I residenti di Corneto in aula
di Federica Nardi
(foto di Fabio Falcioni)
Vuoi per vicinanza al comitato Corneto, vuoi perché c’è un procedimento in corso, il Pd (escluso Paolo Manzi) e l’Udc si sono astenuti, lasciando il sindaco Romano Carancini solo con 3 voti contrari all’ordine del giorno a firma di Anna Menghi.
Dal sinistra Ivano Tacconi e Maurizio Del Gobbo
Ora il Consiglio, con 11 voti a favore, 3 contrari e 8 astenuti, invita l’amministrazione a esprimere solidarietà al comitato nelle sue preoccupazioni per la volontà dell’Acsim di ospitare immigrati nella palazzina ex Inail. Il primo Consiglio comunale di Macerata post elezioni ha liberato, in un colpo solo, tutte le tensioni interne all’assise. Anche quelle che da mesi agitano la maggioranza intorno a immigrazione e sicurezza.
Il dibattito è sempre su Acsim e sulla palazzina ex Inail che ora ospita gli studenti sfollati del Convitto ma che, secondo l’associazione che si occupa di accoglienza, doveva spettare a loro che si erano aggiudicati il bando. Nel testa a testa tra residenti e Acsim la dirigente Norma Santori aveva parlato di un «comitato politicamente orientato ma soprattutto offuscato da un intento di generare odio verso il diverso e apprensione ed allarmismo nella popolazione maceratese».
Il dibattito di 4 ore (a cui non hanno partecipato per incompatibilità sia Bruno Mandrelli, avvocato dell’Acsim, sia Alessia Scoccianti, dipendente della onlus), ha visto in apertura anche lo show del consigliere regionale leghista Zura Puntaroni, che ha gridato al sindaco di «tornarsene a casa» ed è stato allontanato. Nel pubblico una trentina di residenti di Corneto. La minoranza, di fronte al muro per discutere come primo punto l’ordine del giorno di Menghi, ha rinunciato a discutere tutte le altre mozioni (in accordo con il Movimento 5 stelle). Durante la discussione applausi, grida, uscite di scena. Tutto per un provvedimento su cui, a parole, erano tutti d’accordo, sindaco compreso.
Anna Menghi
«Un quartiere della nostra città che ha dimostrato tenacia – ha detto Anna Menghi presentando l’ordie del giorno -. Un’attività meritoria per capire cosa stava succedendo. Per loro era pericolosa una palazzina con una concentrazione così alta di immigrati in un quartiere residenziale. Questi cittadini hanno cominciato a scavare, hanno fatto un esposto in procura da cui è partita l’indagine della finanza sull’Acsim. Il Tar ha dato loro ragione e poi con il sisma il sindaco, con una prontezza che gli riconosciamo, ha trasferito nella palazzina i convittori. Ma Acsim ha fatto ricordo al Consiglio di Stato. Per carità – sottolinea Menghi – è un diritto, però leggere nel ricorso che “L’inail è tenuta a sottoscrivere il contratto di locazione” suona come un’intimidazione. Dobbiamo dirci: da che parte siamo? Dobbiamo sapere se la presenza di un avvocato del Pd non impegna il partito a prendere una posizione chiara e netta. E non si tratta di razzismo come ha detto Santori».
Romano Carancini
Carancini ribadisce a più riprese la solidarietà al comitato, anche nei fatti, ma non accetta il tempismo dell’ordine del giorno. «Quando l’Inail era nell’incertezza l’amministrazione si è fatta carico per portare là i convittori, con impegno ed esposizione diretta. Quindi manifestando una posizione. Oggi con il contesto giudiziario esistente si chiede solidarietà, non è chiaro verso che cosa, dato che abbiamo portato là i ragazzi del Convitto. Non mi vendo a questo e dico che l’amministrazione con i fatti e non con le chiacchiere si è interessata dei cittadini. C’è un processo amministrativo in corso che credo vada rispettato, mi pare una strumentalizzazione delle persone chiamarle qui per fare pressione, su cosa poi? Questo è un momento troppo facile per fare polemica e propaganda politica. Semmai questo un argomento da discutere all’esito del procedimento, per questo l’amministrazione voterà contro e nesusno si azzardi a dire che non siamo solidali con i cittadini».
