di Enrico Maria Scattolini
PER LA STATISTICA, era inevitabile che prima o poi accadesse (-).
STRAORDINARI I PREGRESSI NUMERI BIANCOROSSI (+): 35 incontri casalinghi, 23 successi e 12 pareggi.
PECCATO CHE SIA STATO IL MODESTO SANTARCANGELO a far capitolare (-) questa mitica imbattibilità all’Helvia Recina. Proprio nell’ ultimo appuntamento della regular season (leggi la cronaca).
SQUADRA INDIGESTA (-) e pure francamente antipatica. Per aver totalizzato l’en plein contro la Maceratese, ma anche per aver gratificato dei riflessi della sua buona stella, nei confronti della medesima, il Rimini. Che battè la Rata all’avvio di stagione appunto al “Valentino Mazzola” di Santarcangelo, lì a due passi dalla riviera.
TALCHE’ TRE (-) DELLE CINQUE SCONFITTE incassate quest’anno dalla Maceratese sono direttamente/indirettamente attribuibili ai romagnoli di Zauli.
SALUTATO SCHERZOSAMENTE DA BUCCHI, a fine gara, con una stretta di mano accompagnata da uno scontato…«spero di non incontrarti mai più».
NE AVEVA BEN DONDE!!!!
PERO’ IL POMERIGGIO DOMENICALE era già stato largamente compromesso (-) da quanto accaduto nei tre incontri precedenti: lo sbiadito pareggio di Carrara, quello soft con il Pisa all’Helvia Recina e la sconfitta di Arezzo.
NEI QUALI I BIANCOROSSI si erano giocati (-) le chances di disputare sul proprio terreno il quarto (secco) dei playoff.
EPISODI CHE HANNO SOLTANTO SCALFITO la splendida avventura di questo ritorno al calcio professionistico (+++).
NE HANNO SOLO APPANNATO IL POMERIGGIO CONCLUSIVO (-), che avrebbe potuto indubbiamente avere ben altri colori, oltre a quelli atmosferici, se fosse stato decisivo per la classifica.
SAREBBE POTUTA ESSERE L’OCCASIONE per il saluto di un’intera città alla propria squadra.
LA QUALE NELLA STORIA DEL CALCIO BIANCOROSSO ha avuto un solo precedente: la formazione di Tony Giammarinaro che appunto mezzo secolo fa sfiorò la B (+++).
ANCORA VIVA NELLA MEMORIA DI PEPPE REGA (+), gagliardo capitano di quella formazione ovviamente sicuro, fra una lacrima e l’altra di commozione, di quanto segue: «…solo la Maceratese di quest’anno potrà cancellare quel ricordo».
UN ENDORSEMEMNT D’AMORE PIU’ CHE DI CONSIDERAZIONE TECNICA, dal momento che Rega è ritornato ieri all’Helvia Recina dopo anni di assenza (sospetto anche polemica) e si è dovuto accontentare di vedere soltanto la copia scolorita della beneamata.
MA PUO’ DARSI CHE IL VERO COMMIATO sia stato solo rimandato (+).
L’INTENZIONE DI BUCCHI è infatti di ripresentarsi con i biancorossi all’Helvia Recina (+).
CON CIO’ OVVIAMENTE SOTTINTENTENDO fiducia per lo spareggio di Pisa (+), sfida ad eliminazione diretta in programma domenica prossima all’Arena Garibaldi alle 16 (leggi come acquistare i biglietti).
D’ALTRA PARTE, negli ultimi anni, i quarti di finale di questi playoff sono stati prevalentemente vinti dalle squadre in trasferta.
L’ALLENATORE CI CREDE. «Parola di Bucchi?», ho tentato d’impegnarlo ieri sera in sala stampa.
«SI’, parola di Bucchi. (+)». Con il suggello di una stretta di mano!
ALLORA AZZARDO: appuntamento all’Helvia Recina il 22 0 29 maggio con la vincente fra Pordenone e Casertana.
SPERARE non costa nulla.
Il tabellone dei play off: in caso di vittoria contro il Pisa, la Maceratese affronterà la vincente di Pordenone-Casertana
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HELVIA DI RICINO
La partita
Troppa la differenza di stimoli e troppi assenti fondamentali nella formazione biancorossa. Era prevedibile un risultato del genere, gli stimoli sono fondamentali vedi Spal e la stessa Juve.
Prospettive
Secondo Bucchi gli ultimi 20 giorni sono passati preparando la squadra per la partita di domenica prossima. Allenamenti differenziati per coloro che venivano da infortuni e mente rivolta alla partita di Pisa. Speriamo che questo lavori abbia dato i frutti sperati e che in particolare D’Anna e Carotti siano per domenica in condizioni ottimali perchè li ritengo fondamentali per il gioco della Rata.
