La Giunta regionale dà un nuovo impulso e sblocca la procedura concorsuale per l’assunzione di 13 dirigenti regionali che non poco ha fatto discutere in questi ultimi due anni.
E’ di questi giorni la decisione di annullare il precedente provvedimento con cui era stata definita la commissione esaminatrice e, contestualmente, nominare una commissione nuova di zecca, per “motivi di opportunità”.
La Giunta, infatti, incaricando il segretario regionale Fabrizio Costa “all’adozione degli atti connessi alla procedura concorsuale”, nomina i nuovi membri della commissione, che saranno: Giancarlo del Bufalo ( Dirigente Mef in pensione), presidente, Raffaele Brancati (esperto in materia di valutazione economica e finanziaria), membro esperto, Valentina Lo Storto (docente della scuola nazionale di amministrazione), membro esperto. Come componenti aggiunti per le singole materie oggetto di esame sono poi stati nominati Maura Forni (dirigente della Regione Emilia Romagna), Giovanni Bastianelli (direttore della Agenzia regionale del turismo del Lazio), Emilio Frezza ( dirigente del Mef); Luca Colosimo ( dirigente Regione Lazio); Guelfo Tozzi, già docente dell’Università di Salerno; Basilio Francesco Burgo, dirigente della Regione Lazio.
Per ciascun commissario è prevista una indennita di 30 euro giornalieri, più il rimborso per viaggi, vitto, alloggio.
Come si ricorderà, la prima prova scritta del mega concorso per dirigenti regionali, per il quale sono pervenute 539 domande di partecipazione, era stata fissata per il 13 aprile 2014, poi rinviata al 29 giugno; successivamente a seguito dell’insediamento del nuovo presidente, Luca Ceriscioli, la prova era stata rinviata a data da destinarsi, dopo che il gruppo dei 5 stelle in regione aveva chiesto allo stesso Ceriscioli la revoca del concorso, oggetto di polemiche circa la sua opportunità e impugnato da più parti per supposte illegittimità della procedura.
Ora, come sembra, la volontà di ripartire con una nuova commissione per condurre in porto le 13 nuove assunzioni apicali, dopo che peraltro in regione sono approdati o stanno approdando ulteriori 4 dirigenti provenienti dalla Provincia di Macerata, che sono andati a ricoprire la caselle vuote dello scacchiere dei regionali. Sono Letizia Casonato, Cesare Spuri, Enrica Bonvecchi e Graziella Gattafoni.
(redazione CM)
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Finalmente sta uscendo la verità, perché vengono chiusi determinati centri sanitari. A quanto sembra, alla giunta regionale non interessa se un malato muore per strada perché il centro sanitario che gli dovrebbe salvare la vita, glie lo hanno portato in capo al mondo. Quello che serve a questa giunta, è assumere 13 scagnozzi raccatta voti con la qualifica e la paga da dirigenti. Ma che cosa devono dirigere, le mazzette. le spese pazze, le ruberie che si verificano puntualmente su ogni lavoro? Ma ci rendiamo conto che per ogni cittadino fortunato che ancora lavora, deve pagare le tasse per mantenere almeno dieci nullafacenti con stipendi da nababbi?
Chiudono le fabbriche, perché magari aprono all’estero e tutti a casa oppure perché hanno talmente evaso il fisco da ritrovarsi con i conti all’estero traboccanti di soldi, ma che devono piangere miseria per cercare di ottenere un concordato se riescono ad impietosire il Giudice con il quale daranno una miseria rispetto al dovuto ai fornitori, manderanno a casa un bel po’ di operai e se il concordato non viene accettato la colpa è del Giudice cattivo e non dei soldi fuggiti all’estero e che non si riescono a trovare. Chiudono le provincie, non so gli operai, ma i capi e capetti tutti in regione. C’è la crisi ma non in Regione che cerca nuovi parassiti che si devono dividere lavori con nomi ampollosi come ad esempio. “Controlli di secondo livello ed audit relativi ai fondi comunitari “. E per ogni allocato c’è una dirigenza magari rispolverata per l’occasione o comunque nel migliore dei casi del tutto inutile. Ma gli allocati non bastano, siamo nel Pubblico, dove c’è sempre fame di raccomandati e di rafforzare il partito dominante del momento. E come dice Tranzocchi, chi ha ancora la fortuna di avere un lavoro deve mantenere gente inutile in posti inutili e non a mille euro al mese dove magari per solidarietà si potrebbe anche sorvolare, invece questi dirigenti devono succhiare come Dracula la linfa vitale a quei disgraziati per cui non si è ancora aperta la porta della mobilità che porta inesorabilmente verso la porta della miseria.
ancora dirigenti per loro ci esce un altro stipendio e per noi tagliano vergogna
Sarebbe bene sapere che percentuale rappresentano i dirigenti rispetto alla totalità dei dipendenti della Regione.