Maria Gazzella
Situazione drammatica nella casa di riposo di Castelraimondo: due morti nel giro di 24 ore per Covid-19 e quattro nell’arco di una settimana. Stamattina è deceduta Maria Gazzella, 85 anni, di Camerino. Mentre ieri sera Eva Pallotti, 89enne originaria di Matelica. Quest’ultima era ricoverata all’ospedale di Civitanova da qualche giorno dopo l’aggravarsi dei sintomi. Nei giorni scorsi avevano perso la vita il 68enne Vincenzo Bellagamba di Valfornace e la 78enne Rosa Dignani di Camerino. Venti sui 43 ospiti della struttura sono positivi al Coronavirus e nonostante si siano isolati i malati di Covid 19 dai non positivi, la situazione viene gestita con il personale ordinario e i medici di medicina generale che seguono la struttura. Per il momento l’amministrazione comunale non ha ritenuto di chiedere un intervento esterno, come accaduto a Cingoli dove per controllare la situazione è intervenuta la marina militare, con medici e proprio personale, in appoggio allo staff della struttura. Gazzella lascia due figli: Giuseppe e Luisa e i tre amati nipoti. Mentre Pallotti tre: Gabriella, Caterina, Loriana e Giovanni.
Eva Pallotti
Così Paola Gerini, figlia di Rosa Dignani deceduta pochi giorni fa, ricorda Eva Pallotti: «Ciao Eva, mi ricordo quando mi guardavi con sospetto le prime volte che venivo in casa di ospitalità, come se ti domandassi chi fossi e perché ti sorridevo. Ricordo quando ti feci, come per gli altri, un piccolo dono e lì ebbi il tuo primo sorriso. Poi ogni volta che ci vedevamo il tuo piccolo sorriso era per me una conquista, mi faceva felice sentire di essermi meritata la tua fiducia. Riposa in pace ora Eva, abbraccia Vincenzo e la mia mamma». Il Renzo Marinelli esprime il suo cordoglio alle famiglie colpite: «Siamo colpiti al cuore da queste tragedie. Secondo me sia che muoia qualcuno di Castelraimondo o di fuori cambia poco – commenta – La situazione è pesante, non pensavamo a tutto questo. Possiamo sperare e cercare di fare meglio che possiamo. Questo è un male cattivo e non facilmente curabile. Gli anziani sono soggetti deboli, la situazione è complicata, fa male a tutta la comunità. Nei giorni di festa dove si pensa di poter essere spensierati, si pensa di più ai tanti morti che questa pandemia ci costringe a piangere. La gran parte degli ospiti è in buone condizioni, ma essendo persone fragili possono peggiorare. A nome mio e dell’amministrazione comunale, di tutta la cittadinanza porgo le più sentite condoglianze alle famiglie duramente colpite. Ai familiari si aggiunge in un momento difficile come la perdita di un caro congiunto, il fatto di non poter stare vicino ai propri cari, una situazione strana e dolorosa che segna di più le persone, che non possono dare il proprio saluto a chi si è amato tutta la vita».
R.I.P.
Condoglianze alle famiglie
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