«Bambini in dad per un caso positivo in classe quando potrebbero stare a scuola, fa rabbia che non vengano ancora applicate le nuove normative del ministero», a dirlo sono un gruppo di genitori di tre classi delle quinte elementari di Porto Recanati che hanno i figli in isolamento a casa dopo che sono emersi tre contagi (uno per sezione) negli ultimi giorni. Il problema è proprio il fatto che debbano stare in quarantena quando il ministero ha riscritto le regole sui protocolli da seguire: la quarantena scatta in caso di positività di tre alunni nella stessa classe. Le nuove norme sono del 3 novembre, si prescrive che se c’è un caso di un alunno positivo vengano effettuati subito, il giorno stesso o al massimo quello successivo, tamponi su tutti i compagni di classe dello studente contagiato e sugli insegnanti che fanno lezione in quella sezione e se negativi si può riprendere ad andare a scuola. Dopo cinque giorni deve poi essere effettuato un secondo tampone. L’Asur ha protocollato le nuove prassi da adottare dal 25 novembre. Nel frattempo a Porto Recanati sono stati rilevati tre bambini positivi in tre classi: uno il 23, il secondo il 24 e il terzo il 25 novembre. «Le procedure con cui hanno gestito l’emergenza Covid sono state le stesse di un anno fa – lamenta uno dei genitori, che preferisce non comparire con nome e cognome -, un copia incolla di quanto successo lo scorso anno. Ma con le nuove norme del ministero con un caso positivo si fa un tampone, detto Tzero (tempo zero), ai compagni di classe e insegnanti. Se sono negativi tornavano a scuola. Invece questo non è stato fatto ma sono stati messi in quarantena per dieci giorni». «Noi ci troviamo, a fronte di una direttiva del 3 novembre, ancora in alto mare – aggiunge un’altra madre -. Fa rabbia, non è giusto che i bambini stiano a casa quando potrebbero stare a scuola. La dad non è scuola. C’è rabbia perché per problemi legati all’organizzazione dell’Asur noi ci troviamo con i bambini a casa per 10 giorni. Inutilmente a casa, inutilmente in dad, con genitori che magari sono costretti a prendersi ferie, se le hanno, o permessi magari non pagati per lavori già precari. Non ci siamo proprio». Ma perché i nuovi protocolli non vengono adottati? «Perché ci sono problemi legati all’organizzazione da parte dell’Asur» spiegano i genitori.
(redazione CM)
Anche a Macerata. L'assurdità della situazione è che un genitore che ha più di un figlio ogni volta quarantena preventiva di 10 giorni poi tampone molecolare aspettare il risultato che alcune volte è arrivato dopo 3 giorni. E quando lavoriamo?
Romina Meriggi rilegga bene la nuova normativa.
Romina Meriggi capisco perfettamente e comprendo il disagio, ma al momento in cui si è a contatto diretto con un positivo minimo una settimana bisogna farla per il manifestarsi del contagio e un molecolare non viene esaminato come un tampone rapido, ha una diversa procedura !
Io ho letto che questo protocollo non si applica alle elementari ma dalle medie in poi
Monia Alfarone mio figlio alle superiori a Fermo, stesso protocollo: 1 positivo, classe in quarantena
Fate un esposto alla procura della Repubblica
Con le nuove direttive si semplifica la gestione. L importante sarebbe non interpretarle ma metterle in pratica.
Nemmeno loro sanno quali siano i protocolli....piani pandemici,seppur vecchi,nn applicati ed addirittura fatti sparire,protocolli colabrodo,da due anni si naviga a vista
E quindi? Se i genitori hanno paura evitino proprio di far uscire i figli di casa!!!
Segnalatelo alla Regione e al ministero
PURE A PORTO P. PICENA È COSÌ
Denunciare.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati