Il cartello affisso dal medico nel suo ambulatorio
«Caro paziente, il Covid ha devastato la vita umana e professionale. Fino ad oggi il vaccino è l’unica arma per non ammalarsi. Se ha qualche dubbio o timore, sono a disposizione. Se invece crede che il vaccino sia una pericolosa arma in mano alle multinazionali del farmaco con la connivenza di noi medici di famiglia è pregato di cambiare ambulatorio perché non tollero queste accuse stupide e offensive».
Amedeo Giorgetti
Questo il contenuto del cartello affisso fuori dal suo ambulatorio da Amedeo Giorgetti, medico di famiglia e nutrizionista di Recanati.
Un messaggio inequivocabile per i suo i pazienti, che è già tutto un programma. Ed è rivolto in particolare a coloro che non credono nei vaccini anti Covid e che anzi li considerano un’arma nelle mani delle grandi aziende farmaceutiche, con la collaborazione dei medici. Giorgetti, in sostanza, si è detto stanco di dover trattare con pazienti che non si limitano a esercitare il loro diritto di scelta, ma che accusano proprio i dottori di avallare la campagna vaccinale solo per fare gli interessi delle multinazionali. Per questo ha fatto la sua scelta e non intende retrocedere. La sua intenzione è quella di ricusare i pazienti No Vax direttamente all’Asur, ma solo, assicura, dopo averli curati. Oggi, contattato da Cronache Maceratesi, il medico ha preferito non rilasciare ulteriori dichiarazioni in merito.
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Non so se era opporruno,per questo nuovo medico di famiglia, affiggere questo tipo di avviso ! Credo che perdera’ molti pazienti
Forse perderà qualche paziente ma non la dignità professionale
Il ragionamento del dr. Giorgetti non fa una piega dal punto di vista della logica. Se non c’è un rapporto fiduciario fra medico e paziente è molto difficile andare avanti.
Per la perdita dei pazienti, c’è da considerare che quando quelli della mia generazione andranno in pensione, sarà molto difficile trovare un medico di base disponibile.
Posizione pienamente condivisibile .
Finalmente un professionista che sfugge alla demenziale dinamica del ‘politically correct’ ed alle deliranti applicazioni della stessa in ambito vaccinale, chiamando persone e cose col loro nome. Se i pazienti che dovesse eventualmente perdere sono quelli cui è diretto il messaggio in parola, il Dott. Giorgetti avrà solo di che rallegrarsene, non essendo pensabile che debba esercitare la professione a vantaggio di chi considera lui e gli altri medici schierati con la scienza ufficiale dei pericolosi e compiacenti mercenari.
Amedeo. Sei Un Grande !!!!
Un medico che sta violando il giuramento d’ippocrate. Da RADIARE IMMEDIATAMENTE!
Grande dr.Giorgetti i professionisti come lei sono quelli di cui abbiamo bisogno, un plauso al rifiuto di rilasciare dichiarazioni .
Ma il giuramento d’ippocrate che fine ha fatto? Un medico che andrebbe IMMEDIATAMENTE RADIATO! VERGOGNA
Grande Amedeo, hai fatto benissimo. Quando un assistito arriva a dire certe cose è ovvio che viene meno la reciproca fiducia. Liberi di andare a curarsi e a delirare altrove
Non lo conosco personalmente ma approvo totalmente il suo operato e gli auguro un buon lavoro.
Il dott. GIORGETTI, oltre alle ragioni pienamente condivisibili della ricusazione di alcuni suoi pazienti succubi delle più strampalate teorie NO VAX, nell’intervista spiega anche che non li abbandonerà fino a quando non troveranno un altro medico magari vicino alle loro idee, pertanto nessuna radiazione ..!!!
