Il nostro viaggio tra i cittadini del centro di Corridonia, della zona industriale e di Piediripa (clicca sull’immagine per guardare il video)
di Filippo Ciccarelli
Europa meridionale, anno 3012. Nel piccolo sobborgo civitanovese conosciuto come Macerata la popolazione è spaccata a metà tra i favorevoli per l’aero-parcheggio di Rampa Zara e chi invece è contrario all’opera. Il clima è mite, dopo la stagione del surriscaldamento globale, bilanciata da quella delle tempeste e delle glaciazioni.
Un gruppo di archeologi risale la Val dei Centri, così chiamata in onore delle strutture commerciali proliferate tra il XX e il XXI secolo, alla ricerca di monumenti perduti. Le cronache passate narrano infatti di splendide abbazie che sorgevano lungo il corso del fiume Chienti, come quelle di San Maroto, Santa Maria a Pie’ di Chienti, o quella di San Claudio. La task force di scienziati si interroga su come sia stata possibile la cementificazione di un corso d’acqua lungo un centinaio di chilometri, ma non riesce a darsi risposta.
***
Corridonia, 2012. Una delle più grandi opere edilizie ed infrastrutturali nella storia della città sta per essere ultimata: si tratta dei 70.000 metri quadri complessivi del “Corridomnia Shopping Park”, che sarà inaugurato giovedì e aprirà i battenti al pubblico il giorno successivo. Un’opera che ha diviso il partito dei favorevoli con quello dei contrari, che ha comportato la realizzazione di rotatorie sperimentali, cambi ai sensi di marcia nella zona industriale, ed è stato preceduto dalla costruzione dello svincolo ad otto sulla superstrada.
L’investimento di cui si è fatta carico la Alba Corridonia è stato approvato dalla giunta guidata da Nelia Calvigioni, recentemente riconfermata sindaco con un plebiscito che ha visto oltre il 60% dei voti raccolti dalla sua lista.
Ma tra i commercianti della città e della zona industriale il morale non è alle stelle. Molti pensano che il nuovo centro commerciale sia il colpo di grazia alle attività di un centro storico già sofferente, altri si chiedono l’utilità di una struttura del genere a 2.500 metri da un altro centro commerciale, il Val di Chienti di Piediripa. Ma la concorrenza
non metterà ansia solamente al piccolo commercio: il supermercato del Corridomnia potrebbe causare più di un problema a due realtà della grande distribuzione già presenti nella zona industriale di Corridonia, l’Eurospin ed il Penny Market.
Lo Shopping Park s’inserisce, tra l’altro, in un contesto infrastrutturale carente. Non basta uno svincolo ad otto, né una rotatoria in più, per risolvere l’annoso problema – esistente ben prima del boom dei centri commerciali – di una viabilità sempre più congestionata tra il capoluogo e la principale arteria del Maceratese, la Statale 77. Un argomento, questo, che è stato dibattuto a lungo tra i nostri lettori (leggi l’articolo). Tanto più che l’ipotesi di costruire un’uscita a San Claudio rimane una chimera, per non parlare del raddoppio del ponte sul fiume Chienti, lungo 183 metri e costruito oltre mezzo secolo fa.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dalle opportunità di sviluppo e lavoro portati dai negozi che apriranno sulla sponda del fiume: al momento sono 9 gli esercizi commerciali presenti, ma già a settembre dovrebbero esserci nuove aperture.
LA VAL DEI CENTRI
Quello di Corridonia è il settimo centro commerciale che si affaccia lungo il corso del Chienti. Di questi, sei si trovano nella provincia di Macerata, e sono sorti nel giro di 18 anni: uno nuovo ogni tre in media.
Nel 1994 l’apripista fu il Centro Commerciale Maddalena, che si trova nell’omonima frazione del comune di Muccia, che nel corso degli anni è stato ampliato. Oggi conta una superficie di vendita di circa 2.600 metri quadri, disposta su 3 piani.
A circa un anno di distanza, era il 6 dicembre 1995, venne inaugurato a Tolentino il Centro Commerciale La Rancia, forte di circa 14.000 metri quadri complessivi, di cui 12.000 dedicati alle attività commerciali. Il 12 novembre 1998 toccò a Piediripa, frazione del comune di Macerata, ospitare il Centro Commerciale Valdichienti; 60.000 metri quadri complessivi e 1.500 posti auto, che potrebbero aumentare se si concretizzassero i rumors che vogliono l’espansione della realtà commerciale.
La “colonizzazione” della Val di Chienti si completò nel 2003, quando venne aperto a Civitanova il Civita Center, complesso gestito da circa 3 anni dalla Finsud (immobiliare del gruppo Sarni) e dove sono oltre 17.500 i metri quadri destinati alle attività commerciali. Sull’altra riva, appena fuori provincia e oltre il confine civitanovese, esiste la Galleria Auchan di Porto Sant’Elpidio, in via Fratte.
