di Leonardo Giorgi
La “variante Giorgetti” fa il giro d’Italia. È così che l’editorialista Massimo Gramellini sulla prima pagina del Corriere della Sera oggi ha definito la scelta di Amedeo Giorgetti, il medico di Recanati che, attraverso un manifesto affisso sulla porta del suo studio, invita i suoi pazienti no vax (per la precisione, quelli convinti che «il vaccino sia una pericolosa arma in mano alle multinazionali») ad andare in un altro ambulatorio (leggi l’articolo). Giorgetti si è detto stufo delle «accuse stupide e offensive» nei confronti dei medici, ma non respingerà i pazienti no vax in bisogno di cure. Semplicemente, dopo averli curati, li ricuserà all’Asur. Tradotto, rifiuterà di essere il loro medico. Un manifesto di carta che è diventato un caso nazionale. «Finalmente so come la penso – ha scritto Gramellini nel suo editoriale, ma sono stati diversi i giornalisti a intervenire sulla vicenda -. La penso come il dottor Amedeo Giorgetti. […] Il dottor Giorgetti non manda via i no vax guariti perché è particolarmente suscettibile alle critiche (per quanto da qualche tempo la suscettibilità vada assai di moda). Li manda via perché, secondo lui, un paziente che non crede nel suo medico, al punto di farsi salvare la vita quasi controvoglia, rompe il patto fiduciario alla base del legame sacro che intercorre tra loro. La scelta del dottor Giorgetti ha agito su di me come un’illuminazione». Conclude il vice direttore del Corriere: «Il medico di Recanati, che dalla parte della ragione ci sta davvero, fa del bene anche a chi la pensa diversamente. Dopo, però, gli dice addio e lo accompagna cortesemente all’uscita. Buono, ma non fesso. In una parola, giusto. La chiamerei “la variante Giorgetti”, ma Salvini non si agiti: è solo un omonimo».
Giorgetti, dopo settimane alle prese con pazienti no vax, non ce l’ha fatta più e ha preso la decisione di affiggere il cartello. «Tre episodi in due giorni, gli ultimi di una serie – ha spiegato il medico -. Il primo. Un mio paziente 55enne, obeso, iperteso e diabetico, col quale da sei mesi sto discutendo per cercare di convincerlo a fare il vaccino e lui no, per carità, chissà che mi mettete dentro, è risultato positivo al tampone. L’ho seguito, gli ho mandato a casa la squadra per le cure domiciliari, l’Usca, e gli ho detto che una volta guarito avrebbe dovuto cambiare medico. Così ha fatto, per fortuna sua e mia». Gli altri due episodi riferiti da Giorgetti riguardano una coppia di 70enni che, all’invito del dottore a vaccinarsi, lo hanno «preso a pernacchie», ma lo scorso sabato la moglie lo ha chiamato spaventata gridando che il marito non respirava più. Giorgetti ha subito disposto l’intervento dell’Usca e ora stanno bene, ma non sarà più il loro medico. «Sabato sono stato in ambulatorio dalle 8 alle 10 e poi sino alle 14 sono andato volontariamente al centro vaccinale – ha sottolineato Giorgetti -. Nel pomeriggio sono andato a casa di diversi miei pazienti per vaccinarli contro l’influenza, e poi ti devi sentire dire che sei un servo di Big Pharma e per questo ho attaccato il cartello. Il rapporto fra medico e paziente si basa sulla fiducia e se questa non c’è è inutile continuare, specie a Recanati dove tutti ci conosciamo».
«Al di là dell’opinione del dottore, la sua posizione ci aiuta a far emergere alcuni aspetti – ha sottolineato questa sera il sindaco di Recanati, Antonio Bravi -. Ci fa capire molto del peso che si sta scaricando sui medici e sui sanitari in generale. Ci aiuta a mettere in evidenza la grossa esperienza del centro vaccinale di Recanati, sia dalla parte sanitaria che dalla parte amministrativa con la Protezione civile. Abbiamo superato i 2mila vaccini con il nostro punto vaccinale. E quello che stiamo vedendo è che nelle prossime settimane sarà sempre più fondamentale. Giorgetti è un medico che fa la sua attività di medicina generale e che si dà da fare al centro vaccinale, e quindi lo capisco quando si trova davanti a certe reazioni».