Certamente con una squadra che vorrà vincere sarà più facile avere più spazi per le famose ripartenze nelle fasce.
I due incontri precedenti con Pisa hanno detto che le due squadre si equivalgono e che abbiamo sfiorato la vittoria più a Pisa che in casa. Del resto le vittorie su campi come Ferrara, Lucca, Pistoia, Prato, indicano che fuori casa ci troviamo bene con squadre di spessore.
Per onore del vero debbo ricordare che nelle ultime partite in avanti abbiamo perso brillantezza (1 gol su rigore in 4 incontri) e questo particolare mi preoccupa nonostante la grande fiducia del nostro Mister.
Invadiamo Pisa e cerchiamo di raggiungere questo risultato che all’inizio dell’anno era impensabile!
FORZA RATA
Concordo con Valentini, come sempre: D’Anna e Carotti sono giocatori fondamentali. Per rendersene conto basta fare una semplice considerazione aritmetica: provate a sommare i punti ottenuti con questi due in campi e i punti ottenuti senza. Il dato è veramente inequivocabile.
IL SASSO IN PICCIONAIA – ASPETTANDO I PLAYOFF
Scattolini, solitamente attento e preciso, dimentica 1 sconfitta della Maceratese, ne ricorda un totale di 5, mentre in realtà esse ammontano a 6. Ovviamente da Macerata tutti in silenzio, chi si è accorto dell’errore “zitto e mosca”! La storica “voce della Rata” riporta il doppio ko con il Santarcangelo (che bilancia la doppia vittoria con la Spal), la sconfitta con il Rimini e quella con l’Arezzo. Dimentica quindi o la sconfitta con il Savona retrocesso (2-4) o quella con il Tuttocuoio salvo all’ultima giornata (1-2). In verità non si sa quale sia la più imbarazzante, forse quella con il Tuttocuoio, squadra espressione non di un Comune, ma di una frazione non rintracciabile sulla carta geografica. Questa è la spiegazione del campionato perso dalla Maceratese: vittorie con le grandi (vedi Spal) – ma tra esse non possiamo annoverare Prato, Pistoiese e Lucchese – e sconfitte con formazioni di bassa classifica. Chiudono il torneo i “pistacoppi” perdendo anche l’imbattibilità interna – quella complessiva l’avevano ceduta con il Rimini ad inizio torneo – che durava da 2 anni. Perde la Maceratese 1-3 all’Helvia Recina con il Santarcangelo che doveva salvarsi ma ci si aspettava, considerate le dichiarazioni “bellicose” di Bucchi alla vigilia, una vittoria per salutare i tifosi, che forse avevano capito l’antifona e se ne sono rimasti a casa (500 spettatori). Mister Bucchi esclude dalla formazione i diffidati (il portiere Forte poteva impiegarlo, evitando i ripetuti “disastri” di Ficara), ma schiera una squadra prudente, con 5 centrocampisti e 1 sola punta (Fioretti). La squadra si rianima con l’ingresso del secondo attaccante: Talamo per D’Anna, annullato da Rossi, autore del gol vittoria (con tunnel) dell’andata. Ma il Santarcangelo era già avanti di 2 reti, segnate da Guidone (12 in stagione) e Valentini (sarà parente del fanatico tifoso della Rata?). I romagnoli, privi del centrale difensivo Mori, avrebbero chiuso la partita, dopo il rigore trasformato da Fioretti, con l’eurogol del trequartista Venitucci. Eppure dando un’occhiata a risultati e classifica la partita con il Santarcangelo sarebbe stata decisiva se la Rata avesse ottenuto un pareggio ad Arezzo (a cui bastava tale risultato) per disputare i quarti dei play-off con il Pisa, ma all’Helvia Recina. “Brutto cliente” il Pisa, come afferma mister Bucchi: sarà difficile spuntarla al “Romeo Anconetani” (il vulcanico presidente della Serie A), ma riuscendoci la Rata avrebbe una semifinale non impossibile. La griglia mette di fronte nei quarti le 4 formazioni più forti, tra queste dovrebbe uscire la vincente degli spareggi (Foggia-Alessandria e Lecce-Bassano). E’ probabile che la causa delle 2 ultime sconfitte consecutive rimediate dalla Rata sia il turnover e il “richiamo di preparazione” in vista i play-off. Contare sui “vecchietti” nel finale di stagione è arduo: D’Anna è alle corde e Carotti nel girone di ritorno non ha quasi mai giocato. Difficile tornare vincitori da Pisa, rivale di una stagione, Scattolini invoca giustamente alla speranza che “non costa nulla”. Ma l’impressione è che i play-off siano per la Maceratese solo un passaggio, una piacevole appendice tutto qui, verso un futuro che, considerati i “rumors” per nulla chiariti dai diretti interessati, è pieno di gravi interrogativi e fondati timori.
