Narciso Ricotta, capogruppo Pd
di Mauro Giustozzi
Completamento delle opere pubbliche ereditate dal centrosinistra in netto ritardo, fondi del Pnrr su cui si sono costruiti progetti che ora rischiano di non avere finanziamento e manutenzioni quasi del tutto inesistenti. Affondo della minoranza in consiglio comunale con il capogruppo del Partito democratico, Narciso Ricotta, che in attesa della ripresa autunnale a pieno ritmo della vita amministrativa nel capoluogo fa le pulci al lavoro portato avanti dalla giunta Parcaroli non lesinando critiche, dubbi e perplessità sul suo operato e su quanto concretamente fatto in questi oramai quasi tre anni di governo della città. Ad iniziare dai numerosi progetti, in alcuni casi cantieri aperti, ereditati dal centrosinistra che aveva governato Macerata prima delle ultime elezioni. «L’amministrazione Parcaroli ha ricevuto in dote da noi una serie di opere pubbliche avviate – esordisce il capogruppo dei Dem – e quello che sto riscontrando è l’estrema difficoltà nel portarle a termine e metterle a disposizione della cittadinanza. Mi chiedo in particolare, cosa ne è del Mercato delle Erbe di via Armaroli che è stato completato da molto tempo, cosa si aspetta a dargli una destinazione d’uso ed aprirlo. La Casa del Custode ai Giardini Diaz che è stata ristrutturata cosa si aspetta a utilizzarla, metterla a disposizione della fruizione della comunità? A fronte di questi ritardi nell’inaugurare e mettere a disposizione opere pubbliche che noi avevamo già lasciato in corso d’opera, ecco che invece noto una eccessiva fretta nel tagliare i nastri ed inaugurare strutture che poi si rivelano ancora non del tutto completate. Il riferimento naturale è alla palestra della scuola IV Novembre ancora chiusa oppure lo stadio della Vittoria: in ambedue i casi si è proceduto all’inaugurazione in pompa magna ma subito dopo entrambe le strutture sono state chiuse perché mancavano collaudi o finiture di vario genere. Infine voglio ricordare come sono ancora da portare a termine i cantieri legati ai Capannoni Rossini ed anche il Centro Fiere deve essere completato e non si conoscono i tempi in cui questi lavori saranno conclusi». La critica dell’esponente del Pd è legata quindi alle difficoltà nel portare a termine ciò che questa amministrazione ha ereditato ma allo stesso tempo anche alle criticità esplose di recente dal definanziamento di progetti legati al Pnrr su cui il Comune aveva molto puntato. «La giunta ha puntato quasi tutto sui fondi Pnrr – sottolinea Narciso Ricotta -: l’utilizzo di questi fondi, lo abbiamo contestato più volte in consiglio, non era correlato con la destinazione che l’Europa gli voleva dare. Perché utilizzare queste risorse per restaurare le fontane storiche o riqualificare lo stadio Helvia Recina non è l’obiettivo che l’Europa ha dato per utilizzare quei fondi. Che invece servono per dare risposte alle future generazioni per questioni strategiche come quelle sociali, infrastrutturali, energetiche, ambientali e nulla di tutto questo è ravvisabile in queste opere. Inoltre adesso c’è tanta confusione per via della cancellazione di gran parte di essi da parte del governo e non si sa neppure se e come queste opere troveranno altri finanziamenti, o se saranno dirottati verso altri scopi diversi da quelli che il Comune ha previsto. Insomma una situazione caotica e comunque l’amministrazione ha perso l’occasione di utilizzare queste risorse per cose più utili». Infine Ricotta prende di mira il capitolo decoro e manutenzioni stradali che secondo l’esponente della minoranza è assai carente. «Fatevi un giro tra viale Puccinotti e viale Trieste, strade che portano allo Sferisterio che in questi giorni è frequentato da molti turisti per la lirica – conclude il capogruppo del Pd -: ebbene questi viali, sempre caratterizzati da siepi verdi oggi presentano erba secca ovunque. E’ questo il biglietto da visita con cui Macerata accoglie i visitatori? Se poi ci facciamo un giro per le strade cittadine in tre anni è stata asfaltata solo via Spalato, per la quale ci è voluto un anno e mezzo. Ciò testimonia una carenza nelle manutenzioni ordinarie che sono necessarie. Questo è il quadro che emerge: il serio rischio è che se tutto va bene l’attuale amministrazione prima di terminare il mandato completerà a malapena quello che gli è stato lasciato in dote dal centrosinistra».
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…e le quattro sbarre decathlon ai giardini Diaz dove le mettiamo? E le du’ strisce de rattoppo alla pista de pattinaggio, che pe’ mantenelle lisce non fanno manco entrare ‘na virgicletta de un fricu de 5 anni?
Qualcosa doveva pur cambiare, altrimenti come si distinguevano!!!