L’esempio del medico recanatese è rimbalzato anche nella chat dell’Italian Renaissance Team against Covid, il gruppo di oltre mille esperti del mondo accademico istituzionale e dell’industria riuniti a titolo personale, per essere di supporto a decisori politici e non, per le questioni relative all’emergenza imposta dalla pandemia di Covid-19 in Italia.
«Anche noi sappiamo come la pensiamo e vogliamo esprimere il pieno sostegno al concittadino Amedeo Giorgetti – si legge in una notta diffusa dal Movimento Vivere Recanati diffusa nelle ultime ore, riprendendo l’incipit dell’editoriale di Gramellini -. La stragrande maggioranza degli italiani, di chi crede nel progresso, nella scienza e nella vaccinazione per sconfiggere il covid, non fa rumore, non protesta, non aggredisce chi la pensa diversamente. Ma non può assistere in modo passivo a quanto accade, non può girarsi dall’altra parte. Il dottor Amedeo Giorgetti ha espresso il disagio e l’amarezza di chi, a distanza di due anni, si trova ancora a difendersi da accuse assurde e teorie fantasiose spacciate come verità scientifiche. Siamo con Amedeo Giorgetti senza se e senza ma, condividendo in pieno il suo pensiero. Siamo con gli operatori sanitari, con i volontari, con i tecnici, i funzionari e gli amministratori, con i tanti cittadini di buona volontà che hanno garantito e garantiscono l’attuazione del piano vaccinale, anche nella nostra Recanati».
Difficile quantificare la valanga di commenti che sono apparsi sui social network. Tra le migliaia di persone intervenute, a parole o con un semplice mi piace, sulla pagina Facebook di Cronache Maceratesi una buona parte hanno apprezzato. «Bravo dottor Giorgetti, ha la piena solidarietà di quanti, come me, si sono vaccinati per proteggere sé stessi e gli altri – scrive per esempio Marcella Auteri -. A chi invoca il rispetto del giuramento vorrei ricordare che il dottore non rifiuta di curare gli ignoranti che rifiutano il vaccino e si beccano il covid ma più semplicemente, una volta guariti, non gradisce averli come propri pazienti che lo insultano e lo accusano. Spero tanto che molti medici seguano il suo esempio. Chi non è d’accordo se ne faccia una ragione e seguano con molta attenzione le notizie che arrivano da Torino a proposito dei no vax».
Quello che dovrebbero fare tutti gli uomini e le donne di scienza
Bravo Dottore, coerente con la scienza che guida il lavoro medico
Ha fatto benissimo!!!
Un serio professionista
Ha fatto bene
E basta!!
Fa benissimo!
Sotto a chi tocca! Forza!
Magari tutti
Bravo Amedeo...fai benissimo !!!
Ha fatto bene !!!
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In merito alle vaccinazioni, inviterei tutti ad abbassare i toni e a non fare commenti aggressivi, soprattutto nei confronti dei medici. Ricordo la storia del’amico Francesco Foltrani, medico di base di Cingoli, morto di covid nel marzo del 2020 per curare alcuni suoi pazienti.
E’ pronto il dottore Giorgetti a curare il mal di testa continuo di un signore di 58 anni, che prima dei due vaccini non aveva, i dolori reumatici di una signora di 70 anni, inesistenti prima dei due vaccini,e la debolezza estrema di un trentenne, che prima dei due vaccini non aveva, e ad una giovane donna i due vaccini le hanno rovinato il polmone sinistro, con il quale respirava bene. Sono miei concittadini, per i quali i medici locali non sanno che fare. Dato che Big Pharma non si assume responsabilità di sorta, insieme al ministero della Sanità, come da firma obbligata dei vaccinati, lei è in grado di rimetterli a posto?
