Tornano i contagi e tornano anche dove la prima ondata aveva creato più di un problema. Due anziani, ospiti forzati di una struttura ospedaliera di Treia, sono risultati positivi al Covid e la questione sta facendo discutere ed anche molto riproponendo il dibattito sulla obbligatorietà, non ancora imposta, che il personale sanitario sia vaccinato. Come da protocollo la direzione ospedaliera sta verificando la situazione e le possibili fonti di contagio, situazione allarmante già di per sé ed ancora di più se si considera il fatto che si tratta di persone in una struttura sanitaria che dovrebbe essere protetta. Non ci sono notizie ufficiali sul numero del personale sanitario che non si è vaccinato, l’Asur regionale è al lavoro oramai da due mesi su questo versante e prima o poi è possibile che arrivi anche ad ufficializzare la situazione prendendo le decisioni indicate dalla norma. A Treia, come probabilmente in molte altre strutture sanitarie, c’è personale sanitario non vaccinato: due in particolare. Secondo alcune fonti si tratterebbe di una persona che non può vaccinarsi e di un’altra che sarebbe apertamente no vax: sarà sicuramente la direzione sanitaria dell’Area Vasta 3 dell’Asur a capire cosa (di nuovo, o forse di vecchio) abbia causato il contagio di due anziani degenti della struttura di Treia, fatto sta che si continua a chiedere il rispetto delle regole agli altri quando sarebbe bene farlo anche in casa propria. Intanto – come informa la direzione di Area Vasta 3 in una nota firmata dalla dirigente Daniela Corsi – «proseguono gli appuntamenti con la campagna di vaccinazione tramite postazione mobile. La direzione di Area Vasta 3 informa che nelle giornate del 14-18-19-21-28 agosto dalle 9 alle 12 o 14 verranno garantite le sedute vaccinali con il camper rispettivamente a Porto Recanati, Civitanova e Porto Potenza. Nel dettaglio il 14 agosto a Porto Recanati (9-12) zona lungomare sud Piazza Giovanni XXIII, il 18 agosto a Civitanova (9-14) zona Varco a Mare palazzina liberty sud, il 19 agosto Civitanova stesso orario e luogo, il 21 agosto Civitanova (9-12) stesso luogo, infine il 28 agosto Potenza Picena (9-12) in via Olimpia alla sede comunale del circolo tennis».
Ma se i due operatori sanitari non sono positivi e quindi nn possono aver contagiato nessuno, perché si punta il dito contro di loro? Nuovo tipo di caccia alle streghe? La dittatura sanitaria sta facendo passi da giganti. Io sono vaccinata, ma rispetto chi decide diversamente, visto che la Costituzione lo concede!!
Prendo atto del contenuto poco chiaro di questo articolo e, riservandomi di approfondire la questione nel merito, desidero preliminarmente precisare quanto segue:
1) Il reparto di cure intermedie, dove probabilmente si sono sviluppati i contagi, e’ un’eccellenza dove vengono citati sua pazienti terminali che pazienti con necessità risbilitative;
2) Al Reparto di cure intermedie tutto il personale e’ rigorosamente sia vaccinato che attentissimo all’applicazione della profilassi anti Covid-19;
3) Escluderei quindi a priori che i contagi all’interno del reparto di cure intermedie di siano sviluppati attraverso il personale infermieristico o sanitario permanentemente distaccato nel reparto in questione;
4)Considerato che del personale viene regolarmente trasferito dal locale reparto di riabilitazione sito al primo piano (con particolare riferimento al personale addetto alle terapie di riabilitazione impartite) a taluni pazienti del reparto di cure intermedie, non è possibile escludere che il personale in questione abbia veicolato i contagi in questione. Non escluderei quindi che i terapisti trasferiti dal locale reparto riabilitazione, specie nel periodo feriale estivo, potessero non risultare vaccinati con la possibilità che fossero proprio loro i veicoli dell’avvento contagio, con chiare responsabilità da parte dei funzionari addetti alla gestione di tali trasferimenti interni.
Mi permetto di sollevare questi dubbi per completezza di analisi di un incidente che viene a mio avviso attribuito con troppa disinvoltura ad un reparto, quello di cure intermedie, purtroppo penalizzato prima da una chiusura protrattasi oltre il verosimile e ora chiaramente e ingiustamente sotto la lente di ingrandimento, visto che gli anziani a cui la notizia si riferisce vengono consuetudinsrismentevtrattsti proprio al reparto cure intermedie dove – lo ripeto – il personale sanitario in sevizio e’ interamente vaccinato.
