di Matteo Zallocco e Andrea Busiello
La Rata non si regala. Attraverso un post su facebook, la presidente Maria Francesca Tardella dice che “non ci sono trattative per la vendita della società”. Sono comunque giorni caldi in casa biancorossa, la Tardella avrebbe già iniziato colloqui per capire come poter impostare la prossima stagione in Lega Pro dopo il gran campionato disputato al primo anno tra i professionisti. Da sciogliere innanzitutto il nodo relativo all’allenatore: Cristian Bucchi è da tempo nel mirino del Perugia ma ha un contratto biennale con la Maceratese. Nei prossimi giorni il tecnico si incontrerà nuovamente con la presidente per definire il suo futuro.
La Maceratese, dopo l’escalation degli ultimi anni sotto la guida Tardella, ora deve pensare come riuscire a restare nel calcio che conta. E in questo percorso sono di grande aiuto alla presidente gli avvocati Massimo e Giancarlo Nascimbeni, quest’ultimo presidente dell’associazione Amici della Rata che si sta dando un gran da fare per sostenere le sorti biancorosse. D’altronde l’affetto e il supporto dei tifosi quest’anno è stato un segnale evidente e questo entusiasmo può essere un ottimo punto di partenza per proseguire un percorso d’èlite. E’ vero che l’Helvia Recina in qualche partita ha deluso le aspettative, ma è anche vero che in match importanti ha risposto alla grande con un pubblico che non si vedeva da tempo. E 700 tifosi che seguono la squadra a Pisa non sono pochi.
Ora sta alla società ripartire con lo stesso entusiasmo con cui si è chiusa la stagione, partendo dal presupposto che non è facile affrontare un campionato professionistico. Ancor più di questi tempi. E sarà ancor più difficile per la Tardella trovare un socio che la affianchi in questa avventura. Se Cronache Maceratesi ha scritto di alcuni imprenditori interessati è perché in queste settimane qualcosa si è mosso. La stessa Tardella ha dichiarato più volte che “andare avanti da sola è molto difficile”. Qualcuno ha proposto una sorta di azionariato popolare – strada già intrapresa ad Ancona – coinvolgendo l’associazione Amici della Rata. Qualcun altro si è avvicinato alla società tramite intermediari ma le proposte non sono state concrete e comunque lontane dal trovare un accordo. In ogni caso ieri sera la Tardella, a suo modo, ha voluto esternare il suo pensiero dopo un articolo uscito su Cm: “Leggo da tempo cose strane, oggi ancora la cordata Teloni . Ribadisco che questo signore non è mai stato vice presidente, non ha mai acquisito quote della Maceratese. Le dichiarazioni fatte dall’avvocato Nascimbeni (che ha smentito un incontro con i commercialisti Berrè finalizzato alla cessione della Maceratese, ndr) sono da tutta la Rata confermate.
Mi si accusa praticamente di tutto. Ritengo che le testate locali, dovrebbero non dico sostenere ma se non altro non denigrare il lavoro di una società. Abbiamo iniziato con il trio meraviglia, continuato con i guerrieri, siamo passati a vendite aliene, arriveremo a dire che chiunque purché non io. Benissimo, lo dicano ed otterranno questa risposta: fosse per certe persone, la Rata andrebbe regalata, non venduta. Siccome purtroppo per queste persone non ci sono trattative saranno obbligati, obtorto collo, a sopportare la Presidente (ahimè ed io loro). Destabilizzare un ambiente sereno, offende chi lavora e non fa onore a nessuno. Quello che si dimentica costantemente è che siamo diventati professionisti ma la mentalità di alcuni è ancora da dilettante. Ma possibile che siano sempre gli stessi nomi (non li nomino per evitare pubblicità non dovute) ex soci, ex ad, ex qualunque?”, ha scritto la Tardella a cui ricordiamo che a Cronache Maceratesi ha sempre avuto le porte aperte e che lo sono ancora. Ma tuttora ignoriamo il motivo del silenzio stampa ad personam deciso dopo l’esonero del diesse Spadoni. La nostra testata continuerà a essere sempre vicina alle sorti della Maceratese dedicandogli ampio spazio come sempre fatto e come è giusto che sia.
Oggi pomeriggio è intervenuto l’imprenditore Sandro Teloni: “Per la Maceratese farei di tutto ma c’è bisogno di due condizioni, da una parte l’assenza dell’attuale proprietà e dall’altra la volontà della Vision Sport di partecipare nuovamente ad un progetto ambizioso. Per il futuro non chiudo le porte alla società“. Teloni ripercorre la scorsa esperienza, seppur breve, con la Maceratese: “Due estati fa avevo concesso la mia disponibilità all’entrata nella società biancorossa da parte mia e della società Argentina Vision Sport con l’obiettivo di una costante e progressiva ascesa nelle categorie superiori in otto anni. Non avendo allora riscontrato una coincidenza di intenti, di modalità di azione, né la possibilità di un dialogo sereno e coerente con la controparte, pur restando un tifoso della Maceratese non concedo momentaneamente la mia disponibilità a rientrare in una qualsiasi trattativa con l’attuale proprietà inerente la srl della SS Maceratese”.
