In centro a Macerata nel primo giorno senza l’obbligo di indossare la mascherina
di Francesca Marchetti (Foto di Fabio Falcioni e Federico De Marco)
Primo giorno senza l’obbligo di mascherine all’aperto: a Macerata in tanti preferiscono continuare a tenerla come forma di cautela, a Civitanova invece la maggioranza delle persone ha deciso di non utilizzarla più.
Sofia Menichelli
MACERATA – Nel capoluogo la reazione delle persone alle nuove disposizioni è molto cauta, questa mattina almeno metà dei cittadini, turisti, studenti e studentesse passeggiavano indossando il dispositivo di protezione, abbassandola solo se seduti sulle panchine o al bar.
«Porto la mascherina all’aperto per proteggere in primis gli altri e me stessa, poi perché ormai mi sono abituata e la porterò almeno questa settimana – dice Sofia Menichelli, studentessa dell’università di Macerata – Anche la maggior parte delle mie amiche pensa di indossarla ancora».
Claudio e Iside sono una coppia in visita da Monza, e sono il perfetto esempio dell’equilibrio di opinioni registrate in città.
Iside e Claudio da Monza
«Ho la mascherina anche se siamo in piazza perché ho i miei timori personali e sono ancora un po’ cauta» confessa la signora Iside, mentre il marito Claudio dice «Penso che il momento cruciale sia passato e che all’aperto si può fare a meno di portarla. Sono vaccinato come mia moglie, ritengo di essere abbastanza protetto così».
«La fine dell’obbligo è indubbiamente gradito perché col caldo la mascherina pesa – dice Teresa Marcozzi, seduta insieme al marito in piazza Mazzini – ma penso che dobbiamo essere ancora molto prudenti. All’aperto dobbiamo auto controllarci». Della stessa opinione è il marito, Alberto Marcolini: «All’aperto va bene senza mascherina purché non si creino assembramenti, però poi chi controlla? Sta alla coscienza personale. Per gli spazi chiusi penso che sarà necessaria ancora a lungo, con tutte queste varianti».
Alberto Marcolini e Teresa Marcozzi
E i più piccoli cosa ne pensano? «Senza mascherina è la felicità. All’aperto non la metto, per andare in pizzeria o nei negozi sì» dice Valerio, 10 anni, subito seguito dall’amico e coetaneo Antonio: «Per giocare o stare all’aperto con gli amici non uso la mascherina, nemmeno prima la usavamo. Solo se c’è molta gente la metto».
CIVITANOVA – Nella città costiera questa mattina di persone con le mascherine se ne contavano poche. Frutto delle nuove disposizioni, ma non propriamente una novità nella città costiera perché ormai da almeno una settimana l’uso del presidio è diventato sempre più raro. Tante le persone che, ormai da giorni, passeggiavano su corso Umberto o sui lungomare della città senza indossare le mascherine. Forse anche per via del tanto caldo e della difficoltà a respirare usando la mascherina. Questo il trend e dunque questa mattina in città di mascherine se ne sono viste poche, qualcuno che per precauzione ha continuato ad indossarla. In spiaggia invece era ormai un optional da tempo, non tanto per chi sta sdraiato al sole (si poteva togliere mantenendo la distanza di sicurezza) quanto per chi faceva passeggiate sul bagnasciuga.
Una libertà maggiore l’abolizione dell’obbligo della mascherina, ha spiegato il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, che «Accogliamo con grande piacere. È un segnale importante perché significa che la situazione pandemica sta migliorando notevolmente. Però questa libertà non deve essere un “liberi tutti” – ha detto ancora il primo cittadino – ma dobbiamo impegnarci ancora di più per mantenere questo privilegio. Sbagliamo se pensiamo che oggi il Covid sia sparito dalla circolazione, ovviamente senza fare allarmismo. In ogni caso dobbiamo continuare a fare attenzione agli assembramenti. In questo caso penso che sia opportuno indossare ugualmente la mascherina. Ma comunque rimane alla sensibilità e responsabilità dei singoli».
Le immagini di questa mattina a Macerata:
Le immagini di Civitanova questa mattina:
Sabato sera Civitanova strapiena, la indossava uno su 10. In compenso, un automobilista su 3 ancora la indossa quando sta in macchina da solo
Da un po' che nn le portano le mascherine.!
Sulla costa in generale Non la portavano neanche prima a ottobre ci rifanno chiudere con la varietà Delta e ricominciamo da capo così lentroterra si attacca sempre cornuto e mazziato
Cautela te lo prendi uguale anche con tre museruole
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Io la mascherina me la terro’ ancora sulla bocca xche’ c’e’ la variante DELTA e la togliero’ fino quando sara’ tutto finito questo incubo.
!8 luglio 2020
Ciarapica il camaleontico sindaco che di sicuro non fa allarmismo : “Siamo ripartiti bene dopo il covid”.
E con lui cerano tutti, dal ghirlandaio al sagrestano , prima delle elezioni regionali a cui si era avvicinato con l’astuzia di un Cesare Borgia però in piena sbornia cecando di eliminare tutti a cominciare d’Acquaroli e segando gli amici più vicini, indiscutibili il giorno prima, pronti per il boia il giorno dopo. E ancora insiste, bramoso, credulone soprattutto, fervente credente dei suoi nuovi dei, Gasparri, Tajani e Berlusconi che lui, il giovane Silvio sicuro prossimo Presidente della Repubblica vorrebbe, racconta Tajani, al parlamento poi magari ministro per le doti politiche, direzionali, costruttive, illuminanti come luci intermittenti emesse da lampadine variamente colorate, un faro psichedelico per i marinai a cui se potesse leverebbe pure il porto sostituendoli con i meccanici di esotici miliardari o timonieri di presidenti sportivi. Buona giornata sindaco.
[…]
Manca, perciò, un qualsivoglia presupposto legislativo su cui fondare la delibera del Consiglio dei Ministri del 31.1.2020, con consequenziale illegittimità della stessa per essere stata emessa in violazione dell’art. 78, non rientrando tra i poteri del Consiglio dei Ministri quello di dichiarare lo stato di emergenza sanitaria.
In conclusione, la delibera dichiarativa dello stato di emergenza adottata dal Consiglio dei Ministri il 31.1.2020 è illegittima per essere stata emanata in assenza dei presupposti legislativi, in quanto non è rinvenibile alcuna fonte avente forza di legge, ordinaria o costituzionale, che attribuisca al Consiglio dei Ministri il potere di dichiarare lo stato di emergenza per rischio sanitario.
A fronte della illegittimità della delibera del CdM del 31.01.2020, devono reputarsi illegittimi tutti i successivi provvedimenti emessi per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID.19.
[…]
Oltre a ciò, in via assorbente, si deve rilevare, a parere di questo giudice e non solo, come da argomentazioni di eminenti costituzionalisti e ex presidenti della Corte Costituzionale (Cassese, Baldassarre, Marini, Cartabia, Onida, Maddalena), oltre che da decisioni di giudici di merito (Frosinone, Roma, Reggio Emilia), anche la indiscutibile illegittimità del DPCM del 8/3/2020 (come pure di quelli successivi emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri)
[…]
Dalla sentenza del Tribunale di Pisa del 17/03/2021
a New Dubai semo piu sverdi…