Anche Maurizio Del Gobbo, capogruppo del Pd, pur invitando i suoi all’astensione ha parlato di «strumentalizzazione. Noi restiamo neutrali e attenti nei confronti di una questione delicata». Ivano Tacconi, anche lui astenuto con l’Udc, ha ribattuto: «Se si dà la colpa sempre al sindaco facciamo male. Perché òa politica deve scendere così in basso e strumentalizzare la popolazione?».
Maurizio Mosca fuori dall’aula consiliare per protestare
Tensione alle stelle tra Carancini e opposizione. Le parole volano soprattutto dai banchi di Città viva, con Maurizio Mosca che a un certo punto è uscito dall’aula gridando a Carancini: «sei complice». La contestazione: i progetti di accoglienza Sprar, che il Comune, secondo l’opposizione, non avrebbe dovuto accettare. «Ma chi è l’Acsim? Ma i 600 migranti di Macerata chi te l’ha imposti? – ha chiesto Mosca, (mentre Carancini replicava fuori microfono «è una bugia») – Corri dietro a progetti per far vedere che Macerata è accogliente, ma non li devi fare per forza. Siete voi che decidete di accogliere a Macerata questa gente, siete complici, e lo sto dicendo dai fatti di Pamela». Gabriele Mincio ha aggiunto, sempre rivolto al sindaco: «Lei assume la figura dittatoriale. Parla di antifascismo ma l’unico che decide per tutti è lei. Come fa politicamente lei a votare contro con la maggioranza Pd che si astiene?».
I voti favorevoli all’ordine del giorno
Carla Messi (5 stelle), si unisce al coro che chiede la sospensione dei progetti Sprar. Ma soprattutto che, a questo punto, pretende il Consiglio comunale aperto sulla questione immigrazione. «Se poi il prefetto Roberta Preziotti, come aveva detto l’ultima volta, non verrà, saranno problemi suoi e darà un segno di lontananza dalla città». A margine del Consiglio, il presidente Luciano Pantanetti ha confermato che il Consiglio comunale aperto verrà programmato. «La mia posizione non è contro i cittadini ma di non raccontare balle e di non strumentalizzarli – ha chiuso il sindaco prima della votazione -. L’amministrazione accoglie solo 110 persone con i progetti Sprar. C’è un cambiamento di linea sull’ordine pubblico. Ma la competenza non è del sindaco. Idem su Acsim, che non ha rapporti con l’amministrazione. Possiamo incidere in maniera relativa». Ultima stoccata a Forza Italia e alla consigliera Deborah Pantana: «Parlate tanto dei voti persi dal Pd, ma Forza Italia a Macerata ha perso 10 punti percentuali».
(Servizio aggiornato alle 22,28)
Gli astenuti
Bruno Mandrelli fuori dall’aula
Alessia Scoccianti fuori dall’aula
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Gli effetti del voto si fanno sentire. Questa maggioranza non si sente più al sicuro, la città ha detto basta. Sicurezza, crisi del Centro Storico e crisi delle attività economiche ed occupazionali si ribaltano contro un’Amministrazione incapace e sorda. Il tempo rimasto a questa Amministrazione segnerà la fine della speranza dei cittadini maceratesi in questo Centro Sinistra. Si apre una nuova fase storica per la città. Il prossimo Ballottaggio sarà tra il M5S ed il Centro Destra.
Rimediare anche ai DANNI COLLATERALI: si faccia ritornare Padre Dino, parroco dei cappuccini, schierato al tempo con i residenti di Corneto e per questo allontanato. Curia se ci sei batti un colpo!
