L’andamento giornaliero dei nuovi contagi (clicca sull’immagine per leggere il report integrale del Gores)
Sono 11 i nuovi casi di coronavirus nelle Marche, uno nel Maceratese (salgono a 1.181 i contagiati in provincia). E’ quanto ha comunicato il Gores nel consueto bollettino di giornata, dopo l’esame nelle ultime 24 ore di 1.135 tamponi: 687 nel percorso nuove diagnosi e 448 nel percorso guariti. Gli altri nuovi casi positivi sono nel Pesarese (3) e nell’Ascolano (7), tutti nel percorso nuove diagnosi. Questi casi comprendono rientri dall’estero, soggetti sintomatici, asintomatici contatti di casi positivi e screening ambiente di lavoro. In totale quindi, nelle Marche, sono 7.013 i positivi a fronte di 107.541 test effettuati fino ad oggi. «All’Hotel House sono rimasti 2 positivi asintomatici che hanno fatto il primo tampone nei giorni scorsi (risultato negativo) e oggi hanno fatto quello di controllo il cui risultato ci verrà comunicato domani o nei prossimi giorni – ha scritto ieri Roberto Mozzicafreddo sulla pagina Facebook “Porto Recanati-Il Sindaco informa” – Tutti negativizzati gli altri. In città 5 sono i positivi in due nuclei famigliari (2 e 3). Venti concittadini complessivamente sono in isolamento per essere rientrati da zone a rischio o per contiguità con qualche caso positivo».
Salgono a 14 le persone che sono ricoverate negli ospedali marchigiani a causa del Coronavirus (ieri erano 11). Di queste, una si trova in terapia intensiva (è all’ospedale Marche Nord di Pesaro). Per quanto riguarda i pazienti che si trovano in quarantena perché positivi, sono 180 (ieri 179). Sono invece scese le persone che si trovano in isolamento domiciliare: dalle 1.462 di ieri, oggi nelle Marche sono 1.406 e di queste 254 in provincia di Macerata (ieri 279). Dall’inizio della pandemia sono 5.849 i guariti (ieri erano 5.842).
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Le sedicenti autorità – quelle che fanno scrivere che un locale è chiuso perché il gestore, andato in ospedale per tutt’altra cosa, ha ricevuto un tampone (il cui inventore afferma chiaramente che NON deve essere usato come mezzo diagnostico) che ha scoperto qualcosa e che, prima, hanno violato la Costituzione angariando il cittadino sovrano con provvedimenti chiaramente incostituzionali, vedasi, per ultima, la sentenza del Giudice di Pace di Frosinone che ha annullato le cosiddette multe – mettano nero su bianco in un documento pubblico e da loro firmato, fondamentalmente:
1. quale tipologia di tampone è stata usata, con tutti i dettagli tecnico-scientifici sull’affidabilità della modalità di test;
2. cosa è stato trovato da quel tampone, con tutti i dati qualitativi e quantitativi;
3. tutte le referenze scientifiche disponibili che portano ad adottare determinate decisioni e non altre.
Questo perché la Costituzione e le leggi italiane prevedono alcuni criteri per l’adozione di provvedimenti aventi forza di legge e, ancora di più, per i provvedimenti amministrativi, fra cui la proporzionalità, l’economicità, l’efficacia, l’imparzialità, la pubblicità e la trasparenza.
E, infine, il metodo scientifico si deve basare sui fatti.
Ovviamente, è difficile.
Basti pensare che il governo, dopo essere ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR di Lazio che obbligava il governo medesimo a rilasciare entro 30 giorni i dati del sedicente Comitato Tecnico Scientifico che il governo ha detto essere stati alla base delle decisioni assunte, ha rilasciato una parte minimale dei medesimi documenti dai quali, peraltro, già si rilevano le assurdità di gestione della faccenda.
Figuriamoci quel che ci sarà scritto nel resto.