di Claudio Romanucci
Scontro a distanza sulla petizione antiaccattonaggio. Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta torna sull’incontro d’inizio settimana, quello della consegna delle quattromila firme raccolte da cittadini a cui è seguita l’intenzione di convocare un consiglio comunale aperto. “Non mi è chiaro, stando alle parole riportate sugli organi d’informazione, se l’avvocato Fernanda Recchi (esponente di Forza Italia, ndr) avalli e giustifichi le incredibili manifestazioni di violenza verbale che pullulano sul web. Sarebbe tra l’altro un atteggiamento comprensibile, visto che a comporre la delegazione da lei guidata nel mio ufficio lo scorso martedì figurava anche una persona che appena poche ore prima aveva espresso auspici ben chiari sul da farsi con i volti del sottoscritto e del vicesindaco. Tornando sull’incontro avvenuto tre giorni fa, nel quale secondo alcuni avrei offeso e mancato di rispetto ed educazione verso i presenti e i sottoscrittori della petizione, è opportuno ricordare che l’avvocato Recchi ha avuto tutto il tempo che ha ritenuto necessario per esporre le ragioni della raccolta firme e le richieste dei firmatari. Appena dopo la conclusione del suo intervento, ho informato i presenti delle intenzioni dell’amministrazione comunale di indire un consiglio comunale aperto sul tema dell’accattonaggio, quale sede ideale per esprimere le reciproche posizioni e confrontarsi correttamente sul problema. Subito dopo ho salutato. Non credo che la convocazione di un’apposita seduta consiliare aperta sia un modo di ignorare le preoccupazioni e le istanze dei cittadini, tutt’altro. Accolgo con piacere la sensibilità dimostrata dalla Recchi verso i problemi dell’accattonaggio e dei nomadi. Non mi pare di ricordare alcun suo intervento su tali argomenti in tutto il 2011, eppure essendo ella consigliere comunale dell’allora maggioranza ricorderà il problema di stazionamento di rom diffuso in quel periodo in tutti i quartieri della città. Mi meraviglia un po’ che l’avvocato intenda dedicare le sue ferie a studiare le forme di partecipazione popolare dopo aver raccolto le firme. L’avesse fatto prima, saprebbe che tali sottoscrizioni, per il modo in cui sono state raccolte, non hanno formalmente alcun valore. Ovviamente la non regolarità formale non ci impedisce di ritenere questa manifestazione come un fenomeno rilevante e non mi ha impedito di incontrare i promotori, pur essendoci tra di essi chi aveva manifestato con toni inaccettabili il proprio pensiero”.
Per la Recchi le parole di Corvatta non sono pertinenti. “Stavolta la politica non c’entra proprio nulla. L’accoglienza del sindaco deve esserci anche con i suoi cittadini”, prosegue riferendosi all’accoglienza per così dire “algida” di martedì scorso nel palazzo Municipale. “Non siamo rimasti soddisfatti, il sindaco non ha interloquito con noi nonostante fossimo in sei. Ognuno di questi voleva portare la propria esperienza, invece il sindaco ci ha solo annunciato di voler fare un Consiglio comunale aperto. Non ha voluto sentire una signora che ha subito ben quattro furti nella sua abitazione e per questo ora non ha nulla. Volevamo sapere cosa ne pensava della nostra richiesta. Con la convocazione ha solo preso tempo”. La Recchi rilancia. “Non ci fermiamo qui, vogliamo i dati ufficiali della criminalità a Civitanova. La giunta non può commettere l’errore di confondere i sentimenti di razzismo con quello della paura. L’ultimo è diffuso, si subiscono furti a ripetizione. Porteremo le testimonianze anche al prefetto. Le firme raccolte sono più di quattromila, ancora dobbiamo ritirare i moduli diffusi”.
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Non vi siete accorti che il nostro primo cittadino è cambiato? Non è più l’ardimentoso combattente che nessuno avrebbe fermato. Adesso ad ogni stormir di fronde si reca in Questura. A parte questo, qualche giorno fa ha riunito i più vicini consiglieri e che ti fa : crea una “ Tass Force “ per colpire i furbetti e i poveracci che non hanno voluto ( qualcuno ) o non hanno potuto ( molti ) pagare : IMU, ICI e TARSU. C’è però da dire che i proventi serviranno potenzialmente ( parola testuale delle delibera ) ad abbassare le tasse.
Io intanto mi strappo quei pelacci che circondano quel recondito sito corporale che per decenza non nomino, prima che me li vengono a contare.
Non crede sara’ meglio per tutti che lei torni alla Sua professione ?
Fare il Sindaco e’ altra cosa.