Quanto commentato da Claudio Fabbrizio (2) non fa che rispecchiare l’attuale politica dell’attuale Papa sul tema immigrati nonostante gli elettori si siano espressi chiaramente in merito, infatti ieri il cardinale Parolin ha dichiarato: “educare gli Italiani all’accoglienza”: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!!! Una volta i missionari cattolici erano impegnati direttamente nei paesi del terzo mondo per migliorare le loro condizioni di vita e questa dovrebbe essere la politica giusta da perseguire non la confusione, l’insicurezza e la criminalità di un’immigrazione incontrollata come sta avvenendo oggi in Italia; non è razzismo pensare in questo modo ma buon senso e, coerentemente, la mia famiglia sostiene economicamente da diversi anni due ragazzi africani, tramite una missionaria cattolica del Togo, con evidenti vantaggi: sono sicuro che gli aiuti vadano direttamente ai beneficiari senza intermediari come le sedicenti “onlus” cooperative di “accoglienza” con faraoniche e costose strutture con presidenti, vice-presidenti, dirigenti (sic!!!) ecc.ecc., di cui abbiamo più volte parlato su questo giornale on line, con bilanci milionari e poco trasparenti; gli aiuti diretti sono 1000 volte più efficaci in base al costo della vita in loco; e, sopratutto, non ci sarebbero tutti quei numerosi casi di criminalità se ci fosse un’immigrazione selettiva riservata a chi può occuparsi con un vero lavoro e non costretto a delinquere per vivere. La sinistra ha preso una “bastonatura” elettorale storica proprio perchè ha continuato a sbandierare un razzismo e fascismo inconsistenti, vere e proprie FAKE NEWS, senza tener conto dei sentimenti popolari.
La coerenza del sindaco è diabolica come il perseverare nell’errare humanum est. I risultati delle elezioni e non parlo solo di Macerata ma in generale hanno detto chiaramente quali sono le nuove disposizioni degli italiani. Fra poco i sassolini nel consiglio comunale diventeranno pietre perché aver ricevuto qualche anno fa il consenso per il Pd, non giustifica più il perseverare di un modo di far politica strabocciato dai maceratesi molto prima dei risultati del 4 marzo.
Macerata ne sa qualcosa delle missioni avendo come illustre concittadino Padre Matteo Ricci. E poi sono note le missioni cattoliche nei Paesi dell’Africa. Ora a queste missioni si sono aggiunti i servizi della Cooperazione allo sviluppo. Coloro che ‘praticano’ l’accoglienza non ne parlano mai, solidali con persone che fino al giorno 4 stavano nelle istituzioni. Giorno che mi auguro, come tanti, rappresenti uno spartiacque tra il prima e il dopo.
ieri sera ero lì e devo dire che c’è qualcuno che nonostante la batosta elettorale non solo non riesce a risintonizzarsi con le esigenze dei cittadini, ma è ancora su Marte che la Luna è troppo vicina alla terra. Sentire uno dei tre consiglieri che ha votato contro, dire di non vedere un problema di sicurezza (detto a mc di questi tempi è sintomo psichiatrico alquanto preoccupante)e ancor meno di vedere un problema di danno patrimoniale per le case confinanti(cioè concentrare in un’unica struttura attaccata ad altre abitazioni di un quartiere residenziale, 50/60 immigrati non svaluterebbe le abitazioni secondo lui). Almeno il gus secondo anche i dettami di legge e buon senso li distribuisce in piccoli nuclei, qui siamo oltre. Ma dove vivono questi consiglieri, possibile che l’ideologia non gli permetta un minimo di onestà intellettuale? Poi sentire che Acsim nulla ha a che fare con la giunta dopo aver visto sindaco e giunta sfilare insieme ad Amanze alla mitica ed epocale manifestazione, dopo che due consiglieri di maggioranza del pd sappiamo essere una dipendente dell’acsim e un’ altro avvocato che ne cura gli interessi stessi: ma questi signori vogliono offendere la nostra intelligenza o si credono i più furbi del quartierino? Sono stati eletti per ascoltare e fare gli interessi dei concittadini o per fare altro?
Spalletti. I comitati d’affari sono ovunque: nel caso in ispecie la forma assunta è questa: io ti garantisco uno stipendio ‘interessante’ e tu mi assumi oppure mi dài incarichi. E’ lo spirito cooperativo.