Solo il principe vive di certezze, lo scienziato vive di dubbi… se si avesse l’accortezza di guardare i dati sulla mortalità globale degli under 60 in UK, si sarebbe forse più piagnucolosi…
https://www.facebook.com/photo/?fbid=4710762878974994&set=a.147055052012489
Il medico DEVE lavorare secondo SCIENZA e COSCIENZA. Tratti il NOVAX,inquanto malato bisognoso di CURE ,rispettando Etica e Leggi dello Stato. A guarigione avvenuta,se il tipo è ancora abbarbicato alle sue credenze, lo si invita calorosamente a recarsi da un medico più capace.
E qst avrebbe fatto il giuramento di Ippocrate? Ma vergognati che è meglio. Va a laura’ barbun!!!!!!
Posizione da medico del bar dello sport. Complimenti per la deontologia… Si qualifica da solo
Bravissimo!!
Se questo cartello lo avesse affisso il mio medico, lo avrei lasciato immeditamente.
Come mai? Perchè un medico simile non ha dubbi, quando dovrebbe averne pure sulle terapie in essere: mette il suo paziente in “vigile attesa”, riempiedolo di tachipirina, per poi sbatterlo in un reparto Covid. E’ talmente certo della bontà dei vaccini, che non vede che sono sieri fasulli in via di sperimentazine, che si “sfiatano” dopo quale mese, deludendo i pazienti, e magari ammazzandoli pure, come è avvenuto con alcuni, o facedoli ammnalare seriamente, ma in massima parte lasciando loro dolori fisici (e forse psichici) che prima non avevano.
E se i dubbi sono semplicemente legati alla limitata sperimentazione e dunque conoscenza di quelle che saranno le conseguenze nel lungo termine a tali nuove tecniche di vaccinazione? A quei pazienti li cura lo stesso oppure chiederà anche a loro di cercarsi un nuovo medico, visto che non credo che lei sappia dare delucidazioni a tale dubbio???
Questa storia ha aspetti diversi, il primo, nessuno deve offendere, secondo, questo che chiamano vaccino, non lo è ancora, almeno fino al 31 dicembre 2023 quando, e non sono io a dirlo, finirà la sperimentazione. E se l’Europa stessa dice che nessuno dovrà essere obbligato né penalizzato in caso di scelta negativa, senza scomodare Ippocrate, un medico ha il dovere di curare sempre e comunque i propri pazienti. Quindi se a dover lasciare il dottore fossero pure pazienti educati, che esercitano solo un proprio diritto, questa scelta si raffigurerebbe essere un’altra via indiretta, come il Green Pass, per costringere la gente a inocularsi; nel caso, perché il suo medico di base ne è convinto, a differenza di migliaia di suoi colleghi che la pensano all’opposto. E approfitto per chiedere non solo al dottore, se non sia uno sfregio a tutto ciò che ci è stato insegnato tutta una vita, e in scienza e coscienza, obbligare a vaccinarsi persone che sono guarite dal Covid, e hanno ancora un numero di anticorpi molto superiore a quelli che si afferma spariscano dopo pochi mesi dalla vaccinazione. costringendo a ripetere le dosi, e far loro fare tamponi per poter lavorare.
Ma tanto non hanno bisogno del dottore ….. su Facebook c”é tutto il necessario!
Settimio Colasante, esatto!!!
Situazione difficile e controversa, un medico mai dovrebbe agire così….
Ma che c’entra Ippocrate?
La scelta di quale medico seguire è LIBERA: il medico in questione invita semplicemente tutti coloro che (evidentemente) gli piantano sterili polpettoni farciti di accuse alla categoria, illazioni e specializzazioni mediche prese su Facebook, ad andarsene altrove!
Libero arbitrio, ma non rompano le pxxxx. Un suggerimento ce lo avrei per il “dove” andarsene.
Il Medico in questione non si sta rifiutando di curare nessuno anzi precisa proprio il contrario.
Ma evidentemente la specializzazione presa su FB non si limita solo alla competenza sui vaccini, si estende anche alla competenza sull’applicazione del giuramento.
Io credo che, prima del medico, si debba vergognare molta altra gente.
O forse anche il concetto di vergogna è definito su Facebook?
