«Ospedale unico, il Pd locale chiarisca se vuole l’ospedale unico vicino a Civitanova oppure se è contrario all’ospedale unico tout court». La maggioranza torna a parlare del presidio unico a poche settimane dal via libera in giunta Regionale allo spostamento della localizzazione e ributta la palla dalle parti della sinistra: «Il timore che Giulio Silenzi e compagnia abbiano abilmente manipolato la comunicazione per addossare al sindaco Fabrizio Ciarapica colpe inesistenti è forte – scrivono i consiglieri di maggioranza Paolo Mercuri, Simone Garbuglia, Sergio Marzetti, Piero Croia, Giuseppe Baioni, Cristina Ruffini, Paolo Nori, Costantino Cavallo – non è stato Ciarapica a programmare dall’alto l’ospedale unico ma il governatore Ceriscioli con il consenso passivo e timido del Pd. Ciarapica, come altri che si fossero opposti, non avrebbe mai potuto cambiare le cose anche se avesse abbandonato la conferenza dei sindaci per evitare, solo temporaneamente, la scelta della Pieve. Ora che l’operazione va avanti nel silenzio generale, la domanda che si pone il comitato regionale dei cittadini, da noi condivisa, è una sola: l’ospedale unico da 300 milioni (ma sicuramente costerà di più) è la soluzione reale per gli utenti del servizio sanitario e quindi va fatto, oppure è meglio potenziare gli ospedali di vicinanza? Su questo si devono pronunciare Corvatta, Micucci e Silenzi, non su dove realizzarlo. La verità è che Ceriscioli ha imposto a tutti la scelta sua e del Pd pesarese, mentre il Pd civitanovese nella fattispecie non ha contato niente e ora cerca di intorbidare le acque facendo credere che le colpe siano di Ciarapica, come se lui e il centrodestra potessero cambiare qualcosa. Una soluzione che piace solo al sindaco di Macerata Romano Carancini, che fa e disfa come vuole pur di avere l’ospedale vicino».
Mi risulta che il sindaco dopo aver votato favorevole al nuovo ospedale si sia poi reso conto di aver sbagliato ma era troppo tardi. Come sostenere voi il sindaco avesse lasciato la riunione dei sindaci la decisione sarebbe slittata... perché non lo fatto? Non penso che il sindaco della città più popolosa della provincia non abbia voce in capitolo oppure è proprio il sindaco che non vuole gatti da pelare, vedi sottopassa e rotatorie, o ancor peggio non viene considerato dagli altri?? Boooo
Bisogna dare la colpa a qualcuno della inesperienza e in questo caso la cosa è grossa e allora meglio del pd per addossare una colpa
Mi risulta che il sindaco dopo aver votato favorevole al nuovo ospedale si sia poi reso conto di aver sbagliato ma era troppo tardi. Come sostenete voi il sindaco avesse lasciato la riunione dei sindaci la decisione sarebbe slittata... perché non lo ha fatto? Non penso che il sindaco della città più popolosa della provincia non abbia voce in capitolo oppure è proprio il sindaco che non vuole gatti da pelare, vedi sottopassa e rotatorie, o ancor peggio non viene considerato dagli altri?? Boooo
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Il sindaco può fare e molto, chiamare tutti i sindaci interessati x dire no
tutti insieme con manifestazione all’ ospedale unico, potenziare quelli esistenti con enormi risparmi.
La sanità va rivista
organizzata x non avere sprechi, ce ne sono molti, bisogna collaborare tutti perché tutti ne abbiamo bisogno senza nessuno escluso.
Ciarapica se é un bravo sindaco vicino alla gente, come lui ama dire spesso, deve fare il sindaco, dialogare, trovare.un punto di
incontro con gli altri sindaci.
Intanto il sindaco potrebbe fortemente richiedere la conferenza dei sindaci. Potrebbe recarsi in regione con il comitato regionale pro ospedali pubblici. Potrebbe chiedere al ministro il ritiro del decreto Balduzzi. Potrebbe chiedere la collaborazione dei sindaci dell’entroterra per una battaglia comune che veda potenziati i nostri ospedali di rete.
civitanoi2015@gmail.com
civitasvolta@gmail.com
Tutti assieme appassionatamente! Per parlare di che? Di un ospedale unico voluto per interessi che di sanitario non hanno niente e contrario almeno a giudicare dai commenti del 99% di coloro che lo lamentano con post su Cm compreso Ciarapica direttamente dall’articolo. Qualche annotazione è però d’obbligo perché non è che si arriva ad essere d’accordo con la maggior parte degli abitanti del maceratese così d’un tratto senza un iter sofferto ( si dice così, non perché sia vero ) dicendosi arrabbiato e amareggiato perché nonostante l’inquinamento, La Pieve e stata comunque scelta per costruirvi l’ou e che come si poteva spostarlo di centro metri si poteva spostarlo di qualche chilometro e farlo a Montecosaro. Certo come ragionamento non fa una grinza, ha una sua logicità, un po’ come quando si hanno due cocuzze ci si domanda” Ma perché non tre cocuzze”. Senza dimenticare il tremendo attacco di Sciapichetti che lo accusava di aver prima votato per La Pieve e poi attaccato dalla sua maggioranza di aver fatto un’inversione ad U ma senza che nessuno gli ritirasse la patente. Sembra che da questo inaspettato fulmine a ciel sereno che sia nata la definizione “ Ciarapica l’ondivago “. Molto dolore patì il nostro quando disse che” via” La Pieve che non esiste quindi inutile cercarla, almeno non prima della costruzione dell’elefantiaco ospedale, l’unico sito ben rifornito da superstrada e autostrada e aggiungo io che c’è anche un piccolo aeroporto a pochissimi chilometri, l’unico sito possibile era Montecosaro. Forse qui non sbagliava, adesso l’autostrada non so che vantaggi avrebbe portato ma la SS di certo sì. Va dal mare ai monti, e Montecosaro sta a qualche km dal mare e a una sessantina e anche più dai monti. Cosa questa che avrebbe reso ancor più felice quella signora che già trovava poco baricentrico La Pieve visto che avrebbe dovuto fare una sessantina di km di già per recarsi a Macerata nel caso avesse deciso così come si fa in genere di partorire in ospedale ma so che sta ritornando in auge partorire a casa. Insomma dopo alti alti e bassi, finalmente “ l’ondivago” sembra abbia trovato “ calma piatta “ e così fa felice pure Marzetti anche lui poco incline a spendere quei 3/4/5/600 e chi lo sa milioni per far contento Ceriscioli che cerca di stringere prima di passare la mano. Ma poi tutta sta fuga, chissà perché?