Assemblea infuocata, il day after:
“Clima intimidatorio imposto dalla destra”
“No, cittadini esasperati dall’amministrazione”

CIVITANOVA - Le reazioni di Mirella Franco (Pd) e Fabrizio Ciarapica (Vince Civitanova) dopo la bagarre di ieri sera. Il Comitato di quartiere prende le distanze: "Alcune persone sono intervenute solo per creare attriti ed esasperare le posizioni"

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Il sindaco Tommaso Corvatta durante l'assemblea di ieri sera

Il sindaco Tommaso Corvatta durante l’assemblea di ieri sera

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di Laura Boccanera

Nulla di fatto. I Jolly Rogers prenderanno posto nella struttura comunale a Filippantò, la situazione rom non è stata risolta e gli animi si sono esasperati. Dopo l’interruzione della riunione di ieri sera nel quartiere di Santa Maria Apparente, (leggi l’articolo) la discussione è continuata ancora qualche ora nella sede di via Crivelli con alcuni interventi di residenti e esponenti politici ma senza cavare un ragno dal buco. Una degenerazione che oggi è stigmatizzata dallo stesso comitato di quartiere che “prende le distanze dal comportamento tenuto da alcuni elementi estranei al quartiere, intervenuti all’assemblea solo allo scopo di creare attriti ed esasperare le posizioni. Nonostante l’appello alla moderazione – scrivono –  ed il richiamo al senso civico individuale, fatto all’inizio dell’assemblea dal presidente del Comitato, la situazione è degenerata facendo perdere alla stessa, lo scopo per cui era stata indetta, cioè trovare una soluzione alla destinazione dei locali della ex scuola di via Piane Chienti.

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Il consigliere di "Vince Civitanova" Fabrizio Ciarapica

Il consigliere di “Vince Civitanova” Fabrizio Ciarapica

Il comitato dice un no secco agli atteggiamenti di estremismo, un no all’esternazione urlata delle proprie posizioni che tende a strumentalizzare i momenti di confronto, rendendo di fatto vani i tentativi di trovare una soluzione ai tanti problemi che assillano la nostra città. Il Comitato di quartiere, eletto dai cittadini e non paracadutato dai politici, continuerà serenamente il proprio lavoro, che è quello di rappresentare all’Amministrazione le istanze dei cittadini”. Questa la nota ufficiale che arriva dalla voce del quartiere, ma all’indomani del putiferio scatenato dalla protesta si leva anche la voce della politica. Fabrizio Ciarapica consigliere comunale di centrodestra però non ci sta a parlare di strumentalizzazione e piuttosto denuncia lo stato di esasperazione dei cittadini e dei residenti parlando di provocazione da parte del sindaco: “per tutta la serata ha cercato il contrasto con frasi dure, fatte apposta per scatenare la rissa, c’erano imprenditori che protestavano anche duramente perchè la misura è colma. Corvatta questo però non lo capisce e con il suo atteggiamento ha indispettito la folla” e mentre il suo partito, la lista civica Vince Civitanova fa lezioni non richieste di giornalismo sul web, Ciarapica dichiara di non sapere di un comunicato ufficiale diffuso dal suo coordinamento.

Mirella Franco

Mirella Franco

Posizione critica si registra anche dal Pd di Mirella Franco: “Clima intimidatorio imposto da alcuni personaggi compromessi con la passata amministrazione  che hanno impedito, ai residenti intervenuti, un confronto civile con l’amministrazione su legittime preoccupazioni. Esponenti dei partiti di destra, ex AN, ex amministratori delle aziende comunali, personaggi con un preciso pedigree politico che non più di due anni fa occupavano poltrone assegnate dalla politica, anche retribuite, e che oggi non si rassegnano al fatto di aver perso il potere. Tutti interventi ringhiosi e interessati. Un modo ‘squadrista’ di interpretare il confronto”. Interviene con una nota anche Cittaverde che biasima questo tipo di partecipazione: “la Giunta Corvatta aveva fatto della partecipazione il cavallo di battaglia invece ha sostituito la condivisione delle scelte con la consultazione postuma. I cittadini di Santa Maria Apparente non sono nè razzisti nè violenti. Le intemperanze che ci sono state non sono rappresentative di quella comunità. Il problema vero è che i cittadini di Santa Maria Apparente si sentono cittadini di serie B. Un quartiere dimenticato che da borgo con forte identità sociale è stato trasformato in una periferia dimenticata e cementificata, inquinata”.



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