Ciarapica, tanti buoni propositi:
«A Civitanova la leadership regionale»

IL DISCORSO di insediamento del sindaco rieletto. Un mix di riflessioni personali e di elementi programmatici passati e futuri: «La città dovrà essere ancora più in grado di accogliere le persone che vengono da fuori»

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Fabrizio Ciarapica con la sua Giunta appena nominata

di Franco De Marco

Nel suo discorso di insediamento, culminato con la fascia tricolore e il giuramento sulla Costituzione – per la cronaca alle 19,18 del 16 luglio 2022 – il riconfermato sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica ha inserito un mix di elementi programmatici passati e futuri, di riflessioni personali anche sui grandi temi (“La Costituzione è la bussola della nostra vita nazionale e istituzioneale”) non senza una sottolineatura della vicinanza dei suoi cari (“Alla mia famiglia devo tutto”). Quando ha ricordato il tempo drammatico del primo lockdown ha detto: «In Comune eravamo in 5 o 6 e la sera, quando tornavo a casa, non sapevo se facevo bene perché potevo portare il Covid».

primo-consiglio-comunale-ciarapica-civitanova-1-325x244Quello di Fabrizio Ciarapica è stato un “discorso della corona” piuttosto ampio ed ecumenico. Pieno di buoni propositi. Incentrato sulla continuità con il passato. E concluso con l’atto di gentilezza del mazzo di fiori a tutte le donne presenti in aula. Sul piano programmatico ha insistito molto nella mission di dare a Civitanova un ruolo di capitale regionale e interregionale in vari campi. «E’ vero che Civitanova è cresciuta molto – ha detto – ma è altrettanto vero che a noi spetta il compito di rafforzare la città soprattutto dal punto di vista delle infrastrutture. Vogliamo dare a Civitanova una connotazione ancora maggiore di città in grado di accogliere le persone che vengono da fuori e proprio per questo il nostro obiettivo è che la città assurga definitivamente alla leadership regionale e interregionale. Le premesse ci sono tutte a partire dal senso di responsabilità».

primo-consiglio-comunale-ciarapica-cognigni-civitanova-8-325x244«Dobbiamo ripartire – ha continuato – dalla realizzazione dei progetti che abbiamo messo in cantiere come la rotatoria al termine della Statale 77. Ci attendono cinque anni altrettanti impegnativi per lo sviluppo della città». Il sindaco, nella sua esposizione, ha molto insistito sulla tragedia della pandemia e in particolare sul ruolo avuto dal Covid Hospital. «Questa struttura, realizzata in collaborazione con Guido Bertolaso, la seconda in Italia dopo Milano, ha consentito di curare tanti malati e di alleggerire la pressione sugli ospedali di tutta la regione che si sono potuti dedicare anche alle altre patologie. Ricordo quel periodo come uno dei più difficili nono solo della mia carriera politica ma della mia vita».

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Numeroso il pubblico in aula

«Con lo stesso senso di responsabilità dobbiamo affrontare i prossimi 5 anni . Per la prima volta abbiamo la possibilità di gestire risorse importanti che potranno cambiare in meglio Civitanova e la vita dei civitanovesi. Immagino nuovi servizi, nuove ristrutturazioni, nuove opportunità di lavoro e di crescita economica. E’ chiaro però che non dobbiamo perdere tempo. Il Pnrr impone tempi serrati. Certo che nello scorso mandato la pandemia, tra i tanti danni, ha provocato un rallentamento della realizzazione di opere pubbliche. Ora vogliamo recuperare il tempo perduto in tale settore che è strategico per Civitanova . Continuerò, come ho sempre fatto in questi cinque anni, ad ascoltare tutti i cittadini, associazioni di categoria, partri sociali, studenti, pensionati, mondo dello sport e della cultura. Ascoltare tutti per avere un’idea più completa delle varie istanze consapevole però che il mio dovere è fare sintesi. Essere sindaco non significa esercitare potere, come può pensare qualcuno, ma essere al servizio di tutti nel cercare di risolvere i problemi della cittadinanza». Insomma tanti bei propositi quelli espressi dal sindaco che ora dovranno fare i conti con la realtà. Se il primo cittadino si auspica una maggioranza «forte, coesa, ambiziosa e veloce come un treno», dovrà fare i conti, in questo mandato bis, su una opposizione che si annuncia molto severa e che, in campagna elettorale, ha puntato il dito su tanti provvedimenti del Ciarapica 1 ritenuti addirittura fuorilegge.

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