Lui è il Messia, sia mandato subito in tivvù.
Cerchiamo di essere ragionevoli sia essendo medici dalla strepitosa, inarrivabile intelligenza sia essendo poveracci decerebrati, pippaioli su facebook. Sostenere che il vaccino sia ”l’unica arma per non ammalarsi” è una scandalosa falsità che dovrebbe far arrossire di empatica vergogna ogni lettore e invece suscita entusiastiche approvazioni, interminabili applausi, prime pagine del Corriere della Sera. I vaccinati si ammalano sia pure più leggermente, vanno in terapia intensiva sia pure più leggermente e muoiono di covid
sia pure più leggermente. Peraltro la Pfizer ha un grazioso curriculum di condanne per frodi e corruzioni e pretendere che la meravigliosa prosa del dottor Giorgetti sia sufficiente a ricostruirne la verginità è un po’ troppo superstizioso…
L’aspetto a parer mio più inquietante in tutta questa vicenda del covid è quello di averla buttata in politica.E me ne chiedo anche la ragione,e con forte preoccupazione.
Ha solo applicato il “paradosso della tolleranza:
“Il paradosso della tolleranza è un paradosso che si configura nell’ambito dello studio dei processi decisionali, enunciato dal filosofo ed epistemologo austro-britannico Karl Popper nel 1945. Esso stabilisce che una collettività caratterizzata da tolleranza indiscriminata è inevitabilmente destinata ad essere stravolta e successivamente dominata dalle frange intolleranti presenti al suo interno. La conclusione, apparentemente paradossale, formulata da Popper consiste nell’osservare che l’intolleranza nei confronti dell’intolleranza stessa sia condizione necessaria per la preservazione della natura tollerante di una società aperta.” cit. Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_della_tolleranza
Popper si sarebbe riferito evidentemente alle frange intolleranti della casta tecnocratica non alle mamme e ai papà preoccupati per la tossicità della proteina spike verso le cellule endoteliali dei loro bambini. Chi usa idranti e manganelli non è difficile da individuare…
Dopo aver cavalcato no vax, no covid, no green pass, al di là di ogni motivazione personale che ciascuno potesse avere sia stata la ragione verosimile o incredibilmente pazzesca, loro hanno visto il mucchio e lo hanno pure incrementato passando sopra ad ogni qualsiasi scrupolo pur di accattare qualche consenso. Questa volta hanno ritenuto opportuno cercare di attirare la protesta diretta al vaccino e seguenti come la prossima volta cercheranno di attirare proseliti tra quelli che riterranno che solo chi riesce a orinare sfidando la legge di gravità sia degno di entrare tra le grazie dei Salvini, Meloni e rotti, compresi anche i nostri nostrani leghisti e meloniani, come i Regionali che strizzano l’occhio ai no green pass. Quest’ultimi, hanno veramente gonfiato le gonadi nel loro insistere a perseverare agli ordini di scuderia dove non sono splendidi cavalli ma semplici stallieri. Adesso che stanno in quarantena, perché non approfittano per andare a trascorrerla in qualche isola sperduta, neanche segnata sulla cartina geografica, dove paracadutati a forza, aspettano in “vigile attesa “viveri ed eventuali soccorritori naturalmente quando i loro tamponi che non hanno, saranno negativi. Comunque ieri il giornale “Libero”, si chiama proprio così, ha scritto in prima pagina oltre alle boiate che propina ogni giorno che ora “La destra è Sì vax” e anche “Obbligati a vivere ” che si legge nell’occhiello… Naturalmente Sig. Bonfili è il motivo che ritengo perché non la politica ma certa parte da essa mal rappresentata ci si sia buttata. Però se ” prima gli italiani” e ” chiudete i porti e mandate qualche cacciatorpediniere, due incrociatori e tanti maiali…per colpire da sotto “ecc. ecc. hanno funzionato, stavolta mi sembra che qualcosa non stia andando per il verso voluto e se la Meloni non comincia a prendere qualche forte ansiolitico che la aiuti a stare zitta ed evitate boriosi strafalcioni, qualcosa in numeri perderà.