Il business dei centri commerciali non conosce crisi, nemmeno in un territorio relativamente poco popolato come la provincia di Macerata: nel 2010 a Tolentino vengono edificati altri 16.000 metri quadri per far posto al Tolentino Retail Park, inaugurato il 29 settembre. L’ultimo tassello della “catena commerciale” lungo la Val di Chienti – pardon, Val dei Centri – è appunto il Corridomnia Shopping Park, che si estende su una superficie complessiva di 70.000 metri quadri (di cui 20.000 destinati alle attività commerciali) ed avrà a disposizione un parcheggio di 1.000 posti auto.
***
Sul parco commerciale interviene anche Enzo Salvucci, capogruppo della Lista Civica Corridonia:
“Sono sempre più forti le preoccupazioni dei commercianti della Zona Industriale di Corridonia,a seguito delle notizie apparse riguardo alla nuova viabilità in arrivo con l’apertura del nuovo parco commerciale. I più danneggiati saranno quanti aprono su via dell’Industria, perché si vedranno ulteriormente diminuire i clienti di passaggio. Per questi esercizi il cliente di passaggio costituisce una parte molto importante. Prima dell’apertura dello svincolo ad otto, chi proveniva da Corridonia entrava volentieri da via del Commercio per comprare un giornale, sigarette, prendersi un caffè o semplicemente per soffermarsi avanti a una vetrina dei diversi negozi in via dell’Industria, per poi uscire in direzione Macerata da via Valadier e mediante la rotatoria Grassetti. Oggi ciò non succede più perché lo stesso automobilista, andando verso Macerata, non trova più conveniente, in termini di tempo, entrare per via del Commercio.
Purtroppo la nuova uscita a otto costituisce, per quanti provengono da Corridonia, un tappo insuperabile in entrata lato via del Commercio. A ciò si aggiungonogli ingorghi giornalieri del traffico tra l’uscita della superstrada e Piediripa, oggi particolarmente pesanti e in previsione di peggioramento con l’apertura del nuovo parco commerciale. La rimozione della rotatoria Grassetti inoltre, prevista con la nuova viabilità, impedirà l’uscita da via dell’Industria verso Piediripa e l’ingresso per quanti provengono da Corridonia, con il risultato di una ulteriore diminuzione dei clienti di passaggio. A nome di tutti gli elettori della Lista Civica, che rappresento insieme al consigliere Lauro Marresi in Consiglio Comunale, chiedo al sindaco Calvigioni un confronto urgente su queste problematiche per individuare, unitamente ai commercianti della Zona Industriale, una soluzione che mitighi la drammatica penalizzazione introdotta nel settore dalla nuova viabilità”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
RICICLAGGIO RICICLAGGIO….che bell’Italia se il suo futuro e quello dei centri commerciali..semivuoti poi
certo che e un gran bello squallore andare in un cubo di cemento a mangiare..meglio un classico bar.
Questo centro se va bene durera al massimo 10 anni..giusto il tempo x pulite i soldi che deve pulire e poi restera li a marcire
“L’Italia non è il Texas, ogni ettaro dl territorio italiano è sacro, che sviluppassero l’agricoltura piuttosto.” (.cit)
Quanto durerà questa attività economica lo stabilirà il consumatore, LIBERAMENTE. E’ la solita storia: per difendere interessi corporativi o fantasie ecologiste si insulta e si denigra chi ha ancora il coraggio di investire ancora in Italia creando tanti nuovi posti di lavoro. Non so a voi, ma a me un piccolo bar, un piccolo negozio, un piccolo di qualsiasi cosa non ha mai regalato niente, nemmeno una caramella da 10 cent. Non si capisce perchè bisogna difendere a spada tratta il piccolo commercio dalle superfici più grandi, quelli che vi lavorano non sono persone come loro? Non mangiano come loro? Non hanno figli come loro? Continueranno la loro attività se offrono un prodotto al consumatore con un rapporto qualità – prezzo più appetibile rispetto agli altri, altrimenti ciao. Atro discorso: la viabilità. Per questo si dovrà fare necessariamente di più di quello che è stato fatto.
Viva la libertà economica, politica, religiosa, scientifica, sindacale, sociale e civile, abbasso le burocrazie politiche, sindacali e religiose.
