Ospedale, Parcaroli torna a farsi sentire:
«Aspetto il progetto, pronto a trattare.
Apm? Una scelta adeguata agli impegni»

MACERATA - Il primo cittadino lancia frecciate all'indirizzo del suo predecessore Romano Carancini. Nel mirino l'indicazione originaria del terreno sopra la discarica e la mancata trattativa con i proprietari: «Aver fatto la variante al Prg, con passaggio del terreno da agricolo ad attrezzature sanitarie, comporta anche un aumento di valore dell’area, è possibile che la stima fatta inizialmente possa essere diversa». Sulla presidenza della municipalizzata le date chiave sono il 21 e 28 giugno

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Il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli

di Luca Patrassi

Sandro Parcaroli c’è, non è riapparso ma è tornato a farsi sentire al telefono dalla location “segreta” (è in Umbria, zona Trasimeno) dove sta trascorrendo una settimana di vacanza con la moglie. Rientro annunciato tra un paio di giorni. Motivo della telefonata la questione della realizzazione del nuovo ospedale. «Non è vero che non ho fatto nulla (nessuno comunque lo ha scritto, ndr) sul fronte del terreno della Pieve dove sarà realizzata la struttura. Erano state indicate una serie di zone e quella della Pieve è l’unica risultata idonea per realizzare la struttura ospedaliera al netto degli accertamenti fatti, anche geologici. Certo non si poteva fare dove aveva ipotizzato Carancini, sopra una discarica. Un altro aspetto da considerare è che non posso definire la questione della proprietà del terreno se prima non ho in mano il progetto che mi dirà quanto terreno mi servirà. In ogni caso da anni ho rapporti con la famiglia Costa, l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di trovare un accordo che tuteli tutti, l’interesse pubblico e quello del privato che è titolare di un bene di valore».

Parcaroli insiste contro l’ex sindaco: «Certo aver fatto la variante al Prg, con passaggio del terreno da agricolo ad attrezzature sanitarie, comporta anche un aumento di valore dell’area e dunque è possibile che la stima fatta inizialmente possa e debba essere diversa. Magari all’epoca si doveva raggiungere un accordo».

A parte le eventuali responsabilità del passato, adesso come intende muoversi? «Sono pronto a discutere con i proprietari del terreno senza voler penalizzare nessuno ma sempre nei limiti dell’interesse pubblico. Non si dovesse trovare l’intesa, soltanto allora faremmo ricorso all’esproprio per pubblica utilità». Il fronte dell’Apm: «Ci sono due date, il 21 e il 28 giugno per l’assemblea dei soci e vedremo di trovare una soluzione adeguata agli impegni che attendono la nostra municipalizzata a breve scadenza». Nessun riferimento all’eventuale bis di Micucci Cecchi ma c’è qualcosa di più di un’impressione che si vada verso la conferma del presidente uscente avversato dai 3/4 della maggioranza di centrodestra, vale a dire Fratelli d’Italia, Udc e Forza Italia.

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