L’onorevole Tullio Patassini
«Marconi e Micucci sulla sanità maceratese ci fanno o ci sono? Dove stavano questi due ‘prodi’ consiglieri regionali di maggioranza quando Ceriscioli ha disposto che l’ospedale di Pesaro fosse equiparato a quello di Torrette? Hanno obbedito ai diktat del Pd regionale e ora vogliono farci credere di averci ripensato per il bene di Macerata?». L’onorevole leghista Tullio Patassini punta il dito contro i consiglieri regionali Luca Marconi (Udc) e Francesco Micucci (Pd) che hanno presentato una mozione alla giunta regionale perché il futuro ospedale unico maceratese segua lo stesso iter di quella pesarese. «C’è una mancanza di rispetto totale in questa vicenda che ha dell’assurdo – continua Patassini – Questi signori rappresentano il territorio maceratese in Regione, dove si prendono decisioni vitali sulla sanità. Delle due l’una: o, come si dice, se c’erano dormivano, o le proteste dei loro stessi elettori li spingono a salvarsi in corner». Patassini, ribadendo che la Lega è a favore degli ospedali di rete come reale presidio alla salute dei cittadini, cita le motivazioni addotte da Marconi e Micucci come prova concreta della disparità di trattamento tra cittadini. «Troppo comodo – continua Patassini – che esponenti della maggioranza regionale come Marconi e Micucci sottoscrivano la scelta di dotare il territorio pesarese di un presidio ospedaliero unico di secondo livello che, a loro avviso, va plaudita e solo qualche tempo dopo ritengano necessario equiparare a Pesaro anche l’ospedale di Macerata perché avrà capienza simile come simile è il numero di abitanti delle due province. Cari signori consiglieri non è questione di numeri, ma di persone». A sostegno delle critiche di Patassini, il senatore Paolo Arrigoni, responsabile Lega Marche, ricorda come analogamente il Pd votò il decreto periferie in parlamento salvo poi accusare il governo di scippo invitando, come in questo caso, i sindaci alla mobilitazione. Marconi e Micucci dichiarano “imprescindibile prevedere che anche il futuro ospedale unico di Macerata sia considerato di secondo livello”? – conclude Patassini – Ma lo sanno che prevedere vuol dire vedere in anticipo? Sono fuori tempo o fuori strada? Di sicuro sono fuori dal mondo, chiusi nelle spire della politica delle poltrone, non certo del servizio ai cittadini che è fatto anche di tutela della salute con posti letto in ospedali di rete qualificati».
Ospedale unico : «A Macerata sia di secondo livello», la proposta di Micucci e Marconi
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Capisco che i politici hanno bisogno di mantenere la loro visibilità e quindi gli interventi dall’una e dall’altra parte sono dettate da questo fine. Ora invece, vorrei ragionare da utente e paziente sulla vessata questio dell’ospedale unico. Frequentando i vari ospedali della provincia ho notato soprattutto che i pazienti cercano prevalentemente visite specialistiche e, fortunatamente, meno i ricoveri (quante volte si sente dire “meglio affogare dove l’acqua è tanta?) . Se ci si riflette bene, sarebbe utile avere un grosso nosocomio provinciale equidistante e ben raggiungibile anche con i mezzi pubblici ( da Recanati per arrivare a Civitanova debbono prendere tre mezzi….), affiancato da una serie di ospedali più piccoli ben forniti di specialisti.
Chissà se questo è il famoso algoritmo o solo buona logica?
Buon Natale
L’assurda scelta di Ceriscioli di favorire il pesarese con il nosocomio Marche Nord contraddice in pieno l’opzione “strategica” (si fa per dire) che era stata messa a base della precedente sciagurata decisione della Giunta Regionale di puntare tutto a livello marchigiano su un unico centro di eccellenza, individuato nella struttura ospedaliera di Torrette.
Su questa risibile opzione si è lavorato negli ultimi anni da parte della maggioranza di centrosinistra, favorendo al contempo in tutti i modi possibili la sanità privata e indebolendo al massimo gli ospedali provinciali, che semmai andavano potenziati, e non condannati ad un lento inesorabile declino, come invece sta avvenendo.
Ora arriva il contrordine di Ceriscioli, ancora più assurdo e contraddittorio della struttura unica di eccellenza.
Una scelta talmente assurda che ha portato ad un fatto di una gravità e di una portata politica inaudita: alcuni consiglieri regionali del PD dell’anconetano, tra cui lo stesso Presidente del Consiglio Regionale, hanno presentato su questa vicenda nei giorni scorsi una mozione che va in senso assolutamente contrario rispetto alla decisione del Presidente della Giunta Ceriscioli!
Mentre infuria questa furibonda lotta intestina il neosegretario regionale PD Gostoli, confermando il proprio ruolo del tutto succube a Ceriscioli, si limita a dire che sarebbe meglio discutere di questo contrasto all’interno del partito. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere, perchè queste scellerate scelte sulla sanità nmarchigiana hanno poi pesanti e negative ricadute dirette sui cittadini.
Il consigliere Micucci, che dovrebbe ancora far parte della commissione sulla sanità non deve aver digerito che dopo una cena offerta a settecento persone prevalentemente attive nel settore sanitario non sia diventato assessore alla Sanità presso la Regione e che soprattutto questo incarico sia ancora detenuto da Ceriscioli che se ne guarda bene dal mollarlo. Quindi definire con precisione quali potrebbero essere i rapporti politico sentimentali tra Micucci e Ceriscioli difficile dirlo a livello pubblico, Ceriscioli sembra più scaltro politicamente a livello palazzinaro, mentre a livello di Governatore delle Marche e per come porta avanti tutto ciò che non riguarda la Sanità non posso che invidiare tutti coloro che credono nella Giustizia Divina. Micucci però nell’intimità lontano dal pubblico e dai giochi più o meno noiosi, lo vedo come uno che cova dentro un astioso pensiero poco stupendo sul superiore di rango, di partito di tutto, nonostante lui sia Micucci e Ceriscioli chi é, un professore di matematica che fa politica, magari sceso in campo trascinato da mani avide e forse contagiose. Micucci ribatte sempre sullo stesso argomento, l’ospedale unico per due motivi che devono comunque essere possibili e consequenziali, il primo che il Pd rimanga al comando anche perché lui non è che ha bisogno della paghetta della Regione e potrebbe tranquillamente aspirare al Parlamento ne ha ” mezzi e doti “, e il secondo che riesca a scalzare Ceriscioli almeno dalla Sanità prima che però non sia troppo tardi e non più appetibile, naturalmente politicamente parlando. Lo rinforzo questo concetto perché uno magari quando sente la parola ” appetibile ” pensa subito a ciauscoli e champagne ma l’appetito può avere come obbiettivo la cultura, la bellezza o ché. Non è solo l’effimero, il desiderato, la cupidigia a muovere le nostre interiora volevo dire interiori desideri che siano conducibili più allo spirito che non al essere.