@pigi78
E’ chiaro che la pensiamo diversamente ma spero che entrambi apprezziamo la LIBERA discussione, per cui provo di nuovo a replicare. L’idea di fondo è che la valutazione circa l’utilità del nuovo centro commerciale viene fatta non solo come CONSUMATORI ma come CITTADINI . E come cittadini ci interessiamo anche ad altri aspetti della nostra vita che non si condensano sempre e soltanto nell’atto del consumo. E’ vero, la piccola distribuzione non è efficente come la grande se si prende in considerazione solo l’atto del consumo ed i costi ed i ricavi collegati . Ma diversa è la situazione se valutiamo anche altri aspetti come ad esempio il mantenimento del “tessuto” cittadino, il servizio alla popolazione meno mobile (gli anziani) , il canale privilegiato per le produzioni locali (che significa altra occupazione sul territorio). Tutte cose che come cittadino mi interessano eccome. Poi lei parla di fantasie ecologiste e questo francamente dimostra o un approcio ideologico esasperato o un vuoto di conoscenze ed informazione molto allarmante (per lei) . Sono ormai pochi in giro per il mondo, mi creda, a considerare “fantasie” le preoccupazioni sulla distruzione del capitale ambientale di cui siamo stati capaci in pochi decenni. Un processo in cui i modelli di consumo e gli stili di vita determinati dalla affermazione della grande distribuzione stanno svolgendo un ruolo non certamente secondario. Su questo aspetto non ci sono dubbi tanto è vero che proprio le catene della grande distribuzione a livello internazionale sono quelle che più di altri stanno cercando di mitigare gli effetti negativi del loro impatto ambientale intervenendo su molti aspetti della loro attività (che rimane comunque intrensicamente non sostenibile) . Da parte mia non c’è nessuna voglia di criminalizzare l’attività economica come vede ma certamente l’esigenza di valutarne tutti gli aspetti e non solo quelli relativi alla pura convenienza dell’atto di acquisto . Dall’altra parte , la sua, mi aspetterei una maggiore disponibilità a discutere sui contenuti piuttosto che a rimanere su posizioni di principio solo ideologiche. Quello che le chiedo insomma è di valutare che la sua vita non si riduce a decidere dove indirizzare il muso della sua macchina per acquistare pasta e detersivi o per consumare un fast food.
Con l’agricoltura ci si “mangia” poco!
Certo che gli abitanti di un comune sono prima cittadini e poi consumatori, anzi, dirò di più: sono cittadini e basta!
Quello che mi rende perplessa è che tutte le preoccupazioni espresse nei diversi commenti su cronachemaceratesi non sono bilanciate da considerazioni in positivo.
Mi rende perplessa perché:
se a scrivere sono i cittadini di Corridonia, costoro, in tanti anni di discussioni e progetti, sono mai andati ALMENO a un consiglio comunale per esprimere le proprie perplessità e/o tentare di impedire la costruzione di questo centro commerciale?
Non dico di organizzare un movimento di base, raccogliere le firme, manifestare, dico: partecipare ALMENO a un consiglio comunale dei tanti che si sono svolti dal 2008 a oggi!
condivido con il sig. Iesari il fatto che si debba ragionare da cittadini e non solo da consumatori; quello che è avvenuto negli ultimi anni lungo la valle del chienti è incredibile ma la realtà è che purtroppo noi cittadini veniamo posti sempre all’ultimo gradino della scala quando si parla di interessi economici. Ammetto poi di non comprendere la logica commerciale di tanti centri commerciali… mentre quello di Muccia ha una sua funzione poichè serve una zona comunque limitrofa, da tolentino a civitanova esiste una quantità esagerata di strutture che letteralmente “si rubano i clienti tra loro” ma, detto questo, non credo che influiranno sul commercio attuale perchè, semplicemente, chi è abituato a fare acquisti dai vecchi commercianti, continuerà a farlo. Nell’articolo ho letto che il cambio di viabilità non permetterà a molte persone di fare un giro in via dell’industria per vedere vetrine e fermarsi in determinati negozi… a mio avviso questo non è vero perchè chi va a fare acquisti in quella via lo fa in modo mirato, ovvero perchè va direttamente nelle attività commerciali a cui è interessato. Non ho mai visto nessuno parcheggiare in quella via e decidere di fare una “passeggiata” per vedere le vetrine quindi, considerando la clientela “affezionata”, il nuovo corridomnia non penso influirà sul commercio attuale anche perchè, a mio avviso, le attività che apriranno non saranno molto concorrenziali alle attuali dato che ci saranno due negozi per oggettistica casa (non arredamento), la oviesse (che già esiste a macerata), king sport (c’è giacomelli al cityper ed è spessissimo vuoto), due ristoranti e di questi (come ho già detto in altri miei interventi) solo il mcdonald, sono certo, andrà alla grande.
Richiamare ancora oggi l’argomento delle vecchie ideologie contrapposte “sviluppo/ambiente o capitale/lavoro” è davvero anacronistico. Chi pone dubbi, nella gran parte dei casi, non è mosso da tali considerazioni. Le domande da porsi sono: se e in che modo la libertà di impresa debba essere regolata dal pubblico ( lo Stato, le istituzioni) per renderla compatibile con la salvaguardia dell’ambiente di vita di TUTTI i cittadini; se tempi di vita dei cittadini debbano essere “organizzati” secondo regole dettate da grandi interessi privati; se “sviluppo” debba significare “produzione” di beni o solo “consumo”.
