Attacco alla sede del Gus in piazza Mazzini, a Macerata: la Digos ha individuato l’autore. Si tratta di un disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, che ha detto di aver lanciato mattoni contro la vetrata della sede della onlus in un momento di disperazione, perché disoccupato. A incastrarlo ci sono testimoni e riprese delle telecamere. È il 26 febbraio scorso quando, intorno alle 15, qualcuno lancia dei mattoni contro la vetrata della sede del Gus in piazza Mazzini, a Macerata. Il gesto aveva provocato una serie di reazioni politiche e le indagini erano partite immediatamente per risalire all’autore. A condurle la Digos della questura di Macerata, diretta dal vice questore aggiunto Maria Nicoletta Pascucci, con il coordinamento del procuratore Giovanni Giorgio. I poliziotti hanno ascoltato alcuni testimoni del gesto e hanno visionato le telecamere della zona per dare una identità a chi aveva agito.
In questo modo gli agenti hanno ricostruito quanto accaduto quel lunedì di febbraio e raccolta una serie di elementi ieri sono andati a bussare a casa di quello che ritenevano l’autore del gesto. Una persona già conosciuta alle forze dell’ordine per reati legati a spaccio e furti. Nella casa, a Macerata, gli agenti della Digos hanno trovato altro materiale collegato all’attacco compiuto il 26 febbraio e lo hanno sequestrato. L’uomo ha ammesso con i poliziotti di essere lui l’autore del gesto e di averlo fatto in un momento di disperazione perché si trova senza lavoro. Tante le reazioni di condanna per l’attacco alla sede del Gus e avvenuto in un momento in cui in città era altissima la tensione in seguito alla morte, il 30 gennaio, di Pamela Mastropietro e al raid razzista di Luca Traini che il 3 febbraio ha ferito 6 persone, tutti stranieri, d’origine africana.
(Gian. Gin.)
Attacco alla sede del Gus, la condanna del sindaco: «Uniti contro ogni violenza»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
per un vetro rotto alla sede del gus testimonianze, telecamere,interrogatori,polizia scientifica….
però se era un qualsiasi negoziante se ne sbattevano altamente.
E ancora il sindaco si chiede perché a Macerata ha vinto la lega.
La scelta sarà stata casuale o in seguito a precise valutazioni?
non c’è correlazione tra lo stato di disoccupazione e il gesto che indica tutt’altro.
Non ho capito per un vetro rotto indagini ecc… io avrò subito 10 furti e me la sono presa nel c….o bella l’Italia
Quanta solidarietà data frettolosamente da Comune, Sindaco, candidati PD alle politiche, centri sociali, Cgil, anpi per un gesto che, con riflesso pavloviano, tutti gli antifa avevano già etichettato come pregno d’ odio razziale. Invece no, trattasi di un disperato. Parafrasando troisi, bernabucci pensava fosse amore invece era un calesse.
I programmi di inserimento lavorativo (a costo zero per le aziende!) riservati agli immigrati e gestiti dal gus , come era prevedibile e come sarebbe stato doveroso prevedere, possono rischiare di generare tensioni sociali in un territorio provato dalla crisi economica e dal terremoto. Diciamo che in un contesto economico compromesso queste azioni “discriminatorie” al contrario possono generare questo tipo di insofferenza violenta. Chi amministra, queste cose dovrebbe prevederle e riflettere su come può reagire la cittadinanza.
Per Santucci. Morgoni ha detto che ripartono, ma in altra direzione, quindi per un po’ la solidarietà la metteranno nel cassetto. Bene ha descritto Sergio Ricossa i pericoli della solidiarietà: http://www.ilgiornale.it/news/lironico-ricossa-contro-i-preconcetti-sulla-solidariet-1153239.html
Per Principi. E’ vero, tutta questa solidarietà, tutto questo lecchinaggio, è molto sospetto. Sarebbe bene che la GdF intervenisse massicciamente per assicurare i cittadini che il GUS, ma anche l’ACSIM, si comportano bene, pagano le giuste tasse, eccetera.
x Aldo iacobini
sospetto dici? ma tu lo sai i compagni usando questa associazione quanti ne hanno sistemati a libro paga? il gus ormai comanda a macerata,adesso dopo quello che è successo sia in città sia alle urne,finalmente la finanza e la stampa si interessano di questo schifo maceratese e speriamo che li facciano chiudere una volta per tutte a questi ladri autorizzati.