Da sinistra, la dg Asur Storti, la dirigente del servizio salute Di Furia, il governatore Acquaroli e l’assessore alla Sanità Saltamartini
«Siamo pronti a partire con un procedimento che viene svolto per la prima volta nel nostro Paese e forse anche in Europa». L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini suona la carica per l’avvio dello screening di massa che inizierà domani (ed andrà a vanti fino al 23 dicembre, con eventuale prosecuzione dal 27 al 30) dai capoluoghi di provincia ed Urbino. A caduta, dall’inizio del 2021, toccherà poi agli altri 10 Comuni marchigiani con più di 20mila abitanti per chiudere con le città più piccole.
L’obiettivo è completare l’operazione entro fine gennaio (massimo i primi di febbraio) in modo tale da non farla sovrapporre con l’imponente campagna vaccinale anti-Covid che proprio a febbraio dovrebbe entrare nel vivo. «Faccio un appello ai marchigiani affinché partecipino allo screening – le parole del governatore Francesco Acquaroli, che stamattina ha presentato nel dettaglio il “piano d’attacco” insieme all’assessore competente, alla dirigente del Servizio sanità Lucia Di Furia ed alla direttrice generale dell’Asur Nadia Storti –: isolare e tracciare il virus è la più grande arma che abbiamo per controllare la curva epidemiologica». Ma un messaggio su tutti hanno voluto far passare sia la struttura politica che quella tecnica: «L’esito negativo del tampone non è una patente per fare ciò che si vuole. Fotografa la situazione in quel momento, ma già dalla sera si potrebbe essere positivi al virus». La ratio dietro lo screening la spiega Saltamartini: «Capire com’è distribuito il Covid sul territorio regionale e responsabilizzare gli individui, che magari finora da asintomatici non sapevano di poter essere contagiosi».
Ieri sera sono arrivati i primi 300mila tamponi antigenici rapidi e nei prossimi giorni arriverà il resto, per raggiungere il totale di 2,2 milioni acquistati. Una partita dal costo totale di 2,6 milioni di euro (2 milioni per i test e 600mila euro per il personale sanitario coinvolto) che impiegherà un migliaio di operatori tra sanitari e volontari. L’obiettivo della Regione è quello di riuscire a controllare il 70% circa della popolazione. Ad Ancona, Macerata e Ascoli Piceno si accederà mediante prenotazione, a Fermo per ordine alfabetico e nell’Area vasta 1 per quartieri. «Il tampone verrà eseguito da personale sanitario dell’Asur – spiega Storti-. Ed il paziente attenderà l’esito del test rapido in macchina nell’apposito parcheggio (circa 15 minuti di attesa). Dopodiché, se negativo, potrà andare. Se invece risultasse positivo, verrà subito sottoposto al tampone molecolare». A margine della conferenza, la direttrice generale dell’Asur ha annunciato che conta di chiudere il concorso infermieri per gennaio.
(Redazione CA)
sto saltamartini ha una parola per tutto.....
i primi sono stati quelli di bolzano e provincia una 15ina di giorni fa....
Questa cifra sarebbe stata un investimento migliore in assunzioni e ripristino ospedali chiusi. Sperpero senza senso a mio avviso.
Chiederemo permesso a voi, promesso
"controllare il 70% della popolazione" è un termine dittatoriale o sbaglio?! Andate a leggervi l'articolo 13 della Costituzione
Stella gialla attaccata mi raccomando
Ma veramente a Bolzano sono stati eseguiti intorno a novembre, in tutta L’Aquila e provincia (Abruzzo) circa 2 settimane fa, questa settimana a Teramo e provincia e le prossime provincia di Chieti e pescara... saranno gli stessi test? Booo.... Non per criticare ma se ha detto che sono i primi in tutto il territorio se non Europa non capisco se vuole far credere al popolo marchigiano una sciocchezza... però se sono test differenti dalle altre due regioni ok ha ragione
Jessica Vitturini fare i tamponi e individuare i positivi asintomatici è spreco di denaro?