Rapanelli ma solo lei conosce persone iellate causa vaccino sarà forse il cado di finirla di dire scemenze?
Il Medico dei Migliori.
Veramente Rapanelli… che percentuale di sfiga altissima tra i suoi conoscenti!!!!
Caro Rapanelli dato che conosce bene l’ andamento della pandemia, dimostrando soprattutto di avere il polso della situazione di Corridonia, ha notizia del nostro compaesano trasferito presso una terapia intensiva fuori regione?
Caro Rapanelli, posso confermare che la mia vita non è stata devastata dal covid ma dal vaccino, che ha progressivamente precipitato nell’invalidità e nella depressione mio suocero e nell’angoscia mia moglie, costretta a vaccinarsi per poterlo assistere in ospedale. Così io, per la paura di restare vedovo e nella speranza di morire prima di lei, mi son vaccinato con due dosi di Moderna, la seconda il 14 ottobre. Adesso dunque continuo ad essere un ignorante imbe.cille ma sono un ignorante
imbe.cille vaccinato. E da ignorante imbe.cille potrei postare grafici sulla mortalità globale per tutte le cause dopo la campagna vaccinale per le varie fasce d’età e mostrare come il vaccino abbia ridotto la mortalità tra i vecchi per aumentarla tra i giovani, ma ho notato che tanti preparatissimi medici non capiscono o non vogliono capire i grafici. Se poi usassi il mio account facebook per postare immagini darei dimostrazione di imbe.cillità oltre ogni limite di vergogna.
Abbi fede Pavoni, quando tutto sembrerà perduto la Scienza salverà l’Umanità con efficaci sieri antivaccino.
Allora non dovrebbe curare nemmeno :
Fumatori, consumatori di alcol, consumatori di cibi spazzatura,sedentari,chi corre in macchina, chi corre in moto, tossico dipendenti,ecc ecc
Povero Pavoni che gli hanno somministrato il vaccino Moderna !!! Se ti avessero dato il vaccino della BigPharma Pfizer ti avrebbero iniettato 30 microgrammi di mRna invece che i 100 contenuti nel Moderna. Ti ho dato un motivo in più per preoccuparti? Ti chiedo scusa.
Alla fine curerà solo Gramellini che è il Migliore di Tutti.
Corsetti, ma ti pare che non lo sapessi che era il più pericoloso? bambino mio, ti pare che alla mia età posso essere così stu.pido da aver paura della morte? ho paura dell’assurdità, dell’insensatezza, dell’orrore dei tachipirinari scambiati per scienziati… e infatti la medichessa vaccinatrice che ho incontrato all’hub mi ha solo consigliato di prendere la tachipirina in caso di reazioni febbrili…
Per il Sig. Riposati . La differenza sta nel fatto che quelle categorie di norma non insultano il medico che li ha in cura. E non pretendono, sempre di norma, di avere loro la verità in tasca
Impavido e sprezzante del pericolo nonché fulgido esempio di spiccato coraggio mostrato nell’ affrontare a mani nude e muscolo deltoide fiero innanzi il subdolo ago iniettore della MORTE NERA.
Sig. Pavoni, a prescindere dalle sue convinzioni e dagli insulti che elargisce a piene mani, le faccio tanti auguri per una pronta guarigione di suo suocero.
Bravissimo Dr.Giorgetti! Quando la scienza si scontra con il nulla gonfiato dalla presunzione…. Spero che molti altri medici seguano il suo esempio.
