Dall’alto: i sindaci Silvia Pinzi, Gianmario Ottavi, Roberto Paoloni e Luca Giuseppetti. La stretta di mano tra Giuseppe Pezzanesi ed Emanuele Tondi
Non solo di rosa e fiori è fatto lo scenario delle fusioni. Malumori e dissidi si levano nell’alto maceratese dopo la decisione di Camporotondo di accorparsi con Tolentino. Un percorso bloccato per il momento da una inadeguatezza statutaria sollevata dal consigliere del M5S di Tolentino Gian Mario Mercorelli durante l’ultima assise (leggi l’articolo). Tuttavia le due amministrazioni sono decise ad andare avanti per i vantaggi economici dell’operazione. Il matrimonio sembra però non piacere ai sindaci di Belforte Roberto Paoloni, di Caldarola Luca Giuseppetti, di Cessapalombo Giammario Ottavi e di Serrapetrona Silvia Pinzi. I quattro si si sono riuniti ieri con le rispettive giunte per discutere del caso Camporotondo dopo le dichiarazioni del sindaco Emanuele Tondi di voler abbandonare “il pentagono” dei piccoli enti (con convenzioni già attivate nei servizi) per abbracciare l’accorpamento col più grande comune cremisi (leggi l’articolo).
«L’amministrazione di Camportotondo ha rilasciato – scrivono in una nota i primi cittadini – dichiarazioni non veritiere e non abbiamo apprezzato di essere stati considerati come coloro che in questo territorio abbiano voluto frenare una reale collaborazione fattiva tra i cinque Comuni. Vogliamo rivendicare con forza i risultati ottenuti in questi anni nella messa a sistema dei servizi e le tantissime collaborazioni tra le varie realtà amministrative».
Ma lo smacco subito sembra aver dato ai “traditi” l’impulso per proseguire da in maniera più risoluta verso la fusione: «Gli ultimi eventi hanno suscitato una maggiore concretezza e senso di appartenenza tra queste quattro realtà amministrative che vogliono capire se sia percorribile una strada che possa portare a processi di fusione vere tra comuni. Ma solo dopo un’analisi attenta e mai frettolosa dei reali vantaggi e delle eventuali difficoltà che possano incontrarsi lungo il percorso, dopo averlo condiviso e spiegato con le cittadinanze dei Comuni interessati. Si vuole pertanto accelerare una ripresa della messa a sistema dei servizi aggregati, per poi procedere con la massima autonomia e chiarezza ad una strada differente da quella intrapresa dall’amministrazione di Camporotondo, che possa difendere e rilanciare questo importante territorio. Si è voluto con questo incontro ribadire la centralità del territorio, delle tradizioni e della storia di questi quattro comuni, amministrazioni omogenee tra loro che hanno da sempre collaborato per una buona gestione dei servizi».
(Cla. Ri.)
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