Sabrina Pal Palombari assolutamente si....... e si è asintomatici non ha senso farsi il tampone, E poi comunque potresti diventare positivo il giorno dopo
Sabrina Pal Palombari con una cifra simile si poteva fare molto in concreto per gli ammalati presenti e futuri. Considerando il caos che ha coinvolto l'ospedale di Macerata e la depredazione di altre strutture. Si uno sperpero inutile. Un tampone negativo non mi garantisce nulla. Assolutamente nulla. Ne per il giorno seguente ne per lo stesso giorno dal momento che posso avere una negativizzazione se ho contratto il virus da poco. Non mi garantisce nulla se per decreto legge al ventunesimo giorno pur a tampone positivo posso tornare alla normalità perché non contagioso. Avere più personale invece mi garantisce una migliore assistenza. Avere strutture pronte mi garantisce ricoveri e posti letto. Sprecare una cifra simile è assurdo.
Jessica Vitturini e soprattutto utilizzarli per le vaccinazioni dato che il 27 si inizia. Da altre parti hanno già 5000 medici pronti e ci vorranno due mesi, qui al momento solo 50 e ci vorranno 6 mesi!
Luca Bonfigli se lo screening fosse in realtà bastonate e olio di ricino, forse avresti regione.
Come al solito siamo mesi indietro a tutta l'Italia. Benissimo lo screening generale a ottobre novembre, ora dato che arrivano i vaccini sarebbe il caso di pensare ad utilizzare più medici per le vaccinazioni e meno per gli screening. Perchè mentre da altre parti hanno già pronti 5000 medici per le vaccinazioni e occuperanno un mese, noi solo 50 e ci vorranno 6 mesi!
Tommaso Martello chi li capisce è brau ...ma tanto eh!
Tommaso Martello lo screening nelle città più grandi nelle Marche si fa dal 18 al 23. I vaccini(forse )dal 27 e nelle Marche inizialmente ce ne saranno a disposizione "solo " 38mila . Non c'è sovrapposizione.
Tommaso Martello qui non ci sono medici neppure per un normale giorno ospedaliero in era pre Covid. Ecco perché una cifra simile sprecata in questo modo non ha senso.
Jessica Vitturini e se lo fa nn va bene... se nn lo fa ma lo fanno altre regioni nn va bene.. fate pace col cervello
Ma jete a pensa alle cose serie
Matteo Borgiani la cosa è reciproca. Troppa politica zero buonsenso.
Matteo Borgiani se lo facevano un mese fa andava benissimo, ora ci sono altre cose a cui pensare.
Lo screening di massa ha senso se: 1 Viene fatto a tutti, quindi dovrebbe essere obbligatorio. 2. Deve essere fatto nel giro di pochissimo tempo e non in 15/20 giorni. 3. Le Marche devono chiudere i confini, e non dover fare entrare e/o uscire nessuno. Poi se si intende come un aiuto per i meno bisognosi, cioè effettuare un tampone rapido in maniera gratutia, è un'altra storia.
Uno screening di massa ha senso se fatto contemporaneamente in pochissimo tempo, altrimenti perde di significato dal momento che chi ieri era negativo domani potrebbe diventare positivo. Vorrei tanto poi sapere i 600000 euro x il personale? Non mi risulta che vengano pagati in più, x lo meno gli infermieri, dato che sono dipendenti in orario di lavoro. Quindi chi dovranno pagare? Amministrativi? Medici che stanno a guardare o a firmare un foglio? Ben venga, sia chiaro, una qualsiasi attività con lo scopo di rallentare la diffusione di questa bestia immonda ma con una ratio scientifica e senza continuare a sfruttare il personale, ormai risicato da anni di mal gestione e da malattie, perché anche gli operatori sanitari si ammalano, stanco fisicamente e mentalmente provato come tutti i cittadini. Temo che un operazione di facciata e propaganda in questo momento non sia così tanto utile quanto organizzare per tempo e in modo efficiente la campagna vaccinale. Ma io sono una semplice infermiera che da marzo si fa un mazzo tanto mica una navigata mente eccelsa votata dai cittadini o scelta dal compagno di partito, x cui...tanto è.