Il merluzzo nella rete…oppure il barbagianni alla griglia…e’ bello constatare che quando vi e’ qualche possibilita’ di gufare ci si attacchi anche al fatto che uno posso errare nel dire se le sconfitte subite siano 5 oppure 6…ed altro…si sa’ gli anni passano ma vale sempre il detto che piu’ si invecchia piu’ si diventa come i bambini appena nati…poco cervello e tanti capricci e bronci…anche se vedere un pesce che fa’ il broncio sarebbe da zelig!!!
Non dimentichiamo di distinguere i fatti dalle chiacchiere, i fatti ci regalano una neopromossa ai play – off arricchendo la storia calcistica della squadra, le chiacchiere sono un passatempo destinato a svanire.
Chi è tanto preciso nel contare le sconfitte della rata e chi continua a denigrare la rata per alcune sconfitte con squadre di bassa classifica dovrebbe aver anche notato che domenica scorsa il Tuttocuoio a vinto a Ferrara ed il Pisa ha perso a Pistoia. L’appagamento vale solo per gli altri? Alcune squadre di bassa classifica erano penalizzate e valevano molto di più.
A proposito di fanatismo: DOVEVAMO RETROCEDERE E ALCUNE PARTITE NON SI DOVEVANO NEPPURE GIOCARE TANTA ERA LA NOSTRA INFERIORITA’: una per tutte quella a Siena.
Invece siamo arrivati terzi, si perchè la fortuna ci ha dato sempre una mano, gli avversari hanno sempre giocato con squadre rimaneggiate, gli allenatori hanno sbagliato formazioni, gli arbitri sono stati i nostri portafortuna, il tempo è stato sempre dalla nostra parte, il sole girava ad ogni cambiamento.
Siamo orgogliosi di andare a Pisa a giocarci tranquillamente questa partita. Perderemo? Va bene lo stesso perchè abbiamo giocato un campionato straordinario che resterà nella storia della rata.
Dobbiamo ringraziare questi straordinari ragazzi e la Presidente per averci fatto gioire e divertire per 5 anni con la speranza che la serie possa continuare a dispetto chi di continua a rosicare e a denigrare non avendo elementi seri per criticare.
FORZA RATA
Domenica previsto gemellaggio ornitologico tra gufi e kukà!
Forza Magico Pisa.
Non capisco perchè Imposimato continui ancora ad attaccarmi nonostante i recenti rovesci dialettici sibiti. A proposito non ha ancora risposto alla mia domanda: Tardella dovrebbe dimettersi se condannata per “falso ideologico” (in dichiarazioni presentate al Comune) da consigliere comunale o no? Forse lei teme che al contempo lasci anche la Rata! Per quanto riguarda Civitanova, non c’entra, ma non ho difficoltà ad ammettere che la Giunta non se condannata ma se “rinviata a giudizio” si deve dimettere. Politicamente, per quanto mi riguarda se ne sarebbe dovuta andare da un pezzo. Anche qui non si considerano le opinioni varie volte espresse, ma ottusamente la residenza della persona in questione. Questa è l’Italia: se si fa a proposito di dimissioni una “questione di campanile” la disonestà (il mio discorso è generale, non riguarda casi specifici) continuerà a dilagare. Per il resto, scusi Imposimato, gli errori valgono solo per il sottoscritto? Un tifoso della Rata che come afferma “lavora alla Cancelleria” ha fatto una “questione di stato” di un mio errore sull’Arezzo. Perchè lei allora non è intervenuto a difendermi, aveva smarrito per un attimo la dote dell’obiettività? L’appagamento vale per la Rata, che ha perso 2 partite di fila dopo la conquista dei play-off (Arezzo e Santarcangelo), mentre è relativo per il Pisa ha consolidato la seconda piazza battendo la Lupa Roma e per la Spal che è andata a togliere l’imbattibilità (come ha rilevato lei stesso) al campo del Teramo. E’ vero o no che se i biancorosii avessero pareggiato ad Arezzo e battuto il Santarcangelo, si sarebbero piazzati secondi e avrebbero avuto i quarti dei play-off in casa? Alla Rata ho concesso l’attenuante di “turnover e richiamo di preparazione”, anche se il sospetto è il “calo fisico” data l’età media della squadra. Allora un commento moderato si trasforma, agli occhi di un tifoso manicheo, quale ennesima “denigrazione” della Rata. Il mio post mostra apertura sui play-off quando scrivo – è questo il “cuore del commento”, se lo si sa leggere – che superati i quarti la Maceratese avrebbe semifinali “non impossibili”. E’ infatti mio preciso convincimento che la più forte del lotto sia il Lecce, squadra costruita per la Serie B fallita a vantaggio del Benevento, seguita dall’Alessandria, approdata alle semifinali della Tim Cup. Ebbene queste 2 squadre sono nell’altra parte del tabellone e la Rata non le avrà in semifinale. Ma quando si hanno come Imposimato gli occhi “foderati di prosciutto” o i “paraocchi” (come gli rimprovera il buon Ferramondo) c’è poco da fare, questi aspetti non si colgono e si ripete l’accusa di denigrazione. Comunque quello di Imposimato appare un comportamento improduttivo e controproducente, poichè dovrebbe aver afferrato di aver a che fare con un soggetto che se “stuzzicato” non china il capo, anzi se gli capita ti “bastona” (dialetticamente) ancora più forte
Evidentemente qualcuno fa orecchie da mercante dopo aver elencato una serie di fesserie.