Dott. Ricotta, alla vergogna non c’è mai limite, ma si può far polemica sull’erba secca dei Viali ma sono quasi due mesi che siamo sopra i 30 gradi e’ normale che l’erba si secca…
Ricotta, in ferie no?
Il vostro sindaco è del partito del fare senza di mezzo il mare a cui resta solamente il dire. Dare fiato ai tromboni per grandi annunci è tipico di chi troppo vuole nulla stringe. Macerata mi ricorda quando scese in campo il Re di Arcore che fu votato per i motivi che tutti ricordiamo, tutti proprio no, io non l’ho mai nemmeno capito. Cosicché con la discesa in piazza del nuovo sindaco deve essere avvenuto qualcosa del genere. Circondato da fenomeni del movimento più il volpone del sottobosco provinciale che piazza un signore che non mi pare nemmeno fosse orientato verso il nuovo corso politico maceratese dando così avvio a tante di quelle chiacchere che forse un giorno si materializzeranno e guidando una delle peggiori Giunte comunali, probabilmente perché chi vende mortadelle non si può improvvisare esperto di calcestruzzo e cemento. Il paragone sembrerebbe stupido ma di compagnia ne trova quanta ne vuole. Lo gnomo ( abitante del bosco) fu capace di portare Nerone,che dopo essersi macchiato di verde e rimandato indietro dopo essersi già immaginato al posto di Acquaroli, fu tinto di azzurro e adesso rappresenta soltanto se stesso e qualche deposto qua e là che è poco e allora in vista di chissà quali progetti intanto invita a cena dodici sindaci, sicuramente per parlare del tempo che da settimane è sempre lo stesso, caldo, afoso e bruciante. Lui magari su una certa variabilità aiutato dai dodici Venti, ci spera. Ricotta rivendica giustamente ciò che aspetterebbe al suo partito, già fatto e mi pare di capire pure abbandonato forse per dispetto o perché non altezza della prossima Mc ( scrivo solo la sigla perché una volta trasformata bisognerà mettergli un nome più pomposo come si usava qualche anno fa, magari Latinia o D’Alessandria, o Salvinia e a perenne ricordo non dimenticate una medaglietta con l’effige del Santo , da baciare anche quando finirà a fare il clochard sotto la poltrona di Fedriga che gli lancerà ossi di ciliegia e qualche spuntone di sperone. Poi perché non la fate una bandiera con cui riconoscervi, nera azzurra e verde e metterla sull’Antica torre del Grande Swatch. C’è la già la Tanzania ma non diteglielo. Però c’è da dire una cosa, almeno il vostro sindaco non mi risulta sia stato fatto oggetto di certa corrispondenza con la Procura, quello del fondo valle sì. Peccato che se verrà presa in considerazione, magari l’attore godrà di qualche immunità parlamentare. Sarà una sciocchezza ma non potrà fare di nuovo il sindaco dove lo fa adesso anche se non è che manchino paesini dove si potrà sbizzarrire come assessore alla cultura, lo è già e riuscire a superare il record di non so quanti, facciamo trecento eventi all’anno? Ma lui non si accontenterebbe. Una volta che sali su un palco dove nessuno ti ha invitato e magari dai pure fastidio, sei cotto, non ci rinunci più. Hai la stessa frenesia di tagliare nastri inaugurativi per le futilità più assurde. Quando hai le forbici, quelle forbici, inaugureresti il taglio di capelli di tutti quelli che incroci.
Continui ad essere vergognoso come il compare CARANCI’ con il suo medoto ha rovinato completamente la citta’.
io penso che si deve vergognate di più chi non ne capisce nulla di erbacce,certamente l’erba si secca,anche a 20 gradi, anche meno,ma se non la tagli mai e non dai una pulitina ogni tanto cresceranno anche dei rovi poi ,per non dire dei serpenti poi,bisogna capirne qualcosina e non solo criticare nel nulla,io ho vissuto e vivo ancora in una bella campagna,ma se non taglio mai l’erba verde o secca a quest’ora la mia casa era ricoperta di rovi e quant’altro ,fatelo ogni tanto un giretto…
L’erba secca… è vero, non l’ho tagliata ma… “Ero… rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C’era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia!”
Il PNRR si articola in sei missioni, una delle quali è la “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, 59,47 miliardi. Il restauro delle fontane storiche potrebbe rientrare in detta missione.
Con molta fantasia sig. Iacobini con molta fantasia .
Ricotta fa l’opposizione, com’è giusto che sia.
Ve la ricordate quella deputata che invocava il blocco navale, via le accise dai carburanti e mille euro con un clic? È diventata Presidente del Consiglio. Io capisco Ricotta che fa opposizione.
Il problema è chi governa. Anzi: governa?
Per il sig. Iesari. Questa (https://www.comune.roma.it/web/it/trasparenza-progetti-pnrr.page?str=str_lb&pagina=4&mun=municipio_i&tem=cultura)
è una pagina del PNRR relativa al comune di Roma.