Pensare che l’Italia possa avere un futuro trasformando se stessa da Paese manufatturiero e creatore di valore aggiunto attraverso la lavorazione di materie prime ( che non possediamo) a Paese prevalentemente consumatore è una pura follia che costerà carissima a tutti noi.
Il 70% dei prodotti che si propongono al consumo di massa (i Centri Commerciali -tutti- sono veri e propri “investimenti volanti” “studiati” appositamente per favorire i consumi di massa ), provengono da paesi extraeuropei ( anche se sono etichettati “made in Italy”).
Quanto alla “natura” del denaro investito è più che opportuno domandarsi quale sia la logica di un investimento in distribuzione e consumo per svariati milioni di € in un’area che vede già la presenza di altri 3 centri commerciali (di cui uno vicinissimo) per un bacino di utenza di 150.000 abitanti ( la parte centro collinare della provincia di Macerata), in una fase economica recessiva e di lunga durata prevista per il nostro Paese.
@Pigi78 e Mario Iesari
Guardate che la terza via in questo campo esiste. Se lasciamo da parto gli Ahiatollah dell’una e dell’altra sponda vediamo che è possibile promuovere liberta economica ed anche tutela dell’ambiente e del tessuto sociale (ci sono tanti stati di democrazia liberale che lo fanno). Quello che manca è la Politica con la p maiuscola. Come diceva Einaudi il mercato funziona bene quando c’è il Carabiniere che controlla ed indirizza. Questo Carabiniere (la Politica) manca da molti anni sia a livello locale ed a livello nazionale.
Manca un centro commerciale tra Morrovalle e Montecosaro…è una cosa scandalosa !! cosa aspettano a farne uno ?? ah ah ah ah ah ah ah
Concordo con leonessa e con Principi: dove sono tutti questi contrari quando si svolge il consiglio comunale?
Mi viene da ridere quando ci si lamenta che i cittadin non potranno più passeggiare e gaurdare le vetrine di… “via dell’industria”, ma vi rendete conto di ciò? Via dell’Industria non è il corso di Macerata, ma una squallida via di transito della zona industriale di Corridonia. Ma dove sono tutte queste vetrine? Io non ci ho mai visto nessuno passeggiare, anche perché il traffico caotico ed intenso sconsiglia di circolarci a piedi.
Per rendermi conto di persona della cosa, stamattina tra le 11 e le 11,30 circa mi sono recato sul posto e devo dire che non ho notato alcuna riduzione del traffico rispetto al passato, anzi mi è sembrato ancora più caotico, e sono rimasto sul posto per circa mezz’ora. Anzi, se fossi nel comandante dei vigili, manderei qualcuno a regolarizzare il casino (scusate il termine) che quotidianamente c’è sulla via, con vetture parcheggiate dappertutto, anche di traverso ed in doppia fila, pur di andare al bar a prendere un caffè (ed ho visto macchine parcheggiate per quasi un quarto d’ora in seconda fila, con autotreni che cercavano di schivarle, pur di passare). Sì. perché su quella via si affacciano diverse imprese di autotrasporti, altro che via di passeggio!
Caro Salvucci, la sconfitta è bruciante, vero?
Se i negozi hanno rilevato un calo di fatturato, è sicuramente per la crisi in atto, non per colpa dell’otto volante. O in via dell’Industria non si sente la crisi?
Se i commercianti vogiono dimostrare il calo di fatturato, pubblichino su C.M. il loro reddito degli anni passati, e poi l’anno prossimo vedremo se il reddito di quest’anno è sceso.
Ma infatti, filosofo, il passeggio per via dell’industria non l’hanno mai fatto neanche quelle del mestiere!
hanno cambiato tutta la viabilità (in peggio ovviamente)per un nuovo centro commerciale!!! chi abita a Corridonia per raggiungere lavoro e/o casa dovrà munirsi di elicottero
La cosa più squallida di tutto questo e che tutti ne parlano, nessuno vuole che accada , ma alla fine tutti ci vanno ad onorare questa ennesima macchina mangia soldi.
Subito dopo la secondo guerra mondiale, sul nascere della società del benessere, l’acuto analista Victor Lebow scriveva: “Le nostra economia, così bisognosa di produrre sempre di più … ci impone di plasmare sul consumo la nostra stessa vita, di trasformare in riti l’acquisto e l’uso dei beni materiali, di fare del consumo la nostra unica fonte di soddisfacimento spirituale e di autorealizzazione… Smaniamo per consumare, eliminare, sostituire ogni genere di oggetto ad un ritmo sempre più rapido”. Gli americani hanno confermato pieno la profezia di Lebow, e gran parte del mondo li ha imitati.
L’irresistibile ascesa del modello di vita consumista rappresenta il più veloce ed importante cambiamento che la specie umana abbia mai sperimentato nella vita di tutti i giorni. Nell’arco di pochissime generazioni, il quinto più ricco dell’umanità è diventato automobilista, telespettatore, frequentatore di centri commerciali e acquirente di prodotti «usa e getta».
