Antenne di telefonia sopra i tetti delle case di Civitanova, questa sera assemblea al centro sportivo Anthropos per discutere del potenziamento di un impianto collocato sul tetto di un privato in via Piceno. Continua a far discutere l’aumento di richieste per installare impianti di telefonia in città. E così dopo via Caracciolo una nuova protesta si profila all’orizzonte supportata da una residente, Donatella Scoponi.
Al centro sportivo di contrada Migliarino ha invitato i residenti del quartiere San Gabriele per una mobilitazione a seguito dell’installazione di un’antenna Telecom sul tetto di un’abitazione privata dove già è stato installato un impianto Vodafone. E il tema delle antenne torna quindi a far discutere: Mirella Paglialunga e Letizia Murri, consigliere comunali di minoranza hanno presentato un’interrogazione per capire che fine abbia fatto il piano antenne: «Da oltre due mesi una determina dirigenziale ha definito la conferenza dei servizi per l’approvazione del piano antenne che si attende da qualche anno, ma ad oggi non si è avuta ancora informazione di quali iniziative saranno messe in campo per coinvolgere la popolazione residente ed i soggetti pubblici e privati interessati, come impone la legge.
Già con delibera di giunta del 28 aprile 2022, si parlava di dare avvio al “confronto partecipativo con tutte le parti coinvolte per giungere ad una proposta progettuale definitiva largamente condivisa”, ma ad oggi di questa partecipazione è un nulla di fatto. E mentre si prende tempo, la città vede spuntare nuove antenne, come quella di via Piceno, nel quartiere di San Gabriele, potenziando un impianto già esistente, senza alcuna rassicurazione né in merito al valore delle emissioni delle onde elettromagnetiche, né in merito alla sicurezza ed alla stabilità dell’edificio su cui è installata.
E anche sulle emissioni potenzialmente nocive alla salute non c’è da stare molto tranquilli, se dal parere dell’Arpam allegato alla conferenza di servizi, emerge che la zona centro storico di Civitanova ha livelli di inquinamento elettromagnetico importanti e prossimi ai limiti stabiliti per legge». Le consigliere chiedono nell’interrogazione con quale frequenza sono effettuati i controlli da parte dell’Arpam su tutti gli impianti di Civitanova e come l’amministrazione intende muoversi.
«Destano non poche perplessità anche le diverse obiezioni scritte presentate al comune da un ente gestore, che tendono quasi a delegittimare il valore giuridico del piano antenne, ipotizzando che le aziende di telefonia potranno chiedere in ogni caso siti aggiuntivi rispetto a quelli previsti nel regolamento – concludono le due consigliere – la salute pubblica è la priorità, non si accetterà il prevalere di logiche aziendali e di profitto».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Con una minoranza che sta perdendo un pezzo visto che stanno votando per FdI dato che al cuore non si comanda e quel che rimane non sembra neanche tanto compatto, bisognerebbe far affidamento sui cittadini che dovrebbero prendere di petto il problema. E non come modo di dire. Penso che solo da queste parti dove ci si ruffiana secondo le convenienze succedono certe cose. Ci si lamenta che a volte o sempre non si è ricevuti e non succede niente. Si aspetta chissà quale benevolenza da parte di chi più di una volta ha dimostrato di fregarsene e soprattutto di chi ha dato il voto per ricevere in cambio il barattato cosa che se poi è avvenuta e perché l’irrispettoso è stato tradito dai suoi consiglieri che gli hanno bocciato quasi tutto il bocciabile Quindi si è ottenuto giocoforza quel che si chiedeva non certo per divina provvidenza visto che si comporta anche lui come un l’ Eletto ma di quelli più su. Adesso è rimasto con il cerino in mano ad illuminare quei progetti che ancora terrà nei cassetti perché la cupidigia e dura da mollare. Ma prima o poi sto cerino gli brucerà la mano e considerato tanto ha dato tanto gli rimarrà: gazzose e mezzemaniche sempre se poi…. Potrebbe, anzi lo sarà stato sicuramente sostituito e magari non da qualcuno che sogna di andare a vendere gazzose da un’altra parte. Aspettiamo per sapere come andata stavolta e come se si è deciso, ci si muoverà.
Intanto per prudenza sarebbe bene ridurre l’uso del cellulare alle comunicazioni veramente necessarie, evitando il più possibile i messaggi futili su whatsup e simili, magari preferendo per ciò l’uso del computer.