Sicurezza, il centrodestra:
“Dobbiamo elemosinare
uno spicciolo di ascolto”

CIVITANOVA - i consiglieri di opposizione Corallini, Ciarapica e Morresi criticano la gestione del Consiglio comunale aperto: "Ci hanno lasciato solo pochi minuti per esporre le nostre idee. Ci hanno fatto capire che i rom ce li dobbiamo tenere"

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da sinistra Fabrizio Ciarapica, Giovanni Corallini e Claudio Morresi

Da sinistra Fabrizio Ciarapica, Giovanni Corallini e Claudio Morresi

di Laura Boccanera

“I veri accattoni siamo noi che elemosiniamo uno spicciolo di ascolto e di aiuto  da chi amministra la nostra città”. Giovanni Corallini assieme al centrodestra torna a parlare della questione sicurezza e dell’esito del Consiglio comunale aperto che doveva discutere del problema dell’accattonaggio molesto in città (leggi l’articolo). Corallini, assieme a Claudio Morresi e a Fabrizio Ciarapica si ritengono però insoddisfatti per come è stato condotto il Consiglio comunale, riservando ai consiglieri solo pochi minuti per poter portare proposte o per fare interventi. “Il messaggio che è stato mandato è chiaro – dice Corallini –  le carovane di roulotte, rom o zingari di altre etnie, dobbiamo accoglierle e tenercele. Questa è stata la strategia di questo Consiglio aperto, aver fatto parlare a favore dell’integrazione degli zingari, aver fatto tacere chi vive il problema e le problematiche connesse alla loro presenza. A noi consiglieri di opposizione non è stato dato né modo né tempo di replicare, per cui se la sono suonata e cantata , con non poche sviolinate  sull’ accoglienza aperta a tutti”.
Dello steso tenore anche l’intervento di Ciarapica: “Tanti cittadini non si erano iscritti e avevano affidato a me le loro lamentele, ma terminati i cinque minuti concessi non è stato permesso di andare avanti e completare il pensiero, avrei voluto proporre l’istituzione di un laboratorio di legalità aperto ad associazioni, uffici comunali e residenti”. Contestazioni anche in merito all’accusa di non essere una città ospitale: “Rifiutiamo le  lezioni di moralità che sono state indirizzate  in questo consiglio  ai civitanovesi – continua Corallini –  sugli stranieri e sulla loro integrazione, a fronte di una  città che accoglie da sempre e da sempre è solidale. Il problema vero, su cui si doveva discutere, era quello  relativo alla presenza ed alla permanenza di carovane di zingari, di quelli che bivaccano regolarmente in città, dediti anche all’accattonaggio molesto. Pertanto se il primo cittadino vuole proseguire su questa posizione, ostinandosi ad attivare un serio programma di prevenzione e controllo del territorio, anche ripristinando l’ ordinanza, non ci rimane  che consigliargli di iniziare questo progetto sull’integrazione:  ogni assessore e consigliere di maggioranza porti una roulotte o una famiglia di zingari a casa sua, poi fateci sapere come procede la vostra integrazione”.

 



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