Caos nei pronto soccorso, si corre ai ripari
Camerino di nuovo Covid hospital
Sborgia: «Paghiamo il prezzo più alto»

EMERGENZA - I vertici della Sanità stanno valutando due scenari: la riconversione del presidio della città ducale e la trasformazione di Rianimazione e Medicina d'urgenza a Civitanova in reparti dedicati ai positivi. L'amarezza del sindaco Sborgia: «Notizie come questa continuano ad arrivare a cose fatte, piuttosto che coinvolgere prima i diretti interessati. È cambiata l'orchestra, ma la musica è sempre uguale: la montagna viene ancora lasciata a se stessa»

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Gli operatori dell’ospedale di Camerino durante la prima emergenza

 

Emergenza Covid, si va verso la riconversione dell’ospedale di Camerino. Il sindaco Sandro Sborgia non nasconde tutta la sua amarezza. E’ stata convocata per questa mattina alle 11 la riunione di direzione dell’Asur per affrontare l’emergenza venutasi a creare negli ospedali di Macerata e di Civitanova alle prese con scene da incubo nei Pronto soccorso e con contagi in diversi reparti. Stamattina – i dati sono dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che monitora la situazione h24 – ci sono 24 pazienti al Pronto soccorso di Civitanova e 19 a Macerata. Numeri impossibili da gestire, ancora di meno se si tratta di seguire diversi casi gravi. Quanto alla Cardiologia di Macerata, dove si è registrato un focolaio, la situazione stamattina vede in corso l’azione di sanificazione dei locali. Ovviamente è vietato l’accesso ai familiari dei pazienti, quattro pazienti contagiati sono stati trasferiti, altri negativi dimessi e rimangono alcuni pazienti in attesa di tampone. L’attività comunque continua anche se ridotta in forza del fatto che ci sono ad oggi due medici contagiati, quattro infermieri e due operatori sociosanitari. Come verrà affrontata l’emergenza nei Pronto Soccorso? Il primo scenario che verrà preso in esame è la trasformazione di Rianimazione e Medicina di urgenza di Civitanova in reparti Covid per dare spazi di cura intensiva a quanti, pur gravi, ora sono ammassati nei Pronto soccorso. Il secondo sarà la riconversione, come a primavera, dell’ospedale di Camerino a Covid hospital.

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Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia

Scenario, quest’ultimo, che conferma anche il sindaco della città ducale Sandro Sborgia. «Questa mattina – racconta – si riuniscono in Regione l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini e il direttore generale Asur Nadia Storti ed inizieranno ad applicare il piano pandemia regionale, che prevede la riconversione di Camerino ad ospedale Covid. Ho chiamato Saltamartini il quale mi ha fatto presente che non si riesce più a far fronte alla gestione dei malati al pronto soccorso di Macerata. Notizie come questa continuano ad arrivare a cose fatte, piuttosto che coinvolgere prima i diretti interessati. È cambiata l’orchestra, ma la musica è sempre la stessa. Saltamartini – aggiunge il primo cittadino – ha detto che a Macerata non riescono più a gestire i malati, in parte il personale viene utilizzato per il Covid center di Civitanova. Di nuovo si riparte da Camerino e non da Macerata o Civitanova che hanno altri ospedali a servizio del territorio, pienamente raggiungibili a massimo venti minuti di distanza. Ancora una volta il sacrificio più alto viene chiesto alla popolazione della montagna che vive da anni in condizione disagiate. Di nuovo la montagna viene lasciata a se stessa, i cittadini pagano il prezzo più alto per un’emergenza che riguarda tutti». Nella sua analisi Sborgia prende ad esempio la situazione dell’ospedale di Civitanova: «Hanno già la gestione del Covid, Torrette e Fermo distano venti minuti e Macerata sta a dieci minuti, con questa scelta si penalizza un territorio che non ha altre strutture di riferimento, si tocca di nuovo una struttura come Camerino che già la scorsa primavera è stata in prima linea nella gestione della pandemia e che è stata tra le prime ad inviare personale per far funzionare il Covid hospital di Civitanova. Non capisco cosa si attenda ancora ad utilizzare le cliniche private ed a precettare loro personale come gli anestesisti». Il sindaco di Camerino si dice amareggiato: «Si torna ad aggredire, su spinta di Macerata, una struttura che è un punto di riferimento per le cure di una vasta zona montana, dove i cittadini non hanno centri alternativi a cui fare riferimento. L’ospedale di Fabriano, sito in area interna è stato tenuto Covid free, con il trasferimento di pazienti Covid a Jesi e Senigallia, non capisco perché la stessa cosa non si possa fare con Camerino».

(Redazione Cm)

 

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