di Monia Orazi
Le note dell’inno di Mameli con il saluto delle autorità civili, militari e religiose e dolci uova di Pasqua: Camerino ha reso omaggio così, oggi a mezzogiorno a sanitari e malati dell’ospedale di Camerino, dall’otto marzo adibito esclusivamente alla cura di pazienti affetti da Coronavirus.
Il picchetto d’onore
Carabinieri, carabinieri forestali, polizia locale e provinciale, polizia di Stato, polizia stradale, vigili del fuoco, guardia di finanza ed esercito, Croce Rossa Italiana, con i rispettivi comandanti locali e caposquadra, insieme al sindaco di Camerino Sandro Sborgia, all’assessore comunale Stefano Sfascia ed all’arcivescovo di Camerino Francesco Massara, con i mezzi ed i lampeggianti accesi, hanno voluto fare gli auguri di Buona Pasqua, con un picchetto d’onore, a chi da un mese è in prima fila a salvare vite, tendendo la mano anche a chi in un letto d’ospedale non può parlare e lotta per poter scrivere il prossimo capitolo della sua vita. La cerimonia è avvenuta nel piazzale antistante all’ospedale, davanti alla bandiera italiana ed europea, al quale le forze dell’ordine hanno reso omaggio con il saluto e l’attenti, mentre tutti hanno cantato a voce alta l’inno nazionale. «E’venuta fuori davvero una bella squadra, stiamo dando tutti il meglio di noi, grazie», ha mormorato all’arcivescovo Massara una dottoressa, quando il presule si è avvicinato per scambiare qualche parola con gli operatori sanitari.
Medici e operatori sanitari del Covid Hospital di Camerino
«Tutti voi sanitari state svolgendo un lavoro unico – ha detto monsignor Massara – a voi va il nostro grazie, anche alle forze dell’ordine, che stanno facendo un grande servizio al territorio ed alla comunità, come accaduto per il terremoto.
La benedizione dell’arcivescovo
Con l’aiuto di Dio ne usciremo, bisogna avere pazienza e speranza. In questo tempo in cui siamo fermi, possiamo riscoprire quei valori che diamo per scontati: amicizia, famiglia, ascolto, solidarietà, cose che nella vita quotidiana non riusciamo a vedere, a volte ci incrociamo ma non ci incontriamo, ci sentiamo ma non ci ascoltiamo. Faremo festa e ci riabbracceremo di nuovo, il Signore ci prova, ma non ci abbandona». Anche il sindaco Sandro Sborgia ha voluto fare gli auguri a tutti: «Auguri a tutti voi ed alle vostre famiglie che vi aspettano a casa, come vi attendiamo noi, una volta finito questo dramma, un saluto anche a chi state curando in questi giorni, Buona Pasqua». Sono seguiti la benedizione pasquale del vescovo e le note dell’inno di Mameli. Il sindaco Sborgia ha consegnato dei fiori, Gianfranco Broglia, presidente della Cri Camerino, insieme agli altri colleghi ha distribuito a forze dell’ordine e sanitari, dolcissime uova di cioccolato. Le uova pasquali della Cri Camerino raggiungeranno anche i malati in tutti i reparti dell’ospedale di Camerino, ieri pomeriggio i volontari Cri le hanno consegnate anche ai bambini della città ducale ed ai residenti nelle aree Sae.
Gianfranco Broglia ed i volontari Cri donano le uova di Pasqua
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