Slitta l’apertura delle scuole superiori nelle Marche: resteranno chiuse per tutto gennaio. Lo ha comunicato la Regione, domani arriverà l’ordinanza del governatore Francesco Acquaroli. «La giunta regionale – spiega la Regione – si è confrontata questo pomeriggio in merito all’andamento epidemiologico nelle Marche e, anche a seguito della concertazione avuta dall’assessore all’istruzione con il mondo della scuola, ha deciso di far proseguire la didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, al 100% fino al 31 gennaio. Per questo il presidente della giunta regionale, Francesco Acquaroli, emanerà domani un’ordinanza che formalizza questa decisione, assunta allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus e garantire quanto più possibile la salute e la sicurezza dei cittadini e la tenuta delle strutture ospedaliere. Il provvedimento entrerà in vigore il 7 gennaio e disporrà che le istituzioni scolastiche di secondo grado continuino a svolgere le lezioni tramite il ricorso alla didattica a distanza al 100%. Restano garantite in presenza le attività laboratoriali e quelle per alunni con disabilità o bisogni educativi speciali. La giunta si riserva comunque la possibilità di revoca o modifiche del provvedimento sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica regionale».
Il governatore Francesco Acquaroli
Anche la nostra regione dunque si pone sulla stessa di linea di Veneto e Friuli, che senza aspettare le decisioni del governo sul prossimo decreto, hanno già emanato le rispettive ordinanze per ritardare il rientro in aula. La decisione della giunta regionale era nell’aria, anche perché le Marche rischiano di entrare in zona arancione nella prossima divisione dei colori, presumibilmente a fine della settimane. Sono infatti state riviste, al ribasso, le soglie Rt: basterà un valore uguale o superiore all’1 per entrare in zona arancione e 1,25 per la zona rossa. Nell’ultima rilevazione le Marche avevano un Rt di 0,99. «È stata una decisione sofferta – ha commentato Acquaroli – ma non possiamo fare altrimenti, l’appesantimento delle strutture ospedaliere e delle terapie intensive va prevenuto e i numeri evidenziano un segnale di ripresa del contagio che va frenato. Dall’altra parte siamo in attesa delle decisioni del Governo rispetto alla classificazione in fasce delle regioni. Noi vogliamo fare la nostra parte ma occorre chiarezza, non aggiungo altro».
Giorgia Latini
Nel pomeriggio l’assessora Giorgia Latini (Istruzione) e l’assessore Guido Castelli (Trasporti) avevano anticipato la volontà di far slittare il rientro in aula con la Direzione scolastica regionale. Hanno partecipato alla riunione, oltre al direttore scolastico Marco Ugo Filisetti, anche i rappresentanti dei dirigenti scolastici, dei sindacati degli insegnanti e rappresentanti della consulta degli studenti e dei genitori. In maggioranza hanno convenuto di aspettare, per la riapertura al 100% delle scuole, un dato certo sul collocamento della regione se in zona gialla o arancione. Anche il 50% non garantirebbe una sicurezza dal rischio sanitario, secondo alcuni dirigenti scolastici. «Certo i dati non sono propriamente confortanti anche a livello nazionale – commenta Latini – e per di più da ieri sera sono stati ristretti ulteriormente i parametri che stabiliscono l’ingresso nelle zone arancioni o rosse: si passa ad arancione con un Rt di 1,00 e in rossa da 1,25. Modifiche assurde fatte a 4 giorni dalla riapertura mentre avevamo lavorato insieme al mondo della scuola per garantire la riapertura al 50% in presenza sulla base dei parametri precedenti. E avremo un elemento certo sulla collocazione della nostra regione in zona arancione o gialla non prima di venerdì prossimo. Il nostro obiettivo è raggiungere una riapertura delle scuole in continuità e in sicurezza, evitando continue ordinanze di chiusura e riapertura. Nulla toglie che se la situazione migliorerà prima, potremo aggiornare le disposizioni per la riapertura».
(ultimo aggiornamento alle 19,19)
(Redazione Cm)
Certo le aziende infatti sono chiuse....se nn ci ha ammazzato il covid ci ucciderà l esaurimento....
Peggio del peggio
Bravo
Se ristoranti e bar devono stare chiusi nn si capisce perché si devono aprire le scuole dove la permanenza in classe e superiore e anche affollata
Gianni Compagnucci allora a che è servito programmare un rientro nelle superiori al 50%?
Ma siamo impazziti?
Tutti contenti i professori con lo stipendio statale!
io prima penserei alla pelle no allo stipendio se x questo al governo ce ne sono tanti ke rubano !!!!
Speriamo di no
Ma.. Si.. Tanto di somari ce ne sono tanti.. Uno di più uno di meno.... Assurdo!
Ma sci...
Impensabile e assurdo,soprattutto se nelle altre regioni dovessero ricominciare
Perfetto
Ma quanto vi sentite evoluti voi che giudicate tutto con quell'aria da capesciotti?
Prima di natale il presidente di regione era seccato x il nostro arancione ora sembra che non vede l'ora di diventare arancione. Ma che importa tanto a rimetterci sono commercianti artigiani ecc. E i marchigiani che nell'entroterra ancora sono chiusi dentro le casette caro presidente se non si lavora le tasse chi le paga prima o poi le attività falliscono
Prima se la pijava co la Azzolina che non li mannava a scola!!!! Facete ride!!!!
Bello che la Meloni a livello nazionale critica il governo perché stiamo chiusi e di qua si parla di rimanerci fino a febbraio . Mi sembra di fare il militare ..
