di Laura Boccanera
Nulla di fatto. I Jolly Rogers prenderanno posto nella struttura comunale a Filippantò, la situazione rom non è stata risolta e gli animi si sono esasperati. Dopo l’interruzione della riunione di ieri sera nel quartiere di Santa Maria Apparente, (leggi l’articolo) la discussione è continuata ancora qualche ora nella sede di via Crivelli con alcuni interventi di residenti e esponenti politici ma senza cavare un ragno dal buco. Una degenerazione che oggi è stigmatizzata dallo stesso comitato di quartiere che “prende le distanze dal comportamento tenuto da alcuni elementi estranei al quartiere, intervenuti all’assemblea solo allo scopo di creare attriti ed esasperare le posizioni. Nonostante l’appello alla moderazione – scrivono – ed il richiamo al senso civico individuale, fatto all’inizio dell’assemblea dal presidente del Comitato, la situazione è degenerata facendo perdere alla stessa, lo scopo per cui era stata indetta, cioè trovare una soluzione alla destinazione dei locali della ex scuola di via Piane Chienti.
Il comitato dice un no secco agli atteggiamenti di estremismo, un no all’esternazione urlata delle proprie posizioni che tende a strumentalizzare i momenti di confronto, rendendo di fatto vani i tentativi di trovare una soluzione ai tanti problemi che assillano la nostra città. Il Comitato di quartiere, eletto dai cittadini e non paracadutato dai politici, continuerà serenamente il proprio lavoro, che è quello di rappresentare all’Amministrazione le istanze dei cittadini”. Questa la nota ufficiale che arriva dalla voce del quartiere, ma all’indomani del putiferio scatenato dalla protesta si leva anche la voce della politica. Fabrizio Ciarapica consigliere comunale di centrodestra però non ci sta a parlare di strumentalizzazione e piuttosto denuncia lo stato di esasperazione dei cittadini e dei residenti parlando di provocazione da parte del sindaco: “per tutta la serata ha cercato il contrasto con frasi dure, fatte apposta per scatenare la rissa, c’erano imprenditori che protestavano anche duramente perchè la misura è colma. Corvatta questo però non lo capisce e con il suo atteggiamento ha indispettito la folla” e mentre il suo partito, la lista civica Vince Civitanova fa lezioni non richieste di giornalismo sul web, Ciarapica dichiara di non sapere di un comunicato ufficiale diffuso dal suo coordinamento.
Posizione critica si registra anche dal Pd di Mirella Franco: “Clima intimidatorio imposto da alcuni personaggi compromessi con la passata amministrazione che hanno impedito, ai residenti intervenuti, un confronto civile con l’amministrazione su legittime preoccupazioni. Esponenti dei partiti di destra, ex AN, ex amministratori delle aziende comunali, personaggi con un preciso pedigree politico che non più di due anni fa occupavano poltrone assegnate dalla politica, anche retribuite, e che oggi non si rassegnano al fatto di aver perso il potere. Tutti interventi ringhiosi e interessati. Un modo ‘squadrista’ di interpretare il confronto”. Interviene con una nota anche Cittaverde che biasima questo tipo di partecipazione: “la Giunta Corvatta aveva fatto della partecipazione il cavallo di battaglia invece ha sostituito la condivisione delle scelte con la consultazione postuma. I cittadini di Santa Maria Apparente non sono nè razzisti nè violenti. Le intemperanze che ci sono state non sono rappresentative di quella comunità. Il problema vero è che i cittadini di Santa Maria Apparente si sentono cittadini di serie B. Un quartiere dimenticato che da borgo con forte identità sociale è stato trasformato in una periferia dimenticata e cementificata, inquinata”.
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Smettetela di fare teatro ai danni dei cittadini.
Tanto, poi, negli ultimi 25 anni, si è visto come ci si oppone sulle cose che contano veramente.
Chi era presente mi riferisce di abitanti del quartiere esasperati che si sono fatti sentire nei confronti di un’amministrazione sorda, cieca e muta ai problemi reali: quei pochi interventi del sindaco sono stati banali, inconcludenti e fuori luogo. Che altro aggiungere? E’ vero che come si evince nelle foto sono intervenute persone elette nella precedente amministrazione ma è altrettanto vero che queste persone oltre che a far parte del quartiere sono i portavoce degli abitanti stessi che ne hanno le scatole piene di cemento, traffico, rom, centri sociali,ecc… Altro da aggiungere?
Invece di spostare il bersaglio da un’altra parte abbiate la decenza di riconoscere le vostre incapacità e chiedere scusa al quartiere intero e soprattutto prendete in mano la situazione che definirla allarmante è dir poco.