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Grande presidentessa
Tifosi “pistacoppi” sempre pessimisti e pronti ad evidenziare gli aspetti negativi delle notizie. Può darsi che il progetto non avviato nel 2014, che è bene ricordare prevedeva l’approdo della Rata in Serie B in 8 anni, con la co-presidenza, sia ripreso ora con l’acquisizione della società. D’altra parte Tardella gestisce da sola il sodalizio da un lustro e una cordata composta da molti imprenditori può rendere più solido il progetto ideato. L’associazione “Amici della Rata” mi pare abbia lo scopo di sostenere economicamente la società e parlare di un suo rafforzamento, tramite la vendita, non allontana molto il discorso. Eppoi essendo la Rata già tra i professionisti, anche se esclusa subito dai play-off, il passo verso la serie cadetta è breve! Come ci ricorda spesso il supertifoso (da 65 anni, ma ai tempi della Serie B purtroppo non era nato), la prossima stagione i biancorossi disputeranno la Coppa Tim. Nell’edizione in corso l’Alessandria, formazione di Lega Pro come la Rata, è arrivata alle semifinali. Metti che alla Maceratese capiti di confrontarsi in Coppa con Juventus, Napoli o Roma: sono tutte esperienze maturate che torneranno utili. La ripresa del progetto ideato nel 2014, con una società allargata a molti protagonisti, potrebbe fare riavviare i contatti con il calcio argentino, dati i legami esistenti, dove emergono giovani talenti che potrebbero affermarsi nella quiete di Macerata. Ne sa qualcosa il presidente Zamparini, che con i giovani calciatori argentini (Pastore, Dybala per citarne qualcuno) ha fatto le sue fortune, per tanti anni. Allora potrebbe tornare in ballo il discorso interrotto nel 2014 di portare a Macerata giocatori di prospettiva, quali i vari Capellino, Burgos e Lazzarini e qui la fantasia dei tifosi “pistacoppi” comincia a galoppare. Tutti aspetti di cui si potrebbe concretamente occupare un ds come Marioni. Dopo la Serie B, che alla fine si conquisterà, perchè vietarsi anche la serie maggiore: ci sono arrivati Frosinone e Carpi e quest’anno, vincitore del campionato cadetto, addirittura il Crotone. Può darsi che dopo 5 anni di conduzione solitaria, una società più partecipata possa raggiungere “obiettivi epocali”, magari in vista del centenario della Rata. Perciò mai rimarcare solo gli aspetti negativi delle notizie, possono nascondere “sogni meravigliosi”, come quelli che popolano sovente i pensieri a strisce bianco-rosse di Imposimato.
Grande pres
La continuità a Macerata non c’è mai stata quindi la notizia non può che fare piacere a noi tifosi.
La mora se ne va,
La rossa se ne va,
La bionda se ne va,
Non ballo il cha cha cha.
Ma con questi presupposti, considerando che la squadra si è trovata a fare i play off seppur ( mettiamolo tra parentesi: fortunosamente ), e questo lo dimostra che la squadra è arrivata a giocare le ultime partite ben cotta, anche se sarebbe stata preferibile ” al dente “, credo che bisognerebbe vedere le cose da più punti di vista. Abbandono subito quello della serie B che come abbiamo visto ha bisogno di più correttivi che come dice il Signor Caporaletti se spalmati come erano nelle primarie intenzione in otto anni, poi si poteva anche pensare alla serie A e voglio essere più generoso, anche alla Champions League e alla SuperCoppa Intercontinentale. Ne abbandono anche altri e ne lascio solo uno : la permanenza in LegaPro almeno per il prossimo anno , comunque male che va c’è sempre la D con tutte le vecchie compagne di gloria. Quindi sembra che c’è da rifare tutto, dalla dirigenza alla squadra. Comunque, mi sono stufato, vi saluto e in bocca a lo merluzzo appuzzato come dite a Macerata.
Serve un piano ambizioso, che scuota la piazza come un rullo di tamburo, insomma un Rata Plan.
Il piano ambizioso è riuscire a rimanere stabilmente in Lega Pro vedendo del calcio di buon livello, con budget sostenibili… Se poi arriva l’annata miracolosa ben venga ma quando hai di fronte colossi come Spal, Pisa, Foggia, Lecce ecc. ecc. impossibile “programmare” la serie B per la “piccola” Macerata.
Insomma, da tifoso mi auguro tante altre stagioni come questa
le perversità mostrano che qualsiasi oggetto può essere oggetto di desiderio…
Come spesso accade, mi sembra che la “toppa” sia peggio del “buco”.
L’articolo scritto a 4 mani da Matteo Zallocco ed Andrea Busiello, che ha sostituito, in fretta e furia, nel giro di 24 ore il precedente (scritto da Busiello) intitolato “Sandro Teloni guida la cordata locale interessata all’acquisto della Maceratese” non pone rimedio alla “bufala” riportata in quest’ultimo, anzi fa peggio.
La categorica smentita dell’Avv.Nascimbeni (improvvidamente citato da Busiello come autorizzato dalla presidente alla trattativa per la cessione della società) non solo ha gettato nel ridicolo la redazione di CM, ma addirittura trova conferma nelle parole della presidente citate in quest’ultimo articolo, e nella posizione del Sig.Teloni che ribadisce che nulla è cambiato rispetto a due anni fa.
Quindi, quando non si ha nulla da scrivere su di un argomento, è meglio passare ad altro piuttosto che perseverare sullo stesso….errore