«Disponibile solo l’Astrazeneca,
accettato per paura del Covid»
E c’è chi rinuncia a vaccinarsi (Foto)

DA MACERATA A SAN SEVERINO oggi era disponibile solo il farmaco prodotto dall'azienda un cui lotto è stato ritirato. La rabbia di una insegnante in pensione: «A Mattarella hanno dato il Moderna, perché non ce n'è per tutti?». Barbara Mogianesi ha accompagnato i suoceri: «Hanno più di 90 anni, non me lo sento di farglielo fare». Andrea Liberati: «Mia nonna ha 85 anni, sto cercando di capire se posso riprenotare per un altro tipo». La maggior parte delle persone nel capoluogo ha comunque deciso di vaccinarsi. Nella città settempedana invece gli anziani hanno rinunciato in blocco

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Una donna che deve sottoporsi al vaccino ritira il numero. Di fronte a lei il cartello che indica qual è l’unico farmaco disponibile oggi

 

di Gianluca Ginella e Monia Orazi (Foto di Fabio Falcioni)

«Oggi solo Astrazeneca» avvisa un cartello al centro di vaccinale di Macerata sul retro della chiesa Santa Madre di Dio. Ieri proprio lì sono state ritirate le dosi della partita di vaccino dopo lo stop dell’Agenzia italiana del farmaco. Questa mattina su 160 persone che avevano appuntamento per fare il vaccino, una ventina ha preferito rinunciare, 15 non si sono presentate e 18 non erano idonee alla somministrazione. Ad attendere di fare il vaccino oggi c’erano insegnanti e persone over 80 anni, spesso accompagnate da nipoti, figli, nuore.

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Barbara Mogianesi parla con i suoceri per decidere se fare o meno la vaccinazione

Per qualcuno ricevere una dose di Astrazeneca non è un problema, per altri sì e c’è chi preferisce rinunciare mettendosi però a rischio di entrare in un labirinto di burocrazia, a partire dal fatto che «rinunciando al vaccino non si può riprenotare online e bisogna chiamare il numero verde – spiega Barbara Mogianesi, che questa mattina ha accompagnato i suoceri a sottoporsi al vaccino -. Hanno più di 90 anni e a fargli fare l’Astrazeneca però non me la sento. Non sono convita anche se il medico dice che possono farlo. Il problema è che non sanno quando torna Pfizer e Moderna. Anche perché non sono la figlia e c’è anche uno dei figli che non è d’accordo con il fargli fare la vaccinazione. Se avessi dovuto farlo io non avrei avuto problemi». Alla fine hanno rinunciato a fare il vaccino.

Tra chi ha deciso di sottoporsi alla dose c’è Floriana Ranieri Quagliani, una insegnante in pensione, che non ha preso bene quel cartello comparso al centro vaccinale sull’unico farmaco disponibile: «Ci siamo trovati di fronte al fatto compiuto, ci hanno informato che l’unico vaccino disponibile era l’Astrazeneca anche per gli over 80.

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Una donna ritira il biglietto

Io ho deciso di accettare questo vaccino solo per paura del Covid. So che avremmo dovuto ribellarci, c’era gente in carrozzina, ci hanno trattato come carne da macello. E’ stata una cosa vergognosa, sono arrabbiata. Perché non hanno sospeso la somministrazione? Noi anziani non possiamo essere trattati in questo modo. In questo momento continuiamo a sostenere le nostre famiglie, ci occupiamo dei nipoti in dad visto che i genitori devono lavorare, ci prendiamo cura di loro e poi veniamo tutelati in questo modo? Il presidente della Repubblica ha fatto giustamente il vaccino Moderna, perchè non c’è un Moderna per tutti noi?». Andrea Liberati ha accompagnato la nonna, 85enne: «Sto provando a chiamare il medico di base se possibile riprenotare la vaccinazione visto che oggi c’è solo l’Astrazeneca. Anche perché all’inizio per gli anziani era previsto solo il vaccino Pfizer (mentre Astrazeneca fino a qualche settimana fa era indicato solo per persone con meno di 55 anni, ndr)».