Decisione assurda
In un paese civile le scuole sono le prime ad aprire e le ultime a chiudere
Massimiliano Medorini esatto
Sono pazzi questi nostri governanti. Ma per il loro portafoglio sono furbi
Basta che avete lo stipendio sicuro vero ???
Si vuole proprio colpire i ragazzi psicologicamente ....... non è giusto !!!!
Troppo comodo! Che vergogna ..
Solo le scuole a distanza ma che avete fatto niente sanzioni nei giorni rossi nulla
Infatti da ottobre scuola chiusa, palestre, piscine, teatri, ristoranti...tutto chiuso, ed i contagi non calano. Ci facciamo una domanda? Il problema sono i supermercati dove la gente entra senza controllo, le feste di nascosto, che dovrebbero essere punite con salate multe pecuniarie e denuncia penale, ma noi no..... nonostante tutto, lasciamo tutto chiuso, tanto se la gente muore di fame, che ce frega
non trovo giusta questa decisione, si poteva rientrare al 50%, con orari scaglionati, giorni alterni, con slittamento d'orario anche nel pomeriggio. I ragazzi hanno bisogno della scuola. Scuole d'infanzia, primarie, medie e università sono tutte aperte... è l'unica fascia lasciata in disparte, una fascia socialmente delicata; questa decisione è discriminante e SOLO dettata dalle carenze dei trasporti. se non prendete provvedimenti sull'organizzazione dei trasporti pubblici, i ragazzi non torneranno più a scuola, sappiamo benissimo che la didattica a distanza non è uguale alla scuola. Non e' l aumento dei contagi gli studenti non vanno a scuola da ottobre... Pero escono e sono in giro...in qualche caso anche ammassati. Basta riorganizzare il trasposto.. Ci sono tanti bus di turismo fermi ...
Bravi. La terza ondata puó partire solo da autobus e scuole. Esattamente come la seconda. Giusto fermare le superiori.
Cioè se le scuole restano chiuse fino al 31 gennaio, per i ristoranti i bar e certe attività sarà di conseguenza la stessa cosa , non so se questi saranno molto d' accordo, ora chiudere le scuole e aprire il resto sarebbe un segnale molto brutto verso i giovani.
Quando Ceriscioli chiuse le scuole tutti gli diedero addosso e quella volta era veramente importante farlo. Il governo annullo' la decisione di Ceriscioli e le opposizioni ne dissero di tutti i colori a Ceriscioli. Ora sono loro a chiuderle.Le scuse a Ceriscioli ed alla sua giunta a questo punto dovrebbero essere doverose. Quella volta furono chiuse per evitare il propagarsi del contagio, questa volta pensando a salvaguardare le aziende.
si immaginava
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Inaccettabile!!! Continuare con queste chiusure distruggiamo la nostra società. Delusione totale nei confronti classe politica che di fronte a queste situazioni, invece di trovare un buon compromesso tra salute e libertà (come gli dovrebbe spettare) preferisce soluzioni totalitarie tipiche dei regimi.
Daniele Carfagna la didattica a distanza è ancora più complessa di quella in presenza, si informi!
Mah, avrò letto male?
Mi sembra che nell’articolo si parli solamente di Scuole chiuse, non di Aziende, non di Bar, non di Ristoranti, forse è meglio che rilegga!
Una tragedia senza fine.Non capiscono che le Marche non sono come Milano. Un assurdità. Attualmente i pullman girano vuoti..
Le consueguenze saranno inimmaginabili per questa generazione che sta pagando il prezzo più alto. Sono rattristato o e senza parole.
Nom capisco perché non utilizzano il metodo del 50%.
Quando non sai cosa fare chiudi le scuole, poi si vedrà. Mossa incomprensibile che fa il paio con la lentezza della vaccinazioni. Politici competenti, dove siete?
Dall’articolo. “I numeri evidenziano un segnale di ripresa del contagio che va frenato”. Ma se le scuole sono già chiuse da 2 mesi da cosa dipende questo aumento? Dalle scuole già chiuse? Ma andate a vedere dove si hanno più contagi e intervenite in quelle situazioni!
Premesso che la situazione è davvero complessa e le decisioni sono difficili da prendere. basta guardare che cosa accade anche negli altri paesi europei che sono i nostri riferimenti più vicini. Detto questo però si rimane perplessi per come si procede ad ordine sparso a livello regionale. A mio parere, per l’esperienza che ho potuto fare nella prima fase della pandemia, la riapertura con una rotazione del 50% in presenza per le scuole superiori (che sono quelle che pesano maggiormente sul trasporto pubblico) era un adeguato punto di equilibrio per la nostra realtà regionale che non è caratterizzata da grossi insediamenti urbani. Questo dando per scontato, come molti affermano, che il controllo delle regole all’interno dei plessi scolastici sia adeguato. Perchè le Marche ha scelto questa strada? La sua situazione non è peggiore di quella di altre Regioni che sembrano intenzionate a riaprire. Ed inoltre , a che cosa è servito lo screening di massa se poi facciamo scelte ancora più conservative, pur in presenza di risultati certo non allarmanti? Non voglio pensare che sulla decisione abbiano pesato anche considerazioni di posizionamento “politico”.
Le piste da sci riaprono prima delle scuole. Complimenti.
Il massimo equilibrio tra formazione e salute non è di facile soluzione. Certo, se viene meno la salute tutto il resto conta poco. Meglio prevenire che …..