Incendio alla Orim, indagini verso la conclusione: depositate tutte le consulenze specialistiche svolte da esperti nominati dalla procura di Macerata che hanno passato al vaglio cause del rogo e conseguenze a livello di inquinamento. L’incendio nell’azienda di smaltimento rifiuti di Piediripa di Macerata era scoppiato il 6 luglio del 2018. Secondo gli accertamenti che erano stati svolti dopo l’incidente, il rogo che aveva devastato l’azienda, con fiamme alte fino a venti metri e una nube nera che si sollevò per ore dalla frazione, erano partite dal deposito dei solventi. A causa dell’incendio era andato in tilt il depuratore di Sarrocciano. Le indagini svolte dall’Arpam sull’aria non avevano rilevato particolari criticità a livello di inquinamento, c’era stata emissione di diossina ma «rispetto ad eventi simili i valori sono di gran lunga più bassi» aveva spiegato Tristano Leoni, direttore dell’Arpam. La procura ha affidato gli accertamenti, sia all’interno dell’azienda per comprendere le cause del rogo, sia per comprendere le conseguenze a livello di inquinamento, a propri consulenti. La procura aveva aperto un fascicolo per le ipotesi di reato di incendio colposo e inquinamento ambientale.
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