Il paradosso è che mentre la società dei consumi ha rivelato una capacità formidabile di danneggiare l’ambiente, non è riuscito a renderci soddisfatti di noi stessi. E’ come se il consumismo ci avesse fatto fare indigestione di beni materiali, accentuando così tutti i nostri problemi sociali, psicologici, spirituali.
@ leonessa: hai ragione, neppure quelle di mestiere hanno mai pensato di passeggiare per via dell’industria.
@ laura becattini: non è vero quello che dici. Io abito vicino a Corridonia e passo sul posto più volte al giorno per recarmi al lavoro. Non è cambiato nulla rispetto al passato, anzi se proprio lo vuoi sapere, si circola meglio adesso che l’anno scorso. E io non ho l’elicottero! Ma tu, quante volte ci passi, per andare al lavoro?
@ profeta: sono sicuro che la tua profezia si avvererà, tutti lo contestano, ma tutti ci andranno.
Questa è la vita, signori. Il futuro non si arresta.
Anche qui nelle Marche come del resto non poteva mancare lo zampino di Cosa nostra.
Cosa Nostra è da un lato contro lo Stato e dall’altro è dentro e con lo Stato, attraverso i rapporti esterni con suoi rappresentanti nella società e nelle istituzioni.
Bustarelleìììììììììììììììììììììììììììììì
gli occhi di quel povero macellaro dicono tuttoo
com’è possibile che si tutela sempre il grande il potente??????
in 2 giorni sono state fatte 3 rotondee dico 33333333 e per mettere un segnale avanti casa ci hanno impiegato 2 mesi ma stiamo scherzandooo???????
propongo una rivoluzione ho creato un evento http://www.facebook.com/profile.php?id=100003075866578&ref=tn_tnmn#!/events/113544022119084/?context=create
jemo al mareeeeeeeee
Finalmente si apre, dopo tante chiacchiere.
Buona fortuna CorridoMnia Shopping Center.
Buona fortuna al Sig. Alfio Caccamo che ha investito uno sproposito di euri per mettere in piedi e a tempi di record la struttura e che fino a pochi mesi fa passava alle cronache quale organizzatore nonché giudice?!?! di concorsi per Miss Vattela a Pesca in tutta la regione Marche.
(non sarebbe male conoscere anche le sue ultime denuncie di reddito oltre che quelle degli sfigati commercianti della squallida Via dell’Industria…vero Filosofo?)
Buona fortuna agli operatori commerciali che si insedieranno nella struttura e a tutti i loro dipendenti, specialmente a quelli che ne beneficeranno come prima opportunità di lavoro, possibilmente il meno precaria possibile.
(a proposito qualcuno dovrebbe anche spiegarci perché il nascituro Shopping Center non parte al gran completo dato che per alcuni lotti nessuno ha bussato alla porta. Niente niente avrà qualche ragione chi sostiene che il ristretto bacino di utenza in relazione al numero di centri commerciali presenti in zona non giustificano un investimento del genere… vero Pigi78?)
Buona fortuna a tutti i commercianti e ai loro dipendenti sia della zona industriale che del centro storico, vedrete, male che vada un qualche sussidio, che so, una nuova rotatoria, l’amministrazione comunale non la nega a nessuno.
(Ricordo bene le motivazioni del Sindaco, anche con alcuni suoi commenti su CM di circa un anno fa, a supporto del costruendo otto volante. Disse che il progetto andava a favore delle attività economiche di tutto il comune e soprattutto a rivitalizzare il centro storico… o guardava più in là S.ra Calvigioni?)
Buona fortuna a tutti, tanto ci sarà sempre un musico fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate.
E soprattutto ci sarà un filosofo che in caso di imbottigliamento vigilerà sul traffico e se il caso avviserà la polizia municipale ad attivarsi prontamente.
dall’altra parte del mondo..alias nell’altra vallata del potenza non cè neanche un centro commerciale…booooh
Nuovo Centro Commerciale, nuovi posti di lavoro, in primis tutti quelli che l’hanno costruito e poi tutti quelli che ci lavoreranno, poi giustamente ogni persona ha i suoi punti di vista ma è anche vero che se portano le fabbriche all’estero ci lamentiamo, se chiudono facciamo scioperi ad oltranza, per una volta che si andranno a creare nuovi posti di lavoro, pure qui si protesta…..e poi con questi centri storici, il medioevo è finito da un pezzo, bene l’economia stà cambiando le abitudini pure, non si può arrestare l’evoluzione delle cose, altrimenti si andrebbe ancora a cavallo!!!!
Caro Valerio da Pollenza, ma tu quante volte ci passi in via dell’Industria? Per essere squallida lo è davvero, o ritieni che sia un giardino dell’eden con piante e fiori? Bastano gli scarichi delle macchine e dei tir per far passare la voglia di andarci. Non ho mai detto che i comemrcianti di quella via sono sfigati, TU LO DICI.