La Recchi è impresentabile, essendo stata parte della maggioranza che ha devastato Civitanova mentre l’attuale maggioranza, allora opposizione, faceva finta di opporsi.
Complessivamente, è il solito teatro di cui i cittadini sono le vittime.
Signora Recchi, i clochard sono da sempre e ovunque un problema!!! Vada a dare un’occhiata sulla 5a strada di NY!!! Sono 40 anni che lavoro da quelle parti e dall’inizio è stato sempre un crescendo!!!!
I nazi/razzisti come lei e i suoi compari volete solo speculare sulle disgrazie altrui e sul malcontento provocato dall’inettitudine culturale e politica della classe dirigente nazionale nel suo complesso: Renzi, Monti, Alfano, Fornero, Salvini, Bossi e Bossi “trota”: il tribocciato consigliere regionale lombardo!!!!!!
Gasparino carbonaro, ma di cosa parli,? Visto che lavori a NY sai cosa e’ l’azione ” tolleranza zero” con la quale Giuliani ha iniziato a ripulire NY.
Le 4000 Firme i ROM e non solo.
La raccolta delle 4000 firme per il ripristino dell’Ordinanza anti accattonaggio e non solo perché la protesta riguarda anche la presenza in città dei Rom non è condivisibile ed è sbagliata.
Da tempo a Civitanova Marche settori della destra e non solo agitano lo spauracchio dell’accattonaggio e dei Rom.Il problema esiste da qualche anno e non è certamente una novità.Non sono certamente tutti xenofobi,razzisti i 4000 firmatari della petizione ma una seria riflessione su questo fenomeno occorre che sia fatta sfuggendo dalla retorica ,dagli ideologismi e combattendo l’intolleranza.
Certamente il fatto che la Petizione sia stata promossa da una esponente di rilievo di Forza Italia lascia qualche perplessità e difficilmente sfugge da una considerazione politica legata alla visibilità politica e forse anche elettorale.
Difficilmente la nostra città tanto più con la forte crisi sociale in atto e per il fatto che sia situata lungo importanti direttrici di traffico e di spostamenti riuscirà ad evitare situazioni di illegalità come il traffico di stupefacenti, di micro criminalità. In questo quadro si colloca il problema dei ROM e dell’accattonaggio che è altra cosa sia della criminalità sia di un problema di ordine pubblico. Per la micro criminalità e traffico ,spaccio di stupefacenti servono misure di prevenzione di controllo del territorio ma non solo.
Dove sono finite le promesse dei Vigili di Quartiere? Non ci sono perché l’amministrazione Comunale ha fatto altre scelte e non certo per ristrettezze finanziarie.
Serve anche riqualificare parti strategiche della città come l’aree portuali,le piste ciclabili esterne, parti di quartieri .Luoghi dove a parte qualche iniziativa costosa ma paracadutata sono dimenticati a favore dei soliti luoghi della Movida,ecc.
Quello su cui riflettere e dovrebbe riflettere il Sindaco e gli assessori competenti è se la politica sociale che riguarda tutto il territorio in questi due anni è stata all’altezza della situazione o meno,se la politica verso i Rom è stata corretta anzi se a fronte del persistere di questa situazione c’è stata una politica o meno.
Noi riteniamo che da parte del Sindaco e della Giunta non vi sia stata in questi anni come d’altronde non vi era stata con le amministrazioni precedenti una politica di attenzione e di ascolto verso queste emergenze. I problemi sociali,i Rom, chi chiede elemosine non sono riconducibili a problemi di ordine pubblico ma sono problemi che reclamano interventi sociali di prevenzione,di politiche di ascolto , di scelte e provvedimenti condivisi che non possono essere riassunti da un divieto burocratico quanto inutile di cartelli di divieti.
Civitanova è stata sempre una città tollerante ma oggi la crisi sociale spezza,deteriora anche rapporti di comprensione e di solidarietà e le invettive contro il Sindaco sul Web ne sono una espressione inaccettabile.
E’ questa nuova condizione culturale e sociale che non è visibile,concreta nelle iniziative Sindaco ne dalla Giunta .Si è davanti ad un grave ritardo politico culturale che riteniamo vada recuperato per riaggregare il corpo sociale della città la città per togliere spazio a proposte ed iniziative esasperate e strumentalizzate per fini politici .
Sinistra Ecologia e Libertà
Civitanova Marche
Vorrei capire come l’ordinanza potesse risolvere il problema…
Con le multe ? Inutili/inefficaci contro un nullatenente.
Con l’arresto ? Non mi risulta che l’accattonaggio costituisca più reato.
…illuminatemi, non capisco.