poeta. Per il centrodestra della giunta Mobili: Massimo Mobili, Claudio Morresi, Fabrizio Ciarapica, Sergio Marzetti, Erminio Marinelli, Ermanno Carassai, Alfredo Perugini e Mauro Canale. Per la giunta Marinelli, oltre allo stesso ex sindaco e agli assessori che rivestivano un incarico anche nella giunta Mobili figurano Marco Pipponzi, Silvia Squadroni e Pierpaolo Borroni.
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Debbo commentare???……….. ha parlato la procura, c’è poco da aggiungere.
L’Italia va così………
Certo, dopo questo pronunciamento, bisognerà fare una profonda riflessione su ciò che sembra che non si possa fare, ma in realtà, analizzando meglio la legge, si può fare…….
Non stupisce più di tanto, già il fatto di continue proroghe nonostante il documento Anac:
http://cdn.cronachemaceratesi.it/wp-content/uploads/static/pdf/Determina-Anac-1.pdf
che è il più corto e riassume quest’altro:
http://cdn.cronachemaceratesi.it/wp-content/uploads/static/pdf/Determina-Anac-2.pdf
la dice lunga. Nel primo documento si leggono chiaramente le ultime conclusione a cui era giunta l’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione,mica Proloco San Giustino ). In pratica aveva già fatto tutto il lavoro più che sufficiente anche per la Procura e non si capisce proprio il perché delle proroghe.
Delle due l’una: l’Anac, non serve a niente visto che la Procura non ne tiene minimamente conto, oppure è la Procura che decide del tutto autonomamente ( e questo dovrebbe essere previsto anche dalla Costituzione ) senza tener conto nemmeno del lavoro degli altri. In pratica più che assolvere i vari indagati, la Procura rigetta l’indagine dell’Anac, che credo a questo punto dovrebbe chiedere spiegazioni del perché sia giunta a tale conclusione. Certo c’è ancora da sentire l’opinione della Corte dei Conti e intanto il tempo se ne va e con lui le preoccupazioni ( vero Corvatta? Sei d’accordo anche tu con Celentano ). Ma che i nostri politici nelle Marche non siano specchio di onestà non sussiste proprio. Non c’è riuscita neppure la Procura d’Ancona che aveva spedito all’attenzione dei Giudici, quella famosa sessantina tra consiglieri, assessori, ex, nuovi o rinnovati. Ci sarebbe da chiamare il Gabibbo, ma forse sarebbe troppo anche per lui. Per me una pagina vergognosa della giustizia italiana. Si può dire o c’è da aspettarsi la solita denuncia? Del resto mica ho fatto nomi, vero che non si capisce di che cosa stia parlando? Beh, un nome mi è sfuggito quello di Corvatta, ma neanche se ne accorgerà. Sai adesso come alzerà la cresta tutto ringalluzzito. In questo momento immagino che stia telefonando a tutti i simpatizzanti del Pd , sgridandoli uno ad uno per l’abbandono a cui lo avevano condannato prematuramente. Si fa per dire, questa indagine troppo ne ha preso di tempo, seppur usato per riflessioni troppo lunghe per non destar sospetto!
anni per una lite condominiale, mesi per una politica.
mi chiedo quale sia il parametro di priorità delle procure.
Basta ca ce sta o sole, ca c’è rimasto o mare…