Ha detto la cosa più giusta: se non vi fidate di me, cambiate medico. In fondo nessuno è costretto ad avere un determinato medico. Bravo.
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso l’ambulatorio del dottor Giorgetti e il Verbo era il Dottor Giorgetti.
Giovanni 1,1.
L’efficacia del vaccino,e non credo di sbagliare,è questione puramente scientifica sulla quale la politica è violentemente entrata senza averne alcun titolo,condizionandone pesantemente l’utilizzo.Tutto ciò mi fa diventare sempre più consstente il sospetto che l’origine della pandemia sia un fatto politico assolutamente spregiudicato.
Il ragionamento del dottor Giorgetti non fa una piega mi pare. Appellarsi al giuramento di Ippocrate mi pare… ipocrita!
E dai commenti degli sdegnati mi sembra sia evidente uno stato confusionale davvero dilagante. La conferma del ragionamento del medico, invece, è proprio tra i questo interventi. Esiste infatti una dicotomia incolmabile, almeno per una persona mediamente intelligente, tra i metodi di cura offerti da chi si affida alla scienza e quelli pretesi da chi cerca di dimostrare le proprie tesi incollando link di Facebook. C’è un deficit di coerenza evidente in queste pretese…
La medicina è un arte, forse tra le più sublimi
“Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte.”
Sono queste le parole che stanno nel cuore del giuramento di Ippocrate, universalmente considerato come il padre della medicina.
Non la chiama scienza, ma arte.
“La vita è breve, l’arte è vasta, l’occasione fuggevole, l’esperienza fallace, il giudizio difficile”
Nuovamente in quest’altra sua affermazione, Ippocrate menziona la medicina come arte, non solo ma associa a due parole come esperienza e giudizio, tipiche del metodo scientifico, aggettivi ben precisi: fallace e difficile.
Che arte è quella medica? Secondo Ippocrate è l’arte di ristabilire l’equilibrio, l’armonia, la salute.
Il vero artista deve essere sempre pure artigiano, per realizzare appieno personalmente ciò che la sua mente via via gli suggerisce: gli ingredienti del pittore sono i colori, i loro impasti e combinazioni per realizzare le proprie intenzioni, così come il medico deve saper combinare diversi elementi ed ingredienti per ristabilire la salute.
Sono molte le variabili che il medico deve gestire e riarmonizzare tra loro: i diversi parametri fisiologici, gli aspetti psicologici, la relazione con l’ambiente e con le altre persone. Tutti elementi che contribuiscono alla rimessa in salute del paziente. L’arte è vasta. La chiave per un’artista della medicina è l’intuizione nella quale tutti questi parametri si combinano per dare un quadro preciso del paziente ed una conseguente cura, da vedersi non solo come farmacologica me letteralmente come cura della vita. Ma l’intuizione viene e se ne va in un’attimo, l’occasione è fuggevole.
Sebbene l’esperienza sia fondamentale nella crescita del medico, abbandonarsi ad essa sarebbe fatale, priverebbe della capacità di osservare ed ascoltare, di entrare in contatto con l’unicità del paziente. L’esperienza è fallace.
Infine il giudizio difficile laddove intorno alla parla giudizio gravitano significati come parere, opinione, pronostico, prognosi, discernimento ma anche senno, prudenza, saggezza.
Un giudizio, quello inteso in questi termini, che secondo Ippocrate deve essere fatto proprio da ciascuna persona come base per il mantenimento della propria salute: “lavorare, mangiare, bere, dormire e amare: tutto deve essere misurato – (fatto con giudizio)”.
Un concetto che va nella direzione di responsabilizzare il paziente e chi gli sta intorno, senza delegare la propria salute totalmente al medico: “non solo il medico deve fare ciò che è opportuno, ma anche il malato, coloro che lo assistono e tutti gli altri.”
Vista in questi termini la medicina è un arte, forse tra le più sublimi.
