Tolentino e Camporotondo,
ipotesi fusione

Nel Consiglio del 10 marzo verrà deciso se modificare il regolamento comunale per indire il referendum. Tra i vantaggi dell'unione la sospensione del patto di stabilità interno per cinque anni

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Provincia Macerata

 

Fusioni tra Comuni, Tolentino potrebbe scegliere la via del referendum. A indicare la possibilità il comune di Camporotondo di Fiastrone. Annunciata questa sera l’ipotesi della consultazione popolare, che sarà messa ai voti durante la seduta dell’assise tolentinate del 10 marzo alle 18. Ma se il Consiglio sceglierà di deliberare l’indizione del referendum, dovrà prima adeguare il regolamento comunale. Stesso discorso per Camporotondo. L’unione porterebbe vantaggi economici ai due Enti, dal momento che il nuovo Comune, risultante dalla fusione «riceverà maggiori contributi dallo Stato e dalla Regione e sarà escluso per cinque anni dai vincoli in materia di patto di stabilità interno, con conseguente possibilità di effettuare gli investimenti necessari a livello territoriale». Che, nei primi tre anni dalla fusione, nel territorio di Camporotondo ammonterebbero a 2 milioni di euro, derivanti dai contributi statali e regionali che arriveranno in seguito alla fusione. Quali sono gli altri termini dell’accordo, al vaglio del Consiglio comunale del 10 marzo? Nel territorio di Camporotondo sarà istituito un Municipio, con propri organi elettivi, chiamato a esprimere parere preventivo e vincolante su ogni proposta riguardante il territorio. Al Municipio di Camporotondo sarà garantita un’adeguata rappresentatività negli organismi partecipati del comune di Tolentino e all’interno dell’esecutivo. Per quanto riguarda i servizi tutti gli uffici attualmente presenti saranno mantenuti nel Municipio e i dipendenti del comune di Camporotondo conserveranno la loro posizione e l’attuale retribuzione. Un quinto del contributo straordinario per dieci anni sarà destinato ai servizi sociali e agli investimenti nel Municipio di Camporotondo. Infine, prevista anche la possibilità di mantenere tributi e tariffe differenziate per Camporotondo e Tolentino, per cinque anni dalla data di fusione. «Nel mutato contesto generale, la piccola dimensione del comune di Camporotondo di Fiastrone non gli consente di continuare ad offrire i giusti servizi, di qualità elevata e a costi accessibili, ai suoi cittadini – dice il comune di Tolentino in una nota – l’incentivazione alle fusioni prevista dalle leggi recenti, potrebbe essere occasione, per Camporotondo, per un aumento dei servizi e per un contenimento della pressione fiscale locale». L’ipotesi di fusione sarebbe stata avanzata proprio dall’amministrazione di Camporotondo «per sopperire alla continua riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato». A far cadere da scelta su Tolentino la maggiore dimensione, i punti di contatto geografici ed economici e i collegamenti stradali: «il comune di Tolentino, confinante a Nord-Nord/Est, è collegato con strada comunale denominata “Sant’Andrea”». Secondo le disposizioni regionali il referendum dovrà avere una data unica per tutti i Comuni. Non servirà il quorum, la consultazione sarà valida indipendentemente dal numero dei votanti e non potrà essere ripetuta prima di cinque anni.

(Fe. Nar)

(Servizio aggiornato alle 21,10)

 

 



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