500 spettatori da dove viene dedotto? Ha bisogno di ripetizioni di matematica. La rata ha una media spettatori paganti di 1350, sesta squadra del girone dove la maggior parte delle città hanno un numero di abitanti superiori a quelli di Macerata. Vogliamo sottolineare con un bel segno blu questo madornale errore?
Cosa farà la Tardella in Comune non interessa a nessuno se non ad un fissato fanatico e presuntuoso.
Per quanto riguarda i rovesci dialettici è meglio ripassare anche la grammatica, si scrive subiti e non sibiti ad essere pignoli.
La Rata poteva arrivare seconda, poteva anche vincere, ma il terzo posto resto un successo strepitoso in confronto alla pronosticata retrocessione.
Siamo felicissimi di goderci questa piacevolissima, anche di breve durata, appendice perchè il prossimo anno saremo ancora nel calcio che conta mentre voi probabilmente avrete problemi di iscrizione con un presidente imputato di reati gravissimi che potrebbero anche determinare la carcerazione preventiva. Disputeremo tra l’altro la Coppa Tim con le squadre di serie superiore.
Stucchevole questo atteggiamento di superuomo che si definisce addirittura moderato
Paragonare la doppia sconfitta con il Santarcangelo con la doppia vittoria con la Spal è la barzelletta del secolo!!!
Macerata sta ancora aspettando di sapere come mai il dotto non ha indovinato un pronostico in tutto l’anno, dove è finita la sua sapienza calcistica? Si dimentica quante volte ha pronosticato rovesci rovinosi ed invece sono arrivate straordinarie vittorie?
La imbattibilità interna si può anche perdere ogni due anni e oltre in partite che non contano.
Con questo post non interverrò più, lascio i boriosi a rosicare e gufare anzichè pensare ai problemi di casa propria.
SEMPRE FORZA RATA
Imposimato, involontariante mi ha fatto un “assist” suggerendomi il commento al suo post: “una serie di fesserie”. Non si può replicare nulla a una persona che comprende poco di quello che uno scrive o lo interpreta nel modo peggiore. Gli si può dare solo un consiglio amichevole, quello di risolvere i suoi problemi facendosi vedere. Altro che lezioni di grammatica per due evidenti (ce n’è anche un altro) errori di battuta! Egli è ossessionato dall’eventualità che qualcuno “diffami” la sua amata Rata, ragione di vita, come se si parlasse male della propria moglie. Mentre gode nell’esercizio di screditare gli altri – anche ricorrendo ad artificiose invenzioni – dei quali intravede i peggiori difetti. Egli confonde gli spettatori della partita con il Santarcangelo a cui mi riferivo, come tutti i lettori avranno compreso (500, dato ufficiale riportato dal servizio di CM), con la media-spettatori delle gare interne della Rata. Cosa che c’entra è ovvio “come i cavoli a merenda”. Legge anche un paragone tra le vittorie con la Spal e le sconfitte con il Santarcangelo che nessuno ha mai fatto, semmai c’è il rilievo-disappunto che le prime siano state vanificate dalle seconde. Una cosa seriamente gliela voglio dire, sperando che la comprenda: il comportamento corretto di un pubblico amministratore è interesse di ogni sincero democratico, non la preoccupazione di un “fissato fanatico”. Deve essere un principio presente a tutti (lo prescrive la Costituzione), altrimenti l’Italia va più a rotoli di ora. Invece che rabbia provo pena a confrontarmi con un soggetto così. Dichiara di non postare più commenti, meglio per lui che starà più sereno e per tutti noi che non dovremo leggere repliche insensate a cose mai scritte.
quindi Caporaletti anche tu smetti finalmente di tediarci con le tue menate e te ne vai a….pesca????
anche perche’ parlando di faziosita’,,,,tra i lettori di cm ci sarebbe la fila per indicarti i tuoi commenti,niente affatto faziosi ma assolutamente equi e moderati!!!
Caporaletti,scusi se interrompo la sua diatriba con Valentini.Solo per scusarmi di aver fatto lo sconto di una sconfitta alla Maceratese.. Meno male che mi ha ricordato come la “voce storica della Rata”; immagini se mi avesse citato come ….”memoria storica”!!!