Premesso che il buon senso ed il confronto dovrebbero essere sempre al primo posto durante un’assemblea o di un dibattito, credo che la situazione si sia ampiamente esasperata non certo per la presenza di sobillatori, bensì per una cattiva amministrazione. Esaltarsi alla TV per farsi belli nell’ospitare una famiglia rom non significa risolvere il problema. Però è alquanto inusuale che una amministrazione comunale se ne infischi dei propri regolamenti. Perchè sindaco ci si ostina a voler trascurare dei regolamenti di igiene e sanità pubblica che sono presenti in gran parte dei comuni italiani? In tutti i territori si sa che la sosta di roulotte o camper o tende in spazi non appositamente individuati sono vietati per la mancanza delle norme igieniche e sanitarie (e lei in qualità in primis di medico dovrebbe saperlo). Perchè si vieta la sosta nelle aree private delle grandi multinazionali, come quella della Civita Park, con tanto di scorta delle Forze dell’Ordine per il loro allontanamento ed invece non si prende il telefono per far rimuovere le soste nelle aree pubbliche vietate al bivaccamento? O forse, essendo di Porto Recanati, lei non sa che Civitanova Marche già dagli anni ’50 è dotata di un tale regolamento? Come si è portata all’esasperazione la situazione nel quartiere Risorgimento per una famiglia che a tutti i costi voleva la residenza in roulotte quando un regolamento comunale parla chiaramente che ciò può essere rilasciata SOLO nel caso si abiti in una abitazione che rispetti le norme igieniche e sanitarie. Perciò perchè condannare i cittadini se si sentono esasperati da norme e leggi quando agli altri non si fanno rispettare con tanta peculiarità? Il buon senso deve venire dai cittadini, ma deve essere dimostrato anche dalle amministrazioni locali.
Poi vorrei dire alla D.ssa Franco. Lasci stare ancora questi ricordi fascistoidi ed il loro abbinamento alla destra: è roba da sessantottini, trita e ritrita. Le consiglio invece di farsi una buona cultura di storia politica, cosa che dovrebbe fare ognuno che intende mettersi in politica. Forse avrà il piacere di scoprire, con suo stupore, che lo squadrismo è nato inizi anni Venti da parte della sinistra rivoluzionaria contro il governo Giolitti; e forse potrà scoprire con ancor più stupore che alla nascita del Movimento dei Fasci nel 1918 la componente maggioritaria era composta dalla sinistra rivoluzionaria e dai socialisti. Mi creda, lasci stare dei paragoni che possono aprire delle voragini vorticose che, fortunatamente, sembrano ormai sopite e si concentri meglio nel portare avanti questa amministrazione che, mi sembra, viaggia molto moltissimo stancamente.
Buon lavoro a tutti voi, per il bene di Civitanova.
potete dire al sindaco perché i rom (che stamattina sono tornati alla zona industriale) che se per lui non danno fastidio se li metta lì in piazza…… così vede quanta sporcizia lasciano.
La “POLITICA CONDIVISA DEL PADRONE CORVATTA: IO DECIDO E VOI UBBIDITE!!!!!!
Che modo strano di parlare. “ Personaggi compromessi con la passata amministrazione “. E che sarebbero collaborazionisti nazisti? “ Interventi ringhiosi, pedigree “. Ma che razze di cani hanno organizzato questo convegno? “ Perdita del Potere “. E’ così che la sinistra intende per amministrare: usare il Potere. Vorrei ricordare a lor signori che questo potere ottenuto con specifici inganni come ho già riportato in alcuni post, è del tutto transitorio e forse il tempo previsto alla sua durata sarà più breve per evidente e manifesta allergia da parte dell’amministrazione ai bisogni dei civitanovesi.
Continuiamo. “ Squadristi, partiti di destra ecc.”, ma non è che si sta preparando una nuova marcia (oggi si dice maratona ) stracittadina per un nuovo ventennio? Ehh, se è così fatemelo sapere,che tiro fuori il mio piumato cappello da bersagliere. Concludo ricordando che a Civitanova ci sentiamo tutti cittadini di serie B per colpa di amministratori di serie A ( lo credono loro ) che piano piano ci faranno diventare cittadini di serie C………….Z.
E si, adesso a Civitanova il potere lo gestisce la pugliese Franco e si vede in che modo. La consigliera Pd che si assicura 2 pass per non pagare il parcheggio in piazza, in barba ai cittadini contribuenti. A proposito ha restituito le tessere come aveva promesso o continua a parcheggiare gratis? Perchè con le promesse della Franco bisogna stare attenti. Diventata segretaria cittadina Pd, aveva promesso di dimettersi da capogruppo consiliare e invece è ancora li tranquilla. Disturba alla signora Franco la presenza degli esponenti del centrodestra alle assemblee di quartiere, ma gli incontri sono pubblici e tutti hanno diritto di intervenire. Oppure l’amministrazione comunale sta pensando di istallare tornelli fuori dalle sale con i messi per selezionare i partecipanti? Mette i brividi, sembra essere ripiombati in pieno Sessantotto, il frasario da vetero comunista usato dalla Franco, che da la misura di quanto il Pd di Civitanova sia fuori dalla realtà. Un partito in mano a vecchi arnesi della politica, di cui la Franco si fa portavoce, assai lontano dalla svolta di rinnovamento che Renzi ha impresso al Pd. Costoro dichiarano avversione nei confronti del centrodestra, ma figure di quella parte politica sono nella maggioranza che governa Civitanova. Come definire, infatti, il vicepresidente dei Teatri di Civitanova e il presidente della Biblioteca Comunale? Quest’ultimo è stato addirittura assessore ai lavori pubblici nella giunta Marinelli!!! Oppure, secondo la visione manichea della Franco, il centrodestra che è in maggioranza è buono e quello all’opposizione è cattivo? E’ vero la sinistra ha attualmente il potere a Civitanova, ma privo del consenso non vale nulla. Partecipi la signora Franco, se la cosa non le disturba il sonno, alle assemblee di quartiere, e si renderà conto del grado di “popolarità” di cui gode l’amministrazione comunale tra i cittadini residenti, che sono sempre la parte più consistente.