Vedete anche nel vostro medico i tratti di quest’artista?
Veramente le pieghe nel ragionamento del Giorgetti esistono. Si può ricusare un paziente solo per gravi motivi. Che dubitare dell’opportunità di una terapia genica sulle persone sane sia un grave motivo è spiegato dal Giorgetti col suo sospettare un’idea presente nella mente del paziente di una possibile connivenza dei medici di base con il business truffaldino delle big pharma. Dunque secondo il Giorgetti tutti i medici di base dotati di dignità, amor proprio e senso dell’onore dovrebbero ricusare sdegnosamente ogni non vaccinato. Sembra estranea alla weltanschauung del dottor Giorgetti la possibilità dell’esistenza della buonafede. Resta da capire se sia compatibile con l’onorabilità di un veterinario accettare tra i propri pazienti i non vaccinati.
Pavoni, mi sa che stavolta ha letto il gruppo Facebook sbagliato. Quello che scrive nell’ultimo commento è fuorviante ed inesatto. Se è una persona seria deve approfondire e smetire perché c’è sempre il rischio che qualcuno impressionato dai suoi paroloni ad effetto la segua e ne paghi care le conseguenze!
La medicina si occupa di diagnosticare un’eventuale malattia in un individuo e di realizzarne la cura. L’oggetto dell’osservazione della medicina è il singolo individuo sul quale agisce direttamente operando caso per caso.
L’igiene non si occupa di curare malati, ma di prevenire malattie in individui sani. Non agisce sui singoli individui ma sulle masse.
L’igiene, diversamente dalla medicina, non valuta i suoi risultati sui singoli individui. Ma per capire l’efficacia di un’azione igienica bisogna valutare delle statistiche. In parole più semplici produrre e interpretare dei grafici.La vaccinazione è una norma igienica, non medica. Perché opera su individui sani a livello di massa, e la sua azione si valuta a livello statistico. In altre parole, l’esperienza media di un medico (abituato ad agire sui singoli individui) non è in nessun modo adeguata alla valutazione dell’efficacia di un vaccino.
Pertanto, chiedere ad un medico (che non ha un’esperienza specifica) valutazioni su un vaccino non ha nessun senso.
Il medico tuttavia, la stragrande maggioranza delle volte non si sottrae ad offrire la propria opinione. Non per competenza, ma per perpetuare quella comodissima percezione che l’uomo medio ha della sua figura.
L’uomo di scienza viene sempre percepito come un portatore di verità, o comunque come un esperto ad ampio spettro.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=5793192277398710&set=a.147055052012489
Fatti non pugnette…
https://sfero.me/article/eccesso-di-mortalita-generale-nuovi-dati-da-tutto-il-mondo-confermano-la-correlazione-con-i-sieri-covid
Sic transit gloria mundi.
L’errore è stato nostro, Giorgi, non c’è mai stato nessun complotto. C’è sempre stato un défilé…
https://twitter.com/ezralevant/status/1592365073615376384
Peccato però perché stavolta i Grandi della Terra oltre che sfilare avrebbero potuto farsi vedere danzare “come le balinesi nei giorni di festa.
Thomas Bernhard, non precisamente un pippaiolo di Facebook, già nel 1967 aveva osservato: ” I medici nella loro maggioranza non praticano la ricerca etiologica e si regolano totalmente in base agli schemi terapeutici più grossolani. Non essendo altro che ipocriti prescrittori di medicine evitano lo studio della componente psichica degli uomini, i quali, inermi e bisognosi, seguendo una tradizione sciagurata, si affidano ad essi anima e corpo. I medici sono pigri e vigliacchi e mettersi nelle loro mani significa mettersi nelle mani del caso e di una totale mancanza di sensibilità, insomma di una pseudoscienza. I medici
nella loro maggioranza sono lavoratori non qualificati della medicina, i più grandi mistificatori. Non c’è niente di più inquietante della medicina.”
https://twitter.com/Adriano72197026/status/1723798811372351974