Il santuario di Macereto
di Monia Orazi
Al via il programma straordinario di demolizione varato dall’ufficio speciale ricostruzione Marche, per i comuni di Visso con 77 edifici da demolire tra Borgo San Giovanni, Villa Sant’Antonio e il capoluogo e Castelsantangelo sul Nera, dove le demolizioni interesseranno 179 edifici. Si parte l’11 aprile a Visso ed il 2 maggio a Castelsantangelo, i due enti hanno pubblicato un avviso invitando gli interessati a provvedere ove possibile a rimuovere all’interno dell’immobile di proprietà eventuali materiali o documenti da recuperare. Nelle date stabilite inizieranno gli interventi propedeutici alla demolizione, prima di vedere le ruspe in azione potrebbero trascorrere diversi giorni. Per gli edifici storicamente vincolati si procederà con lo smontaggio controllato. Ci vorranno diversi mesi per vedere completate le procedure di demolizione e messa in sicurezza, rese necessarie dalla necessità di far partire i cantieri, nei centri più danneggiati. Saranno demoliti anche altri 24 edifici ad Ussita e Pieve Torina.
La chiesa di Sant’Agostino a Visso
A Visso una buona notizia arriva dell’altopiano di Macereto. Sono stati consegnati i lavori di ristrutturazione dei fabbricati adiacenti il santuario. Ad eseguirli il consorzio di imprese edili Atlante di Roma, per un importo di 6.671.387 euro. I lavori saranno effettuati sul complesso edilizio che circonda il santuario, nel dettaglio sui quattro stabili che circondano la chiesa, utilizzati in passato per scopi ricreativi e sociali dall’arcidiocesi Camerino-San Severino, sui quali, grazie all’apertura del cantiere, verranno effettuati una serie di interventi volti alla ristrutturazione ed al miglioramento sismico. Per quanto riguarda la chiesa vera e propria, splendido esempio di architettura rinascimentale, è in corso la realizzazione del progetto. È di qualche giorno fa la notizia che l’ufficio speciale ricostruzione Marche ha approvato l’intervento di recupero della chiesa di Sant’Agostino, in piazza Martiri Vissani nel cuore antico della città, che ospitava i manoscritti di Giacomo Leopardi, tra cui l’Infinito e opere di arte sacra del museo civico diocesano. L’importo concesso è pari a 5 milioni e 239 mila euro. Ora si dovrà attendere la procedura di affidamento dei lavori, prima di iniziare l’intervento.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati