Le autorità cittadine e sanitarie hanno salutato gli operatori al centro screening allestito al Centro fiere di Villa Potenza
di Alessandra Pierini (Foto Fabio Falcioni)
«Abbiamo messo in piedi una macchina da guerra di tutte le istituzioni, sarà il banco di prova per la somministrazione dei vaccini. Dovremo distribuire 2milioni di dosi. Si inizia il 27 dicembre con gli operatori e le Rsa». A dirlo è Nadia Storti, direttrice dell’Asur Marche, in visita al Centro fiere di Macerata, dove questa mattina è iniziato lo screening di massa, organizzato dalla Regione, in collaborazione con le realtà locali.
Uno spiegamento notevole di forze a partire da Polizia municipale e Protezione civile a garantire l’ordine, fino ad arrivare agli operatori sanitari. Una organizzazione capace di garantire ben 200 tamponi l’ora. Timida per ora la risposta dei maceratesi. Questa mattina alle 12 erano stati effettuati 288 tamponi di cui solo uno è risultato positivo. «Questa operazione è importante – ha continuato Storti – ci aspettiamo la massima adesione anche per garantire delle feste natalizie tranquille. La nostra presenza è oggi doverosa, siamo qui a ringraziare le persone che lavorano, impegnate da mesi con i tamponi. Sono questi operatori silenziosi pur essendo in prima linea e meritano tutta la nostra gratitudine». Alle sue spalle decine di operatori bardati nelle loro tute e visiere che, se fosse possibile dimenticare per un attimo la pandemia e le sue terribili conseguenze, l’impressione sarebbe quella di trovarsi in un padiglione della Nasa o nello spazio. Ad organizzare il personale infermieristico c’è la dottoressa Mara Buccolini che spiega: «La nostra disponibilità è massima, nella giornata di oggi abbiamo 647 prenotazioni ma è possibile anche presentarsi senza prenotazione».
Tra i “tamponati” oggi c ‘è il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli che invita la cittadinanza a partecipare. «Stiamo facendo una fotografia della cittadinanza – spiega – L’invito ai maceratesi è a venire quanto prima in modo da trascorrere delle festività serene. La Regione ci ha dato un’ottima opportunità». Sulla possibilità ventilata dalla direttrice Storti di replicare questo modello nella fase di somministrazione dei vaccini invece Parcaroli è scettico. «Quasi sicuramente non potremo farlo qui al Centro Fiere. Qui iniziano i lavori e c’è un contratto che dobbiamo necessariamente rispettare ma troveremo una soluzione». Al fianco del sindaco il delegato alla sanità Giordano Ripa e gli assessori Paolo Renna e Oriana Piccioni.
Pronti ai posti di “tamponamento” ci sono gli infermieri e le infermiere. Tra loro ci sono dei giovanissimi. Agnese Gigli si è laureata a fine aprile e subito ha iniziato a lavorare, prima in una casa di riposo poi come dipendente dell’area vasta a Porto Recanati e da oggi al Centro fiere. «Certo un po’ di ansia c’è, soprattutto per la mia famiglia. Anche se siamo dotati di tutti i dispositivi, la paura è quella di portarsi a casa la malattia». Giulia Ruffini, 24 anni, si è laureata due anni fa e da settembre lavora al drive test. «Il mio lavoro mi appaga e poi comunque non ci si può tirare indietro ora.
In prima linea dall’inizio dell’emergenza, gli operatori addetti ai tamponi oggi al Centro fiere di Villa Potenza
L’aria è tesa, la gente pensa che la pandemia sia finita, noi invece vediamo tutti i giorni che non è affatto così». Tra gli infermieri “esperti” c’è Sandro Di Tuccio: «Sono stati mesi duri e difficili, siamo in prima linea da febbraio. Mi meraviglia che questa mattina non ci sia stata una affluenza molto superiore. Credo che il tampone di massa sia un’ottima occasione di cui approfittare per il bene di tutti». Anche Paola Migliorelli è tra quelli che fanno da tempo questo lavoro, è stata precettata per i tamponi sin da marzo. «La gente è frastornata – racconta – da una parte è curiosa di sapere come sta, dall’altra ha paura di sapere la risposta del test. In effetti l’adesione ristretta viene probabilmente proprio dalla paura di scoprirsi positivi».
Il comandante della municipale Danilo Doria con la direttrice Nadia Storti. Alle loro spalle Carlo Di Falco il direttore sanitario di Area vasta 3
Sempre a fare polemiche...anche sul posto dove fanno i tamponi...mah
Prima ci suonavo per la sagra dei fagioli...
Ciao Giorgio...adesso ci fanno i tamponi.
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Ottima iniziativa!
Indispensabile e saggia direi caro Raffaele ma quì vedo che conta più la location che l’utilità dell’iniziativa a dir poco esemplare per tutta l’Italia visto che siamo tra le prime regioni se non la prima a dare il via ad uno screening che ci permette di isolare tutti gli asintomatici potenziali diffusori del virus. Un plauso all’assessore alla sanità della regione Marche SALTAMARTINI per l’impegno e la tempestività a pochi giorni dell’incarico. Peccato che i Maceratesi non abbiano colto l’occasione come hanno fatto i cittadini delle altre provincie della regione