Unioni: Recanati e Osimo
aprono ai comuni del Gruppo Astea

FUSIONI - La proposta emersa stamattina durante l' incontro tra i sindaci Francesco Fiordomo e Simone Pugnaloni e le rispettive giunte riprende e allarga quella del grande municipio suggerito dal primo cittadino di Montelupone Rolando Pecora

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L’incontro tra le due giunte questa mattina nel comune di Osimo

recanati 2Unioni: primo incontro positivo tra le giunte di Recanati ed Osimo. Questa mattina, nella Sala Vivarini del Comune di Osimo, i due sindaci Simone Pugnaloni e Francesco Fiordomo, alla presenza delle rispettive squadre di governo hanno espresso la volontà di procedere nella direzione della fusione sulla scia della collaborazione già collaudata all’interno del Gruppo Astea, estendendo l’invito a prendere parte all’intesa anche ai comuni limitrofi della Valmusone e a agli altri soci della multiservizi Montelupone, Montecassiano, Potenza Picena, Loreto e Porto Recanati. Un’idea che ad un anno di distanza riprende ed amplia la proposta avanzata dal sindaco di Montelupone Rolando Pecora (leggi l’articolo). «L’intesa – hanno dichiarato Pugnaloni e Fiordomo – è un chiaro messaggio e un invito a coinvolgere in questo disegno tutta la Valmusone, i comuni limitrofi e quelli che fanno parte del Gruppo Astea». Presenti all’incontro anche i segretari generali Luigi Albano di Osimo e Anna Ortenzi di Recanati. «Vogliamo unire le nostre forze – così Pugnaloni e Fiordomo – per rendere ai nostri cittadini servizi migliori e per rappresentare al meglio le esigenze territoriali di quest’area geografica, anche nei confronti di quelle istituzioni politiche sovra comunali che troppo spesso non hanno ascoltato le nostre richieste». L’idea di un’unione dei comuni, hanno spiegato i due Sindaci, «non deve spaventare, perché non mira a cancellare l’identità dei territori, al contrario l’obiettivo è quello di esaltarne e valorizzarne i propri caratteri distintivi attraverso una migliore qualificazione  delle proprie risorse». Nell’incontro di questa mattina si sono gettate le prime basi per sperimentare la condivisione della gestione in unione di alcuni servizi. Ora la palla passa alle strutture tecniche dei due enti per valutare tutti gli atti amministrativi necessari alla realizzazione di una prima bozza del progetto. «L’intesa – hanno dichiarato Pugnaloni e Fiordomo – è un chiaro messaggio e un invito per coinvolgere in questo disegno tutta la Valmusone, i comuni limitrofi e quelli che fanno parte del Gruppo Astea

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