Incendio alla Orim, mentre sono attese novità per domani per quanto riguarda le analisi sull’aria svolte dopo il rogo, questa mattina nella sede dell’azienda di smaltimento rifiuti speciali di Piediripa di Macerata c’è stato un sopralluogo del procuratore Giovanni Giorgio, dopo che ieri i consulenti nominati dalla Procura hanno completato i primi accertamenti sul posto, in vista della relazione finale, che presenteranno nel termine loro assegnato, destinata ad accertare le cause e le conseguenze (anche ambientali) dell’incendio.
«Le decisioni riguardanti sia la possibile ripresa dell’attività della ditta, sia la tutela della salute pubblica e della salubrità ambientale spettano alle competenti autorità amministrative – dice il procuratore Giorgio –, le cui indicazioni – che mi aspetto quanto mai celeri – attendo, al fine di procedere ad un eventuale dissequestro dell’area, condizionato all’esecuzione da parte del titolare dell’impresa degli interventi valutati come necessari. Vi è la necessità di garantire, se possibile – quanto prima – la ripresa dell’attività produttiva della ditta Orim, anche a tutela dei lavoratori della stessa. Ma occorre anche predisporre immediati interventi di bonifica, per eliminare le significative maleodoranze che gravano sulla zona, con evidente disagio di chi si trova – per motivi di lavoro o di residenza o di passaggio – nelle vicinanze della sede della detta azienda. Il titolare dell’impresa si è dichiarato pronto ad eseguire i lavori ritenuti necessari per conseguire le specifiche finalità appena indicate». L’incendio alla Orim si è scatenato il 6 luglio scorso dal reparto dei solventi. Le analisi svolte da Arpam e Asur su vegetali e aria hanno escluso che vi siano rischi per la salute.
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