Francesconi, avendo letto e non su Facebook un po’ di Parerga a Paralipomena so benissimo che l’insulto disonora l’insultatore e non l’insultato. Non ricordo di aver mai insultato qualcuno, a parte Micucci, ma aveva cominciato lui. Ricordo abbastanza bene di aver ricevuto ogni genere di insulti forse giusti in senso assoluto, meno in senso relativo. Tachipirinaro non è un insulto ma è il cuore del dramma di questa pandemia. Fin dall’inizio i virologi televisivi e le istituzioni sanitarie hanno ostacolato con inspiegabile ferocia ogni tentativo di terapia farmacologica del covid. L’unico farmaco consentito è stato il paracetamolo, che allevia le malattie ma non le cura, anzi le PROLUNGA, abbassando le difese immunitarie. Cosa doveva pensare un osservatore disincantato di questo colossale errore, contro il quale solo pochissime voci si sono levate dalla classe medica?
Il vaccino forse come le centrali nucleari? demonizzato (comuni disastrati ma fieri della scritta “denuclearizzato”) contro 15 miliardi di euro spesi all’anno per comprare all’estero indispensabile energia atomica, o santificato? sarà la salvezza o la rovina? moriremo per gli effetti del vaccino, della presunta malattia o per le radiazioni nucleari? sicuramente affare del millennio per bigfarma
Pavoni, ma lei è proprio sicuro che la sua vita non sia stata devasta dal Covid? Leggendo ciò che scrive e considerando che il Covid sembra essere la causa di tutti i complotti contro cui cerca strenuamente di metterci in guardia (a proposito, la ringrazio con affetto per questo) direi che non attribuire alla “causa suprema” la responsabilità di tanto disagio sia l’ennesimo tentativo di logorroica mistificazione della realtà! E considerare addirittura “devastante psicologicamente” il doversi essere vaccinato (non si è capito bene se per solidarietà con sua moglie). ….
Beh, si prenda una bella boccata d’aria, non ci pensi, e viva sereno perché ci sono un miliardo di cause che la porteranno alla morte con molta più probabilità di un vaccino sperimentale, che modifica i geni e per di più nato da un complotto globale da cui evidentemente neppure un baluardo della libertà cone lei è riuscito a sottrarsi.. e per consolarsi, non sottovaluti il fatto che forse non protegge dal covid, ma come prende meglio il cellulare ai vaccinati………….
Cari medici,con la grande competenza che oggi tutti manifestano nel campo nel quale operate,preparatevi a fare la fine professionale dei birocciai del passato.
Logorroica mistificazione della realtà? Guardiamo la realtà dell’Istituto Superiore di Sanità, non precisamente un covo di novax.
Totale decessi negli ultimi 30 giorni: 772
• Non vaccinati: 361 (46,8%)
• Vaccinati con ciclo incompleto: 27 (3,5%)
• Vaccinati con ciclo completo: 384 (49,7%)
‘Dunque il 25% di non vaccinati presenta il 46,8% di decessi, mentre il 75% di vaccinati presenta il 53,2% di decessi.Il vaccino dà un po’ di copertura rispetto a rischio di morte. Se non desse alcuna copertura il numero dei decessi tra i vaccinati sarebbe il 21,8% più alto. Dunque è una buona notizia che il vaccino non sia inutile. Ma da qui alla narrazione che “chi non si vaccina muore e fa morire” siamo lontani parsec.
Da questo quadro che più ufficiale non potrebbe essere dovremmo trarre alcune evidenti conclusioni (questo almeno, se fossimo ancora in un paese capace di ragionare).
I vaccini non sono nelle condizioni né di bloccare i contagi né di azzerare i decessi. Non vanno neanche vicino a questi obiettivi. Anche se vaccinassimo il 100% della popolazione questa non sarebbe una strada che conduce a lasciarsi dietro le spalle il problema Covid.”
Queste sono le baggianate dei poveracci della rete, laddove il competentissimo dottor Giorgetti, nuovo eroe nazionale, scrive e sottoscrive che i vaccini sono l’unica arma per non ammalarsi. E il dottor Rossi è più amico del dottor Giorgetti che dell’ignorante e ignorata verità…
Purtroppo Lancet, invischiato in un limitato provincialismo, non riesce ad elevarsi ai siderei livelli scientifici del dottor Giorgetti…
https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(21)02243-1/fulltext