La franco parla sempre per sentito dire, mai che sia presente o faccia qualcosa di persona.
Slogan, solo slogan!
Perché già all’inizio dell’assemblea il presidente del comitato di quartiere ha fatto un appello alla moderazione
ed un richiamo al senso civico individuale?
Forse perché conosceva l’esasperazione della gente del quartiere?
Perché quando una persona espone un parere contrario a quello del sindaco questi risponde con arroganza e disprezzo come lesa maestà?
La politica condivisa ed informata tanto propagandata durante la campagna elettorale dove sono finite?
il clima intimidatorio è quello imposto dai compagni dell’amministrazione!!!!!……..è il clima che costoro ci
OBBLIGANO a respirare ogni giorno con questa gente.
Siano allora i primi a dare il buon esempio: che li ospitino a casa loro e facciano sposare le loro figlie con
questi personaggi….poi potranno parlare!
Buttarla in caciara fa il gioco dell’amministrazione. E la franco infatti butta benzina sul fuoco.
Tanta gente comune,qualche supporter di destra e di sinistra ma l’esasperazione è della gente comune. Tanta gente ma si notano assenze di amministratori e assessori che di fatto guidano la Giunta.Furbi no?
Dalla foto e dall’atteggiamento di Corvatta sono sempre più convinto che
totalmente inadeguato a fare il Sindaco. Se forse un giorno se ne renderà
conto, presenterà le dimissioni.
@HERO. Ho l’impressione che il nostro ( si fa per dire ) sindaco, sia molto ma molto [te-stàr-do] agg.,s. “Che rimane ostinatamente attaccato alle proprie idee e convinzioni, non accettando il diverso ragionamento altrui: essere più t. di un mulo “. Da ciò deduco e dubito di una sua presa di posizione in favore di anticipate dimissioni volontarie.
Gli urlatori hanno, innanzitutto, mancato di rispetto ai propri concittadini che silenziosamente stavano attendendo la fine della risposta del Sindaco.
Secondariamente, hanno tolto il diritto di parola a chi, sempre tra i loro concittadini, si era iscritto a parlare.
In terzo luogo, una volta finita lo sfogo, per sincero che fosse o per artificioso che fosse stato programmato, se ne sono andati.
Quindi, è una fortuna che, dopo l’addio di tali persone, l’assemblea sia ripartita e, in ogni caso, il Sindaco è rimasto.
La democrazia anche partecipata, come chiedono molti al Sindaco, presuppone il rispetto delle regole dell’assemblea e degli altri partecipanti; si tace quando gli altri parlano e si prende la parola quando è il proprio turno. Altrimenti diventa uno sfogatoio di ogni cosa, caotico ed inutile.
Il primo a non essere contento di questa amministrazione sono io, perché continua in troppe cose il pessimo andazzo delle precedenti dopo aver promesso e messo nero su bianco, nel proprio programma, che avrebbero rigirato Civitanova come un calzino, facendola entrare nel 21° secolo ma:
– non si può digerire il pessimo teatro dell’attuale opposizione, ex maggioranza, cui l’attuale maggioranza, ex opposizione, in 20 anni non ha mai seriamente fatto, appunto, opposizione… fanno scornare i cittadini più suggestionabili ma, poi, per ciò che è di loro interesse, vanno molto d’accordo. Il CONTROLLO DEL TERRITORIO era già perso con le vecchie amministrazioni, a parte qualche personale ed informale azioni di persone, ma nulla di strutturato e formale si è fatto per prevenire l’attuale situazione;
– non si può accettare che, come detto, continuando il pessimo andazzo delle precedenti amministrazioni, i cittadini sovrani si vedano catapultare sulla testa delle decisioni che non hanno contribuito in alcun modo a formare. Peraltro, con giustificazioni risibili e con un esercizio di retorica da arrampicata sugli specchi veramente fenomenale;
– non si può accettare il comportamento dei propri concittadini che arrivano, urlano, violano le regole dell’assemblea, mancano di rispetto ai propri concittadini e se ne vanno, non raggiungendo alcun risultato concreto. Tali persone non hanno raggiunto alcuno scopo tranne quello di fare caciara e, come sempre, nella caciara come nelle acque limacciose, non si vede più niente, non si capisce più niente ed i soliti mestatori traggono vantaggio dalla situazione