Io ritengo giusto, e segno di civiltà, pubblicare la dichiarazione dei redditi di TUTTI i cittadini, anche del sig. Caccamo che non conosco ( per me Caccamo, fino a qualche tempo fa, era l’omonimo lago, o il personaggio di teo teocoli). C’è qualcuno che ha remore a pubblicare i suoi, o ha qualcosa da nascondere? C’è qualcuno che si vergona di rendere noto che dichiara 10 mila euro l’anno e gira in mercedes da 200 mila euro?
Per quanto riguarda il traffico, da quanto so uno dei compiti della polizia municipale è proprio quello di regolare il traffico, e se ci sono problemi ha il dovere di intervenire.
tutti parlate di riciclaggio o cosa nostra. Ma parlate perché avete le prove o per sentito dire? Portate le prove alla magistratura, se le avete, o è meglio che la smettete con queste calunnie. Non vorrei che il sig. Caccamo denunciasse voi o Cronache Maceratesi. se fossi in lui lo farei, così si smette di calunniare una persona che, fino a prova contraria e fino a condanna definitiva, è innocente.
ma voi siete garantisti solo verso i commercianti o solo verso voi stessi? Chi siete, voi, per accusare di cose così pesanti senza portare le prove?
Complimenti all’autore del filmato d Cronache Maceratesi, che ha intervistato i commercianti, ma per puro caso, ha intervistato anche il sig. Rapanelli, che commerciante non è. Come mai proprio lui che su CM ha scritto contro il Park?
L’avete incontrato per caso in piazza?
E’ indubbio che questo giornale stia cavalcando lo stato d’animo che esprimono i lettori / commentatori.
Complimenti a filosofo, in effetti questo giornale da un pò di tempo è diventato il raccoglitore di proteste e di calunnie contro chi si adopera a realizzare qualcosa. Come si fa a parlare così liberamente di un argomento molto serio come il riciclaggio!!! Se fossi in Caccamo farei querela contro coloro che hanno fatto accuse infamanti. Bel modo di commentare gli avvenimenti della provincia!!! Non so se il centro avrà fortuna, in ogni modo ha fatto lavorare imprese locali ed ha generato alcuni posti di lavoro, in un periodo come questo sono da ringraziare gli imprenditori che rischiano e non insultare. Se si hanno le prove di certe cose si va dai carabinieri e si denuncia!!!
Ho scritto un post proprio poco fa’ sull’argomento e ho pensato di trasferirlo anche qui perche ancora piu’ attinente….il post era rivolto al Consigliere Candria e racconta chiaramente i fatti e chi ha voluto tale infrastruttura…………. ……………………………………………………………………………..;
@ Esildo Candria: Sono daccordo con Te collega Consigliere Provinciale, ma devo ricordarti che la maggioranza che tu hai sostenuto, appoggi a sprazzi…ma che potresti far cadere in ogni momento, poteva evitare questo scempio e non l’ha fatto omettendo di vincolare immediatamente con il PTC sino al recepimento delle direttive regionale in materia di Grandi Strutture di vendita. Infatti coloro che hanno realizzato l’opera sono stati in apprensione fino a quando non ha vinto la sinistra..solo allora hanno accelerato al massimo i lavori, sicuri che nessuno li avrebbe piu’ ostacolati. Anche qui poi, i tuoi amici in Regione, dopo due anni dalla Legge, non hanno ancora approvato il regolamento che avrebbe consentito di non avere altri obbrobri sul nostro territorio. Se poi parliamo della favola dei posti di lavoro basta chiedere all’amministrazione uscente di Tolentino che aveva anch’essa promesso con il nuovo Centro Commerciale 200 posti di lavoro (vincendo le elezioni) ed invece dato che quest’anno di posti di lavoro ne erano rimasti non piu’ di 20 e precari (vedasi situazione lavoratori multisala Giometti) l elezioni le hanno sonoramente perse.
Comunque dato che ho letto alcuni post che richiamo i politici che parlano in base a come tira il vento, posso dimostrare loro che io sono andato precocemetente contro vento. Ecco casa scrivevo subito dopo le elezioni Provinciali (Agosto 2011 e altro avevo scritto prima) vinte dal Centrosinistra che si dice difensore dell’ambiente, della cultura, della tradizione (Mac Donald), del Made in Italy ( qui non c’e’ traccia della valorizzazione del Made in Italy e quantomeno Made in Marche) e dell’assoluto interesse verso i lavoratori a tempo pieno e del lavoro certo e non precario qui non conta!!!
«La realizzazione di grandi strutture di vendita è regolata da leggi specifiche – scrive – infatti la L.R. 27/2009 affida la programmazione dello sviluppo di nuove strutture di vendita della Gdo ed anche delle aggregazioni di Medie strutture di vendita come in questo caso alla Provincia attraverso la realizzazione di uno specifico allegato al PTC tenendo conto delle indicazione del regolamento regionale. Purtroppo questo regolamento deve uscire da piu’ di due anni e la Regione ancora non riesce ad emanarlo, forse perche prima debbono essere soddisfatti tutti gli interessi in corso.
