Regionali, Ciarapica con Forza Italia
e Capponi per Italia Viva:
la truppa dei papabili consiglieri

ELEZIONI -Mangialardi domani al Feronia di San Severino incontrerà i sindaci che lo sostengono. Intanto il Pd provinciale è alla prese con la guerra interna per la scelta delle liste. Nella civica di Acquaroli i civitanovesi Ottavio Brini e Massimo Mobili e l'avvocato Pietro Siciliano. Ecco tutti i nomi in ballo

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Maurizio Mangialardi

di Luca Patrassi

Il candidato governatore del centrosinistra Maurizio Mangialardi domani, inizio alle 11 al teatro Feronia di San Severino, incontra i sindaci del comprensorio maceratese. Sul tappeto le emergenze amministrative, iniziando dalla ricostruzione postsisma, ma anche le prossime elezioni e l’inizio del lavoro sulla lista civica del candidato governatore. Per ora non ci sono movimenti ufficiali, appunto domani si potrà iniziare a capire quali volti potranno entrare in azione con Mangialardi. In realtà Mangialardi attende che il Pd chiuda la questione delle liste in tutte le province, operazione che si presenta complicata in diverse province iniziando da Macerata. Ieri si sarebbe dovuta svolgere l’assemblea provinciale democrat per indicare i componenti della lista regionale, ma si è preferito rinviare senza nemmeno fissare un’altra data tanto sono distanti le parti. Giusto per non correre il rischio di assemblee infuocate che avrebbero dato la conferma delle profonde divisioni interne. La situazione nel Pd non è mutata: la maggioranza appare orientata a proporre due candidature per ognuna delle tre aree provinciali, divise quindi tra costa, capoluogo e dintorni e entroterra. La proposta della maggioranza finora è quella di recepire le indicazioni territoriali dei circoli: Alessandro Maccioni e Loredana Riccio per la montagna, Francesco Micucci e Roberta Pennacchioni per la costa, Giovanna Salvucci per Macerata e dintorni. Mancherebbe il sesto (ed anche il secondo esponente della minoranza) in uscita da Macerata. Tre i nomi dell’area: il sindaco di Macerata Romano Carancini, il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena e il segretario dem di Macerata Stefano Di Pietro. Visto che in questo modo il Pd si può solo far male, il segretario provinciale Francesco Vitali ha saggiamente deciso di rinviare l’assemblea in attesa di illuminazioni dal fronte provinciale e da quello regionale. Si parla, nell’ambito della minoranza, anche di piazzare sia Carancini che Catena a scapito del candidato dell’entroterra Maccioni.

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Fabrizio Ciarapica e Franco Capponi

Calcoli di potere e correnti evidentemente: nulla di sorprendente, salvo che alla fine si lascerebbe mezza provincia senza un candidato, ma si tratta di riflessioni che contano poco in un partito che guarda più che altro a Pesaro e a Ancona. Per quanto riguarda Italia Viva, data per certa la candidatura dell’assessore di Recanati Francesco Fiordomo, gli altri due nomi in lizza sono l’ex rettore Unicam Flavio Corradini e il sindaco di Treia Franco Capponi. La lista civica di centrosinistra conferma il consigliere regionale uscente Sandro Bisonni, poi candiderà l’ex sindaco socialista di Morrovalle Francesco Acquaroli e Marco Feroci per la zona montana. Nel centrodestra anche il candidato governatore Francesco Acquaroli è in azione con la lista civica: oltre al legale maceratese Giancarlo Giulianelli è in corsa un altro avvocato: il corridoniano Pietro Siciliano. Faranno parte della “lista del presidente” anche due noti esponenti politici civitanovesi: l’ex sindaco Massimo Mobili e l’ex consigliere regionale Ottavio Brini. Per Fratelli d’Italia la prima scelta è la consigliera regionale uscente Elena Leonardi mentre il terzetto maschile sarebbe composto dai veterani Pierpaolo Borroni, Simone Livi e Francesco Colosi con Andrea Mozzoni per ora a vedere come finisce. Forza Italia è in piena campagna acquisti: sicura la candidatura del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, possibile quella del primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. Quanto alla Lega acque mosse, difficili da leggere: possibile la ricandidatura di Luigi Zura Puntaroni, in ribasso le azioni del tolentinate Giovanni Gabrielli, a Castelraimondo si muove il sindaco Renzo Marinelli.

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