Non e’ dato conoscere se invece il personale trasferito internamente dal reparto di Riabilitazione al reparto cure intermedie per intervenire su pazienti appunto degenti sl reparto cure intermedie fosse regolarmente vaccinato o eventualmente positivo al Covid.
Da quanto risulta a prima vista, talune recentissime decisioni da parte del reparto riabilitazione di privarsi improvvisamente – non so se per ferie o altro – di personale addetto, destano talune preoccupazioni da chiarire.
Sono certo che la professionalità e attenzione sino ad ora dimostrata dal reparto cure intermedie, attraverso il proprio staff, sia vaccinato che dedito da tempo alla cura e profilassi degli anziani ricoverati, prevarranno nel continuare ad affermare il fiore all’occhiello dell’Ospedale di Treia.
Mi auguro che lo stesso valga per il reparto di riabilitazione di cui purtroppo non conosco se viga o meno il principio della vaccinazione di tutto il personale addetto, tra l’altro migrante verso altri reparti tra cui le cure intermedie.
Tanto vi dovevo, riservandomi di approfondire l’argomento che contribuisce a denigrare le eccellenze di una Treia già indebolita da una progressiva è inspiegabile “desertificazione” fel Centro Storico e non solo.
Questo articolo è terribile. Una sorta di programmazione neuro linguistica per insinuare che persone sane e non vaccinate siano assolutamente la causa del contagio. Sempre più imbarazzanti e megafono di “preoccupanti derive”.
Poichè leggo e ascolto in TV che anche i vaccinati sono portatori di virus ancora di più incazzati poichè non potendo fare danni sul vaccinato sono costretti a trovarsi un non vaccinato da ammazzare, al punto che, però, ci sono vaccinati che, terrorizzati, vanno in giro con la mascherina messa pure in auto, non sarebbe il caso che nelle TV pubbliche si facesse finalmente un dibattito aperto tra i “pro questo vaccino” e i “contro questo vaccino”, considerato “sperimentale”?
In più si sta organizzando una task-force di monatti ideologizzati con a capo il generale con la piuma sul cappello in tuta mimetica da battaglia, addestrata a scovare i non vaccinati ovunque essi siano, vaccinarli con la forza e poi metterli al rogo.
Vaccinare i bambini! – si ordina. Se poi i pargoli dovessero avere dei problemi futuri, come paventano i luminari “no-vax sperimentali”, non accadrà che padri e nonni vadano poi in giro a cercare il pediatri “pro-vax” ai bambini?
E come la mettiamo con i colpiti dal “green pass” a causa di scelte discutibili e discriminatorie da parte del governe Draghi e di alcune regioni?
Io non ho paura del Covid, ma della miseria che sta avanzando.
Annie Seri si fa presto a dire sanitario non vaccinati a casa.... a-periodo covid anche sopra le proprie forze hanno lavorato duramente in clima di forte tensione...tutti facevano comodo, questo non mi sembra un buon riconoscimento b- se tutti i sanitari non vaccinati vengono veramente sospesi....allora sarà un bel problema, gli ospedali chiuderebbero molti reparti x carenza di assistenza
Potrebbe essere una delle soluzioni di cui si sente parlare ma 1) lobbligatorietà ancora non cè (che poi sia giusto o sbagliato non sta a me deciderlo); 2) uno dei due non si può vaccinare
Ma se i due operatori sanitari non sono positivi e quindi nn possono aver contagiato nessuno, perché si punta il dito contro di loro? Nuovo tipo di caccia alle streghe? La dittatura sanitaria sta facendo passi da giganti. Io sono vaccinata, ma rispetto chi decide diversamente, visto che la Costituzione lo concede!!