Condoglianze alla famiglia R. I. P
Condoglianze alla famiglia
Condoglianze!
Rip
Condoglianze
Rip
Queste notizie non si possono leggere...Condoglianze alla famiglia
R.I.P
Condoglianze.
Condoglianze alla famiglia
Riposa in pace Simone....se ne vanno sempre i più buoni......
Mirko Ruggieri lungi da me difendere Aquaroli ma un conto è fare uno screening degli abitanti di una città o di una provincia, un altro estenderlo a tutta la Regione
Annalisa Roni Qerana Amelio Procederanno nello stesso modo a quanto scrivono sull’articolo, non verrà eseguito su tutto il territorio in una sola volta
Mirko Ruggieri questo sicuramente. Dove lo prendono il personale per fare un tracciamento del genere? Sarebbe impossibile. Intanto andiamo a fare il test, almeno da avere un quadro generale, poi... che Dio ci salvi!
2,6 ??? ce scappava quasi na bottiglietta de spumante a famiglia, che spreco !
Graziella Bellomo esattamente Bolzano e provincia non regione.
Diego Fabiani da quanto ho capito io, solo le province infatti, non tutta la regione marche....a Jesi dove sto io, non mi risulta
Barbara Arpiani dopo il diniego ad Immuni e la figuraccia fatta su SKYTG24 qualche cagata se la doveva pur inventare
Il problema è che potresti essere positivo dopo 5 minuti..... Non vedo l'utilità dell'operazione.....!
E figurati che qualcuno non criticava....
Ottima iniziativa !!! Bravo Presidente!!
Se non devono cacciare i soldi di tasca loro, vedrai che aderiranno tutti in massa...
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Perchè non, invece, il test sierologico qualitativi? Quello pungidito, per intenderci, e, se positive le IGG, a seguire il test sierologico quantitativo ( quello in vena). Vale a dire rintracciare quanti hanno, in modo diverso, le IGG positive. Uno può essere negativo al “tampone” molecolare rapido ( ma in quel momento). E se lui avesse avuto, poniamo, da molti giorni il Convid ( diciamo almeno un mese), il tampone molecolare risulterebbe negativo. Inoltre, chi lo ha avuto ed è stato, ad esempio in ospedale, avendo avuto la patologia oggettivamente ed avendo, con ogni probabilità “costruito” gli anticorpi IIG, dovrà farsi il vaccino Pfizer? Non è piccola cosa.?
Per ultimo quale è e chi ha stabilito l’esatta “quantità” di presenza di anticorpi? Quale è quale sufficiente? Dove sono gli studi che ne dimostrano l’evidenza? Come si vede io non sono un negazionista, solo faccio domande? Per ultimo, il vaccino italiano (Oxford) al contrario di quello americano segue la legge “storica” dei vaccini. Quello di Oxford no. E una novità assoluta.
Non sono un esperto nel campo delle epidemie (ultimamente ne sono emersi anche troppi)e mi limito a fare il cosiddetto “conto della serva”:
fino ad ora l’unica arma efficace per contrastare l’epidemia e quella di evitare il contatto con le persone infette ( lo hanno chiamato distanziamento sociale).
Allora mi sembra ovvio che è essenziale sapere, almeno al momento dello screening, se una persona è infetta e quindi fonte di contagio.
Test effettuato.
Complimenti a tutti gli operatori impegnati: volontari protezione civile operatori sanitari e forze dell’ordine.
un’organizzazione ESEMPLARE