Infatti la bozza di regolamento, concordato con i sindacati, su cui il Pdl concorda, reca addirittura l’impossibilità di realizzare quanto sta per essere autorizzato a Corridonia e cioe’ non un centro commerciale ma una struttura plurima di medie strutture di vendita coordinate. Insomma un impatto simile alle grandi strutture di vendita. Ma come detto il regolamento non c’e’ e tutti possono fare quel che vogliono. Entro due anni dall’approvazione di questo regolamento la Provincia (che poteva averlo fatto anche in precedenza vi era il PTC che lo prevedeva ma l’amministrazione Silenzi se n’e’ guardato bene di non farlo!!) approva la pianificazione di questi ” grandi centri commerciali” non ragionando più in termini comunali ma comprensoriali e tenendo conto soprattutto degli effetti in ambito sovracomunale sia sulle altre attività commerciali insediate (medie e piccole strutture commerciali, soprattutto centri storici, che rischiano di essere pesantemente penalizzate) nonchè, fondamentale, attraverso una attenta valutazione dell’impatto dei volumi di traffico sulla rete viaria esistente, sull’accessibilità alle reti e sulle possibili alternative.
E’ falso quanto affermato dal Sindaco che sia stato approvato un centro commerciale a Macerata (lottizzazione Simonetti) e Valleverde non e’ un centro commerciale, perche ciò non sarebbe legalmente possibile come non lo è per Corridonia.
L’amministrazione Comunale di Macerata ha chiesto solo di poter concedere una diversa volumetria per le destinazioni oggi possibili ( non per grandi strutture di vendita) con l’impegno a destinare risorse ( 2 milioni di euro subito e altre risorse in futuro) per favorire la realizzazione della nuova uscita della Superstrada Valdichienti a San Claudio, il collegamento al Citiper, a Valleverde e alla viabilità maceratese della Carrareccia dopo il disimpegno dall’accordo del 2004 proprio da parte del Comune di Corridonia.
Ribadisco infine che la volontà della Provincia da noi governata dal giugno 2009 al giugno 2010 era quella di arrivare alla realizzazione dell’adeguamento del PTC nel piu’ breve tempo possibile sia per l’aspetto delle grandi strutture di vendita ma anche per moltissimi altri aspetti trascurati in questi anni (Pianificazione d’area vasta, piano territoriale delle aree da destinare allo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, piani di recupero territoriali, rurali e molto altro ancora) e per dimostrare tutto cio’ il bilancio 2010 e il PEG contenevano le indicazioni per la costituzione dell’Ufficio di piano (PTC) e metter cosi mano ad una nuova programmazione dello sviluppo territoriale di questa provincia. Spero che la nuova amministrazione di sinistra mantenga questo impegno subito e non quando tutti i buoi saranno scappati dalla stalla.
Resta comunque una sola verità, ribadita nelle linee di mandato della allora maggioranza e ribadito nel programma 20011/2016 dei moderati di impedire l’ulteriore sviluppo delle grandi strutture di vendita o delle finte aggregazioni di medie strutture a tutto vantaggio del nostro sistema insediativo composto da una moltitudine di centri storici e di nuclei che hanno bisogno di servizi di vicinato e di medie strutture commerciali vicini ore per non creare ulteriori problemi al congestionamento della carente viabilità e contraddizione al tipo di sviluppo “di qualità e valorizzazione di tutti gli insediamenti esistenti e soprattutto dei nostri meravigliosi centri storici che in realtà come quella di Corridonia hanno bisogno di politiche specifiche e non di alquanto anacronistiche guerre di campanile. Penso che Corridonia andrà verso linee di sviluppo incompatibili con queste nuove tendenze (qualità, sostenibilità, difesa piccole attività commerciali e artigianali), basta solo pensare all’insediamento di un nuovo McDonald’s e come nel passato si continuerà a devastare il nostro modello di sviluppo dato anche il fatto che l’attuale Vicesindaco (assessore ombra all’Urbanistica di Corridonia che ha fortemente voluto tale opera) è anche Presidente del Consiglio Provinciale della nuova amministrazione Pettinari (che era contrario come me all’insediamento commerciale ma che ora si dovrà adeguare)».
Caro Fil (sta per “Filosofo”, in quanto il simpatico personaggio si nasconde dietro un pseudonimo), caro Fil – dicevo – la redazione di Cronache Maceratesi (la scrivo per esteso, in quanto mi piace pronuciarla e dovrebbe essere considerato un riconoscimento positivo per la propria onesta professionalità se il signor Alfio Caccamo non vuole parlare con Cronache Maceratesi) mi ha inviato una mail per chiedermi una opinione di fronte ad una telecamera, dandomi appuntamento in piazza del Municipio.