Prendo atto del contenuto poco chiaro di questo articolo e, riservandomi di approfondire la questione nel merito, desidero preliminarmente precisare quanto segue:
1) Il reparto di cure intermedie, dove probabilmente si sono sviluppati i contagi, e’ un’eccellenza dove vengono citati sua pazienti terminali che pazienti con necessità risbilitative;
2) Al Reparto di cure intermedie tutto il personale e’ rigorosamente sia vaccinato che attentissimo all’applicazione della profilassi anti Covid-19;
3) Escluderei quindi a priori che i contagi all’interno del reparto di cure intermedie di siano sviluppati attraverso il personale infermieristico o sanitario permanentemente distaccato nel reparto in questione;
4)Considerato che del personale viene regolarmente trasferito dal locale reparto di riabilitazione sito al primo piano (con particolare riferimento al personale addetto alle terapie di riabilitazione impartite) a taluni pazienti del reparto di cure intermedie, non è possibile escludere che il personale in questione abbia veicolato i contagi in questione. Non escluderei quindi che i terapisti trasferiti dal locale reparto riabilitazione, specie nel periodo feriale estivo, potessero non risultare vaccinati con la possibilità che fossero proprio loro i veicoli dell’avvento contagio, con chiare responsabilità da parte dei funzionari addetti alla gestione di tali trasferimenti interni.
Mi permetto di sollevare questi dubbi per completezza di analisi di un incidente che viene a mio avviso attribuito con troppa disinvoltura ad un reparto, quello di cure intermedie, purtroppo penalizzato prima da una chiusura protrattasi oltre il verosimile e ora chiaramente e ingiustamente sotto la lente di ingrandimento, visto che gli anziani a cui la notizia si riferisce vengono consuetudinsrismentevtrattsti proprio al reparto cure intermedie dove – lo ripeto – il personale sanitario in sevizio e’ interamente vaccinato.
Non e’ dato conoscere se invece il personale trasferito internamente dal reparto di Riabilitazione al reparto cure intermedie per intervenire su pazienti appunto degenti sl reparto cure intermedie fosse regolarmente vaccinato o eventualmente positivo al Covid.
Da quanto risulta a prima vista, talune recentissime decisioni da parte del reparto riabilitazione di privarsi improvvisamente – non so se per ferie o altro – di personale addetto, destano talune preoccupazioni da chiarire.
Sono certo che la professionalità e attenzione sino ad ora dimostrata dal reparto cure intermedie, attraverso il proprio staff, sia vaccinato che dedito da tempo alla cura e profilassi degli anziani ricoverati, prevarranno nel continuare ad affermare il fiore all’occhiello dell’Ospedale di Treia.
Mi auguro che lo stesso valga per il reparto di riabilitazione di cui purtroppo non conosco se viga o meno il principio della vaccinazione di tutto il personale addetto, tra l’altro migrante verso altri reparti tra cui le cure intermedie.
Tanto vi dovevo, riservandomi di approfondire l’argomento che contribuisce a denigrare le eccellenze di una Treia già indebolita da una progressiva è inspiegabile “desertificazione” fel Centro Storico e non solo.
AntonioCB
Questo articolo è terribile. Una sorta di programmazione neuro linguistica per insinuare che persone sane e non vaccinate siano assolutamente la causa del contagio. Sempre più imbarazzanti e megafono di “preoccupanti derive”.
Ma non erano immunizzati dal super-stra-efficace vaccino?
Poichè leggo e ascolto in TV che anche i vaccinati sono portatori di virus ancora di più incazzati poichè non potendo fare danni sul vaccinato sono costretti a trovarsi un non vaccinato da ammazzare, al punto che, però, ci sono vaccinati che, terrorizzati, vanno in giro con la mascherina messa pure in auto, non sarebbe il caso che nelle TV pubbliche si facesse finalmente un dibattito aperto tra i “pro questo vaccino” e i “contro questo vaccino”, considerato “sperimentale”?
In più si sta organizzando una task-force di monatti ideologizzati con a capo il generale con la piuma sul cappello in tuta mimetica da battaglia, addestrata a scovare i non vaccinati ovunque essi siano, vaccinarli con la forza e poi metterli al rogo.
Vaccinare i bambini! – si ordina. Se poi i pargoli dovessero avere dei problemi futuri, come paventano i luminari “no-vax sperimentali”, non accadrà che padri e nonni vadano poi in giro a cercare il pediatri “pro-vax” ai bambini?
E come la mettiamo con i colpiti dal “green pass” a causa di scelte discutibili e discriminatorie da parte del governe Draghi e di alcune regioni?
Io non ho paura del Covid, ma della miseria che sta avanzando.