Fabrizio Ciarapica
«La delibera regionale 1623 è uno scellerato atto di Ceriscioli contro i cittadini marchigiani. Sulla sanità non si possono fare campagne elettorali né speculazioni politiche, non ci sono cittadini di serie A e di serie B. Un doppiopesismo inaccettabile per tutte le Marche». Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica interviene dopo la decisione della giunta regionale di classificare come Dea il futuro ospedale unico di Marche nord. Un atto che di fatto potenzierà il presidio, rendendolo il secondo polo della regione dopo Torrette. «I cittadini marchigiani dell’area sud non possono essere considerati di serie B – continua Ciarapica – Si decide di chiudere gli ospedali e di lasciare interi territori senza assistenza sanitaria, mentre al Nord si crea un doppione di Torrette oggi Ospedali Unici Riuniti. Di fronte a un atto tanto violento da parte della giunta regionale – che non tiene conto delle esigenze primarie dei cittadini, io mi chiedo dove si la politica quella vera, quella che dovrebbe occuparsi di tutti i cittadini al di là del loro posizionamento geografico e al di là di ogni orientamento politico. Dove sono finiti tutti i senatori e i deputati del Pd del Centro Sud? Sono così tanto impegnati in finanziaria tanto da dimenticarsi chi li ha eletti? Dove sono i consiglieri regionali del Pd? Una vergogna inaccettabile, ognuno di loro dovrà assumersi, e per primo il presidente Ceriscioli, la responsabilità di non essersi presi cura, di tanti cittadini che chiedono semplicemente eguali diritti. La salute è un diritto fondamentale ed inalienabile per tutti i cittadini. Negli stati moderni di diritto – conclude Ciarapica – lo stato sociale o welfare si fonda sul principio di uguaglianza. Principi che la sinistra usa ad uso e consumo solo per le campagne elettorali e per fare propaganda, ma non per garantire i più elementari diritti a tutti i cittadini».
Sanità, Pesaro la fa da padrone: il pacco di Natale è servito
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Il comitato regionale pro ospedali pubblici l’ha invitata a indire una riunione tra i sindaci! Si unisca a noi nella protesta e rechiamoci in regione come suggerito! Noi, comitato, vogliamo un nuovo piano sanitario con sistema policentrico spinto e parliamo con tutti gli attori politici
[email protected]
Se i politici facessero le code e le lunghe liste d’attesa, come i comuni mortali, l’ospedale lo farebbero sotto casa….
Ciarapica non deve essere un lettore di Cm sennò si sarebbe accorto che sono anni che nei commenti diciamo le stesse cose. Anni!
Come vicepresidente del comitato regionale a difesa degli ospedali pubblici, chiedo al sindaco Ciarapica di farsi promotore di un incontro con tutti i sindaci della provincia di Macerata x combattere la decisione allucinante all’ ospedale unico, al grave e graduale depotenziamento
di servizi e reparti in tutta la provincia di Macerata e non solo. Chi veramente dice di difendere i diritti di tutti i cittadini garantendo cure, accertamenti in tempi ragionevoli sta facendo il contrario con scelte scellerate e vergognose, ce una discrepanza evidente da provincia e provincia INACCETTABILE. Mi appello non solo ai sindaci, ai vari comitati che si dovrebbero riunire x lottare insieme, da soli saremo i primi bersagli.
Ai cittadini di non lamentarsi solamente, di supportare chi spende energie x difendere un bene a cui nessuno può rinunciare, unitevi ai vs comitati.
Ai comitati di unirsi con quello regionale, insieme scardineremo l’ assit politico….
da soli spariremo tutti x dare posto ai privati.
Perché non spostiamo direttamente a Pesaro il capoluogo di regione?
Così almeno la casta piddin-pesarese che governa da anni la regione non deve neanche spostarsi per fare le riunioni.
Sono d’accordo con quanto dice la signora Capodarca Agostinelli. Ma siamo in diverse decine di migliaia ad essere dello stesso parere. Solo qualche politico anche sindaco di cui non possiamo assolutamente tener conto visto che gli interessi anche se diversi hanno sempre una valenza politica che quasi mai coincide con quello che i cittadini effettivamente vogliono e che del resto hanno già pagato, anche per chi non potrebbe permettersi di essere curato. Poi qualche medico convinto che un ospedale unico farebbe risparmiare aumentando le potenzialità nelle cure, nel fare esami senza un preavviso almeno annuale e che forse non si rende conto che non sono sanitari quelli che costruiranno l’eventuale ospedale unico ma politici e assegnatari sempre dalla politica scelti, insomma sono quelli a cui non affideremmo nemmeno i soldi per la spesa per fare due spaghetti aglio e olio e gli vogliamo mettere in mano somme di denaro che quanto le dicono sembra che stiano giocando a ” morra ” ma il loro gioco preferito al quale ogni bambino ha giocato e conosce le regole è
il” Rubamazzo” gioco in cui non ci vuole nessuna abilità ma soltanto un po’ di fortuna ( in questo caso, fra politici viene soppressa, abolita, guardata con disprezzo ) e avere in mano ” l’omo nero ” che poi sarebbe l’Asso di bastoni con cui poi dai certe legnate… Solo con grandi proteste di migliaia di persone ma senza sigle né politiche e né associative di alcun genere, solo gente ma molta gente a rivendicare il diritto alla salute e poi vediamo quante delibere prima che magari arrivino nel migliore dei casi sulle mani della Procura ma sempre troppo tardi, verrebbero stracciate. Ecco come vice presidente di un comitato a cui ben lontane devono restare sigle e colori, cominci a sondare per uno e poi due e poi tre bei cortei di protesta da fare solo ed esclusivamente dove sono queste cambiali che dovremmo pagare noi e riscuotere chi?????