Alberto Cicarè ieri davanti al centro vaccinale di via Capuzi
«La diffusione del Covid-19 non si ferma, anzi progredisce anche a causa di scelte contraddittorie, troppo spesso sbagliate delle autorità pubbliche. Nessuno è al sicuro fino a che tutti non avranno accesso a cure e vaccini sicuri ed efficaci. Abbiamo tutti diritto a una cura. Noi chiediamo che lo Stato e la Commissione europea facciano tutto quanto in loro potere per rendere i vaccini e le cure anti-pandemiche un bene pubblico globale, accessibile gratuitamente a tutti e tutte». Sono le parole di Alberto Cicarè, consigliere di Strada comune che ieri era a protestare davanti al centro vaccinazioni di via Capuzi a Macerata, nella giornata d’azione globale promossa anche da Potere al Popolo per dire no ai profitti sulla pandemia. «E’ ora di chiedere la massima trasparenza su efficacia e sicurezza dei vaccini, sui costi, sui contributi pubblici alle aziende produttrici – dice Cicarè – Dopo tutto quello che abbiamo passato e stiamo passando, non è tollerabile che ci siano speculazioni sulla nostra sofferenza. Siamo stati al centro vaccinazioni di Via Capuzi anche perché ci ha profondamente indignato ciò che abbiamo sentito, a proposito di ritardi nella somministrazione a causa del pericolo di assembramenti e della scarsità delle dosi. Una decisione, quella dell’Asur, inaspettata e imprevedibile, che ha creato ulteriore, grave confusione e delusione in un tessuto sociale già profondamente provato. E’ evidente che in vista di un auspicabile aumento del ritmo delle vaccinazioni occorre prevedere l’utilizzo di strutture e di servizi adeguati all’enorme, essenziale sforzo di protezione della popolazione; ci chiediamo allora perché non sia possibile individuare altri siti, pubblici o privati, adatti allo scopo. Ci sembra anche che il livello di informazione della cittadinanza circa la programmazione delle vaccinazioni sia scarso e confuso – aggiunge il consigliere – a fronte di una situazione che richiede la massima chiarezza e trasparenza. Presenteremo un ordine del giorno urgente per chiedere al sindaco di intervenire per rimediare a questa inaccettabile situazione. Invitiamo i Consiglieri comunali di altri gruppi ad aggiungersi alla richiesta, perché oggi più che mai la salute è un bene comune che tutti dobbiamo difendere e tutelare».
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Prima di Cicarà, l’avrebbe dovuta chiedere subito l’Amministrazione Comunale.