A Cronache Maceratesi mi conoscono per via delle tonnellate di e-mail con cui li annoio sui problemi di Corridonia. Ho detto la mia opinione al giovane intervistatore, con cui mi congratulo per il commento puntuale e reale alle sequenze di apertura del servizio. Egli ha detto ciò che tutti pensano.
Poi ho ascoltato le interviste ad altri commercianti del centro storico, una sola delle quali (che fa la venditrice porta a porta) si è espressa favorevolmente a CorridoMnia: le piace cambiare, le piacciono le novità…
Mi sarebbe piaciuto ascoltare l’intervista – non avvenuta – al signor CLAUDIO CEROLINI, proprietario della “CAMER SPORT” in via dell’Industria, definita da te – onesto Fil – “squallida via” dal “traffico caotico”. Cerolini avrebbe “affiarato” la telecamera con la sua critica serrata e puntuale contro il sindaco Emiliani e la sindaca Calvigioni.
Concordo con il signor CARLO VALENTINI quando dice che se si accusa qualcuno, occorre produrre prove… Io eviterei di rimestare con uno stecco ciò da cui protrebbe venire su un odore puzzolente di intreccio “affari-politica”. CorridoMnia non è scesa in una notte dal cielo con un disco volante…
Pensate forse che tutta la vicenda che ha impegnato enormi capitali non interessi già qualcuno investito d’autorità ai controlli? Oggi, se vedono che un padre regala 100 mila euro alla figlia, chiedono subito se dietro c’è qualcosa di occultato e di losco…
Lasciamo quindi che tutto faccia il suo corso. Lasciamo che le auto circolino DA e PER CorridoMnia mediante la “rotatoria del dattero delle 5 palme” e vediamo se intoppano, o meno, il traffico della provinciale.
Noi stiamo usando strade, incroci e ponti che andavano bene cento anni fa. Oggi, si pretende troppo da queste strutture esistenti e inadeguate. Quando, però, ci si mettono i soldi di mezzo, si pretendono i miracoli impossibili.
Il consiglio che mi permetto di dare alla sindaca Calvigioni e al presidente della Provincia Pettinari è di non togliere il “sistema rotatorio” all’incrocio del Grassetti, onde evitare frizioni ed eventuali danni agli esercenti delle vie dell’Industria, Valadier e del Lavoro. Magari, ci sia un incontro tra le istituzioni e gli esercenti della zona. Che erano lì a lavorare prima ancora che il signor Alfio Caccamo giungesse “da fuori” con il suo progetto faraonico di cemento, sposato dall’amministrazione Emiliani – un assessore della quale divenne poi progettista di CorridoMnia – e successivamente da un’ammaliata sindaca Calvigioni.
I tempi che stiamo vivendo – e che tra sei mesi saranno peggiori degli odierni – consiglierebbero di lasciare entro le proprie case ogni forma di arroganza. Onde di pazzia sempre più collettiva colpiscono questa nostra repubblica democratica costruita sulla sabbia da una politica corrotta e imbelle.
LA DEMOCRAZIA HA UCCISO LA DEMOCRAZIA. C’è un confusione che non fa intravedere quale sarà la soluzione. Abbiamo bande di magnaccia partitici, che continuano a pascolare imperterriti da Roma a quaggiù, e non si vedono nuove forme politiche a cui affidarci. Neanche il protestatario “Movimento 5 Stelle” potrà dare una risposta risolutiva. Per fortuna manca ancora l'”Uomo” che potrebbe chiarire questa confusione. Ma ci si arriverà… stiamone certi.
Caro Giorgio,
INGEMISCO TAMQUAM REUS, CULPA RUBET VULTUS MEUS, SUPPLICANTI PARCE DEUS.
La rotondina è stata tolta. Già da stamattina non c’è più, e il traffico scorre molto meglio di prima. Pace all’anima sua (della rotonda, naturalmente).
Amen.
p.s.: concordo perfettamente con la parte finale del suo post.
Grazie ai politicanti di turno per questa ennesima opera di bene (per gli speculatori si intende, non certo per gli onesti cittadini). Speriamo che almeno questa volta si faccia chiarezza sui soldi investiti! Eppoi, per chi ancora non se ne fosse accorto, non sono certo questi mega centri a creare posti di lavoro, semmai servono a toglierlo o a creare false e fugaci illusioni … ma diavolo di una miseria, è mai possibile che in Italia non si riesca a programmare qualcosa di serio senza dover annientare il territorio? Non è l’Italia quel paese ricco di testimonianze archeologiche, storiche, artistiche, paesaggistiche… lasciamo tali scempi ad altri, basta con le speculazioni edilizie, è ora che chi ha sbagliato paghi!
Consiglierei anche ai molti che sembrano dormire sonni felici di farsi un giretto oltre i confini del “Bel Paese”, solo al rientro si renderanno ‘forse’ conto dello scempio edilizio tutto italiano.