Vaccinazione_SoloAstraZeneca_FF-7-650x433Cesare Luciani ha invece 81 anni e questa mattina è andato a chiedere informazioni perché domani deve sottoporsi alla dose di richiamo: «Vorrei sapere se ci sarà lo Pfizer. Mi hanno detto che non lo sanno e che è uguale. Ma come uguale? Se la prima dose che ho fatto è la Pzifer anche la seconda dose dovrebbe essere sempre della Pfizer». Ivana Cocciarini ha accompagnato la suocera, Annita Paolini, 84 anni: «Non siamo preoccupate perché ci sono stati 3 casi su moltissime dosi. Tutt’al più sarà la quarta vittima – scherzano sia lei che la suocera -. Diciamo che i problemi con i vaccini accadono anche con quelli che vengono somministrati da bambini». Nessun problema a vaccinarsi anche per Manuel Orazi, docente universitario: «Non sono preoccupato. Anche perché secondo il medico di una delle vittime non c’è un nesso di causalità».

 

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Il docente Manuel Orazi

 

ENTROTERRA – Da Macerata a San Severino dove stamattina c’era solo Astrazeneca disponibile. Una sorpresa per qualche decina di pensionati che sono stati accompagnati da figli e familiari, pronti con i moduli in mano per vaccinarsi, si sono messi in fila all’esterno del cinema Italia di San Severino, prendendo il numero dal distributore esterno.

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Vaccinazioni a San Severino

Di fatto le circa ottanta vaccinazioni di anziani che si svolgono giornalmente a San Severino, slitteranno a nuove date. Fuori dal cinema questa mattina nessuno degli anziani in lista ha voluto saperne di vaccinarsi con Astrazeneca, ed è stato aiutato dal personale presente, a prendere un nuovo appuntamento. Da domani si apre a San Severino la fase dei richiami per coloro che si sono vaccinati a partire dagli ultimi giorni di febbraio, la stessa cosa accadrà a Camerino da domenica prossima. In molti si stanno preoccupando che ci siano effettivamente dosi disponibili per la seconda vaccinazione, indispensabile a dare piena efficacia alla copertura vaccinale dei vaccini Pfizer, inoculati negli anziani di età superiore agli ottanta anni. Qualcuno lungo la fila di attesa fuori dal punto vaccinale, ha anche ipotizzato che la mancanza di vaccini Pfizer di oggi, possa essere dovuta al fatto che si siano volute conservare le dosi per garantire il richiamo a coloro che hanno già avuto la prima vaccinazione.

vaccinazioni-san-severino-3-650x488 Il punto vaccinale di Camerino invece nella giornata di oggi non aveva vaccinazioni in lista, torna ad essere operativo domani.

Un altro allarme, segno del riacutizzarsi della pandemia, giunge dall’entroterra. Nelle farmacie locali iniziano a scarseggiare le bombole di ossigeno, fattore legato alle forniture di ossigeno, segno del fortissimo aumento di domanda, dovuto all’impennarsi di casi, che non risparmia i paesi più piccoli. Intanto in area vasta 3 due operatori scolastici, vaccinati nei giorni scorsi con AstraZeneca cercando di sapere a che lotto appartiene il loro vaccino, si sono accorti di non avere il certificato rilasciato al termine della vaccinazione e lo hanno segnalato alle autorità sanitarie.

Vaccinazione_SoloAstraZeneca_FF-5-e1615561709762-650x581PERCHE’ LO STOP – Il ritiro del lotto Astrazeneca è arrivato ieri, in Italia, dopo alcune morti sospette avvenute nella Penisola. Quella di un militare della Marina in servizio ad Augusta (Siracusa), Stefano Paternò, 43 anni, morto per un arresto cardiaco dopo essersi sottoposto il giorno precedente alla prima dose di vaccino dal lotto bloccato. Un’altra morte sospetta, questa volta a Catania, è quella di Davide Villa, 50, agente della Squadra mobile. Pure lui aveva ricevuto la dose del vaccino dal lotto ritirato (è scomparso 12 giorni fa). A Trapani è morto il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Maniscalco, 54. Ha avuto un infarto 48 ore dopo aver fatto il vaccino. In questo caso però l’autopsia avrebbe escluso qualsiasi nesso di causa ed effetto. A Napoli è morto un operatore scolastico di 58 anni. Nel suo caso la dose di vaccino non apparteneva al lotto bloccato (le indagini sono in